Eugenetica: il test fetale che segna la svolta

50

genetic-testing-istock_000022007340xsmall

Un test è in grado di fare la mappa completa de DNA fetale.

 

La sua applicazione sarà inevitabilmente il perfezionamento dell’eugenetica.

 

Sul New england Journal of Medicine è stato pubblicato il 16 gennaio scorso un articolo dal titolo “Prenatal Whole-Genome Sequencing — Is the Quest to Know a Fetus’s Future Ethical?“, nel quale si annuncia la messa a punto di una tecnica che consente di avere una mappatura genetica completa di un feto entro i tre mesi di gravidanza. La notizia è stata ripresa anche da Le Scienze nell’articolo “Rischi e opportunità dello screening genomico fetale“, nel quale si possono leggere alcune considerazioni sul possibile uso di questa tecnica:

Lo screening fetale potrebbe in teoria rilevare nel genoma di un feto ogni indizio di mutazione associata a qualche malattia o di una condizione che può portare a una malattia, a volte perfino anticipando la capacità dei genetisti di interpretare quelle informazioni. E potrebbe anche rivelare marcatori privi di interesse clinico, come il colore degli occhi o la prestanza atletica.

 

In queste parole si intravede già tutto il potenziale dell’analisi genomica, si passerebbe dall’attuale rilevamento di una malattia a quello di una “condizione che può portare ad una malattia”, il che significa moltiplicare i casi di esito negativo dell’analisi rispetto a quelli attuali. La prospettiva sarebbe quella di rendere il ricorso all’aborto molto elevato e di rendere quindi inaccettabile il rischio di una normale gravidanza, a questo stato di cose non è difficile immaginare che l’unica alternativa sarebbe quella di un massiccio ricorso alla fecondazione in vitro e alla selezione degli embrioni.

E qui interviene il secondo aspetto sollevato appena di sfuggita nell’articolo, già che ci si trova a gestire un certo numero di embrioni da selezionare, perché non inserire tra le caratteristiche anche quelle relative al colore degli occhi o la prestanza atletica o entrambi?

In questo modo la scelta delle caratteristiche di un figlio potrebbe diventare prassi e l’eliminazione dei caratteri indesiderabili non comparirebbe neanche sotto la voce “aborto”, e c’è da scommettere che i caratteri scelti saranno in buona maggioranza “ariani”. Il passaggio dall’analisi di uno stato di malattia ad uno di “probabile malattia” avrebbe poi inevitabili conseguenze per quel che riguarda le assicurazioni che potrebbero alzare il costo delle polizze per le persone con un profilo genetico non desiderabile, questo potrebbe a sua volta potenziare il circolo vizioso dell’eliminazione degli embrioni “non validi”:

Mentre gli attuali test prenatali sono diagnostici, cioè avvertono i genitori della presenza di una malattia, il sequenziamento prenatale dell’intero genoma rivelerebbe la suscettibilità genetica a malattie come quelle cardiache, il diabete o l’obesità. Questo potrebbe alterare drasticamente le cure prenatali e il processo decisionale. In altre parole, il profilo genomico completo, rivelato molto prima che il feto sia nato, mostrerebbe varianti genetiche utili più a una previsione che a una diagnosi.

 

La previsione di una possibile malattia e non dello stato effettivo di malattia, diverrebbe penalizzante, e sebbene nell’articolo si parli di diagnosi precoce per poter predisporre delle cure, molto probabilmente la scelta cadrebbe sull’interruzione di gravidanza o, ancor di più, sul ricorso alla fecondazione assistita di massa.

Verso la fine dell’articolo si fa riferimento ai problemi giuridici legati all’esame precoce del genoma:

Mentre gli adulti possono scegliere di sequenziare il proprio genoma, un bambino non ancora nato non può consentire lo screening dei propri geni. Ciò nonostante, dice la Lehmann, questo tipo di preoccupazione non dovrebbe impedire ai genitori di ottenere i dati che vogliono: “I genitori hanno diritto a queste informazioni, e ci possono essere vantaggi significativi per il figlio di un genitore che ne è in possesso”.

