Scelta di catastrofe (Sulla teoria malthusiana)

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scelta

Perché la teoria di Thomas Robert Malthus, sul rapporto tra popolazione e povertà, continua a distanza di due secoli a dominare le scelte di politica internazionale?

Una teoria smentita dalla storia ma utile per altri fini.

 

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Scelta di Catastrofe

by Alfonso Pozio

 

Nel 1979 Isaac Asimov, noto scrittore di fantascienza nonché biochimico, scrisse un libro dal titolo “A Choiche of  Catastrophes” (Catastrofi a Scelta, ed. Mondadori). Il libro è un estesa analisi di tutte le possibili apocalissi che incomberebbero sul pianeta terra.

Alla fine delle 474 pagine Asimov conclude stabilendo che l’umanità debba concentrarsi unicamente su eventi catastrofici probabili, che si profilino nel futuro immediato e che siano evitabili. Tra questi eventi Asimov ne focalizza uno in particolare, la crescita della popolazione. Asimov si ricollega alle teorie elaborate prima di lui da Thomas Malthus, già affrontate su CS molte volte in passato (2012, 2013, 2014, 2015) e che brevemente riassumiamo. Nel 1798 Malthus pubblicò “An essay of the principle of the population as it affects the future improvement of society” (Saggio sul principio della popolazione), in cui sostenne che l’incremento demografico avrebbe spinto a coltivare terre sempre meno fertili con conseguente penuria di generi di sussistenza per giungere all’arresto dello sviluppo economico, poiché la popolazione tenderebbe a crescere più velocemente della disponibilità di alimenti.

Le sue osservazioni partivano dallo studio delle colonie inglesi della Nuova Inghilterra, dove la disponibilità “illimitata” di nuova terra fertile avevano permesso uno sviluppo “naturale” della popolazione con una progressione quadratica, mentre dove ciò non è possibile, si verificano periodiche carestie con conseguenti epidemie che rappresentano naturali forme di controllo successivo.

La teoria demografica di Malthus ispirò vari intellettuali e originò la corrente del malthusianesimo che sostiene il ricorso al controllo delle nascite per impedire l’impoverimento dell’umanità. Le sue idee furono riprese negli anni 1920 da Margaret Sanger (negli USA) (CS-2014) che fondò la oggi tristemente nota Planned Parenthood e più tardi divenne presidente della IPPF (International Planned Parenthood Federation) con quartiere generale in Londra. Nel 1927 organizzò il primo “Congresso sul controllo delle nascite”. La Sanger fu anche la fondatrice del movimento massonico “Sessualità libera” e ricoprì il ruolo di principale finanziatore nella ricerca sulle “Pillole Abortive”. Negli anni ’30 la famiglia Rockefeller comincia a finanziare la causa di Margaret Sanger, utilizzando il suo metodo di controllo delle nascite come soluzione alla crisi di quel tempo. Al Congresso Americano disse:

spero che negli anni futuri possano nascere più figli da genitori capaci e abbienti, e meno figli da genitori poveri e incapaci”.

Per l’America di quel tempo, la contraccezione, l’aborto e la sterilizzazione erano la risposta al fatto che al mondo circa un miliardo di persone viveva nella povertà.

Un’altra fautrice del malthusianesimo fu la discutibile Marie Stopes, fondatrice nel 1921 del National Birth Control Council in Inghilterra poi Family Planning Association, coinvolta nel movimento eugenetico.

Paladino dell’ideologia del controllo demografico fu anche Brock Chisholm, direttore della Organizzazione Sanitaria Mondiale dal 1948 al 1953 e successivamente presidente della Federazione Mondiale di Salute Mentale. Sua la dichiarazione:

Per arrivare a governare il mondo bisogna rimuovere dalle menti l’individualismo, il rispetto delle tradizioni familiari, il patriottismo nazionale e i suoi dogmi religiosi

Nel 1957 fu pubblicato un trattato dal titolo “Popolazione: un dilemma internazionale”, il quale denunciava la crescita demografica come la più grande minaccia alla stabilità politica negli Stati Uniti e all’estero, nonché al progresso economico del paese.

Nel 1966 il controllo della popolazione era parte integrante della politica estera statunitense. Il bilancio chiamato Food for Freedom identificò nell’esplosione demografica mondiale, in particolare in quella del terzo mondo, uno dei motivi della fame nel mondo, e decise che le donazioni destinate agli aiuti alimentari fossero investite nell’ambito dei programmi di pianificazione familiare nel terzo mondo

Con Paul Ehrlich le idee malthusiane si sposarono con l’ambientalismo. Nel 1968 questo biologo di Stanford, pubblicò il libro “La bomba popolazione” in cui affermò che:

“gli esseri umani sono destinati all’oblio e che bisogna imporre provvedimenti per il controllo della popolazione, anche in maniera coercitiva se necessario.”

In tempi più moderni, nel 1972, il binomio malthusianesimo-ambientalismo emerge esplicitamente quando viene pubblicato “Il Rapporto sui limiti dello sviluppo”, commissionato al MIT dal Club di Roma, Donella Meadows ne fu l’autrice principale. Il rapporto, basato su una simulazione al computer, prediceva le conseguenze della continua crescita della popolazione sull’ecosistema terrestre e sulla stessa sopravvivenza della specie umana

Da parte sua Asimov era per così dire un simpatizzante, uno di quegli intellettuali che pur mal tollerando le pratiche abortive, nutriva una profonda inquietudine riguardo alla sovrappopolazione della Terra (che riteneva un pericolo maggiore della bomba atomica). Questo si riflette in alcuni dei suoi libri di fantascienza (da Abissi d’acciaio in cui immagina il nostro pianeta rinchiuso in gigantesche metropoli di metallo, a Preludio alla fondazione con la descrizione del pianeta Trantor abitato da 40 miliardi di individui). Ma, nel saggio “Catastrofi a scelta” Asimov non parla di fantascienza, si riferisce alle sue previsioni sulla realtà e a come porvi rimedio.

Nel 1979 così scriveva Asimov:

“Con l’attuale tasso di crescita del 2 per cento annuo, la popolazione della Terra raddoppierà ogni 35 anni. Nel 2014 sarà di 8 miliardi, nel 2049 sarà di 16 miliardi e così via. Ciò significa che, al tasso attuale di crescita la popolazione della Terra sarà di 50 miliardi nel 2100, solo fra 120 anni”

Asimov osserva poi che, certamente lo sviluppo dell’agricoltura e della medicina  hanno permesso in poco più di due secoli un aumento della popolazione e del tasso di crescita incredibile.

La realtà pare smentire Malthus e dare ragione al filosofo R.W. Emerson, quando disse:

Malthus, affermando che le bocche si moltiplicano geometricamente e il cibo solo aritmeticamente, dimenticò che la mente umana era anch’essa un fattore nell’economia politica, e che i crescenti bisogni della società, sarebbero stati soddisfatti da un crescente potere di invenzione“.

Tuttavia per Asimov proprio il fatto che questa realtà mostri una testimonianza a favore dei fautori del legame causale che lega la popolazione alla ricchezza, è allo stesso tempo una minaccia terribile in quanto, una popolazione che cresce non può in alcun modo continuare a farlo in modo indefinito e finirà prima o poi per esaurire risorse e spazi vitali.

Asimov dice infatti:

Questo è il fato che incombe sull’umanità. Proprio la vittoria che aumenta la nostra popolazione ci porterà ad un vertice da cui non potremo che cadere e quanto più alta sarà la cima tanto più disastrosa sarà la caduta.”

Si domanda infatti Asimov se i progressi tecnologici possano scongiurare questo male anche nel futuro come è stato in passato. La sua risposta è categoricamente no. Per inciso, Asimov era convinto che 8 miliardi di abitanti, fossero una cifra fantascientifica ed assolutamente insostenibile per il pianeta. Ebbene, il 6 ottobre scorso abbiamo raggiunto la cifra di 7.3 miliardi di abitanti e contrariamente alle previsioni catastrofiche stiamo meglio di 39 anni fa.

Le proiezioni delle Nazioni Unite ci consegnano per il 2050 una Terra con poco più di 9 miliardi di persone, in cui cresce la percentuale di popolazione africana (+8,4% rispetto al 2000) e si contrae ulteriormente la percentuale della popolazione europea (solo il 7,6% della popolazione mondiale, – 4,3% rispetto al 2000). Queste proiezioni evidenziano una diminuzione della fertilità passando dall’attuale livello mondiale di 2,5 bambini per donna a 2,1. Infatti, il dato certo è che al crescere dello sviluppo economico diminuisce il tasso di fertilità, ovvero il numero di figli per donna il cui valore minimo deve essere 2.1 per assicurare il ricambio generazionale. L’incremento dei paesi sviluppati è fittizio in quanto deriva esclusivamente dai flussi migratori. Tuttavia, le Nazioni Unite aggiungono che tali proiezioni tendenziali sono funzione della diminuzione della fertilità nei paesi in via di sviluppo. Senza un ulteriore calo della fertilità, la popolazione mondiale potrebbe aumentare fino a raggiungere quasi il doppio delle attuali stime e pertanto si afferma che:

Sarà molto importante continuare ed anzi aumentare i finanziamenti, diminuiti nell’ultimo periodo, destinati alla pianificazione familiare, altrimenti sarà arduo che le nostre proiezioni si rivelino attendibili

Dove il termine pianificazione familiare va inteso come “controllo demografico”.

Fig. 1 – Andamento del tasso di fertilità (n. figli per donna). Mondo e regioni in relazione allo sviluppo.

A parte le previsioni ed i limiti considerati critici per il pianeta su cui discuteremo più avanti, il punto essenziale della questione demografica è che, al diminuire delle aspettative di vita, al crescere della mortalità infantile, l’unica soluzione dell’uomo che vuole continuare a nutrire una speranza per il futuro, è quella di mettere al mondo più figli possibile. Aumentare il livello di vita dei più poveri è il mezzo più naturale di equilibrare il tasso di crescita. La risposta non è dunque in campagne di denatalità imposte dall’alto o in strategie di ingegneria sociale ma in una distribuzione della ricchezza e delle risorse che lasci all’uomo ed alla donna quella libertà e responsabilità personale di procreare che la natura gli ha concesso.

Insomma, il problema come viene impostato da Asimov non trova riscontro nella realtà ed oggi assistiamo al fenomeno inverso e cioè che i paesi più sviluppati hanno ormai un tasso di crescita negativo ed inferiore a quello necessario al ricambio generazionale (2.1) e riescono a colmare tale lacuna solo attraverso i movimenti migratori da altri paesi. Nel libro “What to Expect When No One’s Expecting: America’s Coming Demographic Disaster” Jonathan Last sottolinea il crollo dell’indice di natalità in USA, evidenziando che il valore di ricambio generazionale attuale di 2.35 è dovuto solo ed esclusivamente alle donne di origine ispanica (immigrazione dall’America del Sud) ma che anche il loro apporto sta diminuendo. Insomma, paradossalmente in alcuni paesi il problema che si presenta attualmente non è più limitare la crescita della popolazione, ma come impedirne l’estinzione e gestire il crescente numero di anziani e lo squilibrio generazionale. A titolo di esempio, è interessante vedere questa pubblicità danese tesa ad incentivare le nuove nascite a causa del collasso del loro sistema di welfare e che nella sua pragmaticità mostra anche le conseguenze pratiche e un po’ buffe dell’ideologia anti natalista.

Le nazioni che si trovano a ridosso di questa fase demografica negativa, sono quelle nazioni in Europa ed USA che verso la fine degli anni 60 hanno portato avanti una programmazione anti natalista investendo ingenti risorse finanziarie nella messa a punto di sostanze contraccettive ed abortive (Levonorgestrel, Ulipristal, RU486).

Fu proprio in quegli anni che negli USA cominciò a diffondersi un progetto di pianificazione familiare ideato da Frederick Jaffe, presidente del Guttmacher Institute dal 1968 al 1978. Jaffe fu vicepresidente anche della International Planned Parenthood Federation, istituto e federazione attivi nella promozione di campagne contraccettive ed abortiste.

Jaffe mise a punto per conto di queste istituzioni un memorandum di proposte per ridurre la fertilità umana. Queste proposte, attraverso Bernard Berelson presidente della Population Council, diventeranno oggetto di analisi (B. Berelson, F.S. Jaffe, “Fam Plann Perspect”, 2/4, 1970, 25-31 e “A strategy for implementing family planning service in US”, Am J Public Healt, 58/4, 1968, 713-725) anche da parte dell’OMS prevedendo in tal modo di limitare a livello sociale la fertilità mediante alcuni strumenti di azione.

Fig. 2 – Il Memorandum di Jaffe

Le proposte sono suddivise in tre parti, una prima parte ad “impatto universale” basate su una de-strutturazione della famiglia, una sorte di ingegneria sociale atta a scardinare la propensione alla natalità di questa oppure su un vero e proprio controllo della fertilità. La seconda parte ad “impatto selettivo” dovrebbe agire in funzione della condizione economica (deterrenti economici) con un meccanismo che consente maggiore natalità ai ricchi. La terza parte si focalizza su “controllo sociale” attraverso estensione dei metodi di contraccezione ed aborto. Si può notare che, dal 1969 ad oggi molte di queste misure sono state introdotte nella legislazione di molti paesi sviluppati soprattutto quelle legate all’aborto come si evidenzia dalla Fig. 3.

Fig. 3 – Legislazione sull’aborto nel mondo

Per quanto riguarda il controllo sociale, la sterilizzazione spesso imposta (legatura delle tube) è il metodo oggi più diffuso di controllo delle nascite, secondo stime del 1995, centocinquanta milioni di donne in età riproduttiva ne hanno fatto ricorso. Di queste, centotrentotto milioni vivono in paesi in via di sviluppo.

La storica L. Scaraffia insieme alla giornalista E. Roccella hanno evidenziato come vi siano correnti molto forti sia nell’ONU (ed anche nella UE) con una visione anti natalista molto accentuata. Dietro i cosiddetti diritti riproduttivi si cela, nell’accezione dell’Onu, più che altro, i diritti a non riprodursi. (L’espressione “diritto riproduttivo” ha dunque un significato capovolto rispetto a quello che potrebbe sembrare naturale, cioè “diritto a riprodursi in salute”. E non si tratta dell’unico esempio di manipolazione linguistica adottato in ambito Onu: il “materiale per il pronto soccorso ostetrico“, su cui l’Unpfa (il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione) investe ingenti fondi, maschera i kit abortivi; il termine gender – “genere” – sostituisce “sesso”, per cancellare ogni dimensione procreativa; similmente, “genitorialità” sostituisce “maternità” e “paternità”; ecc.

La politica delle Nazioni Unite su questo tema, infatti, segue un doppio binario: da una parte si inzeppano risoluzioni e documenti di proclami sulla libera scelta delle donne (ma contemporaneamente si espelle dal vocabolario internazionale il termine maternità); dall’altra, attraverso organismi come l’Unfpa stessa, si finanziano e promuovono campagne di controllo demografico molto pressanti e talvolta prive di sostanziale rispetto nei confronti delle donne e della loro concreta libertà.

 


 

Il Rapporto 2007 sulla popolazione dell’Unfpa dal titolo “Liberare il potenziale della crescita urbana” è inquietante. Il “potenziale” che l’Unfpa vede positivamente è il fatto che nelle città è più facile raggiungere le persone, e soprattutto i giovani, con i “servizi di salute riproduttiva”, ovvero – nel senso dato dall’Unfpa – contraccezione e aborto. Si capisce allora la soddisfazione per il fatto che già nel 2008 la popolazione urbana mondiale supererà per la prima volta nella storia quella rurale. Tre miliardi e 300 milioni di persone che nel 2030 diventeranno 5 miliardi.

I dati dell’Unfpa dimostrano che nelle città i giovani usano di più i contraccettivi rispetto ai coetanei che vivono in zone rurali ed è più alta anche l’età a cui ci si sposa. Ma l’Unfpa avverte che questo non basta. La richiesta è quella di moltiplicare l’offerta di centri medici che garantiscano i “servizi di salute riproduttiva” in modo capillare, soprattutto fra i giovani e “in modo confidenziale”. Ovvero fare in modo che i giovani non abbiano figli, anche sfidando la potestà ai genitori.

Eppure questa impostazione demografica nel mondo ha già provocato tanti danni sociali. Ad esempio il grave squilibrio demografico in Cina e altri Paesi asiatici o le violazioni dei diritti umani attraverso barbare campagne di controllo delle nascite applicate nei Paesi poveri. Ora l’attenzione si sposta nelle periferie delle città del sud del mondo, l’obiettivo individuato dal rapporto dell’Unfpa. L’aumento della popolazione urbana, sottolinea, infatti, il rapporto, non è dovuto principalmente all’immigrazione dalle campagne, ma alla prolificità dei poveri delle città. L’intervento, per l’Unfpa, è urgente “soprattutto in Paesi dove il tasso di fecondità è alto e il 50% della popolazione ha meno di 24 anni e sta entrando nell’età riproduttiva”. E per rendere più efficace la sua azione, l’Unfpa strizza l’occhio anche ai movimenti ecologisti, in nome di una sostenibilità ambientale messa in pericolo da questo proliferare di esseri umani.

  1. Schooyans, docente di filosofia politica all’Università di Lovanio e inventore del termine “inverno demografico”, parla ampiamente riferendosi alle lobbies dentro tali agenzie (Unfpa, Oms, Unicef) di “terrorismo dal volto umano” efficace quanto più è discreto e che ricorre ad una serie di argomenti, nei quali si incontrano le scienze biomediche, la demografia, il diritto, le tecniche di comunicazione. Godendo dell’appoggio logistico e finanziario di tali organizzazioni internazionali questo nuovo terrorismo attacca innanzitutto l’integrità intellettuale e morale delle persone. Sembra avere un volto umano, sembra onorare la verità, sembra favorire la libertà, mentre nella realtà cerca di trascinare gli uomini in una cultura della morte.

Ma tutto questo non basta ancora ai fautori del controllo demografico ad oltranza per i quali la natalità è vista come il principale problema dell’umanità. Vi è un estesa parte degli abitanti della terra per i quali per ragioni culturali l’impatto del controllo sociale per il controllo demografico basato su aborto, contraccezione, sterilizzazione non sembra essere abbastanza incisivo. Come rimediare? La linea degli anti-natalisti sembra oggi indirizzarsi sulle costrizioni sociali ad impatto universale. Una di queste forme di costrizione è appunto il “controllo della fertilità”.

Daniel Taylor della Associazione Global Research ne parla in modo chiaro riferendosi alla cosiddetta alleanza GAVI di cui fanno parte governi nazionali dei paesi donatori e dei paesi in via di sviluppo, il Programma di Vaccinazione Infantile di Bill e Melinda Gates, la Federazione Internazionale delle associazioni delle case farmaceutiche (IFPMA), la Fondazione Rockefeller, l’UNICEF, il Gruppo della Banca Mondiale e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (vedi CS 2014).

Questa elite mondiale ha lanciato un’operazione globale contro la popolazione ignara per ridurre e controllare la fertilità. Vaccini e anche colture alimentari di prima necessità sono state modificate per raggiungere questi obiettivi.

Dice Bill Gates:

Prendendo la nostra iniziativa e la nostra ispirazione dal lavoro già svolto dalla Fondazione Rockefeller, la nostra fondazione ha in effetti avviato GAVI impegnandosi con 750 milioni di dollari in qualcosa chiamato Fondo globale per la Vaccinazione Infantile, uno strumento di GAVI.’”

Egli ha anche elogiato la filantropia secolare della famiglia Rockefeller, dicendo:

Sembra che dovunque ci rivolgiamo, i Rockefeller siano già lì. E in alcuni casi, sono stati lì per un lungo, lungo tempo’.”

Bill Gates ribadì in passato l’agenda di controllo della popolazione globale durante la presentazione di una  conferenza nella quale dichiarò:

Il mondo oggi ha 6,8 miliardi di persone. Che si avviano a diventare circa nove miliardi. Ora, se facciamo veramente un grande lavoro sui nuovi vaccini, cure sanitarie, servizi per la salute riproduttiva, potremmo avere una riduzione forse del 10 o 15 per cento”.

L’OMS, uno dei partners di GAVI, ha collaborato con la Banca mondiale e con il Fondo per la popolazione delle Nazioni Unite nel 1970 all’interno della “Task Force sui Vaccini per la regolamentazione della fertilità”. Si tratta di un gruppo che agisce come un organo di coordinamento a livello mondiale per il vaccino anti-fertilità e sostiene la ricerca su approcci diversi, come ad esempio vaccini  anti-spermatozoi e anti-ovuli e vaccini destinati a neutralizzare le funzioni biologiche dell’ormone hCG. Veicolando l’hCG all’interno di un vaccino che agisce come  vettore – il corpo umano considera  l’hCG come un intruso e crea  anticorpi contro di essa. Questo ha l’effetto di sterilizzare le donne che ricevono il vaccino e in molti casi provocare l’aborto quando somministrato durante la gravidanza.

Altre due costrizioni sociali ad impatto universale del memorandum di Jaffe, sono quelle che suggeriscono l’alterazione dell’immagine tradizionale della famiglia, “l’istruzione obbligatoria dei bambini” e “l’incoraggiamento ad una maggiore omosessualità”.

Queste due costrizioni sociali riaffiorano oggi prepotentemente ben amalgamate nell’ideologia gender di cui CS si è già ampiamente occupata in passato (2015, 2014), evidenziando quanto poco vi sia di scientifico in questa teoria. Possiamo ribadirlo, qui la Scienza non c’entra per nulla, si tratta molto semplicemente di uno strumento di controllo sulla crescita della popolazione che si colloca insieme a quelli già prepotentemente in uso. La sua pericolosità e i danni sociali li sperimenteremo sulla nostra pelle negli anni a venire.

Quando Asimov scrive il suo libro, circa 10 anni dopo la pubblicazione del Memoriale di Jaffe, non sorprendentemente riprende questi due concetti quando dice:

“E’ necessario un abbassamento del tasso di natalità come mezzo per evitare la catastrofe. Ma come?

Perché non evitare semplicemente il concepimento in primo luogo?

E’ necessario dissociare sesso e concepimento, rendendo possibile l’avere il primo senza il secondo.

Vi sono, in effetti, anche varietà ben note di pratiche sessuali che danno ampiamente soddisfazione e se praticate non fanno assolutamente male ai partecipanti, o ad alcun altro, e che non portano con se alcun pericolo di concepimento.”

 

Per tradurre, Asimov riteneva che qualsiasi forma di sessualità fra adulti, non dannosa e senza procreazione, alla luce del problema del controllo delle nascite, dovesse essere considerata un “diritto morale” dell’uomo.

Insomma, quello che oggi a livello di mass media è presentata come espressione di un “diritto alla libertà”, in realtà a livello politico era già stata programmata come l’ennesima forma di controllo sulla fisiologia riproduttiva e sulla famiglia. Asimov non era l’unico a prospettare questo tipo di controllo. Sui modi di attuazione di questa politica un excursus storico di esempi dalle sue origini fino a tempi recenti lo offre Valerie Riches in “Sex and Social Engineering, Family and Youth Concern” (The Responsible Society) 1986.

Per alcuni, tutto ciò non sarebbe un problema serio, in quanto ritengono che non sia possibile modificare la natura di un individuo obbligandolo a perseguire comportamenti sessuali che non desidera. Il punto è che l’obiettivo occulto del metodo Jaffe è quello di agire sull’educazione sessuale dei giovani in modo da indurli ad uno stile di vita che riduca o rimuova la propensione alla natalità una volta diventati adulti. Questo, come potrebbe dimostrare qualunque pedagogista o psicologo dell’età evolutiva è estremamente facile, basta infatti orientare il bambino, che per sua natura è caratterizzato da mancanza di autocontrollo, facilità di indottrinamento e maggiore incoscienza, a fare esperienze che alterino la sua idea della sessualità dissociandola dal concepimento.

Queste attività di “istruzione obbligatoria” del metodo Jaffe sono un perfetto esempio di Chisholmismo. Chisholm era convinto che la barriera maggiore allo sviluppo di una società civile nel mondo fosse il concetto di “giusto e sbagliato”, un concetto che secondo lui doveva essere sradicato. Per tanto, i bambini dovevano essere liberati da pregiudizi culturali nazionali, religiosi o di qualsiasi tipo. I genitori erano considerati come dittatori e soppressori del meglio della natura del bambino, l’educazione sessuale doveva essere introdotta prima dell’adolescenza, eliminando la trasmissione dell’esperienza da parte della famiglia e degli adulti anche con la forza se necessario.

L’ideologia di Chisholm circa l’educazione sessuale, è profondamente radicata nel pensiero delle lobby anti-nataliste e si riflette in molte pubblicazioni e materiali.

Dunqe, l’obiettivo è quello di seminare confusione nella mente del bambino sulla validità del concetto di giusto e sbagliato, sul valore della morale, sganciando la sessualità dalla procreazione, instillando una mentalità abortiva convincendo all’uso di contraccettivi ogni volta che si hanno rapporti sessuali, indirizzando comunque ad un atteggiamento negativo verso le nascite.

Il Chisholmismo affiora nella parole di Asimov per cui il problema sembra essere di natura sociale o psicologica ovvero che molte culture, superate dai tempi, considerano l’avere figli come una benedizione.  Si lancia quindi in un accorato appello che termina con un affermazione sinistra:

“Che accadrà allora? L’umanità si lascerà scivolare fino alla catastrofe semplicemente per essersi abituata a un pensiero superato dai tempi? Eppure, un numero crescente di persone (come me stesso) hanno parlato e scritto sul pericolo della sovrappopolazione, e sulla visibile distruzione dell’ambiente provocata dal carico crescente dell’umanità e dalle richieste crescenti.

I leader politici stanno cominciando a riconoscere che nessun problema può essere risolto  finché non sarà risolto il problema della popolazione e che tutte le cause saranno cause perse mentre la popolazione continua a crescere. Come risultato c’e’ una spinta sempre maggiore per ridurre il tasso di natalità in un modo o nell’altro.”

Vi starete chiedendo: “Chi erano le persone ed i leader politici che stavano cominciando a capire in quel lontano 1979? Abbiamo già individuato i primi nei vari Chisholm, Elrich, Rockfeller, etc. Fra i politici  uno fra tanti, Henry Kissinger che nel 1974 quando era segretario di Stato del presidente Gerald Ford elaborò un rapporto dal titolo: “Implicazioni della crescita della popolazione mondiale per la sicurezza degli Stati Uniti”. In questo rapporto reso pubblico nel 1991 è anche noto come Rapporto Kissinger (CS-2014), troviamo scritto che:

Per garantire la sicurezza degli Stati Uniti è necessaria una politica di controllo demografico, specialmente in alcuni paesi del Terzo mondo, tra cui Messico, Colombia, Brasile, Egitto, Nigeria, Etiopia, Turchia, Pakistan, India, Bangladesh, Indonesia, Filippine, Tailandia. I mezzi per perseguire questa politica di controllo demografico, sono la contraccezione chimica, la sterilizzazione, la spirale, l’aborto.

Come si vede, la paranoia demografica è una malattia tutta occidentale di vecchia origine, e si comprende allora perché oggi sia tornata in auge questa campagna contro la famiglia naturale. Si tratta della prima parte del metodo Jaffe, quella ad impatto universale basata su costrizioni sociali che destrutturano la famiglia.

Vecchia strategia, nuovi interpreti. Citiamo i più famosi. Primo, il presidente Obama, Commander in Chief, in visita in Kenya nel 2015 fa un discorso alla nazione. Ci saremmo aspettati risposte alle necessità economiche, sanitarie e militari di un paese in via di sviluppo pieno di problemi? No, il punto essenziale sottolineato da Obama sono i diritti degli Lgbt, anche se per il presidente del Kenya questo non è il problema della sua nazione che ha una cultura e valori diversi. Per chi non avesse ben compreso, Obama sta parlando in codice e si riferisce all’alterazione dell’immagine tradizionale della famiglia come forma di controllo sociale sulla natalità. Il presidente del Kenya risponde che i kenyoti non desiderano questa imposizione culturale e che si tratta di politiche totalmente aliene dai problemi reali del paese.

Il Kenya non è un caso isolato come dimostra uno studio del Population Research Institute riguardo le politiche dell’Usaid (l’agenzia federale degli Stati Uniti responsabile per gli aiuti esteri) in Tanzania.

Seconda interprete, la candidata “progressista” alle prossime elezioni presidenziali USA Hilary Clinton, che nel corso di un convegno pro-abortista ha recentemente dichiarato in sintonia con il metodo Jaffe e in linea con il Chisholmismo più becero che:

I codici culturali profondamente radicati, le credenze religiose e le fobie strutturali devono essere modificate. I governi devono utilizzare i loro strumenti e le risorse coercitive per ridefinire i dogmi religiosi tradizionali.

Risorse coercitive”. Se queste parole vi sembrano sorprendenti e non ne eravate a conoscenza, è solo perché un velo di silenzio è stato calato dai principali media in tutto l’Occidente che hanno preferito non dargli risalto. E’ il metodo Jaffe, quello che abbiamo visto crescere in Occidente negli ultimi venticinque anni, dalla caduta del Muro di Berlino nel 1989: i programmi di ingegneria sociale dell’ONU (di frequente avallati dagli Stati Uniti), le politiche abortiste e sul controllo della sessualità adottate da molti paesi europei e lo smantellamento delle identità etniche e religiose nell’area occidentale che hanno una diversa idea della famiglia. Hilary Clinton si è di fatto limitata a rendere manifesto quello che già era latente.

Il 3 luglio 2015 alla 29esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite di Ginevra viene approvata una risoluzione per la protezione della famiglia, come unità fondamentale della società, riconoscendo il diritto di priorità dei genitori di educare i propri figli invitando tutte le nazioni a creare politiche sensibili per le famiglie e a riconoscere i loro obblighi vincolanti per proteggerla. La risoluzione viene approvata con 29 sì (Paesi africani, del Medio Oriente, dell’Asia oltre Russia e Kazakistan), 14 no (Paesi europei, Giappone, Corea) e 6 astensioni. Sharon Slater, presidente di Family Watch International, rivela a Lifenews che gli Stati Uniti si sono prodigati “con grande energia” per impedire l’approvazione di questo emendamento. Secondo la Slater promuovere l’agenda Lgbt all’estero è diventato “un obiettivo primario della politica estera del nostro Paese”. Il suo riferimento è al fatto che la delegazione americana ha minacciato di sospendere gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo se essi sostengono la famiglia naturale. Sulla rivista Touchston, del resto, il prof. Allan Carlson, segretario internazionale del World Congress of Families, ha spiegato che sotto l’amministrazione Obama “minacce, tangenti ed estorsioni” destinate a “terre vulnerabili in Africa, Asia, America Latina ed Est Europa” sono diventate strategie regolari al fine di esportare la rivoluzione sessuale.

A questo punto, dovrebbe essere chiaro a tutti, comunque la pensiate, che l’obiettivo primario non è la libertà o i diritti di qualcuno, quanto piuttosto distruggere la propensione alla natalità della famiglia naturale.

E’ chiaro adesso perché in un mondo sommerso di diritti negati e di ingiustizie perpetrate alla luce del sole come ad esempio quello delle spose bambine, del lavoro minorile, della schiavitù, della povertà, dei suicidi, principalmente l’agenda Lgbt corredata del manuale del Gender sia diventata così importante per i governi occidentali e per le lobbies della pianificazione familiare. I dibattiti sul genere e sulla sessualità sono orchestrati da un piccolo numero, un elite terrorizzata dalla prospettiva che i poveri insorgano e di dover dividere in modo equo con il resto dell’umanità le immense risorse disponibili sul nostro pianeta.

