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    Ecologismo e post-umanismo, due modi per odiare l’uomo

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    By Enzo Pennetta on 4 Dicembre 2011 Geopolitica ed Economia, Varie

    L’evoluzione vista dai transumanisti

     

    Un articolo di Alessandro Giuliani analizza come due ideologie diametralmente opposte siano unificate dal comune odio per l’uomo.

     

     

    L’ecologismo di cui si parla nell’articolo di Alessandro Giuliani pubblicato su ilsussidiario.net, non ha niente a che vedere con l’ecologia o con la salvaguardia dell’ambiente, si tratta invece di quell’ideologia che vede nell’umanità una minaccia per il pianeta. Uno dei suoi padri può certamente essere considerato Aurelio Peccei che nel 1968 fondò il Club di Roma.

    Peccei non aveva una buona considerazione del genere umano, tanto che nel suo libro Cento pagine per l’avvenire” affermava:

    «Un altro comportamento aberrante della nostra specie la rende gravemente colpevole davanti al tribunale della vita. Si tratta della sua proliferazione esponenziale, che non si può che definire cancerosa».

    Ma di quale essere vivente sarebbe il “cancro” l’umanità?

    L’essere vivente minacciato dalla crescita della popolazione umana non sarebbe altro che “Gaia“, la personificazione della terra che era stata proposta con grande risonanza nel 1979 dallo scienziato inglese James Lovelock nel suo libro “Gaia. A New Look at Life on Earth.”

    Come dicevamo, di segno opposto è il post-umanesimo o trans-umanesimo, sviluppo del movimento “Umanista“ del 1933 che è oggi approdato al programma dei trans-umanisti, un programma che prevede al primo punto:

    1.  L’umanità sarà radicalmente trasformata dalla tecnologia del futuro. Si prevede la possibilità di ri-progettare la condizione umana in modo di evitare l’inevitabilità del processo di invecchiamento, le limitazioni dell’intelletto umano (e artificiale), un profilo psicologico dettato dalle circostanze piuttosto che dalla volontà individuale, la nostra prigionia sul pianeta terra e la sofferenza in generale.

    Il resto è possibile leggerlo sul sito dell’associazione italiana AIT (Associazione Italiana Transumanisti).

    Come giustamente osserva Giuliani nel suo articolo:

    Come si nota, entrambi gli estremi sono unificati da un profondo disprezzo per l’umano, differendo solo per le modalità della sua eliminazione: un suo sparire naturale per vie demografiche o una sua trasformazione tecnologica verso il robot.

    Ma qualcosa oltre all’avversione verso l’essere umano unisce queste due ideologie, si tratta del fatto di essere le due estremizzazioni del pensiero moderno, due movimenti che propongono un’apparente alternativa mentre convergono verso la negazione dell’idea tradizionale di umanità, al riguardo riprendiamo ancora le parole di Giuliani:

    Qui è importante capirsi; una delle caratteristiche più insopportabili del pensiero cosiddetto moderno è il suo baloccarsi tra alternative estreme – che poi a ben vedere si dimostrano sorprendentemente simili nel profondo (qui mi preme segnalare al lettore interessato a questa drammatica patologia del pensiero moderno, almeno la triade Eretici, Ortodossia e Cosa non va nel Mondo, dell’immenso GK Chesterton), per cui o si è per la Deep Ecology, per cui l’uomo è considerato un intruso nella Natura, un vero e proprio cancro del pianeta, una specie animale come un’altra, anzi peggio delle altre vista la sua pericolosità per l’equilibrio ecologico; oppure si propende per il più bieco antropocentrismo tecnologico dei post-umanisti per cui di fatto i vincoli di natura non esistono e il mondo è solo un deposito di risorse virtualmente infinito da sfruttare per “il potenziamento continuo” di un nuovo ibrido biologico-artificiale che superi il limitato e mortale omarino che siamo abituati a conoscere.