Con un interessante esercizio di quello che Orwell avrebbe chiamato “bipensiero”, viene detto che esiste il problema che un bambino non ancora nato non può consentire lo screening dei propri geni, pratica che andrebbe eseguita entro i tre mesi di gravidanza. Ma quello stesso bambino non viene interpellato neanche nel caso in cui venga decisa un’interruzione di gravidanza, decisione sulla quale avrebbe a maggior ragione il diritto di far valere il proprio parere. Per i bioeticisti del Centro di bioetica del Brigham and Women Hospital, affiliato alla Harvard Medical School, feto sarebbe da considerarsi un bambino nel caso in cui poi effettivamente nascesse, ma quello stesso feto non sarebbe da considerarsi un bambino con relativi diritti nel caso in cui invece si dovesse decidere per un’interruzione di gravidanza.

Quale sarebbe infine il vero uso del test viene dichiarato alla fine dell’articolo:

L’entusiasmo per la possibilità di attrezzare i genitori con questi vasti profili genetici ha alimentato in alcuni la preoccupazione che gli screening possano stimolare la richiesta di “bambini perfetti”, privi di anomalie genetiche o dotati di tratti desiderabili di bellezza, intelligenza e prestanza.

Ma Lehmann e colleghi affermano che molti genitori rinuncerebbero al sequenziamento dell’intero genoma, e aggiungono che queste preoccupazioni non dovrebbero giustificare il rifiuto di informazioni su marcatori genetici per future malattie. “Non è una cosa che dovrebbero decidere i medici”, dice Lehmann. “Se i genitori vogliono avere questo tipo di informazioni, la loro voce deve essere ascoltata”.

 

“Se i genitori vogliono questo tipo di informazioni la loro voce va ascoltata”, come dire “Se i genitori vogliono scegliersi dei “bambini perfetti”, perché dovremmo impedirglielo?”.

.

.

.

.

.

.

Share.

Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

50 commenti

  1. “the not too distant future”

    E’ l’ambientazione all’incipit del film GATTACA , nel 1997.

    Oramai ci siamo arrivati.
    “Il mondo nuovo” non era fantascienza ma una tabella di marcia.

    • A proposito di Gattaca, qualche giorno fa ho visto (di sfuggita) lo spot delle banche dati DNA. Da quanto ne so, il prelievo di DNA avrebbe dovuto essere riservato solo a determinate categorie di criminali, ma da come mi è parso di intendere l’invito al prelievo sembrava esteso a tutta la popolazione… Ho capito male io (probabile) o è stato effettivamente modificato il tiro?!

  2. Uno dei dieci on

    E secondo voi arriveremo davvero a tanto?

    In un mondo dove l’infanzia muore ancora di fame, dove le malattie invalidanti la fanno ancora da padrone, dove la massa si riproduce ancora, per fortuna, con i mezzi previsti dalla natura, ci sarà una società di superuomini che determinerà a tavolino il livello di salute della razza? Come nei romanzi?

    Suvvia, siamo seri.

    E se capiterà, facciamo finta che capiterà, riguarderà un futuro molto ma molto lontano; e a quel punto, oso supporre, sarà l’inevitabile evoluzione, il salto ontologico che davvero ci differenzierà dalle bestie, altro che il linguaggio, altro che il simbolo, solo miseri mezzucci per fare un passettino avanti…

    Quell’uomo, quella società, badate bene uomo e società che respingo come fossero peste, sarà il triste frutto, allora, dell’evoluzione che ci ha previsti, quella a cui né io né il prof. Pievani e chi come noi punta su altro non riconosciamo.

    Allora quelli come noi diventeranno credenti, apriranno gli occhi e finalmente capiranno che tutto era previsto per elevare l’uomo al rango di Dio; già ci avevano provato Adamo&Eva, pare, senza troppo successo, ma sappiamo il motivo.

    • Siamo seri, sono d’accordo, i bambini muoiono di fame e le malattie mietono vittime solo nella parte povera del mondo (ne vede vicino casa sua?).
      L’eugenetica è per le classi elevate ed è già abbondantemente praticata proprio con le analisi pre impianto e con legislazioni permissive sull’aborto come quella inglese.

      Quel mondo nuovo, come avrebbe detto A. Huxley, non è il prodotto dell’evoluzione ma di un’ideologia che lei 1/10 può anche non conoscere ma che uno come Pievani, che non ho tirato in ballo io, non può non conoscere e che ha le sue radici nel darwinismo e del quale è di fatto un promotore insieme a personaggi come il prof. Veronesi.

      • Uno dei dieci on

        Solo un parere suo, non suffragato dai fatti…

        Sarebbe interessante che il prof. Pievani, e il prof. Veronesi, avessero la buona volontà di smentirla, a pro di tutti quelli che rischiano di credere che la sua sia la verità e non la sua verità.