Perché questa minoranza è così terrorizzata dall’aumento della popolazione da imboccare una così folle ed inutile manipolazione sociale, volta a inibire la sessualità naturale e la forma più ovvia, elementare, naturale di associazione tra umani: quella della famiglia con un padre e una madre? La prima ragione è quella di continuare a mantenere la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza e la seconda è il timore che questa ricchezza non basti per tutti.

Emerge qui in tutta la sua dimensione la paura prospettata da Asimov, l’esaurimento delle risorse. Eppure, è proprio su questo punto che Asimov e tutti gli altri sembra si siano sbagliati alla grande. La previsione sull’esaurimento delle risorse alimentari ed energetiche.

Asimov dice:

La quantità totale di petrolio estratta dai tempi di Drake nel 1859 è di circa 350 miliardi di barili di cui metà sono stati estratti negli ultimi venti anni (dal 1959 al 1979). La riserva totale stimata ancora nel terreno è di circa 660 miliardi di barili e al tasso attuale di consumo durerà solo 33 anni…”

A distanza di 39 anni da questa sua affermazione apocalittica, la stima attuale del petrolio non ancora estratto è invece di 1170 miliardi di barili, a cui si aggiunge gas naturale pari all’equivalente di 1127 miliardi di barili, a cui si aggiunge carbone pari all’equivalente di 4365 miliardi di barili. Queste stime sono ovviamente legate allo stato tradizionale della tecnologia e alle rilevazioni effettuate e pertanto non sono e non possono essere definitive. Ma se lo fossero, avremmo circa 38 anni di autonomia sul petrolio, 162 anni sul gas e 420 anni sul carbone. Tuttavia, ragionare in questo modo significa rifare esattamente l’errore di Asimov circa l’impossibilità della scienza e della tecnologia di individuare nuove risorse. E’ interessante il fatto che benché Asimov fosse predisposto ad immaginare soluzioni “fantascientifiche” impensabili per la sua epoca, eppure non riesce ad andare molto oltre la sua realtà.

Qualche esempio può aiutarci a capire meglio. Quando Asimov scrive, le centrali nucleari sono ancora quelle di seconda generazione costruite con criteri di sicurezza dell’epoca. Oggi siamo agli impianti di terza generazione avanzata e in futuro di quarta generazione nei quali il miglioramento della tecnologia, dell’efficienza e della sicurezza dei reattori procede con obiettivi di breve, medio e lungo termine.

Fig. 4 –  Evoluzione dei reattori nucleari.

Asimov intravede la possibilità di utilizzare la fusione nucleare ma all’epoca questa prospettiva era tecnicamente irraggiungibile mentre, per il prossimo futuro rappresenta forse l’opportunità più interessante da studiare e valutare attentamente per le prospettive che offre in termini di energia prodotta (Le Scienze 2014) .

Quando Asimov scrive, ipotizza l’uso degli scisti bituminosi presenti in grosse quantità, ma scarta questa ipotesi perché troppo complessa e costosa. Oggi le tecnologie estrattive hanno reso possibile il loro utilizzo (la stima è di 345 miliardi di barili) insieme con quello dello shale gas. Infatti, non sono solo le scoperte di nuovi pozzi ad aumentare la quantità di idrocarburi disponibili; un ruolo fondamentale è giocato dalle nuove tecniche estrattive e dall’incessante progresso tecnologico che agiscono come un moltiplicatore di disponibilità nei confronti dei giacimenti già conosciuti, accrescendo continuamente la loro redditività. Da notare che il tasso di recupero dai giacimenti tradizionali non supera attualmente il 35% del petrolio ivi presente; ossia è teoricamente possibile recuperare dai pozzi già esistenti un ulteriore 65%, poco meno del doppio di quanto si estrae oggi, il che vorrebbe dire quasi raddoppiare le riserve disponibili.

Quando Asimov scrive, non sa nulla delle possibilità di sfruttamento delle risorse di metano idrato stimate tra 4 e 28 trilioni di barili (Fig. 5), mentre questa appare oggi come una ipotesi realistica.

Fig. 5 –  Depositi di Metano Idrato nel mondo.

Quando Asimov scrive, l’uso delle fonti rinnovabili era un ipotesi di qualche scienziato. Oggi le tecnologie associate incidono massicciamente ed incideranno sempre più sulla produzione globale di energia.

Quando Asimov scrive, l’efficienza di un pannello fotovoltaico al Silicio Cristallino è circa 12 %, oggi ci troviamo al 25 % ma in aggiunta si stanno sviluppando tecnologie allora inesistenti. La Fig. 6 evidenzia quanto detto, ovviamente i valori di cui si parla per il 2014 si riferiscono a prototipi ancora in laboratorio, mentre le celle commercializzate hanno prestazioni minori, ma come si vede le celle più efficienti sono le multi-junction, usate nel FV a concentrazione, arrivate al 44,7% di efficienza.

Fig. 6 –  Progressi in efficienza ottenuti con le diverse tecnologie del fotovoltaico.

Asimov con i suoi dati, ipotizza la realizzazione di grossi impianti fotovoltaici ma li ritieni costosi e difficili da mantenere. Al contrario oggi ne possiamo contare almeno 50 con potenze superiori a 50 MW (Fig. 7).

Fig. 7 –  Impianto Longyangxia Hydro-solar PV Station da 320 MW.

Quando Asimov scrive, l’eolico ha uno sviluppo irrisorio e le turbine esistenti producono circa 50 kW, la figura seguente non ha bisogno di commenti.

Fig. 8 –  Progressi in potenza ottenuti con le turbine eoliche.

Quando Asimov scrive il solare termodinamico è solo un idea ma non esistono impianti come quello in Fig. 9. Su questa tecnologia, entrata nella fase commerciale, una considerazione valga su tutte; è stato stimato che una superficie di qualche km quadrato in una zona adeguata (es: deserto libico) dotata di impianti solari termici, sarebbe in grado di catturare l’energia equivalente al fabbisogno dell’Europa per un anno (870 GWatt).

Fig. 9 – Torri Solari in Andalusia

 

Quando Asimov scrive, lo sviluppo della produzione geotermica è agli albori, oggi siamo arrivati a 11.700 megawatt installati in 24 paesi del mondo (Fig. 10), con un potenziale di ben 50 mila volte superiore rispetto alle riserve di petrolio e gas.

Fig. 10 – Energia elettrica prodotta da impianti geotermici installati nel mondo

Questa carrellata di esempi, non esaustiva, serve solo ad evidenziare come lo sviluppo della tecnologia avanza incessantemente ma, noi ci fermiamo qui con un ultima osservazione: la vita sulla terra dipende essenzialmente da due fattori, la presenza di acqua e di sole inteso come luce e calore (il vento è la conseguenza delle variazioni di temperatura) e sono questi che stabiliscono il limite potenziale delle risorse energetiche in quanto dal sole è possibile produrre energia. L’energia del sole può essere trasformata in idrogeno e l’idrogeno rappresenta sia un vettore che un sistema di accumulo chimico utile per produrre combustibili, materie prime e/o energia stessa. Le immense risorse di acqua e sole sono condizione necessaria ed imprescindibile per la vita sulla terra e sono anche quelle di cui con molta probabilità si avvarranno le generazioni future.


Per quanto riguarda le risorse alimentari, la loro produzione è legata strettamente all’energia ed all’acqua. Le previsioni della FAO sono ottimistiche. Gli esperti ritengono che attuando le politiche giuste il pianeta sia in grado di sfamarci tutti anche con la popolazione in crescita. I numeri del resto parlano chiaro, sei miliardi di uomini su sette sono fuori dalla fame. Sei volte di più di appena 50 anni fa e questo è stato possibile solo perché l’agricoltura è stata rivoluzionata dalla tecnologia, dalla chimica, dalla biologia, dalla estensione dei mercati, dai trasporti, dalle macchine, dai fertilizzanti, dagli antiparassitari, dalla selezione delle sementi e degli animali da allevamento, dai sistemi di irrigazione, dalle nuove tecniche produttive e di conservazione. La prima rivoluzione verde (nel 1700) ha trasferito energia alle campagne sotto forma di macchine e di concimi. La seconda, che stiamo vivendo (1900), in linea con la rivoluzione tecnologica e informatica che pervade ogni attività umana, trasferisce informazioni e innovazioni a partire dalle biotecnologie sino all’utilizzo sempre più efficace e controllato dell’energia impiegata, dell’acqua e del suolo. Anche in questo caso la sostenibilità non può non prescindere da un cambiamento di mentalità che limiti gli sprechi e valuti i carichi energetici e ambientali associati a tutte le fasi del processo produttivo di un alimento, dalla coltivazione delle materie prime fino alla distribuzione e all’eventuale cottura degli alimenti considerati. L’analisi del ciclo di vita degli alimenti permette di riorganizzare le classi di alimenti secondo valori di impatto ecologico decrescente. In tal modo a fianco della piramide alimentare classica si può costruire la piramide ambientale, i cui strati superiori (la base della piramide) ospitano gli alimenti a maggiore impatto, mentre al vertice si trovano gli alimenti a impatto minore (Fig. 11).

Fig. 11 – La Doppia Piramide Alimentare-Ambientale

Un altro punto centrale è quello sull’attuazione di un economia sostenibile basata sul riciclo. Asimov nel libro non ne parla. La sua sensibilità di scienziato e scrittore di 39 anni fa non gli permettono di capire che la relazione tra produzione e consumo vada chiusa sempre attraverso il riciclo e che questa opzione dell’uso delle risorse sia una delle chiavi per garantire la sostenibilità del pianeta per una popolazione crescente. In tal senso, l’umanità rappresenta la vera maggiore risorsa del pianeta. Il punto è quello di spostare gli investimenti da politiche finalizzate al controllo delle nascite a politiche finalizzate allo sviluppo umano, nella convinzione che è proprio il maggiore sviluppo che garantisce il minore impatto ambientale.

Tutto ciò per mostrare che, sono possibili scelte propositive, a livello scientifico tecnologico e produttivo, volte a individuare nuove risorse e/o a custodirle garantendo la vita sulla terra per tutti fuori da logiche classiste.

Una delle persone che rifiuta le connessioni tra la sovrappopolazione e i problemi ambientali è Betsy Hartmann, membro del Committee on Women, Population and Environment (comitato delle donne, popolazione e ambiente). Nel suo testo rivoluzionario “Reproductive rights and wrongs: the global politics of population control” (Diritto alla riproduzione: giusto e sbagliato nelle politiche globali di controllo della popolazione”) la Hartmann afferma:

Il mito della sovrappopolazione è uno dei più diffusi nella società occidentale, così profondamente radicato nella cultura che esso influenza fortemente la visione del mondo che la cultura ci propone. Non gli si può resistere per via della sua semplicità. Più persone significano meno risorse e più fame, povertà, degrado ambientale e instabilità politica. Questa equazione aiuta a giustificare la sofferenza umana che affligge l’“altro” mondo al di là degli ordinati confini di affluenza. Procreando, il povero crea la sua stessa povertà. Così noi siamo assolti dalle responsabilità e liberati dalla complessità del tutto.

Se non esiste uno studio definitivo che stabilisca la reale capacità del pianeta di reggere un certo numero di abitanti, ciò che invece è accertato, è che la denatalità e l’invecchiamento della popolazione saranno un grosso problema per il futuro.

Asimov lo previde quando affermò che l’attuazione delle politiche di denatalità e i progressi della medicina, avrebbero prodotto cambiamenti sociali da valutare:

Saremo testimoni dell’incanutimento e le istituzioni dovranno occuparsi sempre più di pensioni, previdenza, medicina sociale.”

Ciò che Asimov non previde, forse perché gli ripugnava, è che anche a questo problema il rimedio sarebbe stato pensato dai posteri con un cinismo senza precedenti attraverso, eutanasia e suicidio assistito. “Cinismo”, questo è l’aggettivo che ci contraddistingue che trae l’origine, per citare nuovamente Jonathan Last dal fatto che:

Anni di bombardamento mediatico ed educativo sui pericoli della sovrappopolazione sommati alla colpevolizzazione della stessa esistenza umana la quale starebbe danneggiando irreparabilmente il pianeta, hanno cresciuto generazioni ciniche. La storia dell’umanità insegna che l’uomo ha saputo superare i suoi limiti completamente, trovando risorse fino a poco prima impensabili”.

L’idea di riuscire a superare i limiti non sembra interessare molto i sostenitori ad oltranza del neo-malthusianesimo i quali, a fronte di una realtà che contraddice le ipotesi catastrofiste, creano nuove paure sempre più elaborate e che ci rendono più cinici ancora. E’ forse il caso del “Global Warming”?

In riferimento al riscaldamento climatico, la tematica emerse alla I Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo (Rio de Janeiro, 1992), che vide riuniti, per la prima volta, scienziati, ambientalisti e politici. In quella conferenza, fu stabilito un collegamento tra riscaldamento climatico globale e causa antropica e fu segnalata la necessità di ridurre le emissioni di gas serra provenienti, in prevalenza, dalle attività umane. Come si è arrivati a questa impostazione?

Fig. 12 – Incremento della popolazione e della CO2 dal 1950 al 2010.

La figura 12 evidenzia la crescita della popolazione dal 1950 ad oggi e l’incremento della CO2 (di circa 85 ppm) nello stesso periodo. Il biossido di carbonio è un composto naturale che fa parte dei cicli biogeochimici ed è presente nell’atmosfera in quantità dello 0,04% (400 ppm) circa, mentre nell’aria esalata dopo un respiro è circa il 4,5% (45.000 ppm). Un’atmosfera che contiene oltre il 5% (50.000 ppm) di biossido di carbonio è pericolosa per gli esseri umani e per gli animali, dato che va a saturare l’emoglobina del sangue impedendole di legarsi all’ossigeno e bloccando quindi l’ossigenazione dei tessuti. Normalmente in un ambiente chiuso, casa, ufficio, ecc,  i livelli di CO2 possono variare tanto ed essere solitamente compresi tra i 500 ed i 2000 ppm. Molti studi indicano che le concentrazioni di CO2, a questi livelli, non hanno un impatto sulla salute

Infatti, i limiti fissati dall’OSHA (equivalente USA della nostra ISPESL) per la concentrazione di biossido di carbonio sul posto di lavoro sono pari a 0,5% (5000 ppm) per un’esposizione continua di 8 h mentre, il limite di esposizione a breve tempo (STEL) è pari invece al 3% (30.000 ppm).

Questi numeri mostrano che possiamo essere ragionevolmente tranquilli rispetto ai margini di tolleranza per la CO2 e che, senza isterie, possiamo dedicarci con tranquillità ad elaborare ed attuare tecnologie energetiche e stili di vita “CO2 free”, come stiamo già facendo incrementando l’uso delle fonti rinnovabili.

Qualcuno potrebbe non essere d’accordo su questa stima, ma ciò farebbe parte del normale dibattito scientifico. Il problema assume una connotazione molto diversa se si afferma invece che, l’incremento della CO2 produrrà una catastrofe planetaria, a causa di un concomitante aumento della temperatura. Questa affermazione rappresenta il cavallo di Troia per considerare l’aumento della popolazione mondiale come il vero ed autentico problema da risolvere.

Ebbene, dalla Conferenza di Rio del 1992, il riscaldamento climatico antropico, da semplice teoria è stato presentato come “verità scientifica” e, quindi, anche come motivazione per giustificare il controllo demografico, da realizzare incentivando la diffusione delle strutture sanitarie al fine di erogare servizi per la salute riproduttiva, cioè contraccezione, sterilizzazione e aborto (Conferenza ONU, Il Cairo, 1994).

Prima di procedere oltre, forse è utile ricordare la più diretta delle dieci strategie della manipolazione attraverso i mass media descritte da Noam Chomsky:

“La principale strategia di manipolazione consiste nel creare falsi problemi e poi offrire le soluzioni. Questo metodo, anche chiamato problema-reazione-soluzione, consiste nel creare un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte dell’opinione pubblica o della politica, con lo scopo che sia questa il mandante delle misure che si desiderano far accettare.”

Come far digerire le politiche di denatalità nei paesi in via di sviluppo? Porre il problema dell’aumento della temperatura causata dall’effetto antropico legato alla crescita della popolazione, suscitare una reazione di paura che porti alla soluzione desiderata ovvero la riduzione della natalità attraverso qualsiasi metodo. Il riscaldamento climatico, quindi, è stato posto come il problema ed è stato utilizzato dalla strategia antinatalista come nuova motivazione per giustificare la “necessità” di ridurre la popolazione mondiale.

A tale riguardo, si deve notare che questo metodo ha radici antiche, infatti, la crescita della popolazione è stata presentata, nel tempo, come causa di problemi di varia natura: scarsità delle risorse alimentari (seconda metà del 700); ostacolo allo sviluppo dei popoli (Anni 60); inquinamento ambientale (Anni 70-80); riscaldamento climatico (Anni 90 e 2000).

Sull’ipotesi catastrofista dell’aumento della temperatura globale del pianeta CS ha già pubblicato molti contributi a cui si rimanda (2015, 2014a, 2014b). Comunque la pensiate, in questa sede ci sembra opportuno sottolineare il pericolo, già evidenziato da altri, dell’idea di correlare la  riduzione delle emissioni alla riduzione della popolazione mondiale.

Un esempio? Il giornalista Alan Weisman che, come Asimov 39 anni, fa sostiene nelle oltre 500 pagine del suo ultimo libro, tradotto in Italia da Einaudi ”Conto alla rovescia” che:

“Se non prendiamo il controllo e non caliamo di numero, senza brutalità, reclutando pochi nuovi membri della nostra razza affinché un giorno ci sostituiscano, sarà la natura a darci una bella pila di lettere di licenziamento”.

La sinistra affermazione di “reclutare pochi nuovi membri della nostra razza” suoni come un campanello d’allarme del rischio di una tale idea. Questo libro sorprendentemente è considerato un capolavoro proprio da chi dovrebbe avere maggiore cautela nel fare certe affermazioni (“Lo Spettro di Malthus” su Le Scienze). In questo articolo, esplicitamente si afferma la validità dell’idea di Weisman:

Perché ultimamente invochiamo la sostenibilità del nostro impatto sul pianeta come se fosse un parametro indipendente dal numero degli abitanti, mentre i due problemi sono inestricabilmente legati.”

In antitesi a questa idea si colloca Penn Loh, ex membro della commissione organizzativa del Political Ecology Group, che scrive:

L’argomento della popolazione è interessante per molti in quanto viene mascherato dietro termini scientifici e quantitativi”.

La formula usata per capire la questione della popolazione, inventata nel 1970 dal già citato Paul Ehrlich e John Holden, è:

I = PAT

dove I rappresenta l’impatto di qualsiasi gruppo umano sull’ambiente, ed equivale all’estensione della popolazione. P misura il livello di affluenza (o la media di consumo individuale delle risorse); A indica l’impatto ambientale delle tecnologie che procurano i beni di consumo, questi indicati dalla lettera T. L’espressione uniforma tutto in una realtà che non tiene affatto conto delle istituzioni politiche ed economiche che influenzano e determinano il consumo.

L’equazione trascura anche qualsiasi distinzione tra classi, con il risultato che gli immigrati poveri risultano avere lo stesso impatto sull’ambiente delle famiglie benestanti, senza considerare minimamente i livelli di consumo di ciascuno. Istituzioni come quella militare, che è responsabile per la più alta percentuale d’inquinamento, non sono considerate in questa operazione né sono ritenute responsabili.

Loh scrive ancora che:

“finché le questioni sulla popolazione sono costruite su formule come I=PAT, allora il controllo della crescita demografica non è un problema scientifico di valore neutro, ma un problema politico con un reale impatto sociale”.

Un altro termine frequentemente usato dai sostenitori del controllo demografico è quello di “capacità sostenibile” definita come “il numero di persone che può vivere in maniera sostenibile in una data area senza arrecare danno all’ambiente naturale, sociale, culturale ed economico per la presente e le future generazioni.”

La capacità sostenibile comprende la possibilità dell’ambiente naturale di fornirci le risorse, il cibo, il vestiario ed il riparo di cui abbiamo bisogno, e la capacità dell’ambiente sociale di fornire una buona qualità della vita.

Questa concezione di capacità sostenibile è altamente criticabile in alcune libere interpretazioni. La possibilità dell’ambiente di fornire risorse in modo sostenibile è legata alla capacità tecnica dell’uomo di ottenerle e alla sua responsabilità nel farlo in modo corretto. Se le risorse sono quelle del mondo in via di sviluppo, lo sfruttamento segue la logica del “libero mercato” senza responsabilità di istituzioni economiche e produttive e se, infine, la qualità della vita è quella definita da una ricca elite, beh allora è chiaro che non vi è capacità sostenibile che tenga. La capacità sostenibile deve presupporre uno sfruttamento razionale ed allo stesso tempo equo. Insomma, se la qualità della vita è stabilita da personaggi come Rockfeller Jr., Bill Gates o Rupert Murdock è probabile che le risorse non basteranno mai.

Il punto fondamentale su cui si dovrebbe riflettere è dunque il modello di sviluppo occidentale, insostenibile per motivi ecologici e socio-economici, piuttosto che il numero di abitanti della terra. Quanto più se questo numero è stabilito a priori, proprio da quella minoranza responsabile di tale modello di sviluppo. Principi quali vita e famiglia (e conseguente libertà procreativa) non possono essere posti in modo ricattatorio nelle scelte politiche prendendo come scusa l’allarme climatico e ambientale.

Fig. 13 – Ranch Paesana 116 ettari, una tra le tante proprietà di Bill Gates (costo 18 mln US$).

Dando un occhiata ad alcuni numeri possiamo aggiungere qualche elemento interessante a queste considerazioni su impatto, capacità sostenibile ed uso delle risorse. Attualmente circa il 70% dell’energia mondiale, il 75% dei metalli, l’85% di legno ed il 60% di cibo sono consumati dalla popolazione industrializzata, cioè dal 22 per cento della popolazione mondiale. Ad esempio, negli Stati Uniti il patrimonio dell’1 % della popolazione a reddito più alto è uguale al patrimonio totale del 90 % della popolazione povera. Inoltre i ritmi di consumo nei paesi industrializzati sono determinati da profonde disuguaglianze di classe. Per esempio, nel rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo umano si osserva che negli ultimi tre decenni il dislivello economico nel mondo è più che raddoppiato, e che attualmente il 20 per cento della popolazione più ricca ha un reddito 150 volte superiore a quello del 20 per cento della popolazione più povera.

Come è possibile che in un mondo a due velocità popolato da circa 1.6 miliardi di persone sovrappeso di cui 583 milioni obese a fronte di 783 milioni di persone denutrite, in un mondo in cui si spendono ogni anno circa 1348 miliardi di dollari in spese militari, 307 miliardi di dollari per l’acquisto di droghe illegali e 55 miliardi di dollari in “video giochi” si ponga il problema delle risorse? Come è possibile che la soluzione che ci venga offerta sia il Memoriale di Jaffe, declinato in tutte le sue possibili varianti? Come è possibile che la maggior parte delle persone non si rendano conto della manipolazione in atto per cui, comunque la pensiate, finiate sempre all’interno della logica “meno siamo meglio stiamo”?

Sappiate allora che, comunque la pensiate, il lugubre contatore del numero di aborti si muove al ritmo di 80 aborti/min e la destrutturazione della famiglia, con tutte le conseguenze sociali che ne deriveranno, procede in occidente a suon di leggi e di sentenze con l’accompagnamento di organi di informazione utilizzati come cassa di risonanza della politica che, facendo leva sull’impatto emotivo, orientano mentalità e comportamenti individuali e collettivi verso scelte antinataliste. A questo punto, non possiamo non ricordare le sinistre parole di Asimov:

“…una spinta sempre maggiore per ridurre il tasso di natalità. In un modo o nell’altro…”

E così, in un modo o nell’altro noi colti e lungimiranti occidentali, europei ed americani, stiamo evitando la catastrofe da sovrappopolazione. O forse, stiamo solo scegliendo la nostra catastrofe personale? Ai posteri, cioè a quella frazione di umanità che non si sta impegnando a tagliare con protervia i germogli del suo futuro, l’ardua sentenza.

Ma, ci piacerebbe una conclusione diversa della storia, più ottimistica e che induca a nutrire speranze più profonde.

Torniamo per un momento alla fantascienza. Il romanzo “Abissi d’Acciaio” del 1954 può essere considerato il paradigma di tutto quello che abbiamo detto. Infatti in questo libro Asimov descrive la sua grande paura, la sovrappopolazione, e la contrappone alla soluzione da lui intravista, controllo delle nascite ed eugenetica. Egli immagina una terra popolata da 8 miliardi di abitanti caratterizzata da una situazione di conflittualità tra i terrestri, il cui stile di vita è diventato pseudo-socialista a causa della sovrappopolazione e della mancanza di spazio, e gli spaziali (uomini emigrati in altri mondi), che limitando le nascite e sviluppando la selezione genetica (eugenetica) sono diventati longevi, ricchi e con un grandissimo senso della privacy.

Questa è fantascienza. Nella realtà, il mondo è davvero popolato da quasi otto miliardi di persone, ma abbiamo spazio e risorse, il socialismo reale è crollato con il muro di Berlino nel 1989, non sarebbe forse il caso di convincere gli “spaziali”, preoccupati solo della loro ricchezza, della loro longevità, della loro privacy e con le loro bizzarre idee che sia meglio essere pochi ed eletti, di pensare al vero bene dei terrestri?

Crediamo che Asimov, genio indiscusso della fantascienza, ce ne sarebbe certamente grato e sarebbe forse il finale migliore della storia che i nostri figli dovranno scrivere.

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Alfonso Pozio ha conseguito il PhD in Ingegneria dei Materiali ed il MSc in Chimica presso l'Università di Roma "La Sapienza". Attualmente svolge attività di ricercatore presso il Centro ENEA della Casaccia. La sua attività è focalizzata allo sviluppo di materiali associati alle energie rinnovabili ed alle tecnologie di produzione dell'idrogeno. Il Dr. Pozio ha collaborato o è stato consulente di diverse aziende private tra cui Arcotronics, Chimet, De Nora, Exergy, Engelhard, Erreduegas, Ferrania, FN, Genport, Innova, Lux Sevenstars e Roen Est.

292 commenti

  1. Questo articolo ponderoso e ricco di informazioni del Dr. Alfonso Pozio costituisce in realtà un trattato breve particolarmente esaustivo sull’argomento, data la sua lunghezza verrà pubblicato in tra parti.

  2. Vincent Vega on

    Ho già parlato nell’altro topic “il suicidio della rivoluzione” di cosa penso dell’aborto. Come sta dimostrando CS ci riempiono di menzogne, menzogne sulla nostra natura, sul nostro destino, menzogne sulla natalità. Inutile che vi dica chi c’è dietro tutto questo, perché ogni cristiano lo sa. Da chi viene la menzogna, infatti?

    Visto che nell’articolo si e’ parlato della lobby di assassini chiamata Planned Parenthood, voglio condividere con voi alcune cose che mi ha detto un’americana abortista con la quale stavo discutendo su internet usando il mio profilo Facebook, leggete cosa scrive questa “”””””””””””””””persona”””””””””””””””” (le virgolette sono d’obbligo)

    ” Sweetie I dont care if Planned parenthood chops up the fetus and sales it as salsa. I dont care if a woman wants an abortion at 39.6 weeks. Personally I wished MORE planned parenthoods performed abortions”.

    Il male che anela ad ulteriore male, non nel nascondimento, ma con fiero orgoglio.
    L’articolo non è altro che un’ulteriore dimostrazione della menzogna che domina il mondo.

    • Do-Or-Do-Not on

      “Come sta dimostrando CS ci riempiono di menzogne, menzogne sulla nostra natura, sul nostro destino, menzogne sulla natalità”

      Mentre CS, e solo lei dice la verita’, neh?!

      Tipo come quando parlava di bombe atomiche in Yemen?

      • Vincent Vega on

        “Mentre CS, e solo lei dice la verita’, neh?!
        Tipo come quando parlava di bombe atomiche in Yemen?”

        Potrebbe, per favore, dettagliare meglio questa accusa? Sa, sono piuttosto abituato agli straw men sul web.
        Inoltre, cosa ne pensa del tema dell’articolo?

        • Do-Or-Do-Not on

          E’ un articolo piuttosto recente su una bufala internet
          http://www.enzopennetta.it/2015/06/la-terza-bomba/
          riferendosi a questo fatto:
          http://www.reuters.com/article/2015/04/21/us-yemen-security-idUSKBN0NB0R820150421
          (questo e’ il video da una terza angolazione: http://www.msn.com/en-ie/video/headlines/massive-explosion-as-air-strike-hits-scud-missile-factory-in-yemen/vi-AAbn4PD)
          con fonte lo stesso sito che ospita perle come questa:
          http://www.veteranstoday.com/2015/01/17/the-holocaust-a-jew-on-jew-false-flag-operation/

          Quello che accade in Yemen e’ riprovevole e merita informazione, ma non sono armi nucleari, ma le armi tradizionali e soprattutto COME sono usate: gli americani autorizzano attacchi con Patriot Drone basandosi unicamente su informazioni contestuali tipo localizzazioni GPS, corporatura…etc… dichiarando a morte persone che potrebbero essere pastori, giusto perche’ magari hanno comprato o trovato un telefono da un terrorista.

          Consiglio di vedere questo sketch divertente e informativo:
          https://www.youtube.com/watch?v=K4NRJoCNHIs

          Ho scritto sotto piu’ a proposito dell’articolo, mi ci e’ voluto un po’.

          • Vincent Vega on

            Ho letto, va detto che CS non ha affatto appoggiato aprioristicamente quella notizia dandola fideisticamente per vera, quindi le accuse di complottismo mi pare cadano ne, vuoto.

          • Do-Or-Do-Not on

            Diffondere una notizia falsa, con un preambolo del tipo “noi non sappiamo se e’ vera”, e’ tale e quale a darla per vera.

            Ed e’ esattamente cio’ che fanno i siti piu’ complottisti della rete “noi non sappiamo per certo, ma intanto la butto li'” e poi si scrive l’articolo dando per certo il tutto.

            Con la differenza che e’ molto ipocrita.

          • Vincent Vega on

            “Diffondere una notizia falsa, con un preambolo del tipo “noi non sappiamo se e’ vera”, e’ tale e quale a darla per vera.”

            Mmmm no. Dire “noi non sappiamo se è vera” vuol dire esattamente quello: non sapere se tale notizia sia vera. Punto.
            Modificare ciò che viene detto per far dire all’interlocutore ciò che non ha detto lo trovo disonesto.

          • Vincent Vega on

            “poi si scrive l’articolo dando per certo il tutto.”

            Anche qui: ho letto l’articolo e nulla è stato dato “per certo” come scrive lei.

          • Do-Or-Do-Not on

            “Mmmm no. Dire “noi non sappiamo se è vera” vuol dire esattamente quello: non sapere se tale notizia sia vera. Punto.”

            Affatto. E’ un principio della comunicazione. Lei non trova sul Corriere della Sera cose tipo “non sappiamo se e’ vero” e poi articoli in indicativo presente. Per intrattenere ipotesi ci vogliono mille cautele comunicative, altrimenti si e’ l’equivalente informativo di Novella 2000.

            E il Novella 2000 delle bombe nucleari non serve a nessuno.

