L’ultimo appuntamento prima della pausa estiva si è aperto entrando nel merito di un argomento visto anche di recente sulle pagine di CS,nello specifico, si è preso…
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Solo pochi giorni fa si commentava la notizia della composizione di una “musica darwiniana”.
Un’assurdità che sembrava avere come attenuante quella di non essere stata presa in considerazione dai grandi organi d’informazione.
Ma l’illusione è durata poco.
Il Transumanesmo è un movimento che si propone di raggiungere l’immortalità mediante la tecnologia.
Si tratta dell’estremizzazione del movimento Umanista che affonda le radici nell’eugenetica e ha avuto tra i suoi sostenitori nomi come Francis Crick e Jacques Monod.
Un movimento che ha i suoi presupposti nell’evoluzionismo e nell’ateismo.
In questi giorni viene pubblicizzato un Master in comunicazione della scienza.
Nei giorni in cui vengono annunciate inondazioni di New York nell’anno 2300, in cui si ritoccano le cifre sull’influenza A, e in cui si annuncia il sorpasso della scimmia sull’uomo, aggiungiamo anche una conferenza sull’evoluzione della moralità .
Emerge con evidenza che nel corso di comunicazione della scienza però manca ciò di cui ci sarebbe maggiormente bisogno: un corso di critica della scienza.
“Ogni anno la ricerca fa nuove scoperte sul mondo dei primati. Con un’unica certezza: prima o poi ci raggiungeranno”
Con queste parole si conclude la presentazione di un articolo apparso su Repubblica riguardo le abilità delle scimmie.
Si tratta di un’affermazione che farebbe inorridire qualsiasi scienziato serio, solo che gli scienziati seri sembrano essere un specie in via d’estinzione.
La scienza manca ormai di serietà, manca di metodo, manca di prudenza, manca di ogni qualità, c’è un “deficit” di tutto questo, per dirla alla latina.
Mentre nella vecchia e arretrata Italia il solstizio d’estate è solamente un evento astronomico che viene associato alle vacanze, per i progrediti USA esso è un rito con ben altri significati.
Ma quando ci saremo liberati dalla superstizione cattolica, finalmente anche a Roma si potrà celebrare il dio Sole.
E allora anche noi saremo moderni…
Nella conferenza sull’evoluzione del CICAP si insiste molto sull’insegnamento della teoria darwiniana nelle scuole.
La relatrice paragona il darwinismo ad un muro, mai paragone fu più felice.
Un muro che imprigiona l’intelletto e delimita il confine del conformismo ideologico.
In un articolo dell’11 giugno il sociologo Francesco Alberoni parla della civiltà anglosassone basata sull’egoismo e così estranea a quella europea.
Il darwinismo e l’inglese scientifico ne costituiscono indispensabili strumenti di penetrazione.
The Economist, il settimanale controllato dai Rothschild, ha pubblicato uno studio sui prossimi 40 anni, ma più che uno studio sembra essere un piano di lavoro.
Un programma che prevede la “distruzione creativa” come mezzo di progresso, lo stesso meccanismo che assicura l’evoluzione darwiniana e che sembra apprezzato anche dal prof. Mario Monti.
E infine un mondo con meno religione.
Sabato 19 maggio, alle ore 12,30 su Radio Globe One sarà trasmesso un incontro sull’argomento “Evoluzionismo e società, il darwinismo sociale”, con Fabrizio Fratus ed Enzo Pennetta.
In un articolo su la Repubblica Francesco e Luca Cavalli Sforza affrontano la fine del determinismo genetico alla luce dello studio dei meccanismi epigenetici.
Forse sarebbe ora di fare un po’ di autocritica.
Su la Repubblica del 22 aprile è stato pubblicato un articolo intitolato “Se il destino non è più scritto nel DNA”.
Ma all’ipotesi non segue uno sviluppo completo dell’argomento, forse perché alcune delle conseguenze non sono gradite ai difensori del neodarwinismo.
Vediamo allora cosa porta alla luce la scoperta dei meccanismi epigenetici.
Di Alessandro Giuliani.
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Il ricercatore dell’ISS A. Giuliani, interviene su un preoccupante articolo di Nature.
Infatti, secondo l’autorevole pubblicazione, quasi la metà di noi sarebbe malata di mente.
Le possibilità sembrano essere due: o la malattia mentale è diventata una pandemia, o la normalità viene ritenuta una patologia da curare.
In ogni caso si tratta di un problema serio.
Qualcosa si sta muovendo nel dibattito sul darwinismo (inteso come insieme di teoria scientifica e ideologia positivista).
Il moltiplicarsi delle estremizzazioni delle sue posizioni da una parte, e l’emergere di contraddizioni sempre più evidenti dall’altra, potrebbero essere gli indizi che sta per verificarsi una “catastrofe”.
“Scientocrazia” è un termine coniato per indicare un popolo i cui cittadini decidano liberamente… ma in base a quello che dicono gli scienziati (anche conosciuti come “tecnici”).