          • Uno dei dieci on

            Allora diciamolo papapa papale, prof.Pennetta, senza paura, senza nasconderlo dietro formulette camuffate da critica scientifica.
            Il prof. Telmo Pievani (assieme al prof. Umberto Veronesi) è promotore del “mondo nuovo”, cioè dell’eugenetica selettiva

            ………….???…………….

            Tanto per capire bene bene, tanto per consentire a coloro che sono tirati in ballo di intendere ciò di cui li si accusa.

          • @1/10: so dire benissimo da solo quello che intendo dire e non ho bisogno di interpreti.

            Intanto Pievani lo ha tirato dentro la discussione lei (per creare il problema?), comunque ribadisco che il Mondo nuovo essendo il frutto della visione del futuro di uno dei principali autori della Sintesi Moderna (Haldane) e del fratello dell’autore della stessa denominazione (A.Huxley), è espressione autorevolissima del darwinismo applicato alla sociologia e quindi nessun darwinista (e perché Pievani dovrebbe fare eccezione?) può ignorare queste connessioni.

            Comunque se adesso vuole avvertire Pievani e Veronesi perché prendano provvedimenti, come ha fatto l’altra volta con Andrea Romano di Pikaia, faccia pure, noi siamo qui pronti a rispondere a tutti.

          • Uno dei dieci on

            Non faccia il piagnone e non dica falsità.

            Non ho contattato Romano, che ha saputo la cosa persona diversa; con Romano ci siamo sentiti a cose fatte, come semplice scambio di pareri, in quanto non ho certo il potere di smuovere nessuno. Magari l’avessi.

            Intanto vedo che ha ammorbidito i toni e mi fa piacere. Un conto è dire che Pievani conosce queste connessioni, un conto dire che le promuove. Mi faccia il piacere di essere preciso sempre e non dimentichi che s’è posto un obiettivo ambizioso che richiede serietà e onestà intellettuale di livello superiore. Compito difficilissimo che le auguro di portare a termine. Ma non nel modo evidenziato in questi ultimi interventi, che palesano piuttosto una confusione di fondo tra ciò che si desidererebbe fosse vero e la verità vera.

            Io non la penso come voi, non riesco a concepire che il complotto sia ai livelli che evidenziate, a meno che non siate voi stessi parte integrante della fiction che volete combattere. Voi siete i mezzi attraverso i quali il grande fratello dà l’impressione che ci sia un’opposizione… Ecco, vedo un complotto nel complotto, da scriverci un romanzo memorabile che resterà nella stroia come 1984.

            Se Pievani l’ho tirato in ballo io, ed è vero, lei poteva benissimo farne a meno. Ma si vede che è più forte di lei, il nemico va combattuto a ogni costo, pensa nel suo inconscio, e le sfugge, probabilmente, il limite della decenza di un attacco ad personam che rivela alcuni meccanismi che lo stesso Pievani aveva evidenziato nella sua famosa lettera al professore antidarwinista.

            Io non desidero vendette, si vede che non mi conosce e che ha rimosso alcune intuizioni geniali sulla mia vera natura; io cerco con passione chi dice la verità e se questa verità è solo mascherata da ideologia mi fa venire l’orticaria.

          • 1/10, intanto lei non sa distinguere uno che fa il piagnone da uno vagamente incazzato (mi permetto di usare questo termine per uniformarmi al suo stile degli ultimi interventi).

            Che sia stato lei a contattare Pikaia si evince con una certa chiarezza dallo scambio di battute che chiunque può andarsi a leggere nei commenti all’articolo di CS del 12 Dicembre, e in particolare da questo suo intervento:
            http://www.enzopennetta.it/2013/12/pikaia-il-pasticciaccio-brutto-del-caso-buzzati-traverso/#comment-20905

            E per favore non offenda la mia intelligenza e quella di chi segue negando l’evidenza.

            Quindi questo suo nuovo voler per forza mettere in mezzo Pievani è uno spettacolo già visto, un malizioso modo per cercare di mettermi in difficoltà, e non c’è bisogno di nessun potere particolare per smuovere qualcuno in questo caso, basta una semplice email, quindi le sue argomentazioni sono piuttosto ingenue.

            Detto questo riguardo alle mie precedenti affermazioni non ho ammorbidito proprio una ceppa (sempre in ossequio al suo recente modo di esprimersi), ho detto e confermo che chiunque sostenga il darwinismo in modo informato e non prenda le distanze dalle posizioni espresse dai massimi esponenti della teoria è “di fatto” insieme ad essi un promotore della visione del mondo che emerge nel Mondo nuovo, e quindi non c’è bisogno di portare citazioni in proposito(e adesso vada pure a riferirlo a chi le pare).

