Negli USA è operante la NCSE, un’organizzazione “no profit” per “informare stampa e pubblico sugli aspetti scientifici ed educativi che riguardano l’insegnamento dell’evoluzione e dei cambiamenti climatici”.
La strana associazione tra darwinismo e teoria del global warming antropico viene ancora una volta confermata, ma solo una cosa unisce i due argomenti: la politica malthusiana.
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Chiariamo subito che non si tratta di una “provocazione” di CS, è proprio un’dea che testa l’approccio darwinista, una vicenda che mostra i danni che tale teoria produce alla vera scienza.
E così a Milano oggi si parlerà di come produrre in laboratorio il… Pollosauro!
Sul sito Pkaia è apparso un articolo di Giorgio Tarditi Spagnoli in replica all’articolo apparso su CS-L’evoluzione umana continua…?!?.
Che sia un’apertura al dibattito?
Forse l’articolo pubblicato su Nature in cui si invitava a rispondere alle argomentazioni antidarwiniste è all’origine di questo cambiamento.
The Economist, il settimanale controllato dai Rothschild, ha pubblicato uno studio sui prossimi 40 anni, ma più che uno studio sembra essere un piano di lavoro.
Un programma che prevede la “distruzione creativa” come mezzo di progresso, lo stesso meccanismo che assicura l’evoluzione darwiniana e che sembra apprezzato anche dal prof. Mario Monti.
E infine un mondo con meno religione.
Uno studio intitolato “WHAT NEW JERSEY BELIEVES” della Monmouth University del New Jersey, mostra un rapporto di proporzionalità diretta tra la frequenza all’università e il “credere” all’evoluzione.
Ma proprio il termine utilizzato “credere”, tradisce la vera natura della teoria darwiniana, una teoria che nello studio viene messa a confronto con l’astrologia, gli alieni e la vita dopo la morte.
Proprio mentre da noi si moltiplicano gli esempi di negazione del confronto, dall’Università di Manchester il paleontologo Russell Garwood, pubblica su Nature un articolo che dichiara “rischiosi” i confronto con gli antidarwinisti: rischiosi perché?
Un articolo che mostra una convergenza con le tattiche usate anche in Italia.
Un articolo pubblicato su Science l’11 maggio, e ripreso da Le Scienze, mette in guardia verso le possibili malattie dovute all’aumento nella frequenza di alleli rari.
Ma tale aumento è ascrivibile alle mutazioni casuali, quelle che secondo il neodarwinismo dovrebbero essere all’origine delle nuove specie.
Se le mutazioni casuali vengono indicate come origine di nuove malattie, come potrebbe tale meccanismo portare a nuovi caratteri e perfino a nuove specie?
Sabato 19 maggio, alle ore 12,30 su Radio Globe One sarà trasmesso un incontro sull’argomento “Evoluzionismo e società, il darwinismo sociale”, con Fabrizio Fratus ed Enzo Pennetta.
Si tratta di una notizia clamorosa, si potrebbe pensare alla solita esagerazione dei quotidiani che lanciano titoli ad effetto per incrementare le vendite.
Ma invece si tratta del titolo di un articolo apparso su Pikaia, il portale dell’evoluzione diretto nientemeno che da Telmo Pievani.
Perché un blog che si occupa di scienza dovrebbe affrontare le menzogne di Stato?
Il sottotitolo del libro “Inchiesta sul darwinismo” recita:”Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU”, se si vogliono capire le strumentalizzazioni della scienza non si può restare nello stretto ambito della scienza stessa.
E allora un libro che parla di guerre coloniali nel XXI secolo trova spazio anche in un blog di scienza.
Nata nel XVII secolo per servire gli interessi dell’Inghilterra, la Royal Society continua a svolgere egregiamente la sua missione.
I suoi scienziati hanno consentito alla Gran Bretagna di eccellere nelle tecnologie militari, con T. Malthus le hanno anche fornito una teoria socioeconomica, appoggiando Darwin le hanno fornito una “fons juris”, adesso l’opera continua con una assurda e antiscientifica difesa del malthusianesimo.
Su la Repubblica del 22 aprile è stato pubblicato un articolo intitolato “Se il destino non è più scritto nel DNA”.
Ma all’ipotesi non segue uno sviluppo completo dell’argomento, forse perché alcune delle conseguenze non sono gradite ai difensori del neodarwinismo.
Vediamo allora cosa porta alla luce la scoperta dei meccanismi epigenetici.
Ultimamente si nota una strana tendenza ad associare le figure di Eisntein e Darwin.
Il fine sembrerebbe quello di affermare tra le righe che, se la Relatività potrebbe anche essere errata, la teoria di Darwin non può che essere confermata.
Lo ha fatto capire il prof. Boncinelli su Le Scienze, lo ribadisce adesso un articolo pubblicato su Pikaia.
Un articolo pubblicato su PLoS ONE mette in difficoltà uno dei presupposti della Sintesi moderna e della teoria degli equilibri punteggiati.
Ma, nella dinamica dei paradigmi kuhniani, il fatto contrastante col paradigma viene ignorato.
L’UAAR, cioè Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, e il CICAP cioè Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, dovranno rivedere le loro posizioni nei riguardi del Neodarwinismo (Sintesi moderna), questo a causa di una dimostrazione matematica che equipara la spiegazione neodarwiniana dell’evoluzione ai miracoli.