    E’ solo di ieri la pubblicazione su questo sito di un articolo sull’importanza di leggere Chesterton, il fatto che nello stesso giorno (il 2 dicembre) lo scrittore sia stato citato come antidoto alle tossine culturali in due articoli scritti da Alessandro Giuliani su il sussidiario.net e dal sottoscritto su CS, è del tutto casuale.

     

    Una piccola curiosità che forse avrebbe divertito il grande scrittore inglese.

     

    Il testo integrale dell’articolo di Alessandro Giuliani è disponibile su ilsussidiario.net: AMBIENTE/ Tra Deep Ecology e post-umanisti c’è spazio per l’ecologia umana

     

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    14 commenti

    1. Michele Forastiere on 4 Dicembre 2011 16:36

      Caro Enzo, devo dire che stavolta il tuo articolo mi ha fatto venire i brividi… soprattutto dopo aver dato un’occhiata al sito dei Trans-umanisti. Sinceramente, mi pare proprio che lì si senta un netto odore di zolfo.

      • Riccardo Z on 4 Dicembre 2011 19:10

        Eritis sicut dii, scientes bonum et malum. Potrebbe essere il motto dei transumanisti. Ma credo che per loro andrebbe bene anche “We are Borg. Resistance is futile”, se conoscete star trek.

        • Piero on 4 Dicembre 2011 19:29

          Oppure se avete passato un po’ di tempo in sala giochi:
          All your base are belong to us 😉

    2. Daphnos on 4 Dicembre 2011 18:09

      O.T. Prof Pennetta,

      da qualche tempo un certo Andrea sta sistematicamente commentando sul blog di UCCR, inserendo commenti interessanti anche se piutosto, oserei dire, “stereotipati”. Secondo lei, è lo stesso Andrea “profanatore di templi” che discuteva su questo sito fino a qualche settimana fa? A giudicare dalla lunghezza dei commenti, direi di sì. Ma vorrei sapere la sua opinione, visto che sicuramente terrà d’occhio quel blog in cui scrive.

      Grazie!

      • Enzo Pennetta on 4 Dicembre 2011 18:13

        Mi prendo un po’ di tempo e provo a fare dei “giri” su UCCR… vedo di farmi un’idea

        • Enzo Pennetta on 4 Dicembre 2011 20:40

          Dal tono e dai contenuti potrebbe essere.
          Chissà se ha smesso di fumare…

          • Daphnos on 4 Dicembre 2011 21:17

            =)

    3. Enzo Pennetta on 4 Dicembre 2011 18:10

      Caro Michele, se hai un po’ di tempo prova a fare anche un giro qui:
      http://www.americanhumanist.org/who_we_are/about_humanism/humanist_manifesto_ii

      Tra i firmatari troverai una vecchia conoscenza… Jacques Monod

    4. Leonetto on 4 Dicembre 2011 22:57

      La nascita del Superuomo:

      http://www.youtube.com/watch?v=NCIV17NFswk

      La RAI ci introceva l’argomento transumanesimo(che i suoi ‘seguaci’ chiamano Human+ o H+) con questo video.
      Mediaset,ma anche la stessa rai,ha proposto diverse interviste a Kevin Warwick

      Il fenomeno lo conosco abbastanza bene,conosco anche transumanisti,devo dire però che non sapevo che esistesse anche un associazione italiana..

      Il transumanesimo è molto legato all’evoluzionismo e al darwinismo,all’eugenetica oltre che alla filosofia nietzchiana ed e’ molto più che una sola branca di innocui appassionati della tecnologia, che sognano film fantascientifici e la creazione di robot e cyborg.E’ invece un movimento altamente organizzato e molto ben finanziato che è estremamente impegnato nel sovvertire e sostituire ogni aspetto di quello che siamo ora (e siamo poi sempre stati)come esseri umani( inclusa la mostra biologia fisica, l’individualità delle nostre menti ed i fini delle nostre vite nonchè atta al rimpiazzamento di tutte le religioni e credo spirituali esistenti con una nuova religione propria(che poi di fatto non è per niente affatto nuova ma è lì dall’alba dei tempi..)
      Questo è importante perchè quando si parla di transumanesimo si pensa un po’ troppo alla fantascienza,mentre invece non è così…
      Se volessimo risalirne alle origini non si dovrebbe guardare nemmeno troppo di recente infatti tale “termine” è legato ad un nome legato molto all’evoluzionismo guarda caso..