            Se qui cerchiamo di fare qualcosa di serio è anche perché siamo pronti a fare affermazioni chiare ad argomentare su tutte e a confrontarci con tutti.

            La invito inoltre a non portare in mezzo teorie complottistiche che potrei facilmente girare al mittente: come si spiegano i darwinisti l’opposizione alla loro teoria se è così evidente e provata? Solo con un complotto dell’Opus Dei evidentemente!

            La verità è che le ideologie sono sempre esistite e che non c’è bisogno di nessun complotto per portarle avanti, si tratta di semplici dinamiche socio politiche. I complotti, come dice Ida Magli, li fanno le minoranze. Come vede si conferma l’ipotesi che siamo noi di CS, UCCR e l’Opus Dei a complottare per la gioia di Dan Brown e dei suoi poveri lettori.

            Conclude poi l’intervento dicendo di aver tirato in ballo Pievani perché ha letto nel mio inconscio che stavo pensando a lui… vabbé, non aggiungo altro, se non che la psicanalisi non è neanche una scienza, quindi si attenga a quello che scrivo e non a quello che il mio inconscio sta davvero pensando (secondo lei).

            E per finire, per la sua orticaria non dia la colpa a me, cerchi qualche causa altrove, chessò un’intolleranza alimentare…

            PS: con questo è l’ultima volta che si usano termini volgari.

          • Uno dei dieci on

            Tanto per una prima puntualizzazione…

            Vede, Pennetta, anche lei è parziale, tira l’acqua al suo mulino… E non ha evidenziato che dopo quell’intervento che cita e che dovrebbe accusarmi come un macigno io, citando un suo altro piagnisteo, scrivevo:

            (SUO PIAGNISTEO) ““Chissà perché poi, visto il precedente di cui stiamo parlando, il suo proposito di girare lo scambio al prof. mi suona vagamente minaccioso.”

            (MIA RISPOSTA) Se non avesse nulla da temere… Ma a questo punto lasciamo perdere, va. Ognuno rimanga del suo parere, anche se raramente mi sbaglio sulle mie sensazioni…”

            E così ho fatto (ho lasciato perdere! anche perché mi ha impietosito), perché sono una persona seria. Se questo suo modo di trarre conclusioni, in modo sleale, direi, lo adotta su tutto il suo paradigma, allora capisco tante cose,ed è ora che molti lettori di CS aprano davvero gli occhi… Perdiana!

          • Uno dei dieci on

            Nessun altra puntualizzazione, in quanto nella seconda parte della sua tiritera tra il piagnucoloso e l’incazzato non ha espresso un concetto uno degno di nota.

          • Uno dei dieci on

            Caro prof. Pennetta, chiaritici, spero, sia pure in modo reciprocamente brusco, io ripartirei dalle belle cose che mi aveva scritto tempo fa:

            MI SCRIVEVA (dandomi del tu, quindi nella versione “ti voglio bene”): “Caro 1/10,
            come sappiamo questo è un sito scientifico, ma come da uomini sappiamo le cose più importanti della vita non sono indagabili scientificamente.
            E io, in modo del tutto non scientifico e totalmente intuitivo, capisco che la tua è una ricerca seria della verità, e allora ci può anche essere qualche scambio di battute OT o sarcastico, ma non ho mai sentito malizia o falsità nelle tue intenzioni e quindi sei sempre il benvenuto.
            Riconosco inoltre in te una grandissima capacità di essere umile nel senso più nobile, intendo la capacità di mettere da parte il proprio orgoglio e anziché ascoltare ed imporre se stessi ad ogni costo mettersi in ascolto di cosa dice veramente l’altro.
            Dote sempre più rara che credo coincida largamente con quella saggezza che tu attribuisci a me.”

            Quando le dicevo delle intuizioni sulla mia persona, mi riferivo proprio a questo, al senso che vi aveva visto. Poi, lei lo sa bene gestendo un sito di rottura con il sistema dominante, capitano delle cose, non sempre piacevoli, anzi spesso strane e non degne di uomini e donne di buona volontà… Ma si può ripartire, tutti con l’impegno massimo a essere se stessi, ma con in mente che per essere se stessi e per adottare i propri metodi educativi non è però necessario “asfaltare” l’altro… Speriamo lo capiscano coloro che lo devono capire, io per primo naturalmente.