            Senza contare che l’informazione non ci vuole un genio per capire della falsa…

          • Vincent, quando Do scrive:
            “Diffondere una notizia falsa, con un preambolo del tipo “noi non sappiamo se e’ vera”, e’ tale e quale a darla per vera.”
            .
            Sta dicendo in pratica che chiunque diffonda notizie che non sono quelle certificate dalla stampa mainstream è un pericoloso sovversivo e va messo a tacere.
            Non avrà questa soddisfazione, e se vuole si vada a leggere Repubblica e Corriere, lì nulla lo turberà.

          • Paolo da Genova on

            Onestamente non capisco che differenza ci sia fra il morire sotto una bomba nucleare tattica o sotto una bomba convenzionale…

          • Paolo, messa così la questione hai ragione.
            Il punto è che se si tratta di un’arma non in possesso dei Sauditi qualcun’altro deve averla fornita (chi?) assumendosi il rischio di infrangere un tabù pericoloso.
            Fine dell’OT, spero…

  3. Giuseppe Cipriani on

    Dal mio punto di vista, nel mio piccolo…
    .
    ritengo che sia più che legittimo e intelligente che una coppia pianifichi paternità e maternità responsabili, visto che la famiglia è il fondamento di una società, una pietra portante che dà il via al valore tutto di una comunità umana…
    .
    Se nel primo nucleo, la famiglia, esistono dignità, educazione e cultura, anche la società tutta non può che trarne beneficio.
    .
    A scanso di equivoci, nel mio vocabolario bandisco dai metodi contraccettivi l’aborto, ben altra cosa e questione delicatissima che, inevitabilmente, resterà dibattuta fin che esisterà l’uomo.

    • Vincent Vega on

      Mi fa molto piacere, Cipriani, che tu (posso darti del tu, vero?) abbia specificato che dal tuo vocabolario bandisci dai metodi contraccettivi l’aborto, perché purtroppo molti pro choiche lo vedono esattamente in questo modo, l’esecrabile citazione che ho riportato da una mia discussione su Facebook non è certo un caso isolato.
      Se mastichi bene l’inglese non avrai difficoltà a realizzare l’oscenità scritta da quella “””””””””””””persona”””””””””””””.
      La cosa che mi fa ridere e’ che loro sostengono che noi vogliamo vedere le donne morte, quando persino la Chiesa ammette che, nel caso di pericolo di vita per la madre e di impossibilità di salvare il bambino E la madre, sia eticamente lecito fornire alla madre cure che potrebbero portare alla morte il bambino.
      Ovviamente solo in quel caso, però.
      Ma questo loro non lo considerano, per loro noi vogliamo limitare la libertà delle donne, e per questo costruiscono degli straw men demenziali come quello.
      La verità è che per molti, MOLTI, la questione dell’aborto non è AFFATTO una “questione delicatissima” ma è, invece, un più che lecito contraccettivo senza nessuna implicazione morale.
      Per il resto, nemmeno la Chiesa e’ contraria alla pianificazione famigliare, ma insegna a perseguirla coi metodi naturali, tutto li.

    • Vincent Vega on

      Tra l’altro l’aborto non è certo una “”””””””””””conquista””””””””””” degli ultimi 30 anni. Gli apostoli, nella loro attività missionaria, dovettero scontrarsi spessissimo coi popoli pagani che usavano questa barbara pratica legittimandola. Oggi il mondo sta tornando indietro.

  4. E’ inequivocabile.

    Soltanto una frase Dott. Pozio mi sembra opinabile: “raggiunto la cifra di 7.3 miliardi di abitanti e contrariamente alle previsioni catastrofiche stiamo meglio di 39 anni fa.”

    • Vincent Vega on

      Leggete qua cosa dice un’altra “”””””””persona””””” che difende la lobby di assassini chiamata Planned Parenthood

      ” It’s alive yeah. It’s a human yeah. But since it will cease to live as soon as it is disconnected from it’s host, it is neither a baby nor a person.”

      Vi rendete conto? Questo mondo e’ ormai una fogna.

      “Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
      Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.
      Lettera agli Efesini (6, 11-20)

    • Lo ripeto anche a Lei, l’articolo è in tre parti, questa è la premessa storica.
      Le motiverò più avanti le basi su cui poggia questa affermazione.

      • Le ho chiesto da che punto di vista? Economico? Sociale?
        Aspetterò il prossimo articolo, però dire che, con il 40% di disoccupazione giovanile in Italia stiamo messi meglio, mi pare un affermazione alquanto discutibile. D’accordo sul resto però! 😉

        • Vita media, aspettativa di vita, reddito pro capite, mortalità infantile, alfabetizzazione, accesso alle cure sanitarie, kcalorie assunte, etc. Stiamo meglio di 39 anni fa.
          Un disoccupato di oggi (anche in Italia) non è un disoccupato di 39 anni fa. Un povero di oggi non è un povero di 39 anni fa.
          Il che non significa che essere povero o disoccupato non faccia comunque soffrire ugualmente oggi come 39 anni fa.

          • Scusi la provocazione: ma glielo vada a dire ad un disoccupato di oggi che sta a meglio rispetto a 39 anno fa e poi ne riparliamo. Non so che numeri abbia lei… però la realtà di oggi è molto misera, mi creda. Anche Tremonti una volta disse che fino a 40 fa si poteva vivere,; quasi tutti c’avevano l’orto del padre (contadino) e vivevano almeno di quello che producevano. Oggi invece bisogna comprare tutto dalla A alla Z e poi con il caro vita che c’è non ne parliamo…. ma sa quanto occorre spendere per mettere al mondo un figlio, tra pannolini visite specialistiche e quanto altro? Sa i miei genitori sono nati “in casa”come gran parte di quella generazione e non hanno avuto tutte queste spese di oggi! Non sto lodando quel modello, sto solo dicendo quanto sia dispendioso oggi!! Bisogna “uscire” dai numeri e guardare alla realtà! Non è un giochino quello 0,…. in meno o in più!!!! Altrimenti si rischia di fare figuracce come il prof.Mario Monti, il quale, sosteneva che gli italiani sono tutti benestanti!
            E poi…, con quale faccia, scusi se mi permetto, il mondo cattolico chiede interventi economici a sostegno della famiglia se stigmatizza così i poveri disoccupati di oggi.
            Grazie per la sua disponibilità al confronto!

          • Stiamo uscendo dal seminato. Io sono d’accordo con Lei (sono nato in casa) ma, rimane il fatto che la vita media, l’aspettativa di vita, reddito pro capite, mortalità infantile, alfabetizzazione, accesso alle cure sanitarie, kcalorie assunte, etc è aumentata in tutto il mondo. In tal senso stiamo meglio di 39 anni fa. Diversa è la disuguaglianza economica che come dirò nell’articolo è aumentata.

        • Certo vita media e cure sanitarie… Riforma Fornero? Pensioni da 500 €?
          Anzi, ce l’avremo mai una pensione?
          Lo sa che l’Italia a 4 milioni di bambini poveri?
          Sa quanto costa pagare un ticket in ospedale?
          Non mi fido di questi dati, che possono voler dire tutto o niente, guardo ai fatti, purtroppo la situazione non è rosea Dott. Pozio come ci vogliono far credere…

          • Do-Or-Do-Not on

            Pozio credo stia parlando di Mondo, che e’ senza dubbio in enorme progresso economico e culturale, non di Italia, che e’ senza dubbio in recessione.

            Proprio per questo ci vedo poco Malthusianesimo con la situazione Italiana (e dei paesi occidentali in generale).

            Non si fanno figli perche’ non ci sono i presupposti economici e in secondo luogo il viceversa, in una spirale di variabili economiche correlate, non in seguito a politiche o cambi culturali stravolgenti..
            ———–
            Se usciamo dalla statistica ho tanti amici che in Italia non osano fare figli perche’ vorrebbero evitare che i propri figli non finiscano per rientrare in quei 4 milioni di “bambini poveri”.

            Il problema sono gli anticoncezionali nelle Farmacie e consultori, oppure evitare che mamma e papa’ abbiano un contratto co.co.* a 30 anni e passa e che una volta “licenziati” manco il ticket all’ospedale ci si possa permettere?

          • Si, lo so. Vivo in Italia. E’ proprio questo il punto. Come avrà notato nel memo di Jaffe esiste una parte relativa a “deterrenti economici” per ridurre la natalità che credo qui da noi siano attualmente applicati.
            Anche questo è applicazione di Malthus. Allo stesso tempo, credo che in 39 anni sia cresciuta la diseguaglianza economica ed il bambino povero di oggi in Italia non sia mediamente quello di 39 anni fa. Ma probabilmente ha una percezione della sua povertà molto maggiore.
            Il bambino povero di oggi a fronte di molte conquiste sociali di cui dispone, allo stesso tempo ha visto dilatarsi lo spazio rispetto a un enorme quantità di beni e servizi a lui inaccessibili e pertanto, se vogliamo, si sente molto più povero e frustrato di quello di 39 anni fa. Cmq, penso che alla fine dell’articolo si ritroverà in quello che dico che non contraddice il suo sentire.

        • 40 anni fa si stava peggio (lo penso anch’io)… Nel decennio dell’austerity petrolifera non é che per i giovani brillasse la prospettiva occupazionale…; forse c’era un po’ più di positività circa il futuro… mah.
          .
          Sicuramente c’erano un po’ meno imboscati e (sicuramente) meno persone che usufruivano della pensione in modo non lineare rispetto ai contributi versati (cosa che oggigiorno é acquisita come desiderata attuata e generalizzata; una bomba che prima o dopo esploderà facendo passare – forse – in secondo piano i pur seri problemi di fecondità che caratterizzano il nostro mondo).

          • Mi scusi Beppino, e scusate tutti per l’OT, mio padre andò in pensione a 47 anni come pubblico dirigente e gli diedero una promozione come scivolo, per cui tra leggi combattenti e così via prese di pensione più dello stipendio che gli sarebbe spettato se fosse rimasto in servizio. Giusto 40 anni fa. Fu fatto dal governo Andreotti – Malagodi per rimpiazzare tutti i pubblici dirigenti di quella generazione con figure fedeli del sottobosco di partito. Ne parlavo giorni addietro con un amico coetaneo e anche suo padre, che era un maestro elementare, andò in pensione prima dei 50 anni. Quando io sono entrato in servizio, quasi 30 anni fa, il mio contratto prevedeva di poter andare in pensione dopo 15 anni sei mesi e un giorno di servizio, fu cambiato unilateralmente dallo Stato, dovrò aspettare i 67 anni, e probabilmente non c’era altro da fare, a parte il fatto che se fossi stato un politico o un magistrato sarebbe stato considerato un diritto acquisito. Ma come si fa a dire che 40 anni fa c’erano meno persone che usufruivano della pensione … ecc.?

          • Veda
            https://it.wikipedia.org/wiki/Baby_pensioni
            e relative conseguenze sulle finanze pubbliche.
            .
            Al di la di quando cominciò la cosa (e non ci sono solo le baby pensioni comunque) il problema é molto semplice… basta utilizzare banali equazioni di matematica attuariale per conseguire l’oggettività (e quindi correttezza “scientifica”) di una “scelta politica” a valenza economica. Le cose “insostenibili” o vengono pagate subito (e la politica ciò non può fare…) o vanno trasferite ai posteri (in questo caso noi che lavoriamo oggigiorno e quelli che verranno dopo … tenuto conto anche dell’aumento della speranza di vita e soprattutto dell’appassimento della fecondità che accomuna le nostre società).
            Come vede non siamo neanche proprio completamente fuori tema… speriamo che il proprietario del blog non se ne abbia a male per il mezzo OT 🙂 .

  5. Do-Or-Do-Not on

    Francamente, Alfonso, non vedo dove stia tutto questo programma Malthusiano.

    Com’e’ correttissimamente scritto nel centro dell’articolo:
    “Aumentare il livello di vita dei più poveri è il mezzo più naturale di equilibrare il tasso di crescita. La risposta non è dunque in campagne di denatalità imposte dall’alto o in strategie di ingegneria sociale ma in una distribuzione della ricchezza e delle risorse che lasci all’uomo ed alla donna quella libertà e responsabilità personale di procreare che la natura gli ha concesso.”

    E mi sembra sia quello che, mano a mano, sta esattamente succedendo. L’ONU prevede nel 2050 un tasso di natalita’ in pari non certo perche’ l’ONU si promette di adottare politiche malthusiane occulte, ma perche’ le zone piu’ disagiate, specialmente il continente africano e il sud-est asiatico:
    1- stanno andando incontro a una grande espansione di benessere: le persone che vivono in condizione di estrema poverta’ (sotto i 2$ al giorno) sono sempre meno. Solo nel 2008 erano il 18%, oggi siamo poco sopra al 10%!
    2- a un poderoso miglioramento del ruolo sociale della donna: ad inizio degli anni ’90 le donne in media nel mondo andavano solo 3 anni a scuola, i maschi 7. Oggi le donne vanno 7 anni a scuola e i maschi 7.5. Oggi il 90% delle donne del mondo conclude la scuola elementare.

    Quindi si stanno costruendo societa’ in cui le donne sono “empowered” di compiere decisioni per loro stesse, e avranno il benessere per decidere il numero di figli non in base a considerazioni di sussistenza, ma in base a considerazioni culturali.
    ———————-
    Negli anni ’70 magari si prevedeva un destino diverso per i popoli, si facevano proiezioni piu’ ingenue e quindi ci si preparava a contromisure drastiche.

    Oggi come oggi non vedo politiche in atto. Persino l’unica vera politica Malthusiana mai entrata in rigore, il limite al figlio unico in Cina, non e’ mai stata drastica e oramai ridotta a una semplice tassa che quasi tutti possono permettersi di pagare nella maggior parte delle provincie (e nonostante questo, la fertilita’ e’ scesa, dato appunto l’effetto di maggior benessere).

    Il problema di Asimov rimane comunque vero: una crescita geometrica non e’ mai sostenibile, anche incrementando le efficienze oltremodo, ne’ auspicabile.

    Asimov in quanto scrittore di fantascienza specializzato nel futuro remoto (quindi non 2050, ma 20050), mi sembra ne abbia fatto una questione di principio piu’ che pratica. Ma potrei sbagliarmi, e Asimov anche potrebbe sbagliarsi quantitativamente. Se supponiamo una crescita demografica come andava negli anni ’70, che raddoppiava la popolazione ad ogni generazione (“piu’ figli possibili” come si cita in altre parti di questo articolo), in 20 mila anni ci sarebbero piu’ uomini che atomi sulla Terra probabilmente.

    E 20 mila sono tempi geologicamente ridicoli e altresi’ piccoli se paragonati a tempi di scala spaziale necessari alla colonizzazione e all’utilizzo di risorse extraterrestri o addirittura extra-solari.

    A un certo punto (piuttosto in fretta considerando una popolazione esponenzialmente crescente) si incontrano dei tetti fisici, e avere la cieca fiducia che la scienza possa spingersi indefinitimente in la’ si chiama scientismo e non e’ una bella cosa.

    Piu’ in pratica ci sono molte risorse ben piu’ delicate che su questo pianeta sono limitate: l’energia solare necessaria al nostro sostentamento da trasformare in piantagioni, vitamine e iodio, il petrolio stesso che e’ necessario non solo per le auto e altre cose facilmente superabili, ma soprattutto per le piantagioni e la produzione di materiali…etc…

    E’ evidente a chiunque che una crescita illimitata non e’ possibile, ne’ auspicabile dato che significherebbe meno risorse per tutti. Esiste un “rapporto aureo” che e’ di difficile stima coi mezzi duri della scienza e dei pre-concetti.
    ——————-
    Chi ha fiducia nell’economia, segue la massima che l’intelligenza collettiva dei mercati supera l’intelligenza degli individui diventando un sistema di autoregolazione estremamente efficiente.
    Ed in tal senso, e’ evidente il ruolo che stanno avendo i mercati nella “regolazione” (che non e’ un controllo) delle nascite, come evidenziato da questo articolo, ma come a maggior ragione ravvedibile nell’andamento demografico dei paesi Europei e stati Americani in recessione e la correlazione fra le quantita’ di fertilita’ e benessere economico.

    Quindi boh, in conclusione non vedo dove siano, oggi, le politiche Malthusiane a cui si accenna nell’articolo. Il mercato sta regolando la volonta’ delle persone di fare figli, e piu’ che politiche “Malthusiane” a limitare, sono gli incentivi “per la famiglia” a mancare (in alcuni stati) per incentivare come ci sarebbe bisogno.
    —————-
    A meno che non si consideri la diffusione di metodi anticoncezionali (decisamente non decisi da eminenze grigie, ma volute dalle persone) come una politica Malthusiana e non una politica di protezione, specialmente della Donna, allora prendo il cappello e me ne torno nell’oblio…

    • Vincent Vega on

      ” Ameno che non si consideri la diffusione di metodi anticoncezionali (decisamente non decisi da eminenze grigie, ma volute dalle persone) come una politica Malthusiana e non una politica di protezione, specialmente della Donna, allora prendo il cappello e me ne torno nell’oblio…”

      Intendi questi metodi di protezione?
      http://youtu.be/11jIg-CiBqw
      http://youtu.be/s0MxjFWR_Bg
      http://youtu.be/cVg3mvLUIls

      E ce ne sono molti altri. Per il resto, direi che l’articolo ha pienamente smentito quello che lei ha appena scritto.

      • Do-Or-Do-Not on

        Di nuovo, la cronaca cosa c’entra? Sono cronaca appunto perche’ sono abusi della legge, mica eventi entro legge…

        Qualcuno forza qualcuno ad avere un aborto?

        In Cina, in alcuni casi in alcune provincie, ma nel resto del mondo non e’ mai successo in modo sistematico.

        Perche’ queste sono politiche Malthusiane, ovvero un controllo della popolazione su base medica e legale, mica rendere possibile l’aborto.

        • Vincent Vega on

          “Di nuovo, la cronaca cosa c’entra? Sono cronaca appunto perche’ sono abusi della legge, mica eventi entro legge…”

          Beh considerando che oggi la legge permette comunque di uccidere i bambini non so quanto sia valida sul piano etico. Un tempo era legale anche la schiavitù. E anche la persecuzione di neri e Ebrei. Non è la legalità che definisce cosa sia giusto o sbagliato.

          “Qualcuno forza qualcuno ad avere un aborto”?
          No, cionondimeno, per decenni, si è fatto passare il messaggio che era cosa buona vivere solo per se stessi, nel più self centered edonismo egoistico, e abbiamo come risultato il mondo di oggi. Stia tranquillo, le politiche pro natalità di cui ha parlato non vengono certo fatte per amore della famiglia, ma semplicemente per (cercare di) ridurre i danni fatti da decenni di educazione in senso opposto, anche perché se si arrivasse al punto che non ci saranno più soldi per pagare le pensioni ad una popolazione vecchia e sclerotizzata sono guai per tutti.
          Purtroppo l’occidente e’ corrotto fin nel midollo, in particolare l’Europa, che rigetta le sue radici.

        • Che siano politiche malthusiane o meno dipende da chi ci metto al centro medico di supporto o a dirigere le politiche sociali di sostegno alla famiglia. A secondo di chi ci metto può essere malthusianesimo o meno.
          In USA, ad esempio, Planned Parenthood probabilmente è malthusianesimo.

          • Vincent Vega on

            “In USA, ad esempio, Planned Parenthood probabilmente è malthusianesimo”.

            Planned parenthood e’ probabilmente anche questo, si. Pensi che è sponsorizzata da Obama, si si proprio Obama, colui che si dichiarava un “cristiano per scelta”. http://youtu.be/nzSe-Zm6oxs

            Se Obama può dichiararsi cristiano senza scatenare l’ilarità di chiunque allora presumo che Cicciolina potrebbe, allo stesso modo, dichiararsi vergine.

          • Do-Or-Do-Not on

            Mah allora al suo articolo serve una definizione di Malthusiano, perche’ nel vocabolario comune il Malthusianesimo presuppone un controllo forzato delle nascite. Dove forzato significa che le nuove nascite sono decise e regolate su base legislativa ed esecutiva.

            A prescindere dall’effetto sulla fertilita’, concedere la liberta’ totale di definizione del numero di componenti della propria famiglia e’ l’esatto opposto del Malthusianesimo.

            Quello Cinese e’ Malthusianesimo, la scarsita’ di asili nido in Italia non e’ Malthusianesimo, e’ solo carenza di risorse. Nonostante i limiti legislativi cinesi siano meno efficaci nel limitare le nascite di quanto lo sia la recessione economica Italiana.

            Se vogliamo allargare la definizione fino a stabilire che concedere la liberta’ totale di autonoma decisione sul numero di figli e’ malthusianesimo possiamo dire tutto e il contrario di tutto, in quanto la definizione include gli opposti.

          • @Do-or-Do-Not
            Lei si sente libero nel numero? Sente che questa società le abbia dato tutti i mezzi per esserlo? Sentendo Dom pare che non sia proprio così almeno in Italia.
            La invito a leggersi il Memo di Jaffe ed a cercare di capire meglio le implicazioni che questa impostazione hanno dato e stanno dando alla vita della gente comune.
            Cmq, ho notato che lei è in costante dissenso su tutto quello che viene pubblicato su CS. Niente di male per carità, ma forse considerando lo sforzo ed il tempo per scrivere e rispondere da parte dell’autore, una maggiore empatia da parte sua non guasterebbe.
            Cmq va bene neo-malthusianesimo?

          • Do-Or-Do-Not on

            “Lei si sente libero nel numero? Sente che questa società le abbia dato tutti i mezzi per esserlo?”

            Questa societa’ non impone nessun idividuo di fare 1, 0, 2 figli.
            Anche imporre di fare 2/3 figli a testa sarebbe una politica Malthusiana.

            La societa’ fornisce gli strumenti che puo’ fornire, non puo’ fornire benessere economico laddove il benessere economico non c’e’.

            E credo che ogni societa’ vorrebbe fornire piu’ benessere economico e piu’ walfare ai suoi abitanti, a meno di immagini distorte e malate in cui viviamo in una pseudo-oligarchia.

            Puo’ usare la parola che preferisce, ma se una definizione comprende un fenomeno e il suo opposto difficilmente potra’ descrivere alcunche’.

            Suggerisco solo di dare una definizione precisa di cio’ di cui vuole parlare la prossima volta, che non comprenda cose fumose tipo “politiche volte alla riduzione, in qualunque modo, delle nascite”, dato che le politiche sono generali e di segno opposto a seconda della societa’ in cui si vive (L’IMU e’ malthusiana? E il bonus bebe’? E l’ISEEU che scala in base ai componenti della famiglia? E l’assenza di asili?).

            Le politiche economiche di una nazione nel suo complesso sono troppo complicate per ravvederci una direzione precisa, quindi e’ possibile dire tutto e il contrario di tutto se non si han ben chiaro i paletti.

            E’ un consiglio, empaticamente distribuito…

          • Infatti non lo impone e si chiama appunto “impatto selettivo” agisce in funzione della condizione economica con un meccanismo che consente maggiore natalità ai ricchi
            Quello imposto lo vedremo nel prossimo contributo.
            Io non ho mai detto che bisogna imporre di fare 2 figli.
            Ma penso che una società dovrebbe aiutare chi lo desidera a farlo. Non è malthusianesimo si chiama “solidarietà”.
            La società fornisce gli strumenti che può o “vuole” fornire.
            Lei è convinto di vivere in una società che vuole fornirle gli strumenti giusti?
            Si vede che questo articolo non è scritto per Lei.
            Qualcuno forse però sente che la società potrebbe essere diversa da come è. L’articolo è scritto per questi.
            Non è un problema di pseudo-oligarchia. Si tratta di eleggere una classe politica che condivide certi valori o meno e li sappia attuare. Questo non è possibile se certe idee non vengono condivise. E’ quello che su CS si cerca di fare.
            Se l’ISEE scala di -0,2 a persona e la tassa sui rifiuti vale +1. Se lo sport, le spese mediche per i figli, e la AOF sono detrazioni al 19% e non deduzione. Se…posso andare avanti all’infinito. Io lo chiamo deterrente economico di stampo neo-malthusiano.
            Ma non sarebbe neanche questo il punto perche’ chi fa un figlio è contento anche di perderci economicamente.
            Il punto è se un bambino nato è un bene per tutta la nazione o meno. Alcuni pensano di no. Io penso di sì e sto cercando di farlo capire.
            Se per lei le politiche sono complicate da capire, ascolti di più e intervenga di meno ne gioveremo tutti.

          • Do-Or-Do-Not on

            “Lei è convinto di vivere in una società che vuole fornirle gli strumenti giusti?”

            Guardi io vivo in Inghilterra e il paese non mi fornisce il minimo strumento. Le scuole migliori sono private, non ho LA MINIMA detrazione fiscale…etc…

            Quindi sono conciato ben peggio di voi in Italia (o sarà che l’erba del vicino…) in quanto alle temibili “politiche Malthusiane”, senza contare “il Gender”… Eppure i miei amici inglesi figliano come conigli e sono sposati all’età in cui io vivevo con mamma…

            Però sì, sono convinto che ogni società fa del suo meglio, dato che quando la società non è dittatoriale si autodefinisce e fornisce gli strumenti che la società stessa sente di necessitare.

            E individuare spauracchi ben poco sul punto, contribuisce ben poco positivamente all’autodefinizione.

            Perchè la complicazione rende il suo articolo difficile da capire, non perchè pregno di contenuti, ma perchè randella a caso senza avere ben chiaro un obiettivo, prendendosela con un “Malthusianesimo” senza definirlo e senza mostrare come e dove e se agisce, almeno per il momento.

            Se non riesce a reggere le critiche, forse è meglio che a scrivere di meno sia lei.

          • Do-Or-Do-Not on

            Lei invece ascolti. punto.

            Cosa le da il diritto di decidere per tutti poi non lo so… così si scopre che il Malthusiano mi sa che è lei 😛

          • Do scrive:
            “senza contare “il Gender”… Eppure i miei amici inglesi figliano come conigli e sono sposati all’età in cui io vivevo con mamma…”
            .
            Queste sono le sue argomentazioni statistiche, quanto figliano i suoi amici?!?
            Vedo che ormai siamo terra terra…
            E se invece andassimo a vedere i dati statistici reali per scoprire che il Regno Unito è al 152 posto al mondo con 12 nati per 1000 abitanti, contro l’Italia che è, sì dietro, ma al 183 posto con una natalità di 9,2 cioè una differenza di 2,8 nati ogni 1000 abitanti.
            In più c’è da aggiungere che la maggior natalità si riscontra tra le donne non nate in Inghilterra. (Che si tratti dei dei suoi amici?)
            Tutta sta differenza abissale la vede solo lei.
            Ammetta che la sua vocazione è fare il troll…

          • Ascolto la sua critica se è costruttiva (come ha fatto alla fine quando si è andato a leggere il memorandum), se invece parte dal presupposto che è tutto sbagliato senza nemmeno avere aspettato di leggere tutto l’intervento, allora credo ci sia un difetto nell’ascolto da parte sua. Non volevo essere scortese però a volte glielo ripete, lei è davvero poco empatico.

    • “non vedo dove stia tutto questo programma Malthusiano”
      “Oggi come oggi non vedo politiche in atto.”
      “non vedo dove siano, oggi, le politiche Malthusiane”
      Abbia pazienza, io l’articolo l’ho scritto apposta per cercare di farle vedere.
      Aspetti di leggerlo tutto, considerando quelle pubblicate oggi come le premesse storiche.

      • Vincent Vega on

        Alfonso, e’ inutile, i figli di questo mondo non accettano qualunque cosa vada contro il loro legittimo padre. È del tutto inutile anche solo sperare che prendano atto della realtà, altrimenti non sarebbero del mondo, e non apparterrebbero a colui che del mondo e’ il principe.

      • Do-Or-Do-Not on

        Beh considerando che in occidente si fanno pubblicita’ a favore della natalita’ (come indicato nell’articolo, ma non e’ una novita’: in Francia si facevano quando ero adolescente io!) mi sembra una bella pretesa dimostrare che sarebbero in atto politiche contro la natalita’ quando le politiche in molti paesi europei propongono agevolazioni e sgravi fiscali per le famiglie e cercano di adottare politiche pro-natalita’, ma attendo impaziente.

        Su altro di cio’ che ho scritto non ha da commentare?

        • Vincent Vega on

          “quando le politiche in molti paesi europei propongono agevolazioni e sgravi fiscali per le famiglie e cercano di adottare politiche pro-natalita’, ma attendo impaziente.
          Su altro di cio’ che ho scritto non ha da commentare?”

          Eh beh certo, dopo decenni di politiche opposte che hanno portato l’Europa allo stato attuale http://www.tempi.it/denatalita-il-morbido-genocidio-europeo-come-ci-siamo-persi-tra-produzione-e-riproduzione#.ViSxtIZoarU ora si cerca di rimediare ai danni fatti, niente di nuovo. 😉

        • Tutto quello che ha scritto verrà discusso nel contributo.
          Non vorrei anticipare le conclusioni rispondendole.
          Diciamo che in linea generale arriveremo alla conclusione che, sì, queste eminenze grigie che vorrebbero decidere per noi sembrano esserci sia dentro che fuori l’ONU. Per fortuna, insieme a tanta gente che si muove sia all’ONU che nei governi nazionali, come Lei ha evidenziato, in senso opposto. L’obiettivo dell’articolo è creare consenso verso questa seconda categoria.

      • Do-Or-Do-Not on

        Sicuramente ha avuto risvolti molto negativi in molte province, ma demograficamente la Cina e’ stata anche nei periodi di rinforzo piu’ duro, sopra i 2 figli per donna.

        Un conto e’ parlare di casi umani, un altro e’ parlare di demografia.

        • Vincent Vega on

          “ma demograficamente la Cina e’ stata anche nei periodi di rinforzo piu’ duro, sopra i 2 figli per donna.”

          Fonte, per piacere.
          E, ad ogni modo, quella politica e’ e rimane una disumanità.
          Così come è una disumanità ciò che sta succedendo in America, dove la lobby di assassini di cui ho parlato sopra viene coperta spudoratamente dai democratici, nonostante i video chiarissimi e nonostante non siano stati editati.
          http://dailysignal.com/2015/09/29/forensic-analysis-planned-parenthood-videos-are-authentic/
          http://www.wnd.com/2015/09/no-evidence-of-manipulation-in-planned-parenthood-videos/
          http://dailycaller.com/2015/09/29/second-report-confirms-planned-parenthood-sting-videos-are-honest/

          Le menzogne si diceva avessero le gambe corte, invece oggi le hanno lunghissime, basti pensare a tutte le menzogne sugli aborti che ci propinano anche qui.

        • Vincent Vega on

          Sul serio prende la Cina come modello? http://www.lescienze.it/news/2014/04/28/news/disparit_reddito_cina_stati_uniti_indice_gini-2116842/

          Dai, non scherziamo.

          Inoltre Il suo “non avrebbe mai potuto” e’ quantomeno opinabile, come opinabili sono le conclusioni alle quali si è arrivati all’epoca, come ha ben dimostrato questo articolo.
          Per il resto la pensi pure come vuole, le dico solo che se un governo anche solo “somigliante” a quello cinese dovesse stabilirsi qui io, e molti altri, diventeremmo non solo fuorilegge ma pericolosi fuori legge.

          • Vincent Vega on

            Mi piacerebbe chiedere a questa associazione animalista http://www.enzopennetta.it/2015/10/gli-scimpanze-sono-persone/ se, nella sua preoccupazione per gli scimpanzé, che loro vogliono umanizzare, sarebbe anche d’accordo nel preoccuparsi di tutti quei bambini assassinati nei grembi delle loro madri ma temo che, in tal caso, la risposta sarebbe negativa. Tipico di quella gente peraltro, umanizzare gli animali e deumanizzare gli esseri umani. Per gli abortisti un feto e’ un persona se vogliono partorire, altrimenti è un parassita da eliminare. Non mi stupisce eh, questi sono i frutti che si ottengono quando ci si allontana dalla verità.

