In questi giorni viene pubblicizzato un Master in comunicazione della scienza.
Nei giorni in cui vengono annunciate inondazioni di New York nell’anno 2300, in cui si ritoccano le cifre sull’influenza A, e in cui si annuncia il sorpasso della scimmia sull’uomo, aggiungiamo anche una conferenza sull’evoluzione della moralità .
Emerge con evidenza che nel corso di comunicazione della scienza però manca ciò di cui ci sarebbe maggiormente bisogno: un corso di critica della scienza.
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“Ogni anno la ricerca fa nuove scoperte sul mondo dei primati. Con un’unica certezza: prima o poi ci raggiungeranno”
Con queste parole si conclude la presentazione di un articolo apparso su Repubblica riguardo le abilità delle scimmie.
Si tratta di un’affermazione che farebbe inorridire qualsiasi scienziato serio, solo che gli scienziati seri sembrano essere un specie in via d’estinzione.
La scienza manca ormai di serietà, manca di metodo, manca di prudenza, manca di ogni qualità, c’è un “deficit” di tutto questo, per dirla alla latina.
La notizia è stata pubblicizzata anche sul sito Pikaia: i ricercatori del Max Palnck Institute si sono accorti del fatto che le scimmie tendono ad imitare i comportamenti. E chi l’avrebbe mai detto?
I ricercatori non esitano a definire questo comportamento “culturale”, adesso finalmente capiamo cosa intende qualcuno per “cultura”.
Si tratta di uno studio pubblicato su Nature e ripreso da National Geographic con il titolo “Noi e i gorilla parenti ancora più stretti”.
Si tratta con tutta evidenza di una parentela che manda all’aria l’abero evolutivo sinora accettato, ma per National Geographic “l’albero è sempre lo stesso”.
Un libro scolastico di storia afferma che Homo sapiens non aveva punti di contatto genetici con le specie più antiche.
E c’è subito chi grida allo scandalo.
Ma forse nei testi scolastici ci sono altre cose per cui scandalizzarsi.
“HOMOSAPIENS. La grande storia della diversità umana”, in mostra presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Ma siamo sicuri che la “diversità umana” si possa davvero comprendere dai resti paleontologici?
Forse in un’ottica riduzionista…
Appare ormai chiaro il perché su Pikaia (il portale dell’evoluzione) sia stato epurato l’articolo che parlava del libro di Antonio De Lauri, La «patria» e la «scimmia».
Credevano che si trattasse di un libro di parte, (la loro) invece raccontava solo come sono andate le cose.
E allora, ciò che è stato censurato da Pikaia lo mostra CS
Dopo l’esclusione del video della presentazione del prof. De Lauri dal portale Pikaia, (di cui si è parlato in Pikaia: ilportale dell’epurazione?) diamo voce su queste pagine all’argomento sul darwinismo in Italia, proprio quello che è stato eliminato sul “Portale dell’evoluzione”.
Se ciò che viene ritenuto “verità” dalla comunità scientifica diventa “dogma” per il cittadino, si potrà ancora parlare di democrazia?
“E l’uomo creò Satana” era il titolo di un film che nel 1960 denunciava l’oscurantismo antidarwiniano.
Il 7 ottobre verrà messa in scena a Torino “Processo alla scimmia”, la sua versione teatrale.
Ma dopo decenni di alterazione dei fatti è ora che si dica la verità su quella vicenda.