        • stò cò frati e zappo l'orto on

          Però scusami Uno,ma il Prof.Pievani è stato chiaro,infatti dopo i Suoi interventi(direi molto brevi)su Cs ha affermato(così stò ha capito)di non essere interessato ad una ulteriore conversazione su questo sito.
          Per quanto riguarda il Prof.Veronesi presumo abbia anche altri impegni inerenti al Suo Lavoro,dunque dubito che legga i commenti di Cs.Keep calm please.

          • Uno dei dieci on

            Diciamo, stò, che Pievani ha preferito non insistere a parlare coi sordi…

            Lo spiega bene anche sull’ultimo Micro Mega, riguardo ai tantissimi aspetti che riguardano oggi le “critiche scientifiche” alla sintesi moderna: una miniera di piccole informazioni che messe insieme danno il senso del tutto, così com’è in realtà, senza i gossip di giornata, senza carnevalate parzialeggianti che alla fine creano solo tanta confusione.

          • riguardo ai tantissimi aspetti che riguardano oggi le “critiche scientifiche” alla sintesi moderna: una miniera di piccole informazioni che messe insieme danno il senso del tutto

            Ma se non sei neanche in grado di CAPIRLI questi concetti, che sei costretto a copia-incollare come un PAPPAGALLO, li prendi per buoni per PURA FEDE, CIECA E PURISSIMA FEDE, CREDENTE!!!
            Ma la smetti di dire castronerie??
            Stò, non so proprio come fai a stare appresso ad uno così. Ma non ti accorgi di come ti prende in giro sto’ tizio?

          • Uno dei dieci on

            Il prof. Pennetta ha messo un freno alle volgarità, perciò, povero cristo di un Piero, mi limito a biasimate e a stigmatizzare i tuoi toni, toni che non sono degni di una bella personcina cristiana che segue i dettami di Santa Madre Chiesa e che va a messa tutte le domeniche per mettere Gesù nel suo cuoricino. Amen

            P.s.: se mi riuscirà a farlo in modo significativo, nei prossimi giorni posterò delle vere chicche tratte dall’ultimo numero di Micro Mega, che consiglio caldamente a tutti coloro che vogliono conoscere anche l’altra campana, ed è in questi giorni in edicola.

          • Non deve certo essere un troll filosofo da osteria a dirmi come comportarmi da cristiano.
            E tu hai letto le tue sacre scritture del Vate Flores D’Arcais? Ti ha confermato nelle tue ideologie, a cui tu CREDI con CIECO OBBEDIRE? Hai messo a posto per la prossima settimana il tuo (presunto) spirito critico?
            Ti ha permesso di andare a letto mangiando i broccoletti, o sono sospetti di essere anti-darwinisti, e percio’ vanno messi in prigione?
            Hai chiesto il permesso di leggere altre riviste, o ti e’ vietato dalla tua RELIGIONE (ti secca, eh?, essere CREDENTE)?

            se mi riuscirà a farlo in modo significativo, nei prossimi giorni posterò delle vere chicche tratte dall’ultimo numero di Micro Mega,

            Non a caso sei costretto a COPIARE perchè non sei capace proprio di avere un’idea tua, ne’ tantomeno spiegarla agli altri.

            P.S.: ringrazia il cielo che non sono nella redazione di C.S. o di L&P, ti avrei trattato come meriteresti.

          • @1/10
            …Gesù, tipo quando chiamava i farisei “sepolcri imbiancati pieni di ogni putredine”? O “razza di vipere”? O “generazione perversa”?
            Cioè credi veramente di poter mettere a tacere qualcuno con provocazioni come le tue ?
            Ma quanto trolli ?
            Ora capisco perché Leonetto ha scritto quello che ha scritto nell’articolo del 31 sui Mendel Day .
            Sono convinto che continuerai a rispondere con i tuoi soliti toni da sfida , non ci si può fare molto essendo anche una perdita di tempo risponderti ..

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Piero dubito che Uno “possa prendermi in giro”.
            Questo sito è considerato “un sito eretico”da certi ambienti scientifici?Dalla Scienza ufficiale?Quale è la Scienza ufficiale?Se quasi ogni giorno si scoprono “nuove verità”?Se i veri scienziati che normalmente rifiutano di schierarsi nel sostenere che SAPPIAMO TUTTO DI TUTTO sostengono che la ricerca continua,eccome !
            Mentre ammiro e stimo signori come Greylines che non temono il contatto “con chi non la pensa come lui”.
            La Scienza ufficiale uguale a una serie di DOGMI intoccabili?…..ma mi faccia il piacere!!!

