Facebook Twitter Instagram
    Critica Scientifica – di Enzo Pennetta
    Facebook Twitter Instagram
    Critica Scientifica – di Enzo Pennetta
    You are at:Home»Clima»Che strano, una buona notizia!?

    Che strano, una buona notizia!?

    7
    By Enzo Pennetta on 23 Febbraio 2012 Clima, Geopolitica ed Economia, Varie

    La “scienza” sembra ormai destinata a dispensare solo cattive notizie: Global Warming; sovrappopolazione; esaurimento delle riserve energetiche; nuove e inevitabili pandemie in agguato; possibili impatti di asteroidi…

     

    Ma cosa ci fa una buona notizia in tutto questo?

     

     

    Guradando le immagini del lanciatore Vega salire nel cielo della Guyana francese qualcuno di noi deve avere sentito una strana sensazione, come di qualcosa d’insolito. Personalmente ci ho messo un po’ a capire di cosa si trattasse: era una buona notizia.

    Una rappresentazione del lanciatore Vega.


    Chi ha vissuto da ragazzo gli anni ’60 e ’70, quelli della corsa allo spazio, può ricordare le sensazioni che accompagnavano i lanci spaziali, quella lieve euforia che ci faceva sentire ottimisti, le prime immagini a colori della Terra dallo spazio, lo stesso entusiasmo che devono aver vissuto i pionieri quando mettevano piede nel Nuovo Mondo.

    Doveva pensarla allo stesso modo Stanley Kubrick quando progettando un film sulla conquista dello spazio immaginò di fare una specie di “conquista del west”, ma come sappiamo poi cambiò idea e allo spirito pionieristico sostituì quella specie di incubo psichedelico che è 2001 Odissea nello spazio.

    Adesso il 2001 è passato da un pezzo e i fatti sembrano aver dato ragione a quel genio di Kubrick, nessuno forse ricorda che nel suo film si parla di catastrofi ambientali, di sovrappopolazione, di guerre nucleari incombenti, più che un genio Kubrick appare adesso un profeta moderno, la conquista del west sembra essersi trasformata nella conquista degli inferi.

    Queste riflessioni mi rimandano ad un altro genio, G.K. Chesterton che da anni ancor più lontani vedeva quello che ci sarebbe successo:

    Per noi, d’ora in vanti, la luce sarà la cosa oscura, la cosa innominabile. Per noi, come per i demoni di Milton nel Pandemonio, è l’oscurità ad essere visibile. La razza umana, secondo la religione, cadde una volta, e cadendo acquisì la conoscenza del bene e del male. Oggi siamo caduti una seconda volta, e tutto ciò che ci resta è la conoscenza del male.

    “Eretici”

     

    Ecco cosa è diventata la scienza nel nostro tempo, una impotente dispensatrice di cattive notizie che non fanno altro che mostrare l’umanità come un problema, “ciò che ci resta è la conoscenza del male” diceva Chesterton, e così l’unica soluzione che ci prospettano tutti, ONU in testa, è la riduzione dell’umanità.

     

    “Gnosi spuria” avrebbero detto una volta smascherando l’inganno. Ma oggi nessuno sa di cosa si tratta.

     

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Previous ArticleBoncinelli il “tolemaico”
    Next Article Scientocracy 2: la democrazia in pericolo?
    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    7 commenti

    1. Alessandro Giuliani on 23 Febbraio 2012 14:17

      Condivido pienamente la tua posizione anche se quella spaziale fu, per certi versi, un’ambigua utopia:

      http://www.benecomune.net/news.interna.php?s_titolo=ambigua+utopia&notizia=315

      Ciao
      Alessandro

    2. Enzo Pennetta on 23 Febbraio 2012 14:47

      Caro Alessandro, vedo che hai affrontato l’argomento ben prima di me!

      Ti ringrazio per la luce che hai fatto su quel periodo col tuo bellissimo articolo. Che si trattasse di un’euforia ingiustificata in fondo è dimostrato da quello che è successo dopo e che, come ho detto sopra, proprio Kubrick intravedeva. La scienza avrebbe colto dei successi magnifici nello spazio ma avrebbe comunque condotto l’umanità ad una gravissima crisi, con Blade Runner poi sono scomparsi anche i successi ed è rimasta solo l’oscurità, quella di cui parlava il nostro Chesterton.