      “uomo che rimane uomo, ma che trascende se stesso, realizzando nuove possibilità di e per la sua natura umana” Julian Huxley, 1957

      Un’altro membro d’elite del transumanesimo era il nipotino di sir C.Darwin Galton Darwin che scriveva così :

      “Ci potrebbe essere una droga, che, senza altri effetti nocivi, rimuova l’urgenza del desiderio sessuale, e così, riproduca nell’umanità lo status degli operai in un alveare.”

      (parlando dell’H.M.=“Hive Mind: un tipo di coscienza collettiva dove l’individualità viene soffocata; uno stato di conformità; scritto anche hivemind )
      (fra l’altro se non erro è proprio col nipote che si parla di teoria dell’evoluzione invece che di origine della specie..)

      I fondatori del Transumanesimo avevano visioni elitarie riguardo a come l’umanita dovesse essere. Questo concetto di Alveare Umano è stato previsto dalla classe dell’elite regnante nel corso della storia come la società ideale. La razza schiavo finale, disegnata scientificamente per conformarsi, obbedire e servire i bisogni dell’elite – api operaie che non contestano o si ribellano.

      Una battuta d’arresto al transumanesimo ,per chiamarla così,ci fù con la caduta del nazismo…

      La mutazione moderna del Transumanesimo proclama di supportare solamente l’ “eugenetica volontaria” che detta così sembra un qualcosa dci neutro al più,magari una cosa benevola,mentre in realtà bisognerebbe leggervi “sterilizzazione obbligatoria” o “eutanasia di umani indesiderabili”…
      Ovviamente non serve molto a comprendere che una simile pulizia etnica del pool genico non può e mai potrà avvenire se è volontario.

      Il transumanesimo,ha ha avuto ed avrà un grande impatto nella nostra società/civiltà,il problema è che molti ignorano perfino che esista un simile movimento o che siano mai esistte certe ideologie….
      E come al solito uno dei capisaldi è sempre il buon caro e vecchio darwinismo…

      Trova grande affinità col pensiero/ideologia new-age che trova sempre più oggi diffusione in ogni campo della vitra quotidiana,ed inoltre il transumanesimo si integra o si integrerà con le varie religioni,ma quest’ultima consideratela al momento solo una mia digressione…

    5. Enzo Pennetta on 4 Dicembre 2011 23:53

      Chapeau Leonetto!

      Gran bell’intervento.

    6. valentino zoldan on 5 Dicembre 2011 19:38

      Leonetto, grande!

      Chiarissimo e preciso, grazie per la splendida lezione.

      Per quanto riguarda l’American Humanistic

      Brrrrrrr altro che puzza di zolfo! ma pur non essendo ne’ un esegeta, ne’ un filosofo, ne’ un fisico mi sembra di cogliere alcune contraddizioni.

      Religion

      FIRST: In the best sense, “religion may inspire dedication to the highest ethical ideals.” The cultivation of moral devotion and creative imagination is an expression of genuine “spiritual” experience and aspiration.(1)

      We believe, however, that traditional dogmatic or authoritarian religions that place revelation, God, ritual, or creed above human needs and experience do a disservice to the human species (2). Any account of nature should pass the tests of scientific evidence; in our judgment, the dogmas and myths of traditional religions do not do so. Even at this late date in human history, certain elementary facts based upon the critical use of scientific reason have to be restated. We find insufficient evidence for belief in the existence of a supernatural; it is either meaningless or irrelevant to the question of survival and fulfillment of the human race. As nontheists, we begin with humans not God, nature not deity. Nature may indeed be broader and deeper than we now know; any new discoveries, however, will but enlarge our knowledge of the natural.(3)