          • @stò: non capisco cosa mi dici: adesso faccio io l’offeso. Ma cosa stai dicendo?

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Piero PIERO ! Piero !……”il mi faccia il piacere”
            non è rivolto a te ma a tutti gli scientisti del mondo.Dubito che tu lo sia!
            Se ti scandalizza la mia stima per Greylines mi deluderesti.E’ di vecchia data oramai.E infrangibile.
            Che altro ???? fammi capire.
            ps.constato che siamo “due personcine….leggermente permalose(io al 99%)”

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Leonetto ho letto qualche riga del tuo gradito commento.
            Macchiavellico.Vogliamo discutere per qualche mese cosa significa?
            Il mio è un elogio al tuo lavoro,con la grinta che è necessaria.
            Starera leggerò con più calma il tuo commento ed eventulamente ti risponderò,
            Mi piace molto lo scrupolo con cui affronti i temi trattati.Ciò è molto,molto Toscano.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Enzo non c’è la benchè minima tensione.
            Anche Macchiavelli merita di essere difeso,infatti i posteri hanno interpretato la Sua Dottrina a secondo dei loro interessi.
            Verso Leonetto non provo(l’ho detto mille volte)altro che stima.Oddio però quanta “morbidezza”devo usare per un mio conterraneo!

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            “ci tenevo a risponderti Leonetto”
            Chiaro quello che scrivi.
            Chiaro(spero)la mia spiegazione su Macchiavellico.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Che vuoi farci Enzo siamo “fatti così”!
            I nostri Geni?Il nostro Dna?
            Personalmente sono affascinato dalle caratteristiche psicologiche insite nelle popolazioni delle regioni italiane.
            Una nazione culturalmente ricchissima.

  3. Se l’uomo pensa di essere il padrone della sua vita,e non di essere invece sé stesso la propria vita,e quindi non potendosi tenere a distanza e stabilire un potere sulla vita derivano tutta una serie di cose a cascata..e non buone,decisamente anti-homo.
    Magari certe cose passano con fare omeopatico,ma le basi teoriche son quelle dell’ideologia nazista(e anche molte altre..).
    In questi giorni fra la giornata della vita e il giorno della memoria queste cose dovrebbero essere a maggior ragione motivo di riflessione.

  4. Giorgio Masiero on

    @ 1/10
    Conto davvero che Lei ci faccia conoscere queste “chicche” di Micromega. Perche’ il confronto poi avvenga tra persone adulte interessate solo alla verita’, e non scada in una rissa tra tifoserie, Le proporrei di osservare queste regole, se e’ d’accordo:
    1) Inserire una chicca alla volta, senza fretta, quando Le pare che il tema sia affine a quello trattato nell’articolo del giorno;
    2) Premettere a ciascuna chicca il termine SCIENZA o il termine FILOSOFIA o LOGICA o MATEMATICA o altri termini se e’ il caso, cosicche’ nella discussione gli intervenuti sappiano a quale metodo devono sottostare e in quale campo conservarsi.
    Penso che, se Insieme riusciremo a fare cio’, il sito farebbe un ulteriore salto di qualita’.

  5. Per 1/10, qui, (dove lui è *ospite*) siamo:
    1) dei sordi coi quali è meglio non interloquire
    2) siamo più volte in malafede, come ad es. sul discorso del “caso” pievanneo
    3) Enzo, tu sei uno che fa piagnistei, senza essere capace di esporre idee valide
    4) invita i lettori a prendere le distanze dai tuoi modi e dalle tue idee (ovviamente prima falsate da lui)
    5) saremmo noi a preferire i manganelli, quando in altri siti ti bannano immediatamente o il suo beniamino Pievani che si presenta qui con minacce legali!! Alla faccia del dialogo e del confronto. (senza aver portato un briciolo di *argomenti* da discutere)

    E dopo tutta questa tolleranza *impensabile* in qualunque altro sito a lui favorevole, fa la morale a NOI??
    O qualche altro fesso cieco si permette di dire che QUI non c’è possibilità di dialogo o di dire quello che si pensa! QUI??!!

    Se questo è il rispetto verso gli altri e le loro idee…!!
    Se questo è un vero approccio di ricerca della verità…!!

    Enzo, a questo punto a te le conclusioni.