          • Vincent Vega on

            Sempre da Facebook “I don’t really understand the big deal. I’m 12 weeks pregnant right now, and the alien is tiny. It doesn’t even look human. Its a parasite. The only difference is, I consented to the implantation of this parasite. I had sex with my husband with the intention of getting pregnant.

            I’ve been so sick I have ended up in the hospital to get injected nausea medication and IV fluids because of uncontrollable vomiting. I’m fat and bloated, my back hurts and I’m exhausted, and I’m not even a third of the way through.

            I would never, ever force a woman to endure this miserable process if she did not want to.”

            Lei chiama il bambino del quale è incinta un “parassita”. Oggi, in occidente, gli animali vengono umanizzati e gli esseri umani deumanizzati. Forse che allontanarsi troppo dall’etica cristiana stia cominciando davvero a dare i suoi marci frutti? Non so, valutate voi. I comment che riporto non sono né modificati ne’ alterati.

          • Do-Or-Do-Not on

            Non e’ opinabile affatto.
            La terra arabile in Cina e’ la meta’ della media globale, e il 40% di questa e’ gia’ considerata “degradata” cioe’ ha esaurito le sue risorse di sali minerali dovute a un’agricoltura intensiva ed e’ impratica o antieconomica da sfruttare finche’ il maggese non faccia il suo corso.

            Se la popolazione cinese fosse stata il doppio, non avremmo avuto un grande improvement tecnologico (dato il sustrato culturale ancora rurale), quindi la meta’ della terra arabile pro capite sarebbe diventata un quarto, di cui il 40% di terra con risorse esaurite sarebbe ancora di piu’, rendendo impossibile sostenere la popolazione che avrebbe adottato un altro sistema di controllo nascite: la carestia.

            Non vedo cosa c’entrino i privilegi politici con un discorso demografico. Dato che fra l’altro la struttura politica cinese e’ legata a doppio filo con la grande densita’ di popolazione non sarebbe di certo migliorata con ancora piu’ teste, ancora piu’ affamate, da tenere a bada.

            E anche gli sproloqui anti-aborto non vedo cosa c’entrino quando si parla di demografia globale.

    • Do, affermare cose del genere:
      ” Se supponiamo una crescita demografica come andava negli anni ’70, che raddoppiava la popolazione ad ogni generazione (“piu’ figli possibili” come si cita in altre parti di questo articolo), in 20 mila anni ci sarebbero piu’ uomini che atomi sulla Terra probabilmente.”
      .
      Dire questo, come fa Do, significa ignorare le più elementari nozioni delle dinamiche di popolazione (quindi meglio tacere), mai sentito parlare di curve “J” e curve “sigma”? Quando una popolazione si avvicina al limite delle risorse si stabilizza, nel caso umano poi la stabilizzazione avviene spontaneamente: le società benestanti fanno meno figli:

      .

      • Enzo, ma non era la secolarizzazione e la perdita dei valori tradizionali a causare il decremento delle nascite? A me sembra che qui in Italia nascano pochi figli soprattutto perchè allevare un figlio è tremendamente caro: negli anni ’50 con uno stipendio si potevano crescere quattro figli e si poteva anche pensare di farsi una casetta di villeggiatura, oggi in molte città con uno stipendio non si vive manco in due, figurarsi in tre, quattro o cinque…

        • Vincent Vega on

          “Enzo, ma non era la secolarizzazione e la perdita dei valori tradizionali a causare il decremento delle nascite? ”

          A New York c’è la più alta concentrazione di aborti di tutto il Nord America. Devo supporre che sia per la povertà, forse?
          Negli anni ’50 si conoscevano ancora parole come: RINUNCIA, ALTRUISMO, ABNEGAZIONE, tutte cose oggi quasi del tutto scomparse.

          • Mi associo a questa risposta, aggiungendo che le difficoltà socio economiche ad avere figli erano tra i metodi proposti dallo stesso Malthus per scoraggiare la riproduzione, quindi tutto concorre a formare un’immagine coerente e si tratta di un’immagine malthusiana.

          • Guarda che io rispondevo a Flavio ed era ironico; poi io sono d’accordo con te che non era tutto rosa e fiori in passato, ma era percepito come sacro e importante; sulla dinamica del sacrificio per me vale quanto scrive Renè Girard quando parla di “desiderio mimetico”.
            Quelli che descrivi sono indubbiamente errori, ma a fianco alla pederastia c’è stato anche Socrate, Eschilo etc… etc… è sciocco condannare la grecità in toto solo perchè non cristiana, d’altro canto mi piacerebbe come avrebbero mai potuto esserlo mancando loro la Rivelazione di Cristo!
            Però permettimi un appunto sulla tua metodologia, mi critichi (a torto! visto che siamo dalla stessa parte!) utilizzando argomenti morali che sinceramente condivido ma che ad una persona che non sposa la tua morale e forse alcuna morale, sincerametne lasciano il tempo che trovano; se io devo argomentare io utilizzo la LOGICA forte che come dice l’Aquinate BONUM ET VERUM CONVERTUNTUR. Quindi ti consiglio di usare il Vero per condurre al Buono, giacchè la logica è indubbiamente in tutti gli uomini, piuttosto che sbattere in faccia le cose così per il gusto di farlo.

          • Enzo, l’Olanda, la Svezia o la Francia (paesi più ricchi e più secolarizzati di noi) hanno un tasso di fertilità superiore al nostro.
            Trovo poi poco verosimile che Malthus proponesse un’economia poco generosa coi consumi per contrarrestrare l’incremento demografico, ma se lo dice lei la prendo per buona… faccio però notare che (fortunatamente) nessuna politica economica abbia poi dato seguito a tale idea.
            .
            Vicent, spero che per parlare di spirito di sacrificio, rinuncia, altruismo… lei non sia tra quelli che hanno avuto l’ultimo modello di console per videogiochi, le Nike o le attività esxtrascolari pagate… altrimenti mi piacerebbe vederla con uno stipendio da mille o milleduecento euro in una grande città e tre-quattro figli da mantenere. E poi mi dirà come se la cava con affitto, spese scolastiche, alimentazione…

          • @FLAVIO Come nessuno ha seguito l’approccio di Malthus? E Keynes allora? Tutta l’economia oggi, tutte le banche centrali e i loro provvedimenti sono keynesiani e quindi malthusiani! Ma scherziamo? Se non è un seguito questo, Dio mio allora cosa!

          • Andreax, le risulta che il WB promuova politiche di contenimento demografico attraverso l’aumento dei prezzi o rendendo difficile l’accesso ai consumi? Credo che l’economia di mercato si basi sul concetto opposto, cioè sul favorire ed allargare i consumi. Anche quando non è necessario, potremmo aggiungere noi…

          • @FLAVIO et DONOT

            Bè sapete una politica economica che tramite la stampante della banca centrale alza i tassi, ti fa credere che qualsiasi impresa tu intraprenda sarà un sicuro successo, crea bolle finanziarie che fa pagare sempre a terzi, distrugge ricchezza mediante riserva frazionaria, ti promette meravigliose e progressive sorti a mezzo welfare, ti riduce in miseria e schiavitù e poi ti viene a insegnare che tutto questo è colpa tua che fai troppi figli (che sono a malapena 2 oggi, presto saranno troppi anche quelli) a casa mia si chiama prendere per il culo e dire falsità. Però un pò è vero è colpa nostra perchè quando entri in banca per un deposito e quelli ti propongono un tasso di interesse, quando semmai dovresti essere tu a dover loro qualcosa per il servizio , e tu non ti chiedi niente e anzi felice e contento gli dici di sì bè un problema c’è; quando uno stato ti tassa iniquamente tipo il canone rai in bolletta per dire l’ultima arrivata e nessuno scende in piazza coi forconi bè un problema c’è… Quel problema sei tu e la tua ignoranza e la tua indolenza per non riconoscere le quali tis ei fatto schiavo d’altri volontariamente.
            Do-not in tutta franchezza di “particolare” qua c’è solo la sua insipienza economica della quale si fa vanto da dietro i puntini di sospensione che celano malamente le pudenda della sua ignoranza in materia.

          • Andreax, innanzitutto la invito a moderare i termini e non dare dell’ignorante e indolente a chi le rivolge una precisa domanda. Gliela ripeto e così evitiamo equivoci: il WB promuoverebbe politiche di contenimento demografico attraverso l’aumento dei prezzi o rendendo difficile l’accesso ai consumi?
            (le ricordo che stiamo parlando di incremento demografico e non dei guadagni spropositati o ingiusti di certo capitalismo)

          • @FLAVIO

            Caro Flavio rilegga con attenzione, si accorgerà che la prima parte del mio intervento era impersonale, ove dico”…la tua ignoranza…etc…” non mi rivolgo a lei ma all’uomo della strada questo comprende anche lei ma anche me.
            La chiosa era rivolta a Donot che sinceramente irride alla mia scuola economica cosa che non ho gradito per niente!
            Se mi esplicita il significato di WB le rispondo, mi perdoni ma mi sono perso la sigla.

          • Qualsiasi banca centrale tramite la stampa di denaro dal nulla altera la struttura produttiva e poichè questa è frutto delle valutazioni di valore dei singoli attori, valutazioni che di per sè restano incomunicabili, noumeniche se gradisce visto che Mises fu un fedele kantiano, ma che possono essere nella loro parziale fenomenologia oggettivate nel sistema dei prezzi che gravità attorno alla moneta (la più sacra delle istituzioni ridotta oggi ad essere davvero lo sterco del demonio).
            Per farla breve una politica economica che genera l’illusione di ricchezza incentiva un modus operandi non sostenibile che sul versante economico esita nel crack-up-boom ossia nella contrazione economica; da qui il ciclo che assolutamente non esisterebbe ceteris paribus in assenza di stimolo monetario.
            Sul versante sociale forte del “sicuro” successo economico uno fa figli mutui prestiti tanto ripagherà tutto e tutti saranno ricchi e felici, peccato che non andrà così e che al redde rationem sarà più povero di prima (perchè nel frattempo saranno venuti coi camion a prendere tutto ciò che fu il tuo risparmio nel tentativo di rientrare la perdita che essi stessi hanno generato con la tua collaborazione) con la gravante di avere bocche da sfamare e ti vengono a dire che è colpa tua che li hai fatti! Hai capito? Ma ti pare che sia colpa davvero colpa dell’uomo della strada?
            A dirtela tutta secondo me sì, non certo per aver generato i figli, ma per essersi col suo consenso reso parte del criminoso sistema monetario fiat a riserva frazionaria.
            E’ come quando la mamma si preoccupa casomai ti droghi, è giusto e meritorio fare opera di informazione, ma alla fine all’atto pratico la scelta è tua se tu non vuoi nessuno te la viene a tirare nel naso.
            Sono stato esaustivo altri dubbi?

        • Bravo hai ragione adesso chiediti com’è che economicamente girano le cose e poi fatti una bella ricerca storico economica e scoprirai che la nozione di risparmio così come i valori tradizionali cristiani hanno un profondissimo significato economico oltre che umano; se poi sei proprio bravo scoprirai che anche prima di diventare cristiani quando cioè erano semplicemnte “naturali” (ma è un termine prono alla mistificazione quindi ne faccia un uso sapiente) essi erano sacri e salvaguardati poichè fondanti il vivere civile

          • Vincent Vega on

            Bravo hai ragione adesso chiediti com’è che economicamente girano le cose e poi fatti una bella ricerca storico economica e scoprirai che la nozione di risparmio così come i valori tradizionali cristiani hanno un profondissimo significato economico oltre che umano; se poi sei proprio bravo scoprirai che anche prima di diventare cristiani quando cioè erano semplicemnte “naturali” (ma è un termine prono alla mistificazione quindi ne faccia un uso sapiente) essi erano sacri e salvaguardati poichè fondanti il vivere civile”

            Eh già proprio vero: come dimenticare l’amorevole welfare spartano, con i bambini indesiderati e gli handicappati buttati giù dalle rupi, le raffinate polis greche dove violare il corpo delle bambine e dei bambini per il proprio piacere sessuale era prassi normale e lecita. Come dimenticare il simpatico folklorismo cananeo coi loro sacrifici umani a Moloch, senza parlare della caste indiane, presenti tutt’oggi. Già, sono d’accordo con lei Andrea http://youtu.be/Bof5FUYZTk0

          • Per favore, lasciamo questo genere di propaganda al posto dove gli compete, cioè al bar.

        • Vincent Vega on

          “negli anni ’50 con uno stipendio si potevano crescere quattro figli e si poteva anche pensare di farsi una casetta di villeggiatura, oggi in molte città con uno stipendio non si vive manco in due, figurarsi in tre, quattro o cinque…”

          La mia bisnonna ha avuto tre figlie e lavorava in una fornace, parliamo di metà anni ’30, eppure, chissà come, ce l’ha fatta.

          • Vincent Vega on

            Flavio scrive “Per favore, lasciamo questo genere di propaganda al posto dove gli compete, cioè al bar.”

            Ho semplicemente descritto alcune consuetudini morali della società precristiana, nessuna propaganda. So perfettamente che la Verità le da fastidio, ma questa è.

          • Vincent, ma cosa sta a dire? Vuole che cominciamo a parlare di certe pratiche, altrettanto abberranti, della società cristiana?
            Lasci stare la propaganda, perchè se cominciano ad elencare i pro ed i contro di ogni cultura ce n’è per tutti. Propaganda quindi no, per favore.

        • Entrambe, La crescita o il controllo demografico hanno varie leve. Qui parleremo di quelle imposte dall’alto. La perdita di valori è uno di questi, i deterrenti economici anche (I e II costrizione del memo di Jaffe)
          Altra cosa è il benessere ed il suo effetto sulla demografia.
          Qui giocano vari effetti, spostamento verso età più alta del primo figlio, economia di tipo non agricolo e quindi non basata sul numero dei figli, diminuzione mortalità infantile (sembra un paradosso ma se aumenta la prospettiva di vita del bambino, diminuisce la propensione a fare figli), capacità di pianificazione responsabile, etc.
          La differenza abissale è che nel primo caso qualcuno decide, implicitamente o esplicitamente per te. Nel secondo caso invece no.
          Cmq, in questo contributo come ho commentato sotto, mostreremo come fissare questo limite a priori può essere un inganno pericoloso basato sulle ragioni utilitaristiche di pochi e non sul bene comune.

          • Vincent Vega on

            Alfonso scrive “Entrambe, La crescita o il controllo demografico hanno varie leve. Qui parleremo di quelle imposte dall’alto. La perdita di valori è uno di questi, i deterrenti economici anche (I e II costrizione del memo di Jaffe)
            Altra cosa è il benessere ed il suo effetto sulla demografia.
            Qui giocano vari effetti, spostamento verso età più alta del primo figlio, economia di tipo non agricolo e quindi non basata sul numero dei figli, diminuzione mortalità infantile (sembra un paradosso ma se aumenta la prospettiva di vita del bambino, diminuisce la propensione a fare figli), capacità di pianificazione responsabile, etc”

            Sono d’accordo, se non ho capito male, lei, ritiene la perdita dei valori, giustamente, come un qualcosa imposto dall’alto. In effetti tutte le ragioni esposte successivmaente sono presenti, la minore mortalità infantile, l’economia di tipi non agricolo ecc, ma questi fattori, per l’appunto, quanto e come sono decisivi?
            Non dico che non abbiano peso, ci mancherebbe, sarebbe un’idiozia, però ritengo che la perdita di valori, il vedere il sesso solo come strumento di piacere egoistico e l’oggetivizzazione delle persone, abbia avuto un peso assolutamente preponderante. In quest’ottica anche fare un figlio diventa quasi un’azione da compiere “perché lo fanno tutti” o “per riempire un vuoto” piuttosto che un’azione motivata dall’amore. Rigettato qualunque finalismo, infatti, l’alfa e l’omega delle proprie vite diventa il proprio se, a mio avviso.

          • Si quello che dice è all’interno della forma di costrizione sociale ad impatto universale. Si vedrà nei prossimi contributi. Per capire bene, tenga sempre a mente lo schema di Jaffe.

      • Vincent Vega on

        “E anche gli sproloqui anti-aborto non vedo cosa c’entrino quando si parla di demografia globale.”

        Forse sarebbe meglio che si mettesse anche lei a sproloquiare di aborto, forse eviterebbe figuracce come quella che ha appena fatto con la sua fantasiosissima previsione sulla popolazione mondiale tra 1000 anni. 😉

      • Do-Or-Do-Not on

        Esatto, si stabilizza.

        Generalmente si stabilizza con una cosa chiamata “catastrofe demografica”, che implica un’accelerata frequenza di morte per carenza di risorse, una ridotta aspettativa di vita degli individui, e una ridotta riproduzione derivante da denutrizione.

        Tutte cose poco simpatiche.

        Gli uomini hanno inventato dei sistemi per stabilizzarsi evitando la “catastrofe demografica”, che potremmo dividere in sistemi culturali, politici ed economici.

        Tutti i sistemi per cui mi sembra (il tono dell’articolo e’ ancora ambiguo, ma molti commenti non lo sono) che in molto qui si straccino le veste e urlino alla tragggggedia del Malthusianesimo!

        • E farebbe bene anche lei a stracciarsi le vesti urlando la tragedia del malthusianesimo, perchè se solo si intedesse del nefasto influsso economico che questo pensiero ha avuto sui suoi contemporanei e su chi è venuto dopo allora comprenderebbe come povertà, denutrizione, esaurimento delle risorse sono frutto proprio della visione socioeconomica malthusiana che ha in odio il risparmio e la proprietà privata; essa altro non è che la radice di un mercantilismo che come Crono mangia i suoi figli.

          • Do-Or-Do-Not on

            Dati sull’effettiva influenza?

            Perche’ mi pare che nessuno si faccia dire da nefasti influssi quanti figli fare…
            ————————————-
            “esaurimento delle risorse sono frutto proprio della visione socioeconomica malthusiana che ha in odio il risparmio e la proprietà privata;”

            Attenzione, il malthusianesimo e’ presidio medico-chirurgico, puo’ causare piedi gonfi, gastriti, noia, ed Enzo Pennetta, in nessun particolare ordine.

          • Si vede che non ha mai toccato un solo trattato d’economia, amico mio Malthus invitava anche “costringendo”, le lascio intendere le buone maniere… a spendere nei momenti di contrazione dei consumi. Siccome inviare i gendarmi porta a porta a sequestrare i risparmi è poco efficace oltre che troppo esplicito Keynes ben pensò che inflazionando mediante stampa di moneta (la celeberrima spesa pubblica che aumenta il moltiplicatore) si potesse ottenere il emdesimo risultato senza dare nell’occhio; ed aveva ragione ma c’è chi non è mai stato d’accordo col FURTO prechè di questo si tratta di FURTO come ad esempio Luigi Einaudi che diceva “l’inflazione la più iniqua delle tasse” ed aveva ragione.
            Poi se vuol sapere perchè il malthusianesimo è sbagliato anche sul piano sociale è rpesto detto; Malthus vedeva all’uomo come ad una animale, un vitello o un uomo non hanno differenze ai suoi occhi; peccato che il sistema economico cui voleva somministrare i suoi inevitabili correttivi richieda quella “ragione” umana che scopre studia significa e migliora il mondo che la circonda, che viene in più punti del suo Saggio sulla popolazione…etc… bellamente ignorata; quindi nel propugnare politiche per il controllo della natalità davvero si rischia di perdere il prossimo Einstein o Mozart o quel che vuole che possa contribuire a migliorare con suo ingegno ad aumentare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse. Contento?

          • Do-Or-Do-Not on

            “E tutto questo volo pindarico di Malthus ha determinato le seguenti conseguenze pratiche”

            Svolgimento:

          • Ma che vuoi esempi? Ci vuol poco, prendiamo ad esempio negli USA ha determinato: la Crisi del ’29; la politica mercantilista americana che sta destabilizzando mezzo mondo in particolare il medioriente, nel disperato tentativo di realizzare a mezzo guerra nuovi mercati verso cui esportare esternalizzando i passivi che stanno a galla solo grazie alla stampante della FED; la crisi del 2009 che non è mai finita ed è tutt’ora in atto; basta?

          • Do-Or-Do-Not on

            fonti e approfondimenti dimostranti che da politiche Malthusiane derivano tali crisi?

            Specialmente la crisi del ’29 mi interessa, dato che il periodo di natalità ridotta in USA va dal ’31 al ’41 me lo devo spiegare questo miracolo Malthus che agisce retroattivamente.

          • Do-Or-Do-Not on

            Grazie per i link, sempre molto interessante la scuola austriaca, ma non vedo niente che colleghi il controllo delle nascite alla crisi del ’29…

          • No non il controllo delle nascite io le ho detto che Keynes prese a modello Malthus. Siccome Keynes nel proporre una soluzione alla crisi del 29 mise in atto una politica economica cosiddetta “del lato della domanda” essa è basata sulla visione Malthusiana dell’economia cui fa da sponda quella sociale chiaramente, visto che alla fine sui poveri cristi che saremmo noi tutti essa si ripercuote.
            La pappa pronta non gliela dò mi spiace se ci tiene davvero dovrà darsi da fare e cercare; che per Malthus l’accumulo di ricchezza fosse un male è assolutamente certo, criticava Smith su questo che invece vedeva un aumento di ricchezza nel risparmio.
            Siccome però non mi piace rimandare la gente a mani vuote le lascio una simpatica canzoncina, un pò in anticipo sui tempi invero, che in chiave ironica riassume davvero bene il pensiero economico dei nostri personaggi; e vedrà che se si sforza di fare 2+2 comprenderà da solo il filo rosso che lega un certo epnsiero economico ad un certo pensiero sociale…

            https://www.youtube.com/watch?v=7uKnd6IEiO0

          • Do-Or-Do-Not on

            Si ma qua si parla di demografia, mica di politica fiscale e di propensione al consumo!!

            Ho capito che è tutto collegato, ma fino a un certo punto: sia a una politica consumista che una molto conservatrice può corrispondere sia ad alta che a bassa natalità!

            Grazie per il divertente video.

          • Do scrive:
            “Attenzione, il malthusianesimo e’ presidio medico-chirurgico, puo’ causare piedi gonfi, gastriti, noia, ed Enzo Pennetta, in nessun particolare ordine.”
            .
            Sto cercando un qualche motivo perché dovrei continuare a sopportare le sue frasi che sono un continuo scherno per il sottoscritto e per altri che qui intervengono.
            Il fatto è che non ne trovo nessuno.
            Quindi con questo la saluto e le auguro di fare il troll altrove.

  6. Giuseppe Cipriani la pianificazione familiare condotta dalla politica (chi se ne importa dell’ONU voglio dire…) è proprio un’emerita sciocchezza se non vista da altri punti di vista con una grande lente d’ingrandimento.
    Perché, non ci nascondiamo dietro un dito, questi qui hanno grossissime responsabilità; dietro il loro buonismo si cela qualcos’altro indubbiamente. Sradicare intere popolazioni dall’Africa invece che aiutare quei Paesi a svilupparsi non mi sembra la soluzione migliore. Tanto al più non si fa altro viscidamente che far intendere che gli africani siano degli incapac (non sanno rilanciarsi economicamente) o che fanno troppi figli (per questo muoiono di fanno), quando il problema è un altro, provocato dai medesimi. È la stessa storia della “Germania maestrina”: virtuosa, accogliente, pulita, giusta bla bla e poi abbiamo visto tutti cosa hanno combinato… l’affare Volkswagen e corruzione varia, però volevano imporre a livello europea (scavalcando la sovranità nazionale) l’austerity a quei Paesi “spreconi”.

    • Pur essendo d’accordo su un certo atteggimento tedesco, sono dei puritani dei protestanti di prim’ordine bravissimi a dimostrarsi irreprensibili nelle sciocchezze salvo poi essere fregnoni come se non più degli italiani e dei greci (attendo con ansia il giorno in cui il loro mastodontico welfare si dimostrerà essere quella spesa inutile che non può non essere…), credo che in quella faccenda sia stata una tirata d’orecchi venuta al di là dell’atlantico.

      • Vincent Vega on

        Andrea scrive sopra “Guarda che io rispondevo a Flavio ed era ironico” Ahahah scusa Andrea mi sono sbagliato! Ho frainteso! 😉
        Sul resto del discorso nel resto del post (quello da cui traggo la citazione nel virgolettato) devo dire che sono abbastanza d’accordo, tranne che su un punto: è vero che la logica e’ comune a tutti gli uomini, tuttavia non ritengo che su di essa sia possibile fondare una morale. Ci sono logiche indubbiamente “efficenti” come potrebbe essere quella di sopprimere gli anziani e i disabili per alleggerire il welfare, che nessun cristiano approverebbe mai ad esempio.
        Ciò che voglio dire è che non ritengo sia possibile fondare una morale se non su un Assoluto. Se non si riconosce un Assoluto la morale stessa diventa inesistente riducendosi a pura convenzione.
        La Verità e’ una, e la conosciamo bene, gli uomini buoni sono tali perché O credono a tale Verità oppure, anche se dicono di non crederci, de facto vi aderiscono nella pratica. Ma, per le persone che rifiutano non solo la Verità non solo a livello filosofico e religioso, ma anche pratico, in altre parole per le persone che rigettano VERAMENTE IN TOTO la Verità, e’ totalmente impossibile essere buone. Questo proprio perché la morale è oggettiva, non soggettiva, pertanto non può essere contemporaneamente cosa buona dar da mangiare ad un barbone o dargli fuoco.

        • Guarda ti offro un approccio logico dell’aldiquà; Rothbard fonda la sua morale sul concetto di proprietà partendo dalla proprietà di sè stessi. Ti dico anche però che pur essendo un tomista nel metodo fu un ateo e in argomenti decisamente scottanti come l’aborto fu un pro-choice; questo per farti capire chi leggerai semmai lo cercassi, sebbene si fece sempre più cristiano non mi pare si sia mai convertito; egli approda però alla fondazione di un sistema economico sociale basato sul concetto di proprietà privata per molti versi simile al concetto di virtù in Aristotele, il che non stupisce se tieni conto del metodo tomista.
          Quindi riprendendo il suo approccio ti dico che un provvedimento che sopprimesse gli anziani (come in uso nell’isola di Sardegna d’un tempo) sarebbe ingiusto ed illogico.

  7. @Vincent Vega

    Nei commenti di un seguitissimo blog di scettici razionalisti ho letto un messaggio in cui si dava con la massima naturalezza e leggerezza l`agghiacciante definizione di “effetti collaterali paratumorali” all`eventualita` di una gravidanza.

    • Vincent Vega on

      Ma questo è niente Lovinski. Vedrà in futuro. Vedrà a cosa arriveremo. Non sono pessimista, solo realista. Almeno metà della popolazione occidentale ha perso completamente la nozione di cosa sia l’etica e la moralità, e no, non sto esagerando. Stiamo tornando indietro ai tempi dei Cananei, con la differenza che ora i sacrifici umani sono legalizzati e legittimati.

      • Da una parte ci viene venduta come soluzione taumaturgica di tutti i problemi economici-sociali la formula “ci vuole piu` Europa”, dall`altra, per qualsiasi altro problema antropologico, “ci vuole piu` sesso”, o forse sarebbe meglio chiamarlo come NIetzsche reiben, strofinarsi; io ci vedo un collegamento.

    • Vincent Vega on

      Qua ci vuole una bella ripulita, speriamo che Cristo torni presto e faccia ciò che Ulisse fece coi proci al suo ritorno.

      • ****Qua ci vuole una bella ripulita, speriamo che Cristo torni presto e faccia ciò che Ulisse fece coi proci al suo ritorno.****
        .
        Ho dei dubbi circa la possibilità che “Gesù possa tornare operando una azione di pulizia”. Rimanendo nell’ambito squisitamente dottrinale (aprendo del resto una parentesi – solo – relativamente “OT”) mi pare che il Vangelo riproponga iterativamente l’importanza preponderante della Testimonianza (indipendentemente da secondi fini e indipendentemente da come vadano a finire le cose…).
        .
        Il vero problema di tutti gli interventi istituzionali che oggigiorno puntano a stabilire un “oggettivo percorso riproduttivo” é soprattutto il fatto che tutti sono caratterizzati dalla persistente mancanza di presa d’atto che la fecondità é (lo deve essere necessariamente…) prima di tutto conseguenza di amore e dialettica nell’affrontare il proprio e altrui egoismo. Solo con presenza di amore e stemperamento equo e reciproco dell’egoismo si acquisisce una “riproduzione rispettosa” .
        .
        Le politiche accennate nell’articolo sono inoltre frutto di “paura”. Paura più o meno inconscia per il futuro e, in particolare, paura di perdere quello che di acquisito rende la moderna società il massimo che l’uomo é riuscito finora a fare nell’ottica del “bene comune”. Sono inoltre l’ovvia conseguenza di una visione “deterministica” che ipotizza (erroneamente) LA semplice linearità fra causa ed effetto; linearità che oltre a non poter sussistere in problematiche così complesse ed articolate richiederebbe a priori molta più analisi e ricerca di quelle ricavabili dalla banale applicazione di qualche procedura statistica a serie di dati già all’origine implacabilmente insufficienti (oltre che parziali).

        • Vincent Vega on

          Sono d’accordo su tutto Beppino. Sulla “ripulita” che dovrebbe operare Cristo mi riferivo proprio al separare i capri dalle pecore, Mt 25:41 😉
          Per il resto nulla da dire, ineccepibile, e’ appunto l’egoismo, l’essere centrati su se stessi, il vero problema. L’amore e’ relazione.

          • Vincent Vega on

            “Vincent, scusami , una curiosità : Tu quanti figli hai..?”

            Ciao mente libera, ho visto adesso la domanda, posso chiederti, gentilmente, il perché di questa domanda così personale? Grazie. 🙂

          • Mentelibera65 on

            Perché ho letto tutte le cose hai scritto , e i tuoi molti giudizi sulle persone relativamente al fare o non fare figli . mi chiedo quindi tu quanti ne abbia , e che rapporto hai nella tua vita personale con la possibilità di lasciare totale spazio alla provvidenza su questo . Sai siamo in una società abituata a giudicare senza fare esperienza . Spero che tu non sia tra questi .

      • Vincent Vega on

        Mentelibera65 scrive “Perché ho letto tutte le cose hai scritto , e i tuoi molti giudizi sulle persone relativamente al fare o non fare figli . mi chiedo quindi tu quanti ne abbia , e che rapporto hai nella tua vita personale con la possibilità di lasciare totale spazio alla provvidenza su questo . Sai siamo in una società abituata a giudicare senza fare esperienza . Spero che tu non sia tra questi .”

