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    Arrivano i delatori per difendere la “verità” scientifica

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    By Enzo Pennetta on 25 Gennaio 2012 Clima, Varie

    L’inaccettabile campagna di “caccia alle streghe” organizzata negli USA.

     

    Negli USA è nata un’iniziativa per la denuncia dei meteorologi che contestano la tesi della responsabilità umana per il riscaldamento globale.

    “Denunciate i meteorologi ‘negazionisti’ e li ‘convinceremo’ a dire le cose come stanno”.

    Se questo è il futuro del dibattito scientifico prepariamoci a tempi difficili.

     

    In un sito USA è apparsa una campagna per la denuncia dei meteorologi “negazionisti”, un bruttissimo termine coniato per indicare qualcuno che per motivazioni ideologiche nega in malafede un’evidenza. Quello che non viene spiegato è il perché un così gran numero di meteorologi che sullo studio della meteorologia e del clima hanno speso la loro vita, dovrebbero negare un fatto come il riscaldamento globale antropico (AGW) se questo fosse veramente una realtà provata scientificamente.

    Con un po’ di semplice buonsenso verrebbe invece da domandarsi come mai tante persone che si confrontano quotidianamente con le previsioni del tempo e conoscono la difficoltà di sviluppo di modelli matematici affidabili, non trovino convincenti le argomentazioni degli esperti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), l’agenzia dell‘ONU che studia i cambiamenti climatici.

    Il fatto è stato riportato dall’immancabile Climate Monitor in un articolo di Guido Guidi intitolato Dagli al meteorologo! che pone delle questioni della massima importanza:

    Tutto inizia dal consenso, da quell’aberrazione scientifica che vorrebbe racchiudere in un pensiero uniforme la capacità degli specialisti di un determinato settore di formare una propria opinione. Da quella questione di fiducia posta dal governo della scienza a quanti a vario titolo la rappresentano.

    Un consenso che sta scemando, un pensiero di gruppo che sta perdendo colpi, non già per l’azione disinformante di alcuni, ma semplicemente perché l’armageddon climatico tarda ad arrivare. Sicché come correre in soccorso della suddetta abberrazione? Come assicurarsi la fiducia degli elettori? Semplice, con l’azione di lobbing.

    Sembra proprio che la questione centrale del rapporto tra scienza e politica sia proprio il generare consenso.

    Questa è un’affermazione che non stupisce affatto, chi studia la storia delle rivoluzioni scientifiche sarebbe semmai sorpreso del contrario:

    «Gli stati autoritari sapevano bene quali fossero importanti per i loro interessi i vari sistemi di credenze e il conformarsi ad essi.

    Le opinioni individuali, più che essere esaltate come una condizione del progresso intellettuale, apparivano ai servitori della corona come una fonte d’ansietà. Monitorare e orientare le credenze in generale era considerata una responsabilità primaria dello stato, come della chiesa, e quando Bacone sosteneva di aver “ricondotto tutta la conoscenza alla mia provincia”, si riferiva alla “provincia” latina, un distretto amministrativo del governo centrale.

    La conoscenza doveva essere di fatto condotta sotto la competenza amministrativa dello stato.

    Bacone era molto sospettoso nei confronti delle tendenze intellettuali centrifughe legate alla Riforma protestante del XVI secolo, e in modo particolare dell’enfasi che questa metteva sulla capacità dell’individuo di determinare la verità da sé, con le proprie forze.»

     

    Steven Shapin, “La rivoluzione scientifica”, Einaudi, Pag. 137

    Diventa dunque necessario andare oltre il semplice fatto scientifico ed entrare nella prospettiva delle tecniche utilizzate per generare il consenso e cercare i motivi economici che sono all’origine di una campagna contro le emissioni di CO2.

    Nella schermata del sito “Forecast the facts” appare, tra le altre, una scritta in cui si dice :

    Forecast the Facts defines a denier as anyone who expressly refutes the overwhelming scientific consensus about climate change: that it is real, largely caused by humans, and already having profound impacts on our world.

    Cioè:

    Forecast the Facts definisce negazionista chi espressamente rifiuta il travolgente consenso scientifico sui cambiamenti climatici: che è reale, largamente causato dall’uomo, e che sta già avendo profonde conseguenze sul nostro mondo.

    Quanto sia effettivamente “travolgente” il consenso sulle cause del Global Warming era stato mostrato in un altro articolo apparso su Climate Monitor e ripreso da CS- “Tozzi di fanta-scienza?”i nuovi profeti di sventure, il “travolgente consenso” si riduce a 77 scienziati su 3000, per una strabiliante percentuale del 2,57%.

     

    E così, su queste basi, sul sito Forecast the Facts, l’unico fatto certo è la messa alla gogna di 52 “negazionisti”, con tanto di riferimento del luogo dove l’affermazione è stata fatta e della frase incriminata.

     

    Chissà quando potremo avere un analogo “Forecast the Facts” per gli insegnati e i blog sull’evoluzionismo?

     

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    14 commenti

    1. Daphnos on 26 Gennaio 2012 00:29

      Il video di Forecast the Facts, relativo al pericolo di un’opinione contraria, è veramente esilarante: un uragano che ruota in senso contrario a quello disegnato dalla spirale.

