USA: i veri zombie

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Siamo di fronte ad una vicenda sconcertante, ad una storia che rivela quanto sia caduta in basso negli USA la cultura scientifica.

 

I vertici delle istituzioni che governano la salute pubblica hanno innescato da irresponsabili una psicosi che rivela quanto sia fragile e confusa la preparazione scientifica nel paese.

 

Ma in un certo senso gli USA sono veramente invasi dagli zombie.

 

La notizia ha catturato l’attenzione di molti, il Corriere della Sera il 3 giugno titolava Gli Usa: «Non è in corso un’epidemia di zombie». Ma com’è potuto accadere che si rendesse necessaria una smentita ad una notizia così palesemente assurda?

Tutto ha avuto origine la scorsa estate quando il CDC (Centers for Disease control), l’istituzione USA responsabile per la sanità, lanciava una discutibilissima campagna di prevenzione contro le invasioni degli Zombie (vedi CSDopo l’Aviaria e l’H1N1… prepariamoci agli Zombi). Il link del CDC è stato rimosso, ma chi volesse può leggere la notizia che ne fu data sempre sul Corriere della Sera L’America si prepara a difendersi dal contagio degli zombi“, l’iniziativa era sinteticamente spiegata nel sottotitolo: Un espediente delle autorità sanitarie Usa per spiegare come affrontare altre (vere) emergenze.

Il CDC non trovava quindi di meglio che giocare con un’invasione di Zombie per spiegare ai cittadini come fronteggiare le epidemie. La cosa fu ripresa su CS ricordando come lo stesso CDC fosse stato tra i maggiori responsabili dell’allarmismo sul virus H1N1 (vedi anche CSPandemie: propaganda in azione), e che quindi lo stesso Centro fosse in qualche modo alla ricerca di un recupero di credibilità, di una campagna d’immagine perseguita però attraverso una pessima iniziativa.

Niente da stupirsi se quindi a qualche mese di distanza, quando i cittadini USA si sono trovati di fronte ad una serie di fatti di sangue particolarmente efferati, questi ultimi hanno pensato di trovarsi nel pieno di quell’epidemia di zombie di cui parla il Corriere della Sera:

Che cosa sta succedendo negli Stati Uniti, in molti si sono chiesti? Non è che per caso qualche virus strano è scappato di mano da qualche centro di ricerca e stiamo diventando tutti zombie? I tre recenti casi di cronaca sono veri, la domanda è da film di fantascienza, ma qualcuno ha dato una risposta seria. E se questo qualcuno è la serissima Cdc, agenzia federale americana per il controllo e la prevenzione delle malattie, paragonabile al nostro Istituto superiore di sanità, la notizia suscita interesse.

Tre casi di cronaca, per quanto efferati, sono bastati a far scattare la psicosi, niente male dunque come risultato per un’istituzione che dovrebbe tutelare la salute pubblica, anche quella mentale. La CDC ha ovviamente smentito qualunque fondatezza di un’epidemia e rimosso l’infelice campagna pubblicitaria. Interessante la conclusione dell’articolo sul Corriere:

Quello che è sicuro è che «là fuori» c’è qualcuno a cui piace la carne umana. E non sono zombie.

Una conclusione certamente ad effetto ma sulla quale non sorvolerei  troppo rapidamente.

In un senso diverso da quello banale hollywoodiano l’America sta veramente venendo invasa da “zombie”, da persone in qualche modo “morte” interiormente, un’epidemia questa reale e drammatica.

L’america sta trasformando in zombie i suoi cittadini, e tra i cittadini la parte più importante, quei giovani che ne rappresentano il futuro. Il riferimento è a quelle migliaia di ragazzi che tornano dai campi di battaglia profondamente feriti nell’animo e che non vengono più recuperati alla vita normale, si parla di un numero incredibilmente alto di cui possiamo farci un’idea mediante il tragico conteggio dei suicidi tra i reduci. Come ci informa La Stampa del 14 aprile scorso nell’articolo La maledizione dei soldati Usa:più suicidi che morti in guerra:

“un soldato americano muore ogni giorno e mezzo, in Irak o in Afghanistan, e i veterani si suicidano ad un tasso di uno ogni 80 minuti. Ci sono ogni anno circa 6500 veterani che si tolgono la vita, e sono più del numero totale di militari uccisi mentre erano in missione in Iraq o in Afghanistan fin dall’inizio delle due guerre”

Una contabilità tragica che trova spazio a fatica nei media: chi ha sentito parlare di questo articolo pubblicato quasi due mesi fa?