        No, non ho ancora figli, anche perché ho 26 anni, e lamia ragazza ha 5 anni meno di me, ma siamo certamente aperti (sperando davvero che lei sia quella giusta, lo dirà il tempo) ai figli già ora, ovviamente se dovesse rimanere incinta ne’ io ne’ lei prenderemmo anche solo in considerazione l’idea di abortire. Ovviamente, nel caso, spero che il Signore ci mandi figli sani, ma ad ogni modo non abortiremmo. Usiamo metodi contraccettivi naturali, e finora vanno benone. 🙂
        In passato, prima della mia conversione (con quello che mi è successo posso quasi dire che il Signore ha VOLUTO che mi convertissi) ho frequentato brutta gente, comprese ragazze poco affidabili, ora non solo sono cambiato ma grazie a Dio ho conosciuto una persona che condivide i miei stessi ideali. Se tutto va bene da qui a non molto (massimo massimo 3/4 anni) ci sposeremo, se tutto va come deve andare.Spero di aver soddisfatto la tua curiosità mentelibera65. )

        • MenteLibera65 on

          Si l’hai soddisfatta. Io di figli ne ho 3. Se vuoi un piccolo consiglio valuta meglio i tuoi giudizi, e aspetta di vivere un po di più la tua vita (vita di fede e quotidianità). Comincia col fare esperienza concreta di croce vissuta con Gesù, e non ti fidare dell’eperienza degli altri. E soprattutto non ti fidare di te stesso, perchè davanti alla prova non hai idea di quello che sarà la tua reazione, anche se oggi ti sembra scontato di conoscerla. Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, c’è sulla scrittura. Essere umili significa sopratutto non fidarsi di se stessi.
          P.S. Non ce l’ho con te…mi rivolgo a te ma ovviamente è un discorso generale.
          Troppe persone valutano intellettualmente le esperienze ed i peccati degli altri, senza mai però vivere in prima persona le medesime situazioni, soprattuto quando si parla di figli.

          • Vincent Vega on

            Mentelibera, sostanzialmente concordo, grazie per il consiglio. La cosa che mi ha colpito (se hai letto anche i commenti da Facebook che ho riportato, presumo che tu mastichi abbastanza l’inglese ma in caso contrario te li traduco) e’ vedere l’essere umano ridotto ad oggetto, se un bambino lo vuoi allora è un bambino già quando è dentro di te, altrimenti è un parassita. So bene che ci sono ragazze/donne abbandonate e lasciate da sole, che sono arrivate a certe decisioni più per colpa dell’ambiente nel quale vivevano e sono cresciute che per colpa loro (penso a molte brasiliane cresciute nella povertà e senza istruzione ne educazione), ma purtroppo in giro vedo tanta Amoralità, prima ancora che immoralità. Si è proprio diffusa un’incapacità di discernere il bene dal male, per questo dobbiamo ringraziare lo stramaledetto principe di questo mondo e i suoi demoni, a loro va tutto il mio odio, non alle persone che ne sono, inconsapevolmente, vittime.
            In realtà, come ho scritto, anche io sono cambiato molto dopo la mia conversione (avvenuta, paradossalmente, proprio grazie al Male) pertanto so bene che non bisogna confidare nell’uomo ma in Cristo, è proprio vero quando diceva “senza di me fate niente”. Quindi grazie per il consiglio mentelibera, sul serio, anche più sopra (o più sotto, non ricordo) ho riportato un passo di San Paolo che spiega bene chi sono i veri nemici, e non sono i peccatori, ma le entità che del peccato sono origine e causa.
            Anchd quando ho scritto “”””””””””persona””””””” con molte virgolette non intendevo diffamare la persona in se, ma far notare che quando ci si allontana da Cristo la Bestia prevale, inevitabilmente, capovolgendo i nostri parametri di giudizio reali, mostrandoci ciò che è buono come brutto e ciò che è orribile come desiderabile, in questo senso posso dire che la persona scompare per lasciare spazio alla bestia e alla volontà della Bestia. Cristo invece ci chiama ad essere umani per davvero.

          • Vincent Vega on

            E adesso, per cercare di essere più vicini a DIO, stiamo valutando l’opportunità di provare ad essere interamente fedeli al Catechismo, facendo il voto di astenerci dai rapporti sessuali fino al matrimonio. Entrambi ci rendiamo conto che sarà difficile, ma pensiamo che ne valga la pena per onorare GESÙ. Fino adesso non abbiamo avuto la forza di fare ciò, ma ci rendiamo conto che ne vale la pena. Per il resto che dire Mentelibera, cerchiamo tutti quanti di essere veri cristiani nella vita di tutti i giorni, con la Fede e con le opere, in quanto mi risulta che la Fede senza le opere non porta alcun frutto. Il mondo faccia pure quello che vuole.

          • Giuseppe Cipriani on

            Anche se è OT, anche se io sono agnostico (di quelli che non vedono segni di Dio in giro), ti dico, caro Vincent, che ammiro la tua fede perché percepisco che è vera e non di facciata. Che sia frutto di un cammino anche tribolato come fai intendere è pure indice di una svolta di vita che ha lasciato il segno, si sente davvero.
            Pensa che prima del tuo intervento chiarificatore avevo pensato che ti mancava la fedeltà al magistero della Chiesa riguardo ai rapporti prematrimoniali, ma adesso ha capito che anche in questo caso la tua consapevolezza è totale, com’è totale il desiderio che avresti di provare a essere casto con la tua fidanzata fino al matrimonio, pur sapendo che non sarà facile…
            Mi si scuserà l’OT sfacciato, ma il forum è fatto anche di rapporti umani e quando qualcosa si ha voglia di dirlo col cuore credo che vada detto.

          • Vincent Vega on

            @ Giuseppe Cipriani

            Grazie Giuseppe. 🙂
            Beh non ritengo di avere merito per la fede che ho adesso, chiunque avesse vissuto ciò che mi è successo credo l’avrebbe trovata, a meno di non negare l’evidenza.
            Diciamo che il mio caso è uno dei tanti che dimostra che il Signore tra il bene anche dal male. 🙂

  8. Al di là delle scelte più o meno scellerate o più o meno azzeccate della politica, il problema dell’aumento demografico si proporrà prima o poi come uno dei grandi dilemmii dell’umanità. E’ una semplice questione geometrica: il pianeta dispone di una superficie limitata e se l’umanità dovesse riprodursi al ritmo del secolo XX (quando si è quadruplicata) allora tra soli mille anni noi italiani avremmo a disposizione solo pochi millimetri (avete letto bene: millimetri!) quadrati di terreno a persona. La sopravvivenza sarebbe quindi impossibile anche qualora immaginassimo di edificare palazzi alti chilometri e di stivarci pure nel sottosuolo.

    • Discuteremo in questi tre contributi appunto di questo: del limite, di quale sia, di come si possa essere ingannati, del perche’ si possa essere ingannati e delle strategie attraverso cui si possa essere ingannati.
      Capiremo allora che, pianificazione familiare si può intendere partendo dall’alto come “controllo demografico di alcuni” o partendo dal basso come “paternità responsabile di tutti”.
      A secondo del punto di partenza si può arrivare a risultati finali molto diversi in termini di giustizia ed equità sociale.
      Come vedrà alla fine dell’articolo il rischio della prima è reale. Se lo comprendiamo però è possibile una soluzione diversa in cui le scelte e la politica sono determinanti.
      Se non lo comprendiamo le scelte e la politica le faranno altri per noi e su di noi.

    • Flavio afferma:
      “il problema dell’aumento demografico si proporrà prima o poi come uno dei grandi dilemmii dell’umanità. E’ una semplice questione geometrica: il pianeta dispone di una superficie limitata e se l’umanità dovesse riprodursi al ritmo del secolo XX (quando si è quadruplicata) allora tra soli mille anni noi italiani avremmo a disposizione solo pochi millimetri (avete letto bene: millimetri!) quadrati di terreno a persona…”
      .
      Vada a vedere i grafici sulle curve di popolazione che ho postato sopra, dove sta l’esplosione demografica?
      E se non le bastano, ecco cosa sta avvenendo in realtà:

      .
      Quanti siamo e quanti saremo. Evoluzione della popolazione mondiale 1950-2010 e previsioni fino al 2100 (verde: mondo; arancio: Paesi meno sviluppati; azzurro: Paesi più sviluppati). Fonte: United Nations, Population Division, 2011

      • E si che ha riportato testualmente le mie parole: se l’umanità dovesse riprodursi al ritmo del secolo XX….
        Ora io so bene che le previsioni parlano di un calo drastico della natalità, ma il mio esempio voleva far notare che se tornassimo al modello della “famiglia felice” del secolo scorso che si trovava in una società in crescita, poco secolarizzata e dove, a detta di molti, le persone erano disposte a sacrifici che noi invece rifuggiamo, nel giro di pochi secoli avremo esaurito lo spazio fisico per potr sopravvivere e che quindi quel modello, a medio-lungo periodo, non è sostenibile. Ed anche se i numeri fossero minori, non sarà sostenibile nel lunghissimo periodo.

    • Do-Or-Do-Not on

      Al momento la curva demografica pare andare stabilizzandosi.
      Giustamente non e’ pensabile di progredire col ritmo del XXesimo secolo, indipendentemente dal progresso tecnologico in atto.
      Quindi bisogna aver chiaro che una regolazione della natalita’ a livello globale e’ necessaria.

      Tale regolazione al momento non si pone come grande problema, perche’ sembra venire in automatico dalle condizioni sociali ed economiche che si sono mano a mano venute a creare e sviluppare:
      1- Piu’ il benessere aumenta, la civilita’ diventa meno rurale e piu’ urbana, i figli meno un patrimonio da sfruttare per il sostentamento diretto, la cultura piu’ abbondante e quindi meno passivazione, ergo la famiglia diventa una scelta non un obbligo dettato dalla sopravvivenza.
      2- L’economia delle regioni urbane e sviluppate regola la disponibilita’ e fornisce una diretta stima dell’impatto di un nuovo nato sulle risorse disponibili.

      Il risultato e’ che la popolazione si autoregola influenzata da diversi influssi e spinte di tipo economico e sociale.

      Senza agitare fantasmi e spauracchi ambo le parti.

      L’idea Malthusiana comprendeva l’ipotesi in cui il numero di figli fosse stato indipendente da queste due forze demografiche ma per cui fosse principalmente dovuto a ragioni di carattere radicato culturalmente, e quindi non modificabile in tempi brevi, con conseguente proseguo della progressione geometrica della popolazione e conseguente scenario da catastrofe demografica.

      A quel punto sarebbe stato necessario intervenire con politiche di limitazione delle liberta’ personali.

      Tale eventualita’ che non si e’ mai verificata, se non in particolari regioni della Terra (Cina).

      Per questo non capisco bene l’idea culturale dietro a questo sito:
      Da un lato si sbandiera il gender come proglomeno di una apocalisse demografica, sposando l’ipotesi che la cultura e’ di gran lunga il principale motore dell’andamento demografia. Dall’altro si rifiuta il Malthusianesimo che e’ la logica conseguenza del considerare la cultura come principale motore della demografia.

      E cosi’ via di contraddizione in contraddizione per gli altri argomenti che e’ meglio non citare…

      • Siccome scrivi amenità allora vediamo di separare il grano dal loglio; è assolutamente errata come proposizione poichè scambia la causa con gli effetti; l’aumento di benessere amico caro segue la ricardiana legge sulla divisione del lavoro; quindi più lavoratori più divisione più lavoro più prodotti, più utilizzatori finali di bene come vede sono in accordo.

  9. Bell’articolo mi pregio poter offrire una solida trattazione logico economica a favore della critica malthusiana; per chi avesse familiarità con la scuola austriaca di Menger Mises Rothbard et al. la tesi malthusiana è ampiamente discussa e rigettata. L’errore tutto sta nell’ipostasi fondante si ragiona infatti per equilibri che vengono assunti sempre identici a se stessi nel lungo periodo, l’azione umana invece si muove nel tempo e nello spazio. Per sintetizzare e rendere chiaro ciò che intendo esplcio con qualche esempio: l’età della pietra non è finita perchè è finita la pietra ma perchè l’uomo ha scoperto i metalli; ancora nel 1700 l’umanità affronta la sua prima crisi energetica, scarseggia infatti il legname per la prima volta nella storia, cosa che portò all’utilizzo del carbone e gli alberi sono ancora qui con noi.
    Alla fine si tratta di riprendere sviluppare e sistematizzare della tesi di Emerson.

  10. La discussione è nutrita e interessante, invito solamente tutti a fare riferimento agli aspetti scientifici e sociologici e ad evitare di fare considerazioni di tipo religioso che non sono le tematiche del sito e che, per esperienza, finiscono comunque per portare la discussione fuori tema impedendo di capire le tematiche scientifiche e sociologiche che sono l’intento del sito.
    Grazie.

  11. Do-Or-Do-Not on

    Comunque leggendo il memorandum per esteso, dice cosa ben più condivisibili e meno spaventose
    1- L’infame tabella è una lista di possibili cose, ma non tutte auspicabili nè realistiche.
    2- L’immagine ideale della famiglia americana con 3+ bambini non era allineata coi tempi nè auspicabile.
    3- L’intero documento è fondamentalmente una richiesta a fare più investigazioni più precise sul numero di “unwanted childbirth” e “illegal abortion”, a seconda del risultato di tali investigazioni ancora da compiere sarebbe stato possibile (pag. 3) “seems to be as much reason to believe that the US will shortly be worrying about too few births as about as too many”.

    Insomma quel documento non era evidentemente un programmatico per l’ideazione di un controllo delle nascite imposto, ma una richiesta di nuovi studi evidenziato che con le presenti (del ’69) conoscenze demoscopiche non si poteva dire assolutamente nulla sul futuro demografico della nazione.
    Riconosce (pag 4) che il presente documento era “loaded with assumptions” e “it is proposed […] (the assumptions are to) be clarified and subjected to empirical test”

    Il documento si chiude a pagina 8 in modo COMPLETAMENTE dubitativo rimandando a nuovi studi lo stabilire:
    “Do we need one? If so, how soon? The anticipated gain is worth the likely costs?”

    Solo nel caso in cui il futuro si fosse rivelato completamente fuori rotta, allora, forse, intervenire con estrema cautela “there are, of course, excellent reasons for caution” e alla fine comunque rimanda il giudizio alla società “be subjected to critical scrutiny”, quindi nulla di imposto dall’alto.

    In ogni caso il documento è molto interessante e non lo consocevo, grazie per averlo linkato.

    • Confermo la sua interpretazione sull’analisi storica del documento ma allo stesso tempo credo che il documento abbia fatto “giurisprudenza” e molte idee siano state riprese al di la degli empirical test e delle assunzioni da chiarire e giunte fino al presente, come cerchero di evidenziare nei prossimi contributi. E’ proprio per questo che ritengo si tratti di un ideologia.

  12. Giuseppe Cipriani on

    Sarò sincero… Purtroppo questo è uno di quei casi in cui la discussione si perde in rivoli che portano a delle secche, perde mordente perché ciascuno porta avanti piccole questioni, dei “credo che sia” che in realtà sono un “io so che è così”. Direte “da che pulpito vien la predica”, vi dico “sì, avete ragione”, ma anche “fidatevi di un esperto della materia che in passato qui su CS ha esagerato i toni, i personalismi, il “so tutto mi”…
    .
    Ecco, detto questo, chiarito che si potrebbe tutti essere più costruttivi, più aperti all’ascolto, e magari attendere che la questione sia sviscerata in toto dall’autore prima di mettere le mani sul fuoco, ecco che la questione aperta è tra chi reputa che la società sia controllata da certi meccanismi maltusiani e chi, magari più ottimista, ritiene invece che si tratti di normali meccanismi di convivenza civile, sia pure tra modi diversi di intendere il mondo…
    .
    Insomma, scopro l’acqua calda, ma da romantico quale mi sento in questi giorni, non riesco a vedere tutto il male che pare esserci secondo l’allarme lanciato dall’articolista, vedo piuttosto delle dinamiche che mirano a dividere la società tra chi ha i soldi e il potere e chi non ce li ha… Tra chi ha la cultura per cercare di dominare e chi non ce l’ha, tra chi vuole ancora più potere e chi vorrebbe averne un po’… Com’è sempre stato e come sempre sarà, ché come dice il levitico, mi pare a memoria dopo una bisboccia, non c’è niente di nuovo sotto il sole. Purtroppo o per fortuna, come direbbe Gaber se fosse ancora qui tra noi.
    .
    Sera a tutti.

  13. MenteLibera65 on

    Personalmente aspetto con ansia di vedere queste prove, se ci sono, che l’applicazione delle teorie malthusiane e le indicazioni di Jaffe siano state strategicamente pianificate ed applicate da un gruppo di potere che le abbia imposte a livello mondiale.
    La mia sensazione è che questi principi, ideati in periodi storici quando la situazione demografica sembrava fuori controllo, oltre ad essere la fiera dell’ovvio, siano poi stati applicati a macchia d’olio in modo incidentale.
    Cina ed India a parte, che lo hanno fatto in modo scientifico , per tutto il resto del mondo si è trattato del risultato di spinte naturali derivanti dalla stessa popolazione in una fase di crescita economica e culturale.
    L’effetto combinato dell’emancipazione femminile, della trasformazione dei figli da risorsa a costo, dell’aumento della scolarizzazione con conseguente ritardo dell’accesso al lavoro e del maggiore e più sicuro ricorso agli anticoncezionali, è la vera causa della diminuzione delle nascite. In tutto questo l’aborto è, per numeri soprattutto in occidente, assolutamente marginale , mentre la teoria del gender non si capisce come possa incidere , ma in ogni caso non incide certo di più dei tanti religiosi che si auto-rendono sterili, abbassando anche essi la percentuale di nascite.
    Di tutte queste cosa quindi , quella realmente ed efficacemente anti-procreazione, è la contraccezione. Ma la contraccezione è una pratica desiderata da secoli e solo ora diventata praticabile dal punto di vista tecnico.
    E’ un desiderio che viene dal basso e che ovviamente si incontra con una spinta economica da parte delle multinazionali, che lavorano non per diminuire i figli, ma per aumentare i contraccettivi venduti e guadagnare soldi.
    Nulla meglio del capitalismo e del consumismo è foriero di diminuzione delle nascite , non c’è bisogno di pianificazioni malthusiane o altro, basta lasciare che il mercato faccia la sua parte, e i figli, diventati anti-economici per antonomasia, diminuiranno automaticamente.
    Il complotto non c’è. Il complotto siamo noi.

  14. Infatti sento odore (ma sempre posso sbagliarmi) di complottismo per poi… difendere l’dea della famiglia tradizionale come fulcro centrale della società, ecc. ecc. Ma aspettiamo la seguente puntata…

    • Giuseppe Cipriani on

      Beh, Flavio, al di là di tanti bei discorsi/analisi che si potranno fare sull’origine del calo demografico nei paesi economicamente avanzati, la famiglia è e rimarrà il nucleo centrale di una società, nucleo fondante da cui parte tutto (educazione delle giovani generazioni in primis), e che quindi dà l’imprinting al futuro di una società civile. Questo è un dato di fatto.
      Che poi la maggior parte delle famiglie sia “tradizionale” (inteso come famiglie composte da un maschio e una femmina come genitori, al di là del sacramento matrimoniale), e vada tutelata e difesa, è pure un dato di fatto che giustamente si manterrà nel tempo; l’altro tipo di famiglia, quello meno “tradizionale” (con genitori dello stesso sesso), che non caldeggio perché non mi entusiasma, farà pure la sua parte io credo e spero, ma, dati i numeri, in modo marginale.

      • Ah certo Giuseppe, c’è anche quel tipo di famiglia… Per famiglia tradizionale intendevo più quella del: “andate e riproducetevi”, quella dove la donna si occupa prevalentemente della prole e che questa sia possibilmente numerosa, senza forse arrivare al limite di quella descritta nel libro: “Sposati e sii sottomessa”, che certo successo e certo scalpore ha suscitato… ma l’idea è un po’ quella. E’ il modello di famiglia comune a metà del secolo scorso ma che oggi, per i motivi che più sopra abbiamo elencato, non esiste se non in casi maginali.

        • ****“Sposati e sii sottomessa”****
          .
          Bel libro, anche “difficilino” ed “impegnativo”. Porta molta “discussione”, anche quando non é stato letto. Anzi…, prevalentemente quando non é stato letto.

          • Ho letto degli estratti e un paio di interviste con l’autrice e direi che il suo messaggio è chiaro e comprensibile. D’altri tempi (è un’idea che poteva stare un piedi due secoli fa) ma è di facile comprensione.

          • “Ha ragione lui, sposalo, fate un figlio, obbediscigli, fate un altro figlio, trasferisciti nella sua città, perdonalo, cerca di capirlo, e infine fate un figlio”.
            .
            “Sottomettersi significa lasciarsi portare dal nostro uomo, accettando di obbedire perché si sa che conviene”.
            .
            “Noi donne vogliamo controllare le persone che abbiamo care. Siamo capacissime di manipolarle, abbiamo dei radar raffinatissimi nel cervello, strumenti super sofisticati che l’uomo si sogna”.
            .
            “L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza. La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio”
            .
            “A me l’uomo che ha opinioni rocciose e mena fendenti coraggiosi piace moltissimo”
            .
            “Troppe donne sono in lotta con i mariti, i compagni, e diventano insopportabili. Solo perché non hanno capito il segreto ell’accoglienza, e poi della sottomissione, dell’obbedienza come atto di generosità”.
            .
            Più chiaro di così…
            (fermo restanto ovviamente che ognuno vive come gli pare)

          • ****Più chiaro di così…
            (fermo restanto ovviamente che ognuno vive come gli pare)****
            .
            Frasi solitarie e decontestualizzate (ricavate probabilmente dai books di google…). Le rinnovo l’invito a leggersi (effettivamente) il libro… e lasci la “statistica” da lei propinata (comunque “presunta” e… velatamente spocchiosa) circa scelte di nicchia o meno; ammesso sia così può anche darsi che la numerosità delle persone che approvano le correnti di pensiero non c’azzecchi col fatto di rendere le stesse culturalmente significative (parlo delle correnti di pensiero… ovviamente). Ci mediti sopra.

          • Nelle interviste ribadisce perfettamente questi concetti, quindi non giriamoci troppo attorno…

          • ****Nelle interviste ribadisce perfettamente questi concetti, quindi non giriamoci troppo attorno…****
            .
            A ridaie… bisogna anche “capirli” però (i concetti).
            .
            Ritorniamo all’origine: “…dove la donna si occupa prevalentemente della prole e che questa sia possibilmente numerosa, senza forse arrivare al limite di quella descritta nel libro”… sono parole sue.
            O non ha letto il libro (cosa probabile) o non ha capito bene la “visione” della donna li espressa (cosa altrettanto probabile…).

          • Si tranquillizzi… non l’ho capito solo io ma tutti quelli quelli che hanno avuto occasione di leggere o ascoltare le ragioni dell’autrice.

      • Non lo escludo, mi piacerebbe comunque sapere quali governi o quali organismi hanno applicato strette sull’economia con l’intento di contenere lo sviluppo demografico.

        • Dal punto di vista economico la cosa è più subdola perchè le tasse possono essere dirette o indirette (sui consumi).
          Sulle dirette la tassazione o detassazione per figlio dipende da paese a paese. Il confronto è difficile perche ogni paese può compensare o meno con benifit cash che possono ribaltare tutto.
          Cmq, a mio avviso, la forma di deterrente economico più forte è sulle indirette. Già il solo fatto di avere figli e non vedere riconosciute le spese sostenute in modo sostanziale nella dichiarazione dei redditi, è una forma di pressione economica gigantesca. Il fatto di non erogare servizi per le famiglie ed obbligare ad ulteriori oneri è un altra forma di pressione molto forte.
          In modo diretto che io sappia l’esempio classico è la Cina e qualche stato dell’India.
          Le forme di pressione sugli aiuti ai paesi in via di sviluppo da parte dei vari organismi internazionali, vincolati a scelte di controllo delle nascite sono praticate da molti anni come denunciato da numerose organizzazioni ONG. Onu (attraverso UNFPA) in testa e Banca Mondiale a seguire.

          • Kissinger nel ’74? E quel documento parla di aumentare i prezzi o di stringere sull’economia per contenere l’aumento demografico? Suona strano… dal momento che l’economia Usa si è sempre basata sul favorire i consumi per aumentare la domanda. E questa si sa che viene alimentata non solo dalle maggiori esigenze di consumo del singolo, ma anche dall’aumento demografico, provenga questo dall’immigrazione, dall’aumento della fertilità o da altre cause.
            Se poi in epoca di guerra fredda gli Usa hanno ideato (tra mille altre proposte) anche quel sistema per debilitare quei paesi oggetto delle loro mire espansionistiche, beh… non mi sembra molto significativo come esempio, soprattutto dal punto di vista di un economista. Penso che al signor Ford, come al signor Agnelli o al signor Honda… quanta più popolazione esista tanto meglio è, perchè è chiaro che con più clienti a disposizione c’è più possibilità di collocare i propri prodotti, anche perchè l’industria automobilistica dei paesi in crescita non esisteva proprio. E mi sembra che l’economia del sec. XX non si sia mai discostata da quest’idea.

          • Flavio dice:

            ” Penso che al signor Ford, come al signor Agnelli o al signor Honda… quanta più popolazione esista tanto meglio è”
            .
            Vede Flavio, quello che conta non è quello che pensa lei che dovrebbe pensare Kissinger, quello che conta è ciò che Kissinger davvero pensava.
            Ed era una riduzione della popolazione dei paesi che non fossero gli USA.
            .
            Riguardo alla popolazione USA quello che si voleva sin dai tempi di Margaret Sanger, era la riduzione della popolazione di colore (vedi negro project).
            .
            Questa è storia, le opinioni non contano.

          • Vincent Vega on

            Margaret Sanger è proprio la fondatrice di quella lobby di assassini chiamata Planned Parenthood infatti. 🙂

          • Quello che non ho trovato in quel documento è la parte dove parla di rendere difficili i consumi per contenere l’incremento demografico e se quest’idea fu relamente messa in pratica. Quando avrò un po’ di tempo gli darò una lettura.

          • Allora equivoco chiarito, in quanto alcuni interventi precedenti parlavano in altri termini.

  15. A proposito di Texas e complotti, si ricorda Prof. Pennetta di 5 mesi fa?
    http://www.enzopennetta.it/2015/05/gotti-tedeschi-il-neomalthusianesimo-e-allorigine-della-crisi/#comment-37678
    Déjà-vu! 😀
    La sua ultima frase mi fa ancora tanto sorridere!
    .
    Al Dott. Pozio i miei ringraziamenti. La seconda parte appena integrata poi… questo per me è la Bellezza della Scienza e la sua grandiosa utilità. Ho fiducia (non fede) nelle capacità. Grazie per avermi fatto brillare gli occhi di stupore.

    • La ringrazio, e mi sono trattenuto perche’ l’altro aspetto è la rivoluzione informatica ed elettronica con la capacità di gestire enormi quantità di informazioni e calcoli consumando sempre meno.
      Tanto per dare un idea, nel 1979 un HD aveva 0.01 GByte oggi siamo oltre 1000 GByte, una variazione di 5 ordini di grandezza. Con pesi e volumi ridottissimi.
      Il costo di 1 GB nel 1980 era di 1 milione di dollari, oggi è di 0.1 dollari, una variazione di 7 ordini di grandezza.
      Diciamo che la realtà ha superato la fantascienza.

  16. Leggendo l’articolo ci si rende conto di come la mente umana non abbia confini (e ben venga!) purtroppo essa non si espande solo nelle infinite possibilità del bene ma anche in quelle voragini che sono le possibilità del male. Mi auguro che aumentino sempre più le menti a servizio del bene, tanto da poter contrastare le altre.

  17. Flavio
    Leggere stralci di un libro NON è leggere un libro! Per cui, come puoi giudicare?!
    È inaccettabile! È vera e propria disonestà intellettuale!
    Ma come si possono portare avanti questi argomenti, mi chiedo.
    La carrellata di stereotipi è sempre infinita, come i rotoloni regina mi verrebbe da dire: famiglia tradizionale, fondamentalismo…
    Ma si può essere davvero così banali?
    Già queste etichette utilizzate non funzionano e screditano chi le uso. Sono solo fumo negli occhi. Punto.
    “Tradizionale” associato a “famiglia” non significa proprio niente. Perché da tutti i punti di vista (non parliamo del matrimonio) per “famiglia” s’intende una struttura sociale aperta alla vita. Il resto è fuffa.
    In questi parametri rientra una discussione seria, altrimenti possiamo pure discutere sul sesso degli angeli.

    • Dom, ho riportato dei passi virgolettati che non lasciano spazio ad interpretazioni personali. Riguardo la famiglia tradizionale, se lei crede che il modello di famiglia non sia cambiato nel trascorso dell’ultimo secolo, allora potrebbe anche dire che non c’è differenza tra “tradizionale” ed “attuale”, ma sappiamo che non è così…

  18. A onor del vero nel proseguo della saga gli Spaziali estinguono proprio per il loro egoismo.

  19. Giuseppe Cipriani on

    La lunghezza del post, distribuito su tre giorni, e con approfondimenti anche ostici, non ha facilitato la discussione, purtroppo.
    Colpa anche di chi, come me, non ne sa troppo per intervenire con costrutto… Colpa anche dei molti OT. Mi spiace per Alfonso che su molti aspetti ha intanto seminato senza raccogliere consensi o altri punti di vista.
    Resta, per me, il fatto assolutamente evidente della sproporzione delle enormi risorse e ricchezze gestite da pochi “eletti” a detrimento dei molti “poveri bischeri” che le vedono col binocolo.
    Essendo di animo assolutamente di sinistra, avendo bene in mente le lotte proletarie, l’unica cosa che mi sento in cuore in momenti come questi è la rabbia del popolo buggerato… E allora a tutti dedico la seguente, immortale e sempre buona
    .
    https://www.youtube.com/watch?v=NwiML8pCB7E

    • Giuseppe, concordo che l’articolo è impegnativo ed è un vero e proprio saggio ricco di informazioni e completo, al di là della discussione che ha suscitato nell’immediato, spero che nel tempo si diffonda sempre più e diventi per molti un riferimento sull’argomento.
      Sono fiducioso che andrà così.

      • Giuseppe Cipriani on

        Naturalmente, Enzo, un punto di riferimento là dove la racconta davvero giusta, sperando che là dove invece si narrano sospetti o, più in generale, si cavalcano vecchi e stantii cavalli di battaglia complottistici ci sia invece qualcuno che raddrizzi il tiro… (parlavo più sopra di “altri punti di vista”).
        .
        Insomma non si getta via il bambino con l’acqua sporca, ma l’acqua sporca va fatta andare nelle fogne, nella speranza che alla fine trionfi, per il bene di tutti, solo la verità vera… Pia speranza? Utopia? Forse, ma che bello sarebbe…

  20. Matteo Colovatti on

    Complimenti al dott. Alfonzo Pozio per questo interessante articolo. Dopo innumerevoli letture catastrofiste (da dilettante, s’intende, dato che sono laureato in storia dell’arte e quindi poco ferrato in studi scientifici e sociologici) lette su quotidiani, siti e blog di scienze e geopolitica, sono contento di poter accedere a letture di siffatta onestà intellettuale e “controcorrente”, ormai rare. Un tempo la paura per presunti fatti futuri veniva da profezie millenaristiche ed escatologiche, oggi è spesso scatenata da quegli ambienti (personalità e testate legate al mondo della scienza, così come della politica) che dovrebbero invece muoversi con cautela ed equilibrio. Sono consapevole che certe problematiche legate al cambiamento climatico e all’impatto umano sull’ambiente non debbano essere prese sottogamba, tuttavia, come dimostra anche CS, non tutto è perduto come si vuole far credere! Lo straordinario progresso tecnologico a cui stiamo assistendo (come illustrato brevemente nella parte iniziale dell’articolo), sebbene non risolverà tutti i problemi del pianeta, dovrebbe indurci a vedere il futuro con maggior ottimismo. E di ottimismo, specie fra i giovani come il sottoscritto, ce n’è davvero bisogno!
    Un ringraziamento al prof. Pennetta per questo blog (che seguo ormai da un anno) dedicato ad argomenti complessi ma davvero affascinanti anche per chi, come me, non ne sa molto. Cordiali saluti.