      Quello sì che sarebbe un segno evidente di cambiamento climatico!!! E piuttosto preoccupante, direi.

      http://vimeo.com/35357675

      • Enzo Pennetta on 26 Gennaio 2012 15:29

        Daphnos, se l’uragano disegnato ruota in senso opposto alla spirale, chi è lei per dire che non è così che funzionano gli uragani!?

        Non sarà per caso un “negazionista”?

        Guardi che qualcuno potrebbe segnalarla a chi di dovere…!

        • Daphnos on 26 Gennaio 2012 18:01

          Ma sì, facciamo dell’ironia, almeno finché qualcuno non ci “impone le mani”… brrrr.

    2. Riccardo Z on 26 Gennaio 2012 20:12

      Hanno copiato una vecchia istituzione cattolica (almeno l’immagine che ha nel volgo): l’inquisizione. A quando l’indice dei libri proibiti?

      • Valentino on 26 Gennaio 2012 22:07

        Cambiano le casacche ma la regola aurea rimane sempre la stessa: “la verità è quella che conviene al partito” e dalla mia esperienza, la verità che conviene al partito non è mai la Verita 😉

        indipendentemente dal partito

        • Piero on 27 Gennaio 2012 17:46

          @Leonetto:
          perche’ non hai visto questa:

          http://www.uccronline.it/2011/09/18/lo-scrittore-j-c-wright-lascia-lateismo-e-si-converte-%c2%abi-cristiani-hanno-ragione%c2%bb/#comment-20885

          Leggi e TREMA!

        • Leonetto on 27 Gennaio 2012 18:26

          Piero vuoi causarmi incubi?Delirium tremens?

          L’implicazione l’avevo giusto tirata in ballo circa l’evoluzionismo qualche giorno fa:
          http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/01/ian-tattersall-non-si-accorge-che-levoluzione-delluomo-e-incompatibile-con-i-meccanismo-neodarwiniani/

          In verità direi che molti non hanno ben chiaro come funzioni o faccian finta di non saperlo..
          Al di la che non sono comunque convinto che si insegni alle elementari…

          Esilarante anche che la logica matematica potrebbe non essere stata oggetto di studi per un ingegnere informatico..

          Beh se non altro potrebbe essere il prossimo ministro dell’istruzione Nicola,dopo la Gelmini col tunnel…

          La cosa peggiore è che evidentemente si convincono di certe conoscenze che pensano di avere e di fronte a fatto compiuto persistono con le loro convinzioni,ciò è agghiacciante.

          Errare humanum est,perseverare autem stultum in questi casi.

          P.S.Comunque secondo me in UCCR le discussioni si leggono male..

        • Leonetto on 27 Gennaio 2012 18:42

          Visto che hai linkato quell’argomento Piero,approfitto per segnalare Antony Flew,uno sicuramente dei massimi esponenti dell’ateismo scientista,che di recente si è convertito ed ha acquisito fede in Dio.
          Che ha detto degli sforzi di Dawkins, di mostrare irragionevoli ed assurda ogni ipotesi di creazione,che sono “uno sforzo comico”
          Questo lo dico non per andare a parare sull’argomento credere non credere ma che Flew quando ha approfondito le conoscenze circa l’evoluzionismo neo-darwiniano ha cambiato il proprio parere nella fede ed ovviamente nel ritenerla fatto certo.

    3. Riccardo on 26 Gennaio 2012 21:34

      http://www.climatemonitor.it/?p=23063
      http://www.climatemonitor.it/?p=22886

      Ragazzi, intanto vi segnalo un paio d’interessantissimi articoli su Climate Monitor.

      • Valentino on 26 Gennaio 2012 22:20

        Molto interessanti, entrambi.

      • Enzo Pennetta on 26 Gennaio 2012 22:48

        Come avrete notato seguo con molto interesse il lavoro del bravo Col. Guido Guidi. Affronta i sostenitori di una teoria scientifica politicizzata con le sole armi della preparazione e della correttezza.

        Più o meno quello che cerchiamo di fare qui.

    4. Riccardo Z on 26 Gennaio 2012 22:47

      Di solito quelli che difendono certe posizioni scientifiche si vantano della libertà di ricerca e del loro scetticismo. A me paiono dogmatici nel senso più deteriore del termine.

    5. alessandro giuliani on 26 Gennaio 2012 23:03

      Salus ex inimiciis nostris…questo antico detto (la salvezza viene dai nostri nemici) è di incredibile attualità, ora, a parte che me e a voi questi dogmatici che odiano tutto ciò che sa di trascendente mi fanno rabbia, se ci penso con più calma capisco che senza di loro non avremmo mai trovato la voglia e la possibilità di unirci, di approfondire, di parlare di scienza..veramente provvidenziali insomma, anche Mimmmo nella sua ingenuità e nella sua gran voglia d credere (altrimenti perchè perderebbe tempo su questo sito e su UCCR ?)

      • Enzo Pennetta on 26 Gennaio 2012 23:37

        Ciao Alessandro, non l’avevo mai vista in questo modo, devo dire che hai spesso delle intuizioni sorprendenti.

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