Alla pessima informazione scientifica del CDC fa dunque riscontro l’insabbiamento che riguarda le vicende di guerra, una realtà che interessa anche noi dove un libro di denuncia scritto da un generale della NATO (CSMenzogne di Stato…) cade nel dimenticatoio anziché far cadere i governi.

Gli Zombie, quelli veri, purtroppo continueranno ad aumentare finché non si riconoscerà l’origine del male, un male che ha diverse facce, ma che ha nella logica della competizione, dell’egoismo e del razzismo il terreno fertile. Una testimonianza di questa malattia sociale è data nella seguente dichiarazione di un reduce USA dall’Irak:

I veri zombie negli USA sono dunque i reduci dal fronte, soldati abituati non solo al razzismo ma a negare l’umanità dell’avversario, sono i diseredati dalla logica del profitto, gli esclusi dalla selezione nel mondo del lavoro, i perdenti della competizione egoista. Per essere sintetici, i figli del darwinismo sociale.

Ma come sappiamo, per qualcuno il darwinismo sociale è come la Mafia per alcuni politici: non esiste.

E’ solo l’invenzione di alcuni professionisti dell’antidarwinsmo…

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

13 commenti

    • E’ che come si stava dicendo qui:
      http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/06/fabrizio-fratus-interviene-nella-disputa-riguardo-levoluzione-umana-in-atto/
      La divulgazione scientifica,l’infrmazione i media,il livello di istruzione etc..hanno favorito lo svilòupòpo nelle persone di una così bassa criticità che possono essere ormaifacilmente indotte a credere alle cose più disparate..
      Telefil.m,videogames,leggende metropolitane e mistiche diventano cose possibili..

      Parole che dovrebbero far riflettere quelle del reduce Usa.
      Del resto la disumanizzazione dell’avversario è cosa risaputa..
      Per esempio in “Dal dolore alla violenza. Le origini traumatiche dell’aggressività” di Felicity de Zulueta
      fa alcuni esempi della guerra,dei reduci della guerra nei paesi occupati e occupanti e della loro situazione psicologica a posteriori,una volta tornati a casa ,se la casa c’è ancora..
      La stessa guerra aiuta a sfornare assassini,abusatori,terroristi,violentatori,suicidi nei Paesi,non sul campo…
      E certamente lo strumento usato per parte dell’indottrinamento dei soldati è puro e crudo il darwinismo sociale.
      Da noare che Obama mentre da un lato procedesse con le stesse politiche del guerrafondaio Bush,dall’altro dava del Darwinista all’avversario…
      Forse se a fare certe cose è una persona di bella presenza,di colore con una bella famigliola felice non ci si fa conto..e gli si da pure un nobel per la pace…
      Lui che nel 2011 aveva stanziato per spese belliche destinate ad Iraq e Afghanistan una cifra di 160 mld di dollari..assai poco inferiore a quella spesa da Bush..
      Dopo un bombardamento intenso e vari incedenti di guerra ,tutte cose terminate con l’uccisone di Bin Laden ,gran vanto del presidente,dopo la taglia di 1,5 ml messa sulla testa di Gheddaffi e le vicende del NordAfrica,dopo circa 12000 morti fra civili dell’Afghanistan e Iraq(dal 2009), dopo tutto questo Obama arriva alla campagna elettorale presentandosi come si presentò alla vecchia in sostanza,da pacifista,da rinnovatore,no-war,uno de “bisogna voltar pagina”….per i politici anche tutto il mondo è paese..