  21. MenteLibera65 on

    Sono scandalizzato che su un sito che si denomina “Critica Scientifica”, si formulino, senza alcuna prova, accuse cosi gravi verso istituzioni internazionali che hanno salvato milioni di persone, e verso singole persone che hanno messo il la maggior parte dei loro soldi a disposizione della comunità sanitaria mondiale, invece di spenderli in Barche da miliardi o di lasciarli ai figli.
    E’ gravissimo che si ospitino brani copiati ed incollati da altri blog di assoluta inconsistenza, senza indicare la loro provenienza e senza controllo ,
    http://sapereeundovere.com/vaccinare-il-mondogates-rockefeller-vogliono-la-riduzione-della-popolazione-mondiale/
    http://www.losai.eu/banca-mondiale-vaccinazioni-per-ridurre-la-popolazione/
    (per inciso il sito losai ha tra gli argomenti più gettonati sono la bufalona delle scie chimiche, a quando un bel approfondimento pure su CS ?)
    Ho già dimostrato in altre occasioni come non ci sia alcuna evidenza che tutto questo sia mai accaduto, e come anche l’ultimo episodio denunciato (quello del Kenya con i vaccini anti-tetano) si sia rivelato una mega bufala, come persino Tempi è stato costretto a confessare.
    Più in generale si accusano intere istituzioni e singoli uomini di star compiendo un genocidio
    senza precedenti e senza alcuna prova, mentre se fosse dimostrato tutta questa gente finirebbe in galera. E per dimostrarlo è molto semplice, visto che si tratta di fare analisi sui prodotti somministrati. Ma non c’è in tutto il mondo , neppure nei paesi più conservatori più stra- stra- stra-cattolici o islamici del mondo, un solo processo in corso per un fatto del genere, di cui si parla “per sentito dire” da decenni. Dovremmo trovarci davanti a centinaia di migliaia , addirittura milioni di donne sterili, tipicamente tutte delle stesse zone e regioni : dove sono ? dove sono queste regioni desertificate dove non nasce più un bimbo?
    Inoltre si da per scontata l’esistenza di sostanze in grado di sterilizzare , senza dare altre conseguenze, le donne, quando l’esistenza di una sostanza simile farebbe felice sia le nazioni che spendono 500 euro a donna per la sterilizzazione volontaria (India) sia l’industria della contraccezione.
    Se avete notizie di reato , la legge vi obbliga a comunicarle al magistrato per il tramite della polizia. Altrimenti scrivere queste cose, senza citare la fonte, prende il nome di calunnia.

    • Guarda che anche l’ONU si può criticare.
      Esattamente come quando si critica un governo, se ne dicono di tutti i colori, in una dialettica democratica. Sono scelte politiche queste eh!
      Malthius, oggi come oggi, non siede (idealmente) solo all’ONU ma in tante Ong e in tanti consigli di amministrazione di multinazionali, con buona pace delle tue lamentale.
      Facciamo un altro passo avanti, in merito alla Troika, visto che i grandi giornali hanno dedicato grossi spazi per il caso greco; non hanno sempre sostenuto i detrattori che quelle politiche economiche erano sbagliate e addirittura “omicide”. MenteLibera, qualcuno ha protestato?
      Qua siamo veramente al paradosso, dovremmo preoccuparci di fare critiche “educate”?!
      Per quanto mi riguarda è fin troppo evidente: così come la Banca Mondiale ha grosse responsabilità in merito all’insolvenza/aggravarsi dei debiti di certi Paesi, la politica ONU esattamente segue per impostazioni un’agenda con un chiaro intento politico.

      • MenteLibera65 on

        Per favore non confondiamo l’economia con la salute.
        Non confondiamo le politiche finanziarie con le accuse di Omicidio (verso i bambini) e Lesioni Personali Aggravate (verso le donne), articoli 575, 582 e 583 del codice penale Italiano.
        Un conto è una critica anche dura, un conto è accusare persone o istituzioni di compiere delitti efferati.
        Ci vogliolo le vittime e le prove.
        Qui non ci sono ne le vittime ne le prove, e non da oggi : da decenni.
        Non c’è un solo giudice al mondo , di qualsiasi fede politica o religiosa che fosse, che abbia provato a intentare una sola causa.
        C’è solo una immensa produzione di diffamazione a mezzo web, di tipo complottistico , con rimbalzo di pezzi e brani di articoli da un sito all’altro, in una moltiplicazione infinita, che ha l’effetto , tra l’altro, di alimentare i dubbi sulle vaccinazioni con relativa tendenza conclamata a rinunciarci, tornando al Medioevo sanitario.
        Chi partecipa a tutto questa disinformazione non è esente da responsabilità intellettuali .

        • Vincent Vega on

          @MenteLibera65
          “Qui non ci sono ne le vittime ne le prove, e non da oggi : da decenni.”

          C’è un altro argomento, del quale ho parlato in questo topic (andando oscenamente off topic) nel quale le vittime e le prove ci sono eccome, e nulla è cambiato, da decenni.
          Quindi, caro Mentelibera?
          Cerchiamo un attimo di andare “oltre”. 🙂

          Come vedi che ci siano le prove o meno (planned parenthood) non cambia nulla, anzi il mondo (mondo inteso in senso evangelico, capisci bene cosa voglio dire) si aggrappa ancora di più e difende ancora di più certe cose.

    • Giuseppe Cipriani on

      Quella dei vaccini (contro il tetano) presunti sterilizzanti è una vicenda vecchia che ogni tanto ritorna, questa volta in Kenya, ma nessuno a quanto ne ho capito anche consultando stampa estera, ha fornito finora prove certe che sostengano l’accusa… Tutto s’è dissolto nel nulla, ma non perché tutto è stato insabbiato come si vorrebbe far credere qui su CS, ma solo perché la gran parte dei campioni controllati non ha dato ulteriori conferme… Visto che il tema non è OT, chiedo espressamente ad Enzo di ritornare sul caso con onestà intellettuale e se è vero, come aveva sostenuto tempo fa, che le sue fonti narravano qualcosa di sconvolgente in merito, lo faccia conoscere anche a noi che invece crediamo che la vaccinazione (antitetanica in questo caso) produca enormi benefici là dove il tetano miete ancora molte vittime…
      Magari anche Alfonso, a questo riguardo, sa qualcosa di certo, conosce documentazioni segrete che raccontino di volontà di sterilizzare attraverso le vaccinazioni. Qualche bella prova, insomma, se c’è, salti fuori.

      • Io credo che se un organizzazione o chi la rappresenta fa un affermazione e la ripete dobbiamo tenerne conto. Così, se Gates afferma che apprezza il lavoro di Rockfeller sui vaccini e che vuole fare lo stesso per cercare di ridurre del 10-15% la popolazione, non posso che prenderne atto.
        Allo stesso modo se poi trovo un lavoro (vedere link HCG) dal titolo Fertility regulating and immunotherapeutic vaccines reaching human trials stage su una rivista scientifica (European Society for Human Reproduction and Embryology) e scopro una tabella che dice: “Table I. Birth control vaccines reaching phase I trials in women” documentando i lavori di molti altri sullo stesso argomento non posso che prenderne atto. Se nello stesso articolo leggo di esperimenti su 148 donne: “These were conducted in three major medical institutions in India, the All India Institute of Medical Sciences and Safdarjung Hospital, New Delhi and the Postgraduate Institute of Medical Education and Research, Chandigarh. 148 women attending the family planning clinics in these Institutions were enrolled for the study following written consent”. Non posso che prenderne atto.
        Se gli autori dell’articolo affermano di essere finanziati:
        “The work on LHRH and HCG vaccines was supported by research grants of The Rockefeller Foundation”, non posso che prenderne atto.
        In tutto questo non c’e’ nulla di segreto, affermazioni pubbliche, studi pubblici, organizzazioni esistenti (GAVI).
        Cosa devo pensare, che stanno tutti scherzando?
        Mi dispiace, non ci riesco. Credo invece che ci sia una frazione di umanità che su queste cose non scherza affatto…in un modo o nell’altro…

        • MenteLibera65 on

          Lei riporta studi fatti da istituzioni private, che possono avere tutte le idee che vogliono, ma non sono istituzioni pubbliche e tantomeno possono imporre le cose. Che la riduzione delle nascite sia considerata da molti un fattore positivo, questo non lo nasconde nessuno.
          Voi però lasciate intendere che tutte queste cose siano fatte per imporre poi queste cose con l’inganno.
          Gli studi sono stati fatti con lo scopo di trovare un sistema di sterilizzazione definitivo per via medica, che sia poi VOLONTARIAMENTE (ripeto ) VOLONTARIAMENTE utilizzato da chi vuole farne uso. Allo stato non c’è peraltro alcuna evidenza che questo esista. E sono 30 anni che se ne parla (30 anni).
          Invece da come scrivete e riportate qui sembra che ci siano in atto della campagne NASCOSTE in cui le persone vengono portate con L’INGANNO assumere vaccini o medicine per curare malattie ‘terze’, ma che in realtà nascondono la sterilizzazione. E questo, lo ripeto , è un delitto di cui vanno fornite vittime e prove.
          Che poi L’india, che spende 500 euro per ogni sterilizzazione (VOLONTARIA) sponsorizzi anche ricerche in tal senso, mi sembra normale.
          La frase di Gates, peraltro decontestualizzata, si riferisce al fatto che un aumento della sopravvivenza neonatale presso quelle popolazioni che hanno tassi di natalità altissimi, produrrebbe la cultura inversa di ridurre le nascite. Infatti in queste popolazioni si fanno tantissimi bambini perchè è insito nella loro cultura che qualcuno ne morirà. Nel momento che ne sopravvivessero molti , l’impegno derivante dall’educazione ed allevamento dei sopravvisuti sarebbe troppo gravoso per contemporanemente mantenere un apertura infinita a nuove gravidanze. Esattamente come è accaduto in occidente , anche la dimunuzione della mortalità infantile e la maggiore consapevolezza medica, ha portanto ad una riduzione delle nascite più che proporzionale.
          Lei deve prendere atto , tra e tante “prese di atto”, che non ci sono donne sterili o giudici al mondo che provino che ci sia in atto un complotto.
          Più in generale voi tutti qui confondete le idee con le azioni, e sopratutto confondente la volontarietà di compiere un atto (per esempio utilizzare anticoncezionali) con la imposizione nascosta e delittuosa.
          Siete talmente abituati a trattare questi argomenti con queste modalità , che mi sfugge se siate consapevoli della gravità delle accuse che fate , e dalla conteporanea inesistenza di alcun dato reale, che non siano parole in libertà o riporto di intenzioni teoriche.

    • E dopo un’uscita del genere, Mentelibera, conferma di non aver capito un bel niente di come funziona il mondo e cosa lo fa girare. Pazienza, megari fosse se il solo…

      • MenteLibera65 on

        Grazie Salvo, per fortuna che ci stai tu che hai capito tutto di come gira il mondo. Piuttosto stai attento…tu che hai capito e denunci tutto!
        Questa è gente potente, e se si rende conto di quale summa di investigazione mondiale si sia concentrata qui, ci mette un attimo a farti sparire.
        Ti piacciono tanto i complotti …vero ? E li credi tutti…scie, 11 settembre, non siamo andati sulla luna….quanto ti piacciono eh!
        Peraltro, parlando di Gates, sai quale il problema ?
        E’ che è assurdo, per molti, che un l’ateo più ricco e famoso del mondo decida di devolvere tutti i suoi bene per la salute delle persone, anche se ovviamente lo fa secondo la sua idea di cosa è bene o male.
        Va per forza negato e diffamato oltre misura, perchè non è possibile che un ateo rinunci a spendersi i suoi miliardi di dollari in viaggi turistici sulla luna , barche, macchine e donne.
        Non è poi possibile che un ateo addirittura imponga ai figli una miserissima eredità, dicendogli che non trova morale lasciargli tutti quei soldi e di fatto impedirgli di esprimere le loro potenzialità, alterando nello stesso tempo la libera e paritaria concorrenza tra le persone migliori. E tutto questo senza avere una visione religiosa. Non è possibile . Gli atei, o agnostici o altro, sono cattivi!
        Quindi se fanno una cosa , la fanno per il male, strumento del demonio.

        • ****E’ che è assurdo, per molti, che un l’ateo più ricco e famoso del mondo decida di devolvere tutti i suoi bene per la salute delle persone, anche se ovviamente lo fa secondo la sua idea di cosa è bene o male.****
          .
          Le “fondazioni”, specialmente negli USA, sono un sistema soprattutto per pagare meno tasse (dal punto di vista “pratico”) e un sistema per conseguire una “importanza “diversa da quella che ha ovviamente chi é economicamente agiato (cioé il “contare” perché si possiede molto denaro).
          .
          E’ vero che Gates ufficialmente non “lavora” più come imprenditore ma “purtroppo” (o per “fortuna”) nella società capitalistica il “capitale” riesce ad aumentare anche se uno non sa come passare la giornata (si chiamano in vari modi i “motori” che generano altro denaro, ad esempio “azioni”). E Gates continua a “prendere” soldi (per carità… come é giusto che sia) e continua da buon capitalista ad affrontare il problema di pagar meno tasse anche se forse avrà altri problemi nell’organizzare la giornata… forse non sapendo cosa fare. A dimostrazione di questo fatto basta semplicemente vedere come, dal momento della fondazione della Fondazione di famiglia, si sono evoluti nel tempo gli accreditamente sulla stessa da parte del capitale del sopracitato signor Gates.
          .
          Che stucchevole poi il discorso degli atei… c’é voluto Gates per capire che anche un ateo può lottare contro l’egoismo ed il male presente nel mondo. Mah… a mio parere comincerei a chiedermi perché una persona durante la sua vita senta il bisogno di fare del bene e cercare di diminuire, nella prospettiva di acquisire “bene comune” (presumo), l’egoismo umano che ineluttabilmente ne limita la crescita. Mi chiederei anche se conta la qualità o la quantità del donato, mi chiederei anche se conta ciò che uno trasferisce del suo benessere (o meglio ancora ciò che “resta” del proprio benessere materiale dopo che la “donazione” é stata eseguita) o conta l’entità del donato.
          .
          Comunque il problema é sempre quello: é facile “venirne fuori” quando si hanno soldi, é facile far bella figura quando si possiede molto denaro, é facile esporre (ed imporre…) i propri desiderata e le proprie idee quando si hanno soldi, é facile passare per “salvatore” quando si ha il potere economico. MA é quando si affronta il tema di “aumentare il bene” comune senza partire da una condizione di agiatezza, che salta fuori la differenza… la differenza fra persone che vivono vivendo e persone che vivono per prepararsi a quello che (forse) potrebbe esserci dopo la morte.

      • Vincent Vega on

        A mio umile parere, tutte le puttanate sui raeliani, i rettiliani, gli addotti, le scie chimiche ecc, tutti questi complotti chiaramente falsi ed inventati, furono inventati proprio per poter mischiare le carte.

        Mi spiego: inventando complotti falsi e che si rivelano indubitabilmente falsi, e’ stato possibile indottrinare le masse verso il pensiero unico della “tesi ufficiale” o, se volete, del consensus omnium bonorum. Secondo detto pensiero chiunque metta in dubbio la tesi ufficiale e’ un credulone complottista da compatire, prima ancora che criticare.
        È stata una scelta molto intelligente questa, da parte delle eminenze grige, creare tanti stupidi complotti in modo tale che poi, quando il complotto c’è davvero, nessuno lo scopra, poiché chi lo denuncia verrà invariabilmente messo nello stesso calderone di chi parla di rettiliani e scie chimiche. Esattamente come, oggi, il Prof Pennetta viene messo, da alcuni siti come “atei forum italian”, nello stesso calderone dei creazionisti dei 6 giorni (la tesi che vede la terra vecchia solo 6000 anni, in ossequio al più ottuso letteralismo biblico protestante), quando le tesi di CS sono assolutamente diverse da quelle dei creazionisti, non andando a proporre tesi insostenibili (come appunto detto creazionismo) ma proponendosi invece come pars destruens di una teoria, il NEOdarwinismo, che più che scienza e’ filosofia materialista.
        Non c’è quindi da stupirsi se ad ogni opinione “non allineata” si grida al complotto, e’ precisamente ciò per il quale si è lavorato: creare una marea di complotti fasulli e sciocchi per poter oscurare anche i complotti reali e dannosi. Stesso atteggiamento che si rileva anche nella scienza ufficiale, tra l’altro, e ancora di più tra coloro che la seguono fideisticamente (come forums come uaar o atei forum italian).

        • Vincent Vega on

          “Ti piacciono tanto i complotti …vero ? E li credi tutti…scie, 11 settembre, non siamo andati sulla luna….quanto ti piacciono eh!”

          Per l’appunto. Non avevo visto il commento di mente libera (ho finito di scrivere il mio mentre lui scriveva il suo, come si evince dalla quasi perfetta sincronicita’ dei nostri due commenti), ma tale commento dimostra esattamente quanto ho scritto.

          • «Ti piacciono tanto i complotti …vero ? E li credi tutti…scie, 11 settembre, non siamo andati sulla luna….quanto ti piacciono eh!»
            È sempre divertente vedere come le parole sono state private del loro significato originario per assumerne un altro interamente funzionale al Potere. In passato la parola “complotto” significava semplicemente “congiura ai danni di qualcuno” ora la sua definizione è “evento impossibile” o “fantasia paranoica”. Non c’è che dire, il Potere ha fatto davvero un bel lavoro sulle menti “libere”.

          • Ma per favore… si può sapere chi sarebbero queste “eminenze grigie” che avrebbero inventato a tavolino le fesserie delle scie chimiche o le idee strambe sul 11S per creare una popolazione addomesticata e facilmente influenzabile? Se non è complottismo questo, non so cosa possa esserlo…

          • Vincent Vega on

            @ Luca

            “In passato la parola “complotto” significava semplicemente “congiura ai danni di qualcuno” ora la sua definizione è “evento impossibile” o “fantasia paranoica”. Non c’è che dire, il Potere ha fatto davvero un bel lavoro sulle menti “libere”.

            Precisamente. 🙂
            Come ho già detto, per squalificare le legittime domande sulla NON scientificità del neodarwinismo si da del creazionista (ovvero, in questa accezione, del complottista) a gente come il Prof Pennetta, così intanto si può evitare di rispondere alle domande più “scottanti” e continuare a cantarsela e a suonarsela da soli, col risultato che oggi parli con dei 15enni che vedono il neodarwinismo come FATTO ACCLARATO quando è tutt’altro.
            E’ la stessa logica dei complotti: creare tanti straw men (le scie chimiche, io non atterraggio lunare ecc) da poter tirare fuori quando qualcuno individua un VERO complotto o delle VERE falle in teorie scientifiche che di scientifico hanno solo la pretesa (conferitagli dai loro sostenitori) di essere.

          • Vincent Vega on

            @Flavio

            “Ma per favore… si può sapere chi sarebbero queste “eminenze grigie” che avrebbero inventato a tavolino le fesserie delle scie chimiche o le idee strambe sul 11S per creare una popolazione addomesticata e facilmente influenzabile? Se non è complottismo questo, non so cosa possa esserlo”

            Mi pare di averlo spiegato chiaramente: creando falsi complotti e’ possibile buttare via il bambino con l’acqua sporca, e oscurare i veri complotti mettendoli nello stesso calderone delle puttanate sui rettiliani. Che ci sia “un indottrinamento” da parte dell’elite e’ evidente anche solo se si prendono in esame alcune teorie scientifiche, che di scientifico non hanno nulla, ma spacciate come tali e addirittura come fatti acclarati.

          • Vincent, lei ha scitto di eminenze grigie che hanno creato questi falsi complotti. Si può sapere chi sono costoro e quando avrebbero attuato? Non mi sembra una domanda molto difficile, attendo quindi la risposta.

          • Vincent Vega on

            @Flavio
            “Vincent, lei ha scitto di eminenze grigie che hanno creato questi falsi complotti. Si può sapere chi sono costoro e quando avrebbero attuato? Non mi sembra una domanda molto difficile, attendo quindi la risposta.”

            È come faccio a saperlo? Io ho espresso una mia opinione su come credo stiano le cose, tutto li, ovviamente (altrimenti non la sosterrei) credo che la mia opinione sia fondata.

            Le consiglio, a tal proposito, “Guerra senza limiti” di Qiao Liang e Wang Xiangsui, un testo di strategia cinese http://www.amazon.it/Guerra-limiti-asimmetrica-terrorismo-globalizzazione/dp/8886928513

            Per il resto Lei continui pure a pensare che il mondo sia comandato da brava gente, tanto abbiamo persino dato il Nobel per la pace al “”””cristiano”””” Obama (un cristiano che combatte in ogni modo i cristiani e voleva reintrodurre l’aborto a nascita parziale, mi sa che Giuda era meglio) pertanto tutto e’ possibile.

          • Ma scusa Flavio, Mafia Capitale cos’è se non un complotto ai danni della comunità? Forse preferisci “associazione di persone diversamente oneste”?
            A parte che i complotti sono sempre esistiti (Giulio Cesare anyone?) per cui questo scetticismo nei confronti delle congiure rivela un candore d’animo incredibile. Se volete potete continuare a credere di vivere nel migliore dei mondi possibili, fate voi…
            PS: Il più grande complotto, come scriveva un grande blog chiuso ormai da tempo, è lo Stato.

          • Vincent, ho capito: la sua è un’opinione che non può dimostrare con l’onere della prova. Esattamente come succede quando si presentano delle teorie complottiste.
            .
            Luca M, “complotto” e “complottismo” hanno due significati ben diversi. Non lo dico io ma la lingua italiana.

          • Vincent Vega on

            Flavio, le giro questa risposta di Luca

            “Se volete potete continuare a credere di vivere nel migliore dei mondi possibili, fate voi.”

            Se Lei è felice così vada avanti così, chi glielo vieta. Magari legga ciò che le ho consigliato, le farebbe bene.

          • Vincent Vega on

            Poi, Flavio, nel caso sia un sostenitore del NEOdarwinismo, occhio che questa voglia di prove potrebbe ritorcersi contro di lei.

          • Flavio rispondi invece di svicolare. Sono esistiti complotti nel corso della storia? Mafia Capitale è o no un “complotto”?

        • MenteLibera65 on

          Quindi Vincent, in buona sostanza esiste il complotto dei complotti!
          Alcuni “padroni del mondo” (a questo punto..chi ??) , hanno creato ad arte dei complotti finti, per sviare l’attenzione da quelli veri e screditare in genere i complottisti!
          Geniale!
          Spiegatelo però a quelli del sito “losai”, che tanto piace anche qui dentro! Addirittura loro sarebbero lo strumento inconsapevole di un complotto più grande di loro! 🙂 Si suicideranno!
          Sti padroni del mondo quanto sono fichi…una ne pensano e 100 ne fanno! Tutto controllano e tutto muovono! Solo CS sfugge alle loro logiche manipolatrici!
          Per favore , leggete questo link :
          https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_complotto
          .
          Per rispondere poi a Luca M, è ovvio che alcuni complotti esistono e sempre esisteranno! Giulio Cesare non è morto di polmonite.
          Ma la tendenza a leggere dietro OGNI evento sociale o politico o storico, persino i più enormi e complessi, la mano di qualcuno che abbia alterato la verità e manipolato tutto, informazione compresa, si chiama complottismo.
          Io non sono ateo, ne agnostico.
          Mi rifiuto soltanto di vedere il male ovunque, per partito preso, e di seguire l’idea che , credenti a parte, gli esseri umani siano per definizione degli assassini nelle mani del demonio.
          Ma sopratutto che alcuni di loro (per altro i più ricchi) passino la loro unica vita e spendano tutti i loro soldi per “conquistare o distruggere il mondo per il gusto di danneggiare l’umanità”, quando (ancor più se sono atei) sanno benissimo che pure se ci riuscissero , loro non ne trarrebbero vantaggio , visto che morirebbero di vecchiaia prima di vederne gli effetti.
          .
          P.S. Sono ancora in attesa che mi diate Nome e Numero di telefono di qualche donna sterile a causa di vaccini o medicine che le sono stati somministrati con l’inganno.Sempre li siamo eh. Ma forse le hanno tutte uccise e fatto sparire i corpi.

          • Vincent Vega on


            Ma la tendenza a leggere dietro OGNI evento sociale o politico o storico, persino i più enormi e complessi, la mano di qualcuno che abbia alterato la verità e manipolato tutto, informazione compresa, si chiama complottismo”

            Ma nessuno vede dietro OGNI evento un complotto, ciò che dicevo e’ che in mezzo a tanti complotti chiaramente falsi, quando poi emerge qualcosa di vero viene trattato alla stregua delle storie sui rettiliani, e questo topic ne è una prova.

            Sul fatto del “perché i potenti farebbero questo o quello quando non arriveranno nemmeno a godersi i frutti delle loro malefatte” beh, mente libera, potrei chiederle cosa spinse Satana e un terzo delle schiere angeliche a ribellarsi contro l’Altissimo, nonostante l’evidente certezza della sconfitta, ma sarebbe inutile: il male spesso non è razionale. Il bene lo è, non a caso Cristo è il Verbo/Logos ordinatore, oltre che Creatore, il male è caos e menzogna. Non saremo certo noi su questo blog a risolvere il Mysterium iniquitatis, sta di fatto che esiste, e io di ciò ho avuto prova diretta.

          • ML lo sai chi fu a inventare il termine “Teoria del Complotto”?
            Fu la CIA, all’indomani dell’omicidio Kennedy, per screditare e far passare come matto chiunque ponesse domande scomode sull’assassinio del secolo.

          • MenteLibera65 on

            VINCENT, perchè tu eri presente quando Satana ed un terzo delle sue schiere si è ribellato all’altissimo ?
            Un terzo, mi raccondomando , tocca essere precisi!
            Ma siamo su Critica Scientifica o su Radio Maria ?

            Ti cito :
            “il male spesso non è razionale. Il bene lo è, non a caso Cristo è il Verbo/Logos ordinatore, oltre che Creatore, il male è caos e menzogna”.
            Come dicono a Roma…ma che stai a dì ?? 🙂 Il primo elemento che un magistrato cerca per trovare un colpevole è il movente!! Ma il male è molto più razionale del bene, tanto è vero che chi lo fa (a meno non sia matto) lo fa per uno scopo preciso di guadagno (in soldi o in soddisfazione o in altro).
            Se ti leggono quelli del sito “croce-via” attaccano una discussione teologica sull’argomento che non finisce più 🙂

          • Chi crede che dietro OGNI evento sociale o politico ci sia un complotto è un complottista, chi crede che dietro gli eventi sociali e politici non ci sia MAI un complotto è un babbeo…

          • «Ma la tendenza a leggere dietro OGNI evento sociale o politico o storico, persino i più enormi e complessi, la mano di qualcuno che abbia alterato la verità e manipolato tutto, informazione compresa, si chiama complottismo.»
            Ma dai su..! Non crederai mica ad una cosa del genere? “Complottista” è un neologismo che si affibbia a tutti coloro che si pongono qualche domanda in più rispetto alla massa. Poi certamente esistono persone che vedono complotti ovunque, ma come disse qualcuno “A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca”, per cui un po’ di paranoia è solo sana.
            PS: Io comunque non sono complottista, è anche vero però che diversi momenti storici e certe politiche hanno più livelli di lettura.

          • Chiariamo una cosa, da quando si è capito che per ottenere qualcosa in modo migliore è non farlo capire ma il meccanismo problema -> soluzione o simili, la maggior parte degli eventi sono governati in maniera dissimulata, questa è la nostra realtà, e chiamare complottista chi cerca di vedere e analizzare questi comportamenti è solo molto comodo per chi li attua.
            .
            Quando E. Bernays inventò la messinscena per vendere le Lucky Strike alle donne, fu un complotto?
            Secondo le persone come ML le suffragette non furono pagate dalla Lucky Strike, e i giornalisti non furono convocati da Bernays affinché fotografassero e riprendessero le suffragette che fumavano, questo sarebbe un ragionamento da complottisti, e allora lasciamogli credere che fu tutto spontaneo, una trovata delle femminste e un colpo di fortuna dei paparazzi, oh che mondo meraviglioso…. 😀

          • Vincent Vega on

            @Mentelibera65

            “Il primo elemento che un magistrato cerca per trovare un colpevole è il movente!! Ma il male è molto più razionale del bene, tanto è vero che chi lo fa (a meno non sia matto) lo fa per uno scopo preciso di guadagno (in soldi o in soddisfazione o in altro).”

            Il male è assenza di bene, e’ un disordine dell’ordine naturale.
            Molti comportamenti umani hanno una base razionale o simil razionale anche nel male, ma come il male ebbe origine e soprattutto perché e’ un grande mistero.

          • Vincent Vega on

            @mentelibera64
            “VINCENT, perché tu eri presente quando Satana ed un terzo delle sue schiere si è ribellato all’altissimo ?
            Un terzo, mi raccondomando , tocca essere precisi!”

            È una delle interpretazioni di questo passo
            “Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra”.

            L’interpretazione di questo passo comunque non è univoca, quasi niente lo è, nell’Apocalisse.

            @Enzo Pennetta

            “Chiariamo una cosa, da quando si è capito che per ottenere qualcosa in modo migliore è non farlo capire ma il meccanismo problema -> soluzione o simili, la maggior parte degli eventi sono governati in maniera dissimulata, questa è la nostra realtà, e chiamare complottista chi cerca di vedere e analizzare questi comportamenti è solo molto comodo per chi li attua.”

            Precisamente.

          • Vincent Vega on

            “Mi rifiuto soltanto di vedere il male ovunque, per partito preso, e di seguire l’idea che , credenti a parte, gli esseri umani siano per definizione degli assassini nelle mani del demonio.”

            Mai detto che gli atei, o la maggioranza di essi, sia malvagia. Ho detto che fondare una morale sul’ateismo o comunque su una concezione naturalista dell’universo e’ del tutto impossibile.
            Un ateo non può che essere amorale, il che non significa malvagio, significa che non può avere ne’ fondare una morale assoluta, ma solo relativa, ovvero fondata su ciò che dice la maggioranza.
            Ieri erano i neri e gli ebrei ad essere non persone, oggi è il feto. Magari domani saranno gli anziani e i disabili.
            Ateismo e morale sono mutualmente esclusivi, e non lo dico io ma la ragione.

          • Questa dell’ateismo che esclude la moralità la deve spiegare, perchè suona a teoria molto fantasiosa, oltre che strampalata…

  22. Mentelibera credo che lo scandalizzarsi sia fuori luogo. Certe idee antinataliste esistono e si incarnano in persone che come Lei e me agiscono.
    L’ONU è espressione di governi nazionali che hanno le loro idee in merito. Parlarne è la cosa migliore per tutti. Mi creda.

  23. Matteo Colovatti on

    “E’ necessario un abbassamento del tasso di natalità come mezzo per evitare la catastrofe. Ma come?
    Perché non evitare semplicemente il concepimento in primo luogo?
    E’ necessario dissociare sesso e concepimento, rendendo possibile l’avere il primo senza il secondo”.

    Frasi di questo genere, scritte da Asimov nelle sue previsioni, mi portano alla mente letture come Il mondo nuovo di Aldous Huxley. Un romanzo di fantascienza, certamente, ma, viene da chiedersi, per quanto resterà tale?
    Comunque, scherzi a parte, certe parole pronunciate da alcuni esponenti delle istituzioni, pur con tutte le cautele circa le loro intenzioni, mettono la pulce nell’orecchio sul loro cinismo. Rende bene l’idea un esempio, di tutt’altro contesto, molto citato in rete, che è dato dall’intervista a Madeleine Albright il 12 maggio 1996, allora segretario di Stato USA, fatta dalla giornalista Leslie Stahler su CBS riguardo alle conseguenze dell’embargo imposto all’Irak. Alla domanda: “Noi abbiamo saputo che mezzo milione di bambini [ne] sono morti. E’ una cifra superiore al numero dei bambini uccisi a Hiroshima. Tutto ciò ne valeva veramente la pena?”. Il segretario di Stato rispose: “Io penso che sia stata una scelta difficile, ma noi pensiamo che ne sia valsa la pena”.