    Da parte mia: Uno, vergognati!
    Non ci si comporta così in un posto che ti ha accolto con estrema benevolenza e tolleranza, rispondendo ad ogni domanda anche le più futili o inconcludenti. Seguendoti per cercare di farti capire tutti i concetti e le implicazioni, spesso coi risultati che continui a ignorare bellamente ciò che ti è stato insegnato, disprezzando così chi ti ha cercato di aiutare (senza esserlo tenuto, sia chiaro).

  6. ahahahaha !
    Quanto siete ignoranti voi di CS (=Critica Sterile) , vengo ogni volta per farmi quattro risate in padella !

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      Logan a me fà ridere la Sua Scienza e la complessità infinita del Suo sapere.
      Non voglio offendere i miei amici sportivi(essendo anch’io uno sportivo 100%)ma la Sua preparazione è pari ad un ultras di qualche curva,in qualche stadio.

  7. @1/10,
    Dopo un periodo di assenza lei si è così riproposto il 4 gennaio scorso:
    http://www.enzopennetta.it/2014/01/ilcvprs/#comment-21369
    “Se non sono stato bannato, come avevo richiesto, rientro in punta di piedi… umilmente; e col capo cosparso di cenere.

    Solo per dire, prof. Masiero, forse non ci si pensa abbastanza, che il contrario del tanto bistrattato riduzionismo è assolutismo… Tanto per porre la questione in un ambito di riflessione.

    Un saluto a tutti, oste compreso che abbraccio, e ben ritrovati.

    Adesso posto e vediamo come va…”

    Poi, secondo una dinamica già vista, si è passati dalla mitezza all’arroganza, quella stessa arroganza che le aveva fatto poi decidere di autobannarsi proprio in occasione del post con il quale minacciava di “denunciarmi” a Pievani.

    Adesso la parabola si è di nuovo compiuta e ci risiamo con le minacce di denuncia a Pievani e Veronesi.

    Vedo poi che insiste col definire “piagnisteo”, “piagnucolare” e simili le mie osservazioni, allora visto che non comprende sarò più esplicito (con la libertà di essere l’admin):
    se rilegge quanto detto in quell’occasione, e di nuovo adesso, quello che stavo dicendo va così letto: “ho capito che stai per fare lo stronzo” e “ho capito che come l’altra volta stai per rifare lo stronzo”.
    I “piagnistei” li fanno quelli che chiedono pietà, io a lei dovrei chiedere pietà?!? Ma si rende conto delle cose che dice?.

    Leggere infatti che lei si sarebbe impietosito è un esempio di presunzione e arroganza insopportabili, ma vada a fare denunce a chi le pare, tanto Pievani per sua dichiarazione mantiene una squadra di avvocati a monitorarmi e non ha bisogno di un giuda d’accatto e poi rifletta che gli unici ad ascoltarla siamo noi che veniamo ricambiati dai suoi modi incomprensibili che alternano mitezza ad arroganza.

    Quello che ho scritto su di lei non cambia, ma va integrato con la constatazione che il suo carattere la porta appunto ad avere oscillazioni che le fanno gettare in mare quello che di buono potrebbe fare.

    Se rilegge i suoi interventi vedrà che ultimamente hanno creato più contrasti personali che spunti sui temi e francamente non è accettabile che un utente si metta a questionare con tutti diventando il vero oggetto della discussione e rischiando di vanificare il lavoro che viene portato avanti con tanta fatica sui temi trattati.

    Riguardo poi Micromega ho già anticipato con un tweet che me ne sarei occupato, perché adesso ne parla come se fosse una cosa che volevo ignorare?

    Ma su una cosa mi ha convinto a dare ragione a Pievani, quando rispondendo a stò ha detto:
    “Diciamo, stò, che Pievani ha preferito non insistere a parlare coi sordi…”

    Bene, come potrà facilmente comprendere nel nostro caso il sordo è lei e quindi, accogliendo il suo suggerimento, farò come Pievani.

    Quello che penso infatti è che è arrivato il momento che si prenda quantomeno una vacanza per riflettere sugli errori compiuti.
    Rifletta anche sugli spunti utili che avrebbe potuto fornire ma che per i suoi modi si è messo in condizione di non dare.

    Mi spiace
    ep

      • gabriele ferrari on

        cari signori mi sono affezionato a voi e questo blog,e credo che sia il signor Pennetta sia Leonetto e sia Pievani meritano rispetto perché ognuno dice quella che e’ la sua teoria percio’ chi ne sa poco come me deve ascoltare e confrontare perché da ognuno di queste persone c’e’ solo da imparare,non c’e’ da bisticciare

        • Grazie Gabriele, il rispetto è una componente alla quale cerchiamo di fare molta attenzione perché il confronto deve essere sulle idee e non sulle persone.
          Concordo sulla conclusione, qualche bisticcio poi può anche scapparci, non può però diventare la norma.