      Ma almeno guardando decollare da Cape Canaveral, in collegamento via satellite (un prodigio nel prodigio!), un vettore Titan II con la capsula Gemini si poteva ancora sognare… adesso non mi sembra proprio.

      • Valentino on 1 Marzo 2012 09:59

        Mai smettere di sognare!
        “We are such stuff as dreams are made of, and our little life
        Is rounded with a sleep”

    3. Alessandro Giuliani on 23 Febbraio 2012 15:30

      Bè aspetta, non esageriamo, ti segnalo, rimanendo nello spazio alcuni segnali incoraggianti:

      1. I vettori rimasti competitivi sono ormai solo quelli russi che partono dal Kazachistan, tutti i satelliti, di tutte le nazioni fanno uso del vecchio e puzzolente vettore sovietico degli anni 60. I fighettissimi Ariane europei e i costosissimi Saturno americani hanno perso alla lunga il confronto con la russia..una vittoria della scienza semplice.

      2. Lo spazio sta cominciando a ‘pagare’ in termini di ‘scienza terrestre in ricaduta’ just to name a few: 1. scoperta dell’importanza della forma delle cellule per sviluppo e cancerogenesi con in vista superamento del paradigma genocentrico, 2. modelli di monitoraggio delle perturbazioni del campo EM terrestre con incredibili applicazioni già in atto (dai neutrini super veloci individuati con tecnologia satellitare, al monitoraggio real time di incendi ed altre catastrofi, previsione a tre ore di tsunami) e in futuro addirittura previsione di terremoti.
      3. sviluppo di nanotecnologie per impianti e protesi….
      Gran parte di questo è scienza italiana !!! Ormai noi siamo all’avanguardia nelle applicazioni spaziali e l’interesse di russi e cinesi per l’asi (anche se per motivi politici mal visto a Washington) ne è conferma , vedi:

      http://www.editorialetrasporti.it/spacemag/

      hai visto mai che dallo spazio non ‘cali giù qualche buona notizia ma buona buona davvero ?’

      • Enzo Pennetta on 23 Febbraio 2012 17:03

        In questo caso la buona notizia è che il primo vettore che funziona bene e che è competitivo viene fabbricato a Colleferro,un piccolo centro di un paese bistrattato e mortificato come l’Italia!

    4. Alessandro Giuliani on 23 Febbraio 2012 17:21

      Non mi dire che i russi si facevano venire i razzi dai monti Lepini ???? Dai..ma che forza sarebbe…le cose stanno così????

      • Enzo Pennetta on 23 Febbraio 2012 17:52

        Mah…
        i razzi non lo so, magari però il vino di quelle parti farebbero bene a farne venire un po’!

    Tweets di @CriticaScient
    Commenti
    • fabio painnet blade su Il Punto Omega – Il Libro
    • Enzo Pennetta su Il Punto Omega – Il Libro
    • FRANCESCOM su Il Punto Omega – Il Libro
    • Enzo Pennetta su Il Punto Omega – Il Libro
    • Simone su Il Punto Omega – Il Libro
    Categorie
    • Animalism & Veganism
    • Antropologia
    • Attualità
    • Bioetica
    • Biomedi@
    • Canale-CS
    • Clima
    • Comunicazioni agli utenti
    • Conferenze organizzate da E. Pennetta
    • COVID19
    • Darwinismo
    • Darwinismo sociale
    • Economia
    • Energia
    • ERT- the new Theory of Evolution
    • Eventi
    • Evoluzione
    • Facebook
    • Featured
    • Gender
    • Geopolitica ed Economia
    • Headline
    • Il commento di Leonetto
    • Informazione
    • Informazione e spin
    • Interviste
    • L'approfondimento – di Giorgio Masiero
    • La "Tavola Alta"
    • Libri
    • Matematica
    • OGM
    • Quarto Dominio
    • Racconti
    • Rassegna Stampa
    • Reset
    • Rivoluzione antropologica
    • Salute
    • Scienza
    • Scuola
    • Senza categoria
    • Società
    • Transizione
    • TRE
    • Ultimo Uomo
    • Varie
    Copyright © 2023. Designed by ThemeSphere.

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Gestisci Consenso Cookie
    Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
    Funzionale Sempre attivo
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Visualizza le preferenze
    {title} {title} {title}