  1. Ricordiamo anche:
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/10/29/visualizza_new.html_1726309220.html
    http://www.ilgiornale.it/cultura/epidemia_zombi_per_qualcuno_e_fantasia_altri_teoria_scientifica/libri-cultura_moderna-zombie/30-10-2010/articolo-id=483678-page=0-comments=1

    Ma soprattutto leggiamo alcune “imbarazzanti” conseguenze:
    http://www.bonsai.tv/user-news/riccardopavone/zombie-apocalypse-negli-usa-e-panico/

    “Il Center for Disease Control and Prevention costretto ad assicurare l’inesistenza degli zombie, a seguito di numerosi episodi di cannibalismo.”

    • C’è da non crederci!

      Ma cosa passa per la testa di certi personaggi?
      Non so se dichiarazioni del tipo da te segnalato sono frutto di una voglia di pubblicità o altro, di sicuro fanno malissimo alla scienza che in questo modo perde di credibilità e serietà.

      D’accordissimo con te su tutta la tua analisi nell’intervento precedente, la società occidentale sembra pervasa da un “cupio dissolvi” che la porta distruggere il proprio futuro colpendo le nuove generazioni e tagliando contemporaneamente le proprie radici.

      Quanto può durare tutto questo?

      • A me “preoccupa” più del quanto possa durare il dove possa portare tutto questo..
        Propagande e speculazuioni commerciali dietro dvd,libri,gadgets,riviste,conngressi,seminari etc..si vedono,leggono,sentono cose semplicemente “sconcertanti”.
        Il punto è che se uno è diciamo matto è un conto,se però molte persone gli danno retta il conto è molto diverso…
        La situazione sembra essere troppo preoccupante per non far almeno pensare che forse stia bene che le cose vadano così,perchè è più proficuo..e certamente in tali condizioni è più possibile condizionare come approfittare di una società sempre più massificata e società della percezione,dello spettacolo.
        Come dici si perdono radici,si perdono valori,si perde cultura,i livelli di informazione e di qualità di formazione si abbassano,la divulgazione scientifica sembra qualcosa sempre meno legato alla scienza,di fatto gli fa spesso e volentieri danno e quindi a tutti quelli a cui si rivolge quell’informazione.
        E i più colpiti sono le nuove generazioni..il futuro,ciò che ogni società dovrebbe salvaguardare e curare nella formazione.

        P.S.Speriamo non impazzisca anche l’ISS qui da noi e che risponda mettendo in guardia da vampiri..magari nosferatu a Venezia…

        Ad ogni modo il 2012 sembra non deludere le aspettative..

      • Leonetto, voglio soffermarmi su tre punti che hai sollevato:

        1) “i livelli di informazione e di qualità di formazione si abbassano,la divulgazione scientifica sembra qualcosa sempre meno legato alla scienza,di fatto gli fa spesso e volentieri danno e quindi a tutti quelli a cui si rivolge quell’informazione.”

        Il livello dell’informazione scientifica è basso, ma il bello è che si cercano colpe al di fuori del sistema informativo. L’articolo di domani tratta proprio questo.

        2) “P.S.Speriamo non impazzisca anche l’ISS qui da noi e che risponda mettendo in guardia da vampiri..magari nosferatu a Venezia…”

        Per fortuna all’ISS abbiamo il nostro amico Alessandro Giuliani, e finché ci sarà lui… niente zombie! 😉

        3) “Ad ogni modo il 2012 sembra non deludere le aspettative..”

        …perfettamente d’accordo.

    • Enzo Pennetta on

      Mi sembra che i dati non siano confrontabili, come riportato nell’articolo sulla Stampa i caduti USA in Afghanistan sono stati 462 in 11 anni, quelli nella II GM invece 405.000 in 4 anni, i suicidi tra i reduci dell’Afghanistan sono stati 468, a meno che quelli tra i reduci della II GM non siano stati più di 405.000 entro gli anni’40… ma ne dubito.

      La statistica poi con i suicidi tra i veterani di oltre 80 anni è poi inservibile perché dovremo aspettare almeno una cinquantina di anni per fare raffronti!

      Ultimo, ma non ultimo, la seconda GM durò 4 anni “bruciando” una generazione, adesso siamo in una guerra che fu denominata all’inizio “Giustizia infinita”, cioè una guerra infinita che sta bruciando ogni generazione a partire dal 2001.

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