    • Tutto vero, purtroppo Collovati, aggiungo solo che il romanzo Il Mondo Nuovo fu scritto da Aldous Huxley non perché quelle fossero le sue fantasie, ma perché romanzò un programma per il futuro scritto dal biologo J.B.S. Haldane e che molto probabilmente ascoltava nei circoli vicini al fratello J. Huxley, anch’egli biologo e padre insieme ad Haldane della Sintesi Moderna, e primo presidente dell’UNESCO.
      Un romanzo che racconta quello che che si vagheggiava in ambienti molto influenti dell’aristocrazia britannica. Molto più che un romanzo.

      • Matteo Colovatti on

        In effetti ricordo ( ma l’ho letto anni fa …) che Huxley prendeva seriamente tali questioni nell’appendice “Ritorno al mondo nuovo” (1958), che si trova oggi pubblicata insieme al romanzo.

  24. Luca M, il complottismo è fare come Vincent Vega che afferma che vi sarebbero eminenze grigie che hanno creato false storie (scie chimiche, rettiliani, teorie sul 11S, sullo sbarco sulla Luna, ecc.) per confondere le idee e così aver maggior controllo sulla popolazione. Questo è complottismo puro perchè Vincent non è in grado si svelare l’identità di queste “eminenze grigie”, il loro modus operandi e soprattutto il modus operandi di chi le avrebbe smascherate. Insomma, niente di niente, solo un bel carico di fantasia.
    .
    Un complotto invece è un atto deliberato e segreto per sovvertire una qualche situazione politica, economica o di altro tipo. E la storia di questi (documentati) esempi ne è zeppa, come le ha fatto ben notare Mentelibera.

    • Ammettiamo che sia vera la definizione di Flavio:
      “Un complotto invece è un atto deliberato e segreto per sovvertire una qualche situazione politica, economica o di altro tipo.”
      .
      Allora le politiche malthusiane verso il Terzo Mondo non sono neanche un complotto, sono state dichiarate esplicitamente, poi i mezzi possono essere dichiarati o sotto banco (per voi cosa impossibile), ma il programma è noto.
      Domanda, allora perché non lo accettate? Va contro la vostra candida e visione del mondo?
      Per questi comportamenti Voltaire scrisse un famoso racconto, il Candido, appunto…

      • Caratteristica imprescindibile di un complotto o una congiura è la loro segretezza.
        Se si sono applicate delle ricette economiche con un fine diverso da quello dichiarato, allora si può parlare di complotto.
        A me sembra però, e di questo ne abbiamo parlato prima, che qui si sia anche portata avanti l’idea che certe ricette malthusiane riproposte dai governi centrali prevedessero grosse strette sull’economia per contenere l’aumento demografico. Se anche ciò fosse avvenuto in qualche singolo caso, sarebbe invece scadere nel complottismo il volerlo generalizzare come pratica consolidata.

      • MenteLibera65 on

        Ma infatti chi dice che quello sia il complotto ? le teorice di Mathus, e di tutti quelli che sostengono che il controllo delle nascite sia un bene per la società , sono alla luce del sole!
        Nell’articolo però si sostiene altro : si sostiene che per attuare le politiche di Malthus si stiano compiendo dei dellitti verso donne INCONSAPEVOLI!
        Facciamo un po di chiarezza , e semplificazione .
        Per giungere ad una riduzione della crescita della popolazione (quindi Malthus) ho 2 strade :
        .
        1) Convicere gli uomini e le donne a fare meno figli (quindi lasciare l’iniziativa agli uomini e alle donne), fornendogli istruzione su come usare la contracezione , etc etc.
        2) Uccidere i bambini e sterilizzare di nascosto le donne
        .
        La strada 1 è quella percorsa dalle varie associazioni. SI può essere daccordo o meno , ma è alla luce del sole . I credenti di ogni religione sono perfettamente in grado e liberi di non aderire a nessuna di queste politiche e fare anche 15 figli a testa.

        La strada 2 , invece, è quella che qualcuno qui sostiene che stia avvenendo, sostenendo che c’è un complotto per nascondere questi delitti , che avverrebero tramite vaccini o medicine somministrati sotto egita ONU/OMS e assunti da INCONSAPEVOLI donne.
        .
        Che molte associazioni e anche governanti siano convinti che tenere sotto controllo la popolazione mondiale sia una necessità , è una cosa pubblica, che tutti conoscono e che nessuno nasconde. Questo non significa che si incontrino di notte per sofisticare l’aspirina da dare alle malate africane , aggiungendoci qualche veleno!
        .
        Il problema è che se non si agita il complotto omicida, la soluzione 1 spesso viene accettatata dalle persone come la più ragionevole. Quindi c’è necessità di dare la scossa , trasmetendo il messaggio che quelle stesse istituzioni , che dovrebbero badare alla nostra salute, ci stanno in realtà uccidendo, e che quindi TUTTO quello che dicono o fanno è in realtà un inganno.

    • Il fatto che dietro a certi eventi ci sia una qualche personalità intoccabile proprio vi sfugge, eh ? Un B. per esempio, colluso con la mafia e che va a mignotte e ragazzine, non ha insegnato nulla ? Svegliamoci, per cortesia.

  25. Ho notato che molti commenti si focalizzano sul “controllo della fertilità” che è un aspetto di un problema molto più ampio affrontato nel testo.
    Comunque, una ricerca su Web of Science per il topic -fertility control “HGC”- fornisce 806 lavori dal 1973 al 2015, con “LHRH” fornisce 163 lavori con “vaccines” fornisce 588 lavori. Gli autori sono sia istituzioni pubbliche che private. Come verranno usati questi lavori?
    Per esperienza, sappiamo bene che la scienza non è mai etica e che ogni scoperta può essere indirizzata a fin di bene oppure a fin di male.
    Pertanto, ritengo sia meglio, per tutti, avere queste informazioni su tale possibilità insieme al fatto che esistono correnti ideologiche (che si manifestano anche all’interno di organizzazioni e/o in persone singole) che hanno un impostazione del controllo delle nascite visto essenzialmente come una forma di costrizione sociale.
    Più in generale, l’ideologia che porta a questa visione, è stata sviscerata nel suo percorso storico, mostrando che è ancora viva adesso e che si può manifestare in vari modi e mettendo in guardia dalle sue conseguenze. Poichè la paura è la motivazione più forte a perseguire certe politiche, si è cercato di evidenziare l’inconsistenza su cui poggia.
    Più in generale, evidenziare certe dinamiche non mi sembra complottismo (tra l’altro nel testo non si è mai usato il termine “complotto” ma piuttosto quello di “teoria”), ritengo anzi che sia un buon esercizio mentale per non incorrere nel rischio opposto che è quello del negazionismo ad oltranza.

    • Infatti penso che la questione giri attorno alla lettura ideologica che si può fare di certe notizie. Fino agli ultimi anni del secolo scorso non si conoscevano le coltivazioni idro e aeroponiche, le sementi modificate o le tecniche colturali con cui si sta sperimentando oggi nei deserti. E’ quindi normale che vi fosse più preoccupazione per un aumento demografico che risultava di difficile sostenibilità, anche dovuto al fatto che in quegli anni la fertilità era molto alta. E credo che la questione non sia l’essere complottisti o negazionisti (i due termini curiosamente spesso sono sovrapponibili), ma dare il giusto risalto a questi risvolti. Io mi sono permesso di segnalare che, sia quale sia la curva dell’incremento demografico, questo è un tema che prima o poi l’umanità dovrà affrontare e cercar di risolvere, lasciandosi però Malthus ed i malthusiani alle spalle, anche perchè la società di oggi non è quella del tempo in cui furono formulate quelle teorie.

  26. Che il prof. possa scusarmi (e scusarci) per l’OT

    Mentelibera65 (ma poi da che ?), lei mi provoca sempre una certa ilarità 🙂
    Come giustamente anticipato dall’utente Vincent Vega, ci sono “gomblotti” e complotti. I primi riguardano eventi su vasta scala, che coinvolgono, quindi, persone di un certo calibro finanziario e/o politico, quindi è chiaro perché vengano screditati. I secondi, invece, possono avere risalto anche nel mainstream, data la loro poca rilevanza nella società, sebbene comprendano gravi episodi in certi ambiti della politica, mafia capitale solo per citare il più recente.
    Si chieda, piuttosto, perché non si discute mai al tg della truffa del debito pubblico, o meglio, del signoraggio bancario. Ah già, è vero, sarà un altro di quei complotti orchestrato dalle personalità più potenti al mondo, magari radunate in uno stanzino con luce fioca e pieno del fumo dei loro costosissimi sigari (perché è questo lo scenario collettivo quando si sente la parola complotto).
    Si dice “cristiano”, ma mi pare che dimentica chi sia il padre della menzogna, che è sempre dietro l’angolo. A questo (e al dio denaro) mi riferivo quando parlavo di come funziona il mondo e cosa lo fa girare. Ogni buon cristiano lo tiene bene a mente.
    Riporto anch’io la frase dell’utente Luca M. “Se volete potete continuare a credere di vivere nel migliore dei mondi possibili, fate voi”. Il mio non è pessimismo ma realismo, dato che so chi fa le pentole ma non i coperchi…

    Ps. Che io sappia Bill Gates si è sempre detto credente, infatti con la sua campagna pro aborto salverà il mondo
    http://www.ilsussidiario.net/mobile/Cronaca/2014/3/17/BILL-GATES-Anche-il-capo-del-mondo-preferisce-Dio-al-pc/481309/

    • Vincent Vega on

      Lei Salvo nomina il padre della menzogna, e qua forse dovremmo ricordare a mente libera l’insegnamento di Cristo e degli apostoli

      “Sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca: chi è nato da Dio preserva se stesso e il maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno. Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna.”

      Secondo mentelibera Cristo e gli apostoli erano complottisti di prima categoria, quindi, dato che “tutto il mondo giace sotto il potere del maligno”.
      Forse mente libera non crede al demonio, ci sono addirittura cardinali che non ci credono. 🙂

      • Il problema, Vincent, è l’incoerenza. Credere che il mondo sia tutto rose e fiori, nonostante quel peccato originale. Cito una frase del filosofo Vittorio Mathieu: «l’incoerenza è umana, la logica è crudele, la ragione è paradossale».
        Detto questo, sarò coerente e non mi prolungherò ulteriormente in OT.

        Dammi pure del tu. Siamo quasi coetanei.

        • Vincent Vega on

          @ Salvo

          Ok Salvo, grazie

          Per il resto, più che incoerenza ritengo che a volte non si dia abbastanza peso al Vangelo. Se GESÙ ha detto più e più volte CHE IL MONDO INTERO e’ potesta demoniaca ci sarà un motivo, no? Nulla di quei passi lascia presagire un significato simbolico.
          Questo non vuol dire che chiunque non sia cristiano sia il male, ma vuol dire che senz’altro che il male è molto attivo in questo mondo.

          Non si arriva ai vertici del potere mondiale (intendo mondiale, non arrivare a governare l’Italia) senza inchinarsi al principe o ai suoi emissari.

          • MenteLibera65 on

            1) continuate a parlare di religione, come se questo fosse il sito del vaticano.
            2) continuate a non rispondere sul punto fondamentale : Dove sono le prove che si stiano utilizzando vaccini sterilizzanti ?
            3) continuate ad allargare il discorso a tutti i mali del mondo , senza rispondere sul tema.
            4) vi saluto, scappo a casa prima che passi l’aereo della sera ad irrorarmi la macchina con la scia. 🙂

          • 1) Personalmente parlo di religione in rarissime occasioni. Controlli pure tutti gli artiicoli di CS. E, comunque, quando ne parlo è perché mi sento tirato in causa, dato il fatto che cerco di essere coerente al Vangelo e applicarlo, quindi, in ogni ambito della mia vita. Non certo come fa una certa vulgata laicista, come se fosse un hobby tipo il calcio, o la politica.
            2) Di prove di vaccini sterilizzanti, o comunque non benevoli, ne ho linkata qualcuna più in basso. Ma magari è il classico gomblotto di un tizio qualunque che cerca solo notorietà.
            3) Quindi mi conferma: la menzogna non esiste. Ora mi sento più lieto.
            4) Occhio che quell’aereo non sia uno di questi http://www.weathermodification.com/aircraft.php
            Ops, sarà uno dei soliti siti complottisti…

  27. Sempre più spesso mi sto rendendo conto che, in un modo o nell’altro, si vada nettamente off topic. Ciò non aiuta, come si può ben vedere anche in questo caso, a creare una discussione costruttiva e seria, senza andare a fantasticare, o anche sulle offese personali. Chiedo, quindi, al prof. e a chi di dovere – che già spesso ha chiesto coerenza con gli argomenti trattati – di troncare già sul nascere i commenti che vìolino chiaramente col regolamento. RIsparmiando anche un bel po’ sul numero di commenti e guadagnando in fluidità del sito.
    Se preferisce prof., cominci da me.
    Buona continuazione

  28. Giuseppe Cipriani on

    In rete le ipotesi su vari generi di complotti ai danni degli ignari sono innumerevoli… Resterebbe da stabilire chi li denuncia con cognizione di causa, con prove, con intenti edificanti e chi invece riporta voci, sospetti senza prove, con scrittura e toni che già da soli la dicono lunga sulla serietà di un sito di denuncia… Ho l’impressione che in molti casi ci troviamo dinanzi a casse di risonanza di bufale che ogni tanto vengono riproposte. Un esempio è anche quello dei vaccini sterilizzanti che dal 1990 a oggi è stato riproposto più volte senza lo straccio di una prova provata…
    .
    Personalmente sono contro questi siti e i contenuti che gridano al complotto, sensazione di pelle che senza prove continuo a portarmi dentro…
    Mi chiedo e vi chiedo come si possa mirare, per esempio, alla denatalità proponendo dei vaccini salvavita, e sono d’accordo con una lettura più intelligente della dichiarazione di Gates sul calo di umani in seguito all’introduzione delle vaccinazioni.
    Mi chiedo e vi chiedo come sia possibile puntare alla denatalità se con le vaccinazioni si sono ridotte del 99% l’incidenza della polio (dal 1988 a oggi) e del 78% la mortalità da morbillo (tra il 2000 e il 2008).
    Leggo sul sito dell’Unicef che:
    “Si stima che negli ultimi 30 anni, le cosiddette “vaccinazioni di routine” (contro difterite, tetano, pertosse, polio, morbillo e tubercolosi) abbiano prevenuto ogni anno nel mondo circa 2 milioni e mezzo di decessi in età infantile. Il 2008 è stato un anno record, con 106 milioni di bambini nel mondo che hanno conseguito l’immunizzazione verso queste infezioni. Nonostante questo esaltante progresso, ancora 24 milioni i bambini che ancora non sono mai stati raggiunti dalle campagne di vaccinazione: appartengono ai Paesi e alle comunità più povere, dove le malattie che possono essere prevenute sono anche quelle che mietono più vittime. Se tutti i Paesi poveri raggiungessero la soglia della copertura vaccinale per il 90% della popolazione infantile, includendo in essa anche i nuovi vaccini per prevenire polmonite e diarrea acuta, gli esperti della Fondazione Gates stimano che si salverebbero ulteriori 7,6 milioni di vite di qui al 2019. E altri 1,1 milioni di bambini in più potrebbero sopravvivere se entro il 2014 venisse introdotto il vaccino, da sempre atteso, contro la malaria.”
    Se per alcuni di voi questo è complottismo contro l’uomo per il controllo delle popolazioni più povere, fate vobis, ma non mi convince.

      • Occhio eh, potrebbe essere pioggia con agenti contaminanti. E dopo dovrà farsi un qualche vaccino…

        • Giuseppe Cipriani on

          Sui vaccini, una conquista dell’umanità, non scherzerei troppo…
          .
          Hai idea, Salvo, di quanti milioni di dosi di vaccino vengono somministrate ogni anno in Italia e nel mondo?
          .
          Ribadisco quel che ho detto: non deve essere in ballo il vaccino sì-il vaccino no (ché solo i folli ci rinuncerebbero), ma il vaccino sicuro e l’informazione seria e onesta.
          .
          E tutto il resto è noia.

          • Cipriani, mio padre non ha mai fatto un vaccino, eppure siamo nati io ed altri 5 figli, tutti sani. Come la mettiamo ? Un supereroe ? O è, forse, l’eccezione alla regola ? Ha pure una salute ferrea.
            E penso che nemmeno Aristotele (che visse sui 90 anni, mi pare) ne abbia fatto uno, ci scommetto la sua barba.

          • Giuseppe Cipriani on

            Salvo, scusami, ma sei un ingenuo totale. Il tuo ragionamento è tipico del sempliciotto.
            .
            Per esempio, tu conosci la poliomielite?
            Sai cos’è?
            Mi spieghi com’è stata debellata?

          • Intanto no, non la scuso. E se il mio ragionamente è del tipico sempliciotto forse perché sono davvero un tipo semplice a cui piace parlare terra terra.
            Sul fatto che alcune malattie siano state debellate: dove avrei messo in dubbio ciò ? Mi è caduto nella solita trappola del pregiudizio, lei ha esattamente capito ciò che voleva capire solo per attaccare briga.
            Chiaro che alcuni vaccini siano utili, esigo solo che venga fatta trasparenza su ogni sostanza iniettata nel corpo. Chiedo troppo ? Probabile.

          • Giuseppe Cipriani on

            Scusa Salvo, m’è scappato quel sempliciotto che non meriti…
            .
            E con la tua precisazione allora siamo d’accordo, la pensiamo allo stesso modo. Vaccini sicuri per tutti.
            .
            Quando hai fatto l’esempio di non-vaccinati che stanno bene (beati loro) ho interpretato che volessi attribuire alla non-vaccinazione la stessa valenza della vaccinazione.
            Adesso è più chiaro come la pensi. Ciao

        • MenteLibera65 on

          Non c’è problema . Se si tratta di costosa piogga create tramite bombardamenti con ioduro d’argento (o con altri sistemi di piccola e limitata induzione climatica locale tipo quelli usati dalla Weather Modification) , come si prova a fare da anni a vari livelli ottendo anche qualche successo, dovrebbe essere innocua.
          Il problema è se invece si tratta di qualche irrorazione di prodotti per il controllo della mente sparsi nelle scie chimiche che da decenni invadono i nostri cieli, e che oltre ad aver modificato il clima (e deve essere proprio vero, perchè mia mamma ha i dolori alle ossa come se piovesse, ed invece in questo momento c’è il sole!), hanno anche prodotto l’asservimento delle masse. Li è difficile ..ma ci sei tu, Salvo, a proteggerci…

          • Ammetto che il mio nome, Salvatore, implica salvezza… Ma così mi fa arrossire ☺️

            Ma in quale fumetto di alienati ha letto di tale «controllo della mente» ??? Puahahah :’D Siamo seri, suvvia.
            Comunque, dunque lo ammette anche lei che un certo tipo di modifica artificiale del clima sarebbe possibile. Storia vecchia comunque http://youtu.be/Bb_Zi42g5WA
            Si chieda, piuttosto, il perché queste tecniche – ammettiamo pure benefiche e a vantaggio dell’uomo – non potrebbero venire trattate là dove un ritocchino climatico eviterebbe disastri.

          • MenteLibera65 on

            Perchè le modifiche possibili sono minime e costosissime : Far piovere un pò in presenza di nubi, o disperdere un pò di nubi già rade.
            Tu hai presente quanto è immensamente grande il cielo che vedi fuori dalla finestra e quanto è immensamente potente la forza della natura?

          • Mi scusi Salvo se mi intrometto, ma accelerare le precipitazioni con queste tecniche (oltretutto discutibili perchè scarsamente documentate dalla letteratura scientifica) non suppone alcun tipo di cambio climatico. Nulla a vedere quindi con le supposte scie chimiche (che in realtà altro non sono che comunissime scie di condensazione) che il video da lei linkato invece erroneamente, e forse maliziosamente, evoca.

          • Mentelibera, ma cosa c’entra il costo del progetto o la grandezza del cielo ? No seriamente, il Progetto Manhattan, per esempio, non ci ha insegnato nulla ? Anche quello costò una bella cifra (circa 2 miliardi di dollari) considerata l’epoca, e anche in quel caso si manipolò la natura (l’infinitamente piccolo: l’atomo), al di là dei fini. Una teoria del complotto anche quella, agli occhi di oggi ? Se preferite…

            E, ancora, Flavio guardi che conosco bene la differenza tra un’irrorazione artificiale ed una normale scia di condensa. Vada ad informarsi e capirà che perché quest’ultima si verifichi sono necessarie tre condizioni principali. Anzi, gliele elenco (sa, a volte la pigrizia…):
            1) temperatura inferiore a -40 °C;
            2) umidità relativa non inferiore al 70%;
            3) quota di almeno 8000 metri.

            Questo giusto per darvi uno spunto di ricerca, proprio da Scientific American http://www.scientificamerican.com/article/cloud-seeding-china-snow/
            Funziona ? Non funziona ? Fatto sta che alcuni team di scienziati ci hanno provato e continuano a provarci. E questo è innegabile. Se, poi, certi paraocchi è impossibile toglierli pazienza…

            Con questo, non mi prolungherò ulteriormente. Qualcuno o qualcosa (a seconda delle proprie credenze) vi ha fatto un cervello e concesso il libero arbitrio. Sta a voi saperli usare.

          • Caro Salvo,
            a) è lei che ha linkato un video dal titolo: Scie chimiche confermate persino dal TG1, mentre la notizia parla di un semplicissimo caso di cloud seeding.
            .
            b) le scie di condensazione si possono formare anche sotto gli 8.000 metri, anche a partire da temperature prossime agli 0° ed anche in ambienti quasi privi di umidità.
            .
            c) riporto dal secondo articolo che ha linkato: Generally, you can’t look at one individual storm. Would it have snowed anyway? You don’t know. Ed ancora: If they are in a drought, they wouldn’t be able to draw enough from cloud seeding, just for the lack of clouds. You treat the storms you have, so cloud seeding certainly isn’t going to bring you out of a drought. The best time to do cloud seeding is when you have normal levels, or higher-than-normal levels, of precipitation.
            L’effetiva efficacia o possibile uso su larga scala è quindi ancora tema di dibattito.
            .
            d) per constatare di avere un cervello e magari scoprire anche come questo si è formato, non è necessario affidarsi a credenze di alcun tipo.

  29. Dato che si discute di potenziali danni da vaccino, mi sembra doveroso esporre questo episodio.
    Pochi giorni fa, in una trasmissione su Italia 1, si è discusso dei danni che possono causare alcuni vaccini, tra cui l’autismo. Tra i presenti era vi era il dottor Stefano Montanari, laureato in farmacia, che presentava alcuni vaccini – secondo alcune analisi – contenenti sostanze cancerogene, tra le quali possibili conseguenze inducevano l’autismo.
    La trasmissione ha creato varie polemiche. Qui la versione del dottor Montanari http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2759-avvertimenti-per-chi-guardera-open-space.html
    Qui le sostanze analizzate http://www.kevideo.eu/dott-montanari-analizza-24-vaccini-mediaset-decise-non-mandare-in-onda-il-servizio-video/

    • Giuseppe Cipriani on

      Uovo, gallina e culo caldo… Si dice così quando si vuole tutto.
      Ma è tutto davvero quel che vogliamo!!!
      1-Vaccini contro le malattie terribili
      2-Vaccini sicuri
      3-Informative serie e oneste per poter scegliere con cognizione di causa
      .
      Si spera che in futuro ciò avvenga sempre di più, ed è impensabile davvero, ne sono convinto, rinunciare alle vaccinazioni (vi ricordate il vaiolo? e la poliomelite?)…

  30. MenteLibertà
    Quindi, secondo te, dei professionisti come Enzo e Alfonso (a cui do del “tu”) espongono dei concetti per incriminare qualcuno (ONU) per comprirsi di ridicolo? E per ricevere questi tuoi commenti?
    Siamo alla frutta! Veramente.. .Ti prego cambia nick per piacere, sei tutto fuorché una “mente libera”. Ma anzi è piena di pregiudizi e offuscata dall’ideologia.
    Ma dico, al di là degli argomenti, ripeto, gente competente come loro che ha una carriera fuori dal web verrebbe qui per coprirsi di ridicolo?!
    Per questo ora credo che i tuoi commenti puzzano di cialtroneria.

    Flavio
    Non ci capiamo. Non parlavo di abitudini o stili di vita, ad es.: prima la donna stava a casa ora no. Si parla di biologia, punto. Una vita nasce dall’incontro di uno spermatozoo e un ovulo. Questo è pacifico. Nessun corso intensivo di rieducazione potrà farmi cambiare idea.
    Questi sono gli argomenti di una discussione seria, non come fai tu che mischi le patate con le cipolle. Manchi il tiro. Altrimenti andiamo a mangiare.

    • Giuseppe Cipriani on

      Per quale ragione, Dom, Enzo e Alfonso dovrebbero essere infallibili?
      Perché sono dei professionisti?
      Perché non è possibile che si coprano di ridicolo?
      .
      Ti pare un ragionamento logico?

    • MenteLibera65 on

      Ma professionisti di cosa ? Di ogni argomento umano , dalla filosofia alla politica ? e poi che sono forse poliziotti o agenti segreti, che sanno qualcosa di riservato sui vaccini sterilizzanti ?
      Ma per favore non essere pateticamente succube di ogni parola che si dice su questo sito!
      C’è un mondo enorme fuori di qui, pieno di tutti altri professionisti che dicono tutte altre cose! Ragiona col tuo cervello invece che con quello degli altri.
      Nessuno è infallibile, e quanto ad impostazione ideologica su questo sito c’è gente che potrebbe insegnarla a Lenin.

      • ML, facciamo così: indichi se nell’articolo c’è qualcosa di errato.
        Se non ci riesce deve ammettere che io e Pozio ci mettiamo la faccia perché sappiamo di non rischiare niente in quanto si tratta di fatti riscontrabili, e tutte le obiezioni sue e di altri verso questo articolo e i suoi contenuti sono solo opinioni figlie di convinzioni personali preconcette se non ideologiche.

        • MenteLibera65 on

          Cito dall’articolo :
          .
          “Daniel Taylor della Associazione Global Research ne parla in modo chiaro riferendosi alla cosiddetta alleanza GAVI di cui fanno parte governi nazionali dei paesi donatori e dei paesi in via di sviluppo, il Programma di Vaccinazione Infantile di Bill e Melinda Gates, la Federazione Internazionale delle associazioni delle case farmaceutiche (IFPMA), la Fondazione Rockefeller, l’UNICEF, il Gruppo della Banca Mondiale e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (vedi CS 2014).
          Questa elite mondiale ha lanciato un’operazione globale contro la popolazione ignara per ridurre e controllare la fertilità. Vaccini e anche colture alimentari di prima necessità sono state modificate per raggiungere questi obiettivi”
          .
          L’esistenza di questi vaccini e colture contro la popolazione “ignara” , è un fatto riscontrabile ?
          Riscontratelo e andate alla polizia, per favore. Altrimenti togliete queste frasi.

      • “C’è un mondo enorme fuori di qui, pieno di tutti altri professionisti che dicono tutte altre cose! “
        .
        Qualche professionista potrebbe smentire i contenuti di questo articolo?
        Ma non spariamo parole in libertà…
        Me ne citi uno e quali sono i suoi argomenti.

  31. Innanzitutto, loro ci mettono nome e cognome e si prendono la responsabilità di quello Innanzitutto, loro ci mettono nome e cognome e si prendono la responsabilità di quello che dicono (Non mi sembra il tuo caso).Un professionista, qualunque esso sia, ha comunque una rispettabilità che, non penso, lo porterebbe a scrivere cavolate in giro per il web. (Nel caso di Enzo, secondo te, un biologo va a farsi del male da solo parlando a vanvera di Darwin?). Siamo seri. Ideologia portami via…

    Tieniti le tue agenzie del cuore, ONU in testa, e combatti la tua battaglia contro noi cattivoni.che dicono (Non mi sembra il tuo caso).Un professionista, qualunque esso sia, ha comunque una rispettabilità che, non penso, lo porterebbe a scrivere cavolate in giro per il web. (Nel caso di Enzo, secondo te, un biologo va a farsi del male da solo parlando a vanvera di Darwin?). Siamo seri. Ideologia portami via…

    Tieniti le tue agenzie del cuore, ONU in testa, e combatti la tua battaglia contro noi cattivoni.Innanzitutto, loro ci mettono nome e cognome e si prendono la responsabilità di quello che dicono (Non mi sembra il tuo caso).Un professionista, qualunque esso sia, ha comunque una rispettabilità che, non penso, lo porterebbe a scrivere cavolate in giro per il web. (Nel caso di Enzo, secondo te, un biologo va a farsi del male da solo parlando a vanvera di Darwin?). Siamo seri. Ideologia portami via…

    Tieniti le tue agenzie del cuore, ONU in testa, e combatti la tua battaglia contro noi cattivoni.

    • MenteLibera65 on

      A parte che il nome ce lo mettono loro , (e non tu,), ti comunico che fuori di qui ci sono decine di post critici verso Enzo, alcuni dei quali particolarmente acidi ed argomentati.
      Ti segnalo tra i tanti questo di Telmo Pievani, che non è esattamente il primo che passa, ed ha certamente molti più titoli di me, di te, e di Enzo stesso.
      .
      http://pikaia.eu/wp-content/uploads/2014/10/411.pdf
      .
      Con questo non significa certo che Pievani abbia ragione , ma di certo andrei cauto a dare al sito CS la patente di essere la Bibbia della scienza. Fuori di qui viene considerato più o meno come Voyager.

      • Vincent Vega on

        E intanto il NEOdarwinismo continua ad essere spacciato come fatto, senza nessuna prova.
        Eh già ma è Enzo che poverino è Voyager, già già.

      • Vincent Vega on

        Scusatemi ma voglio rispondere a Flavio, ha sollevato una questione che non voglio rimanga inevasa.
        @Flavio dice

        “Questa dell’ateismo che esclude la moralità la deve spiegare, perchè suona a teoria molto fantasiosa, oltre che strampalata…”

        È molto semplice: l’ateismo NON può giustificare una morale. Una morale o è oggettiva, quindi assoluta, e quindi esistono cose oggettivamente giuste e altre altrettanto oggettivamente sbagliate, oppure, molto semplicemente, viene tutto rimesso all’opinione individuale e, su larga scala, della maggioranza. Pertanto non esiste nulla che decreti che la pedofilia, il razzismo, l’usura, la schiavitù, l’omicidio, siano oggettivamente azioni sbagliate ne’ azioni giuste.
        Se per ipotesi mandassimo su un’isola trenta pedofili con una classa di dodicenni la pedofilia in quell’isola sarebbe “morale” perché sarebbe decretata giusta dalla totalità dei residenti, ovvero i pedofili.
        Questa è l’amoralità, e l’ateismo non può che condurre all’amoralita’. Non perché gli atei siano brutti e cattivi ma perché è l’ateismo stesso a negare ipso facto qualsiasi teleologia e finalità, nonché dignità, alla vita. Se infatti siamo bestie venute dal nulla e destinate al nulla niente ha senso. E i nostri dolori e le nostre gioie, agli occhi dell’universo, sarebbero paragonabili, come insignificanza, al corso delle vite unicellullari nate nel brodo primordiale.