          Spero che lei vorrà intervenire ogni volta che ci dovesse essere qualcosa da dire dopo aver ascoltato.

          • gabriele ferrari on

            io comunque trovo veramente geniale il suo sito prof Pennetta perché si puo’ parlare di scienza e fare domande a persone preparate come lei,poi e’ giusto che ognuno esprima la propria teoria e non ci vedo nulla di male se lei valuta degli argomenti in maniera diversa da altri anzi e’ da ammirare non e’ facile dire la sua ed andare contro corrente

          • gabriele, grazie ancora, quello che facciamo è proprio rivolto a chi legge e a chi pone domande con una onesta intenzione di capire anche da posizioni diverse.

  8. @1/10,
    mi sembra giusto rispondere al commento bloccato:

    1-non vedo come lei giunga a tale conclusione

    2-i suoi contrasti diretti con Leonetto non giustificano i toni assunti in generale.

    Resta il fatto che lei ammira Pievani che non parla con i “sordi”, adesso potrà sperimentare questa condizione e vedere se le piace ancora.

  9. Signor Pennetta lei non fa una critica, bensì esprime un suo personalissimo pensiero. Ritengo che debba chiarire quale sia la differenza tra eufenetica e genetica moderna. Penso che lei con “eugenetica” intenda la pratica dei nazisti sbaglio? La diagnosi embrionale non ha nulla a che vedere con essa, anche perchè non va a prevedere l’intelligenza, i gusti o le idee di una persona, si limita a fare una diagnosi di patologie che hanno poco a che fare con una vita dignitosa. Inoltre si innesca nel momento in cui i genitori siano possibili portatori sani. Dunque non credo proprio che le perone in un futuro prossimo andranno ossessivamente a farsi fare diagnosi. Generalizzare come spesso si fa nel suo “articolo di critica” non è corretto. Spero la conversazione resti su toni civili. Se ho sbagliato qualcosa mi corregga pure.

    • Buonasera Nobody,
      un pensiero personale può essere comunque una critica, ma nel mio caso mi appoggio sempre su fatti che sottopongo agli interlocutori.
      Ma veniamo ai punti da lei esposti:

      1- un confronto tra eugenetica e genetica moderna è mal posto, infatti la genetica studia le leggi mentre l’eugenetica si occupa di migliorare la qualità genetica degli individui.

      2- No, non esiste un monopolio nazista dell’eugenetica, anche gli USA ad esempio attuarono coercitive politiche eugeniste nella prima metà del ‘900. Ma è innegabile che una delle idee del nazismo fosse la purezza e la perfezione della razza da conseguire tramite l’eugenetica.

      3- dimostra di non aver letto l’articolo che va a criticare quando limita il discorso alla patologie. Senza contare che, anche nel caso della presenza di malattie, di vite dignitose o più precisamente “degne di essere vissute” parlavano esattamente i nazisti.

      4- nella conclusione conferma di non aver letto le preoccupazioni espresse sul New England Journal of Medicine.

      Non capisco la sua preoccupazione sul restare su toni civili, sembra che oltre a non aver letto con attenzione l’articolo non abbia letto neanche il tono degli interventi.
      Buonasera

    • Posso consigliare la lettura di questo articolo pubblicato su Scientific American dove si ricordono le radici eugenetiche del padre della fertilizzazione in vitro.
      Conoscere cosa pensavano e quali erano le idee che hanno portato a certe scoperte potrebbe servire ad aprire la mente.
      Come scrive il professore Obasogie:
      “Some try to distinguish (and therefore obscure and excuse) postwar eugenic advocates like Edwards from their prewar predecessors by focusing on the modern emphasis on individuals. By no means did Edwards or his contemporaries advocate the state-enforced eugenic policies of the 1920s and 1930s. They continue to believe in markets and choice; individuals should have access to technologies that allow them to control and enhance human traits. The new eugenicists hope that the market dynamics surrounding the availability of selection and enhancement technologies will mirror other consumer pressures—akin to upgrading to the newest iPhone—to elicit broad-based societal demand that facilitates the goal of population-wide improvements in the “quality” of the human genetic stock.”
      http://www.scientificamerican.com/article/eugenic-legacy-nobel-ivf/

Exit mobile version