      SECOND: Promises of immortal salvation or fear of eternal damnation are both illusory and harmful (4). They distract humans from present concerns, from self-actualization, and from rectifying social injustices. Modern science discredits such historic concepts as the “ghost in the machine” and the “separable soul.” Rather, science affirms that the human species is an emergence from natural evolutionary forces. As far as we know, the total personality is a function of the biological organism transacting in a social and cultural context. There is no credible evidence that life survives the death of the body. We continue to exist in our progeny and in the way that our lives have influenced others in our culture.

      (1) e allora? Perchè dovrebbero essere ostacolo?
      (2) contraddice l’affermazione 1
      (3) tutto quanto scritto dal punto 2 al punto 3 non sono altro che delle affermazioni gratuite (assolutamente lecite, ma non provate scientificamente) e automaticamente si contraddicono.
      (4) Illusorio? OK, possiamo anche accetarlo come opinione, dannoso? e perchè se “religion may inspire dedication to the highest ethical ideals.” – forse perchè ispirano valori dicersi? Come concordano questo con le affermazioni del punto 7? Democratic “Society SEVENTH: To enhance freedom and dignity the individual must experience a full range of civil liberties in all societies. This includes freedom of speech and the press, political democracy, the legal right of opposition to governmental policies, fair judicial process, religious liberty, freedom of association, and artistic, scientific, and cultural freedom.”

      In generale, procedendo a ritroso non si capisce come questa “natura” abbia cominciato ad esistere, forse che la natura è un’ entità eterna? Quindi anche l’universo (che è il sistema in cui la natura svolge la sua azione ed è parte stessa della natura) è eterno. A parte il fatto che ci vuole uno sforzo sovraumano per riuscire ad immaginare che sia sempre esistito e che ci dicono tutto sia iniziato con il big bang, una cosa eterna, per essere tale deve esistere sempre sia procedendo verso infinito che verso meno infinito, come la mettiamo allora con l’entropia?

      Se qualcuno è in grado di sviluppare il tema, anche spiegandomi dove sbaglio e perchè, oppure aiutandomi a mettere a fuoco meglio la cosa , avrà la mia sempiterna gratitudine. Questi argomenti mi stanno molto a cuore.

      • Enzo Pennetta on 5 Dicembre 2011 23:03

        Gentile Valentino,

        la sua analisi e le sue considerazioni sono corrette, purtroppo non c’è da meravigliarsi del contenuto del manifesto American Humanistic.

        La scienza è tirata in ballo da queste persone per giustificare quello che fa loro comodo, e non per cercare la verità.
        Pur sapendo che il campo d’indagine del metodo scientifico è la materia, si afferma che le realtà metafisiche non sono reali in quanto la scienza non le dimostra.

        E’ come dire che un radar può vedere è ciò che sta nel suo campo d’azione, e che poiché una cosa non la vedo sul radar allora non esiste.

        Questo banale errore può essere giustificato solo se parto dal presupposto che tutto il mondo è ciò che vedo e che ciò che non vedo non esiste. Ma questo è un postulato.

        E “postulato” è il nome che possiamo dare ad un atto di fede in geometria, una condizione indimostrata e indimostrabile su cui si basa un sistema di proposizioni.

        Quella degli American Humanists è insomma una religione materialista.
        Stabilito questo tutto il resto ne consegue automaticamente.

        • Valentino Zoldan on 7 Dicembre 2011 22:45

          Grazie, come sempre molto chiaro e semplice.

          Buona festa dell’Immacolata a lei e a tutti i partecipanti.

          • Enzo Pennetta on 8 Dicembre 2011 00:28

            Grazie, buona festa dell’Immacolata anche da parte mia.

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