        Tutto chiaro Flavio? Se ti dichiari ateo dovresti abbracciare fino in fondo il tuo ateismo, fino alle estreme e necessarie conseguenze filosofiche.

        • Vincent Vega on

          Solo il Logos, Flavio, puo’ decretare cosa sia oggettivamente giusto e oggettivamente sbagliato, in altre parole, riassumendo il tutto. L’ateo non può farlo, pertanto è NECESSARIAMENTE amorale, che poi ègli possa adottare comportamenti migliori di tanti cristiani e’ fuori di dubbio, nondimeno non è in grado di giustificarli, né di spiegare perché un altro ateo che vive con valori opposti ai suoi sbagli. Può invece seguire la legge naturale scritta da DIO nel cuore degli uomini, quindi ègli seguirà in taluni casi la legge avendo un comportamento autenticamente morale, ciò non toglie che e’ un puro accidente, in quanto per caso ha scelto di seguire la morale oggettivamente giusta, senza riconoscerla e senza saperla giustificare. Rimane quindi amorale. Il che, sia chiaro, non significa che sia o debba essere una persona cattiva.

          • MenteLibera65 on

            Poichè Dio guarda il cuore , come Gesù ha più volte detto, l’ateo che si comporta bene andrà in paradiso, ed il cristiano che si comporta male andrà all’inferno.

          • Vincent Vega on

            Che il cristiano che si comporta male vada all’inferno e’ fuor di dubbio, se non si pente, che l’ateo che si comporta bene possa salvarsi anche, tuttavia non è chiaro cosa succeda a quegli atei che non cercano DIO ma lo rifiutano, rifiutandosi anche di cercarlo. Io spero comunque che si salvino.
            Resta comunque ciò che ho detto: l’ateo non può fondare ne’ giustificare una morale, se segue la morale giusta possiamo dire, evoluzionisticamente, che ciò avviene per caso (nascere in un paese cattolico) e necessità (insegnamenti impartiti da piccoli sono difficili da sradicare), tutto questo ovviamente ragionando dal punto di vista ateista.
            L’incapacità dell’ateo di fondare una morale (da lì deriva il suo essere necessariamente filosoficamente amorale e nichilista sebbene de facto possa adottare comportamenti morali) non è dovuta in nessun modo, come ho detto, ad una sua inferiorità, ma è caratteristica intrinseca dell’ateismo. Un ateismo che non sia amorale e’ intrinsecamente impossibile, e nemmeno DIO può compiere cose intrinsecamente impossibili come creare un cerchio quadrato, creare un peso che Egli non possa sollevare o………….. Corroborare il NEOdarwinismo con prove reali ahahahahahahahahaha 😀 😀 😀

          • Posso sapere chi l’ha indottrinata in maniera così grossolana? Non sa che i principi che ispirano le norme di comportamento si possono formare perfettamente anche a partire da posizioni che discordano con l’assolutismo e il manicheismo religioso? Non le passa per l’anticamera del cervello che un padre o una madre possano desiderare il miglior mondo possibile per i propri figli anche senza la necessità di affidare le proprie speranze a supposte entità ultraterrene?
            Se lo lasci dire: il suo è il tipico ragionamento vetusto, trito e ritrito, di quelli che si potevano sentire secoli fa…

          • Vincent Vega on

            Flavio
            “Posso sapere chi l’ha indottrinata in maniera così grossolana?”

            Se glielo dicessi temo che mi crederebbe, perché la mia conversione non è dovuta all’indottrinamento di chicchessia ma ad un’esperienza. Di che tipo di esperienza si tratti può intuirlo leggendo tra le righe dei miei precedenti commenti, ma non intendo parlarne esplicitamente perché tanto so che non mi crederebbe.

          • Vincent Vega on

            Flavio dice

            “Non sa che i principi che ispirano le norme di comportamento si possono formare perfettamente anche a partire da posizioni che discordano con l’assolutismo e il manicheismo religioso? ”

            Eccome se lo so, so altrettanto bene che questi principi si fondano sulla sabbia, ovvero sul relativismo e spesso, ancora peggio, sulla dittatura della maggioranza. Quindi principi si, morali no, preferisco chiamarle convenzioni.
            E le convenzioni sono assai mutevoli pertanto non possono essere fondative di alcunché, men che meno della morale, che procede dalla Verità e che NON è soggetta ai capricci umani.

            Flavio dice
            “Non le passa per l’anticamera del cervello che un padre e una madre possano desiderare il miglior mondo possibile per i propri figli ecc”

            Non mi pare di aver negato questo, ho l’impressione che non abbia letto attentamente i miei posts precedenti. Ma il miglior mondo possibile, per me genitore ateo, può anche essere un mondo dove non esiste nemmeno un singolo ebreo, un singolo nero o un singolo omosessuale. Ponendo che io sia un genitore ateo su quali basi può dirmi che sbaglierei ad educare mio figlio in tal modo? Basi morali, intendo, non legali. Lei può dirmi che nessun essere umano va discriminato, ma perché non va discriminato? Allo stesso modo, se io potessi trarre profitto mettiamo dall’usura o dallo sfruttamento della prostituzione minorile avendo la CERTEZZA di non essere punito, su quale base lei potrebbe dire che la mia filosofia di vita e’ sbagliata? Certo, magari lei non farebbe, ma se un altro volesse e avesse i mezzi per farlo, una volta eliminato lo spauracchio della legge umana , per quale ragione questo individuo dovrebbe astenersi dal fare ciò che egli ritiene bene per se o per i suoi figli (in quanto tale attività genera, e’ risaputo, mucho dinero)? Come vede si può, in assenza di una morale oggettiva, elaborare una morale per ogni testa di ogni persona e attenzione: in assenza di una morale oggettiva tale “morale” e’ valida quanto tutte le altre. Cosa porta quindi una morale, per esempio quella che legittima l’aborto, ad affermarsi? La scienza? Ovviamente no: la maggioranza, il consenso della maggioranza. Ne consegue che un mondo basato su tali principi potrebbe benissimo portare, un giorno, all’infanticidio (che per me non differisce in nulla dall’aborto) o all’uccisione di anziani e handicappati. Non ci vuole molto, e’ sufficente che un sufficente numero di teste la pensi in tal modo et voila’.
            Questo perché il mondo non segue la Verità, che è tale perché assoluta, immutabile e “vera” nel senso più vero del termine.

            Inoltre mi parla del “mondo migliore per i propri figli”. Ma questo mondo migliore prevede un senso e uno scopo oppure ritiene che l’essere umano sia appagato da questa piccola vita che, secondo lei e quelli come lei, non è altro che un lampo di luce tra due eternità di buio?

          • Vincent Vega on

            Flavio dice
            ” Se lo lasci dire: il suo è il tipico ragionamento vetusto, trito e ritrito, di quelli che si potevano sentire secoli fa…”

            Molto bene, mi dimostri in che modo e’ possibile fondare una morale oggettiva sul materialismo/naturalismo e ritratterò tutto quanto scritto, parola per parola. Occhio però: consequenzialismo e utilitarismo non sono risposte adatte. Voglio sapere in che modo e’ possibile fondare una morale OGGETTIVA sull’ateismo.
            P.s: nessun manicheismo.

          • Vincent Vega on

            Mi spieghi, per favore, in quale modo un universo privo di qualsivoglia significato potrebbe fornire le basi per una morale oggettiva. So che alcuni atei vedono i comportamenti “morali” come un lascito dell’evoluzione, che nella sua spietata indifferenza preserva la moltitudine senza nessun riguardo per il singolo, pertanto mi dica: se non siamo liberi dal determinismo della materia, e se siamo burattini dell’orologiaio cieco rigorosamente non senziente e indifferente, a questo punto l’uomo libero sarebbe colui che andasse contro quelle che sente come morali decodificate, in tal caso sarebbe quasi un atto di autocoscienza di quello che, altrimenti, altri non è che un robot biologico.

      • Giuseppe Cipriani on

        Per la precisione, Mentelibera, Enzo ha anche risposto a Pievani direi in modo circostanziato… Chiaro che sul Darwinismo possiamo essere in disaccordo con lui, ma di sicuro fuori di qui il suo pensiero è spesso travisato, l’ho sperimentato personalmente in confronti aspri anche sul sito dell’oca sapiens…
        .
        http://www.enzopennetta.it/2013/01/risposta-alla-lettera-aperta-di-telmo-pievani-prima-parte/
        .
        http://www.enzopennetta.it/2013/01/risposta-alla-lettera-aperta-di-telmo-pievani-seconda-parte/

        • MenteLibera65 on

          Lo so Giuseppre.
          Al di là di ogni considerazione sul merito, Enzo ha l’indubbio e determinante pregio di lasciar scrivere tutti qui (me incluso che sono tra i più critici) , cosa che già da sola sarebbe sufficente.
          E’ indubbio che abbia le sue idee , molto radicate, e anche a volte (come noi tutti) un pò ideologiche. Le argomenta in modo scientifico , e ovviamente su alcuni argomenti io no ho proprio gli strumenti per controbattere, ma almeno la metà degli articoli hanno un fondo politico , sociale , se non addirittura religioso, e su quelli mi permetto di intervenire con un pizzico di compentenza in più.
          Per il resto rispondevo solo a Dom, che invece, evidentemente, ha bisogno di crearsi dei riferimenti ideologici concreti, a cui appoggiarsi.
          Apprezzo sempre la tua pacatezza, ma , tu mi capirari anche senza approvarmi, quando sento delle fregnacce megagalattiche spacciate per verità, non riesco a rispondere in modo tranquillo.
          Mi vengono in mente le conseguenze che derivano dall’utilizzo comunicativo di certe notizie false o falsificate, e mi va il sangue al cervello.
          Ti basti pensare che in Kenya , per il fatto dei vaccini denunciati come sterlizzanti, hanno dovuto fare una commissione congiunta OMS e Governo , per appurare che non c’era nulla di vero. Nel frattempo le vaccinazioni sono state sospese per 3 mesi.
          Considerando che nel mondo muore un bambino ogni 9 minuti di questa malattia, anche limitandoci al solo Kenya quanti bambini saranno morti per questo ritardo ?
          Quindi ti lascio immaginare quanto posso essere nauseato da persone che si riempiono la bocca con paroloni etici e religiosi, e poi invece di stigmatizzare questi episodi gravissimi, tenendo sempre le gambe bel sotto al tavolino si rendono di fatto complici moralmente di queste azioni di denigrazione verso i vaccini salvavita, e verso le persone che, con tutti i loro limiti, cercano in modo pragmatico di salvare le vite umane ad una ad una, mettendoci dentro passione, fatica, competenza e coscienza.
          Denigrazione di tipo totalmente ideologico, perchè se tu cerchi “Kenya vaccino tetano” su internet , troverai decine di siti cattolici o della stessa area (compreso CS) che hanno rimbalzato senza alcun filtro la notizia ad autunno 2014, gridando allo scandalo dei vaccini sterilizzanti, ed un solo sito (Tempi) che ha poi , a gennaio 2015 , pubblicato evidenza del fatto che si era trattato di un errore. Sbatti il mostro in prima pagina, e fregatene delle conseguenze.
          Ora pensa quante persone cattoliche , in italia, avranno letto questa notizia a novembre 2014 ed avranno rafforzato la loro avversione verso i vaccini, fino al punto di rinunciarci per i figli. Pensa quindi quali altre potenziali conseguenze portano queste calunnie.

          • M, continui a riportare i fatti del Kenya dal tuo punto di vista, io ad esempio continuo ad averne uno opposto.
            Mi sembra che comunque quella vicenda venga strumentalizzata e usata fuori luogo.

          • MenteLibera65 on

            Non sapevo che la verità dei fatti conclamati, ed amessi anche dai protagonisti che avevano fatto la denuncia, ora si chiamasse “punto di vista”.
            La strumentalizzazione l’ha fatta chi all’inizio ha rimbalzato la notiza 1000 volte. Non certo io. La vicenda cmq è attinente all’articolo di Alfonso.

  32. MenteLibera65, Enzo Pennetta = biologo, Telmo. Pievani = filosofo, la capisci la differenza?

    • MenteLibera65 on

      Pievani non è un filosofo generico.
      Pievani è un Professore universitario di Filosofia delle scienze biologiche , con dottorato americano in biologia evolutiva.
      Enzo Pennetta è un Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali presso una scuola superiore.
      Lascio a chi legge intendere se uno come Piovani è titolato a rispondere ad Enzo dal punto di vista scientifico.
      (Enzo non me ne volere, ma Dom è di coccio, vuole fare sfida di titoli , referenze e competenze, e persino definizioni)

      • MenteLibera65 è l’ultimo mio commento.
        Non voglio avere a che fare con gente come te.
        Non ho bisogno di aggrapparmi a niente.
        Quello che ho scritto è nero su bianco, chiunque può consultare i miei commenti.
        Ci sono state volte che ho espresso precisazioni, critiche a Enzo o agli articolisti, come mi andava.
        Quindi per favore non ergerti a a paladino del pensiero libero. Grazie.
        Tante sigle, ma alla fine quale è il suo mestiere? Il suo campo qual è? Filosofia.
        La biologia lasciamola ai biologi.
        Enzo avrà pure le sue idee, però le sue critiche sono tecniche, entrano nella discussione.
        Invece chi cerca di impapocchiarci di non-finalità (o viceversa), secondo me, sbaglia. Posso dirlo?
        Posso criticare l’ONU senza che urto la tua sensibilità?
        E’ possibile?

  33. Vincent Vega, io desisto… prima mi è toccato spiegare la differenza tra complotto e complottismo ed ora devo ripetermi con la morale ed il moralismo? No grazie, o si alza il livello d’interlocuzione o non si va da nessuna parte.
    Faccia tesoro di quanto le ho consigliato: studi cosa sia l’etica, la deontologia, da dove e perchè nascono e vedrà che in futuro eviterà di fare discorsi che le possono cascare addosso come una zappa sui piedi. Si vada ad esempio a vedere perchè quella tradizione morale che lei difende tanto ha giustificato nel corso dei secoli il ricorso alla violenza, alla tortura o finanche della morte. Si chieda anche perchè i primi testi che nel nostro paese proposero d’eliminare l’odiosa pena capitale furono proibiti da quella stessa istituzione che lei riconosce come unica interprete della morale. S’informi dunque un pochino e vedrà che le sarà più facile articolare discorsi più validi. E lasci stare il neodarwinismo, che a parte di dimostrare di non sapere cosa tratti, qui lo tira in ballo come i cavoli a merenda.
    .

    • MenteLibera65 on

      Flavio , la sensazione è che desistere, purtroppo, sarà l’unica scelta possibile per noi e qualcun’altro che prova a vedere le cose senza una visione ideologica totalizzante. Nessuno è completamente obiettivo, ma qualcuno si costruisce proprio una realtà virtuale e rassicurante, fatta di neri e bianchi, buoni e cattivi.

      • Ha perfettamente ragione Mentelibera, è importante saper guardare le cose da un’ottica più ampia possibile, proprio perchè nelle scelte etiche che ognuno compie non può esistere un’obiettività assoluta. Io comunque rimango basito di fronte alle persone (e quante ce ne sono) che pensano ancora che solo un credente può darsi delle regole morali o emozionarsi davanti a un tramonto o al pianto di un bambino. Mi piacerebbe tanto sapere chi, alla soglia del 2016, instilla loro queste idee…

        • Vincent Vega on

          Poi, Flavio, quando scrive che io ho detto che un non credente non può emozionarsi davanti alle lacrime di un bambino dimostra dicon aver letto quanto ho scritto nemmeno per sbaglio. Io ho scritto, e lo ribadisco, che un non credente non può sviluppare una morale oggettiva, NON che non possa farsi una SUA morale o volere bene ai propri cari, capisce ora?

        • Vincent Vega on

          Poi, Flavio, quando scrive che io ho detto che un non credente non può emozionarsi davanti alle lacrime di un bambino dimostra dicon aver letto quanto ho scritto nemmeno per sbaglio. Io ho scritto, e lo ribadisco, che un non credente non può sviluppare una morale oggettiva, NON che non possa farsi una SUA morale o volere bene ai propri cari, capisce ora?u

    • Vincent Vega on

      Flavio dice

      “Si vada ad esempio a vedere perchè quella tradizione morale che lei difende tanto ha giustificato nel corso dei secoli il ricorso alla violenza, alla tortura o finanche
      della morte. ”

      E questo cosa c’entra? La Chiesa ha fatto degli errori per il quale anche il Papa ha chiesto scusa, ma sono appunto errori, ovvero deviazioni e tradimenti dell’insegnamento di Cristo. Pietro ha rinnegato il Signore tre volte, fin dall’inizio la Chiesa e’ stata formata da uomini, con le loro debolezze, ma l’insegnamento del Cristo e’ ed è rimasto quello.
      Io non ho mai detto che un laico non possa elaborare una morale, ho detto che non è in grado di elaborare una morale oggettiva. E le domande che le ho fatto sono rimaste senza risposta, C.VD

      • A me è bastato per dimostrare che la morale a cui lei fa ricorso non è oggettiva come invece la dipinge, infatti anche all’interno di un sistema dove questa sarebbe scritta nero su bianco, non mancano le interpretazioni secondo il tempo, la cultura e le persone. Nessuna oggettività quindi, o meglio: non più oggettività di quella che potrebbe trovare in un altro gruppo o anche un singolo battitore libero.

        • Vincent Vega on

          Flavio
          “A me è bastato per dimostrare che la morale a cui lei fa ricorso non è oggettiva come invece la dipinge, infatti anche all’interno di un sistema dove questa sarebbe scritta nero su bianco, non mancano le interpretazioni ”

          No, non è cosi. La Chiesa ha fatto degli ERRORI, talvolta, talvolta ha TRADITO (anche se molto meno di quanto sostiene il laicismo) il messaggio evangelico, nondimeno il messaggio evangelico insegna eccome una morale oggettiva, e soprattutto un senso all’esistenza.

          • Vincent Vega on

            Le consiglio questo articolo di Joel Marks, professore emerito di filosofia presso l’university of new haven, nel quale https://philosophynow.org/issues/80/An_Amoral_Manifesto_Part_I il professore, ateo, ammette che senza DIO non c’è alcuna morale.
            Parole sue ” ho rinunciato del tutto alla moralità. Da tempo lavoro su un presupposto non verificato, ovvero che esista qualcosa di giusto o sbagliato. Io ora non credo che ci sia. I fondamentalisti religiosi hanno ragione: senza DIO non c’è moralita’. Ma essi non sono corretti, infatti ritengo che non vi sia un DIO. Pertanto non c’è moralità” .

        • Vincent Vega on

          Poi è chiaro che la Chiesa abbia fatto degli errori, ma noi possiamo ammetterlo perché sappiamo che esiste un Bene oggettivo. Anche Pietro sbaglio’ a rinnegare il Signore, ma poi si pentì proprio perché sapeva di aver sbagliato. Un ateo invece, per essere coerente con il suo ateismo, non può ammettere il concetto di giusto e sbagliato, perché in un universo senza senso nel quale la vita è una corsa verso il nulla e’ evidente che non esista alcuna morale. Bisogna essere coraggiosi e ammettere le implicazioni profonde della filosofia che sia segue, Flavio.
          Questo non implica, lo ripeto per l’ennesima volta perché ho l’impressione che il concetto non sia arrivato, che l’ateo non possa “emozionarsi davanti al sorriso di un bambino” o che non possa vivere una vita più Cristiana di un cristiano, sta di fatto che se DIO non esistesse anche questo non avrebbe alcun senso, e anzi noi cristiani saremmo da compiangere più di tutti gli uomini e tutti i nostri martiri sarebbero morti per nulla. Se i morti non risorgono e non esiste la vita eterna mangiamo e beviamo, perché domani moriremo, come diceva San Paolo.

          • Sa bene che non sono stati solo errori ma interpretazioni derivate dalla cultura e dalle necessità del momento e che in alcune occasioni hanno rappresentato pure un’importante zavorra per il progredire umano.
            Per il resto constato che da Kant in poi tutti i grandi filosofi si sono chiesti se avesse ancora senso parlare di morale oggettiva e viene oggi lei ad assicurarci che questa è possibile solo all’interno di un sistema di credenze religiose. Quando si dice aver le idee chiare… Spero oltretutto che si riferisca a tutte le credenze religiose e che queste concordino in tutto e per tutto , altrimenti ci troveremmo con un’altra bella gatta da pelare, cioè con una molteplicità di morali oggettive, che rappresenterebbero un autentico controsenso… ma tant’è… chi pensa in termini così escludenti e così poco giustificabili non si ferma certo davanti ad ostacoli del genere.

          • Vincent Vega on

            Le varie religioni non sono concordanti, pertanto è ovvio che solo una di esse possa essere giusta. Noi crediamo in Cristo, e nel Suo insegnamento, pertanto è ovvio che ciò che configge col Suo insegnamento sia sbagliato, per chi Lo segue.

            Per il resto, lo ripeto per la ENNESIMA volta, si la morale oggettiva ha senso ed è possibile solo se è data da DIO, altrimenti cessa di essere morale e diventa convenzione soggetta alla contingenza del momento e al pensiero maggioritario delle masse.
            Ora avrei delle richieste:
            1) Puo’ indicarmi quali sarebbero gli errori della Chiesa che Lei ritiene siano stati originati da una poca chiarezza del Vangelo e che pertanto non sarebbero errori ma interpretazioni?
            2) Se secondo Lei la morale oggettiva non esiste ciò significa inappellabilmente che la pedofilia, il cannibalismo, lo stupro e l’omicidio non sono sempre sbagliati ma possono essere, a seconda dell’opportunità del singolo e del sentire comune, cose accettabili. Giusto? Se io, per esempio, nel commettere un determinato omicidio avessi da guadgnarci senza temere ne’ vendette ne’ ritorsioni legali, perché non dovrei farlo? Perché dovrei rispettare un altro essere umano, se detto essere umano non avesse, ontologicamente, un valore superiore a quello di un maiale? Perché io il maiale lo mangio. Non chiedo motivazioni legali, ma morali.
            3) Se DIO esiste allora esiste inappellabilmente un modo giusto per vivere, e chi non Lo segue sbaglia, almeno su questo suppongo sarà d’accordo.
            4) Se Cristo non è Dio non è risorto dai morti. Concorda?
            5)Se Cristo non è risorto dai morti ne consegue inappellabilmente che la religione cristiana e’ una falsa religione, basata su quella che sarebbe niente più che una menzogna. Concorda?
            6) Ora, visto che certamente risponderà si alle domande 4 e 5, la mia domanda è: cosa ha spinto i discepoli del Cristo a morire per una menzogna che sapevano essere tale? Infatti Cristo o è risorto dai morti oppure non è risorto, concorda? Se dunque Cristo non è risorto che cosa ha spinto gli apostoli a diffondere la menzogna colossale della resurrezione? Se infatti Cristo non fosse risorto dai morti le esperienze narrate nei Vangeli, le esperienze avute dai discepoli col Risorto sarebbero menzogne, concorda?
            7) Qua si apre un’altra questione: San Paolo e’ passato dall’essere un persecutore di cristiani all’essere apostolo e missionario, perdendo tutto, infine anche la vita. Perché lo ha fatto? Per la voglia di morire male? Se infatti Ègli non avesse visto il Risorto sulla via di Damasco avrebbe mentito.
            8) Lo sa che oggi gli studiosi di storia del cristianesimo non dubitano più della buonafede degli apostoli? Il dato storico, oggi, non è più’ quindi se gli apostoli abbiano o no avuto esperienze del Risorto, questo è dato per certo, semmai ci si chiede, dal punto di vista storico, se tali esperienze furono reali o allucinazioni, lo sapeva?
            9) Se tali esperienze non furono reali ma solo allucinazioni, perché nessuno smentì gli apostoli quando predicavano il Risorto? E attenzione che la tradizione riguardante la tomba vuota e’ considerata storicamente affidabile, pertanto sarebbe stato facile smentire gli apostoli.
            10) Se invece Cristo è risorto dai morti Ègli è Dio e la religione cristiana e’ vera, pertanto è anche oggettivamente vera la morale che insegna. Concorda? Ora, per favore, risponda a queste domande, poi se vorra’ approfondiremo la resurrezione.

          • Questa è materia per gli apologeti !
            Vega, mi meraviglio che non risponda per le rime al solito Flavio che sbandiera gli “errori e gli orrori” della Chiesa per screditarla, in pratica la solita “leggenda nera” che è stata smontata dagli storici non ideologicizzati negli ultimi decenni.
            Ricordiamoci sempre di quanto ha affermato il grande storico agnostico Leo Moulin:
            http://www.luoghidipensiero.it/apologetica-leo-moulin/
            Il cattolico dovrebbe imparare a memoria queste poche righe (che riassumono un brano molto più articolato), perché mostrano che il vero complotto storico è stato tutto costruito su queste infamie che ora vengono accolte come vere anche dai cattolici stessi. Il papa chiede sempre scusa (si veda di recente anche per Roma…) quelli che non la chiedono mai sono i portatori di queste ideologie anticristiane che poi sono quelle che hanno fatto i maggiori danni all’umanità (parliamo di parecchi milioni di morti accertati, ma dovrebbero essere anche il doppio o il triplo). In pratica si tratta dell’assassino volontario che per distrarre l’attenzione dal proprio crimine fa notare che un passante non ha attraversato sulle strisce pedonali 🙂

          • Per Vincent…
            un ateo non può che avere una morale (principalmente) razionale perché necessariamente nella sua vita non può che essere assente qualsiasi accenno ad una prospettiva escatologica. In genere il rapporto causa-effetto qualifica e quantifica la sua esistenza e la conseguente mancanza di duraturo anelito alla speranza (che qualora venisse presa in considerazione con continuità renderebbe vani i presupposti stessi che giustificano l'”essere” ateo) non può che consolidarsi come ingombrante compagna nella sua esistenza.
            Concordo che la morale laica, benchè razionale, possa difficilmente essere oggettiva; lo potrà essere al limite solo nel momento in cui venissero enunciati i relativi principi salvo pagare lo scotto, nel momento immediatamente successivo, di dipendere dal peccato originale di essere ineluttabilmente relativista.

          • Vincent Vega on

            Ahahahahaha Muggeridge, ma ci stavo arrivando, se rilegge la prima domanda infatti stavo preparando il terreno! 😉
            Ad ogni modo ora a me preme soprattutto che Flavio risponda alle mia domande, dato che il cristianesimo non è basato solo su un insieme di idee e di dogmi, ma su un fatto, la resurrezione di Gesù, e sulle conseguenze di questo fatto, ovvero la salvezza del genere umano e la resurrezione della carne alla fine dei tempi. Nella fattispecie volevo capire cosa spinge Flavio a ritenere non avvenuto questo fatto. Inoltre vorrei che mi spiegasse che senso puo’ avere parlare di morale qualora l’universo e la vita umana non avessero alcun senso e finalità. Se così fosse la morale verrebbe ipso facto regredita a convenzione mutevole, pertanto qualunque morale sarebbe fondata sulla sabbia, e non avrebbe alcuna giustificazione.
            Spero pertanto che mi risponda, Flavio, e intanto la ringrazio per avermi risparmiato la fatica che la domanda numero 1 aveva in nuce, in quanto avrebbe immancabilmente tirato fuori le solite leggende nere.

          • Vincent Vega on

            Appunto Beppino, come può ben vedere il relativismo sul quale si fonda la morale laica rende la stessa un ossimoro, e’ precisamente ciò che continuo a ripetere a Flavio. Il filosofo ateo che ho indicato sopra, se non altro, ha il coraggio di abbracciare fino in fondo il suo ateismo, con le necessarie ed estreme conseguenze. Non amo i vari bizantinismi laicisti.

          • Cari signori, è problema vostro se non sapete che una norma morale, cioè un criterio, è tale sia che provenga da un supposto Dio che provenga dagli uomini. E comunque tutte le norme esistenti sono state scritte, interpretate e fatte rispettare dagli uomini, quindi passibili di revisioni e letture diverse durante il trascorrere del tempo, come infatti è avvenuto all’interno di tutte le scuole di pensiero e delle religioni. Non è infatti un caso che delle azioni che si ritenevano lecite nel passato oggi non lo sono e viceversa. La differenza tra morale laica e religiosa è che qualcuno pretende che vi sia una morale assoluta (solo una però, mandando così a catafascio tutte le morali che si sono sviluppate in luoghi e culture diverse). Si mettano il cuore in pace dunque, una morale assoluta oggi non è proponibile, per il semplice motivo che nessuno è in grado di dimostrare di aver questo criterio e questo giudizio in mano. Ciò che rimane sono sono le opinioni di ciascuno, che a volte si possono incontrare ed a volte no, a volte s’impongono e a volte no. Tanti modi di pensare, tante convinzioni diverse, tante interpretazioni e tanti punti di vista… e tra tutti questi, se ce n’è uno sicuramente in errore, è quello che pretende di aver la verità definitiva con sè. Fate quindi voi…

  34. Ma come siete finiti a parlare di ste cose? Complottismi, scie chimiche l’articolo era così bello…

    • Glielo rammento io: si fece semplicemente notare che certe conclusioni finivano col portare nel complottismo. E da lì è partito tutto.

      • Beh sia come sia è francamente inutile, smettetela.
        Piuttosto Flavio mi chiedeva che ci azzecca col controllo demografico, bè è semplice tutto riporta alla scarsità di risorse.
        Se ha capito il mio ragionamento avrà inteso che in un contesto economico dominato da un’inflazione a mezzo stampa l’espansione demografica è un effetto collaterale non voluto nel lungo periodo ed è non voluto poichè chi siede alla stampante sa che non è sostenibile e crea più problemi che altro (disoccupazione e disordini sociali vari…), questo per via dei prezzi che salgono che sono un effetto dell’inflazione (Ecco qui le offro una chicca austriaca inflazione=aumento della massa monetaria e NON AUMENTO DEI PREZZI che è un effetto).
        Quindi il problema qual è in un sistema inflazionistico? Che crea illusione di crescita e ricchezza che si traduce non solo in illusione economica ma anche demografica.
        Il problema col denaro è che mentre è facile trasformare il denaro in un bene fisico il contrario è assai più complesso (il denaro è il bene fungibile per eccellenza).
        Da qui la perdita, tutti che vendono nella speranza di ammortizzare qualcosa, e siccome alla tratta degli schiavi ancora non siamo tornati una perdita umana è decisamente problematica.
        Allora la genialata regolare il flusso all’entrata, mantenere un parco buoi stabile, ed è davvero così se ad esempio si sofferma su come funziona il welfare state di derivazione “bismarckiana” per pagare le pensoni a tutti ci vogliono entrate pari alle uscite.
        Il meccanismo funziona tutto a scapito della sua libertà chiaramente perchè è solo una mucca da mungere e tale è l’unica dimensione che le è consentita.
        Non solo l’utilizzo delle risorse resterà semrpe sottoperformante chiaramente; chi è divenuto culo e camicia con chi stampa, o magari tipografo egli stesso, ha tutto l’interesse a perpetuare lo status quo; quindi se ha ad esempio allocato in azioni malperformanti il gioco deve andare avanti lo stesso sia quel che sia e nessun nuovo giocatore è davvero desiderato.
        In un regime di libero mercato a moneta sonante e libera crescita demografica invece tutto questo non esiste anzi è tutto diamentralmente opposto; poichè la crescita economica passa per le nuove idee e le nuove idee per nuovi cervelli la crescita demografica è ricercata e voluta.

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