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    Jerry Coyne e il gatto pianista

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    By Enzo Pennetta on 16 Marzo 2014 Evoluzione

     

    piano cat looking up

    Sul noto sito Why Evolution is True un esempio di come agisce la selezione naturale.

     

    Risultato: un gatto pianista. Ma è un’illusione, come il meccanismo che vorrebbe dimostrare.

     

    Il titolo dell’articolo pubblicato su Why the Evolution is True il 15 marzo alle 5,41 del mattino è “Caturday felid: “Methinks it is like a catcerto”“, un’evidente parafrasi dell’esperimento evolutivo proposto da Richard Dawkins nell’Orologiaio cieco in cui si propone di arrivare a scrivere casualmente la frase tratta da Shakespeare “Methinks it is like a weasel”  (“O forse somiglia a una donnola”) mediante il meccanismo della selezione naturale. Si tratta di un numero di combinazioni pari a circa 1,19 per 10^40 che sarebbe praticamente impossibile indovinare in tempi compatibili con l’età dell’Universo. Inserendo la selezione delle lettere quando compaiono al posto giusto Dawkins riduce drasticamente il tempo in cui la frase viene formata e otteniamo il risultato in solo 47 passaggi:

    Dawkins-Weasel

    Ma ad un esame critico risulta evidente che Dawkins supera l’improbabilità statistica del meccanismo per caso e selezione proponendo di fissare le lettere quando compaiono al posto giusto, anche se la selezione naturale non potrebbe agire a quel livello, infatti prima che la frase significhi qualcosa la singola lettera non è selezionabile. Dawkins finisce così per fare una dimostrazione per assurdo in favore dell’ID in quanto la lettera può essere fissata prima che esprima un significato solo se è in vista di un fine non ancora realizzato, di un progetto dunque.

    Lo stesso principio viene proposto nell’articolo in questione, anche se in una versione più fantasiosa, quando l’autore afferma che si ha l’impressione che il gatto sa suonare il pianoforte solo perché sono stati selezionati da chi ha montato il video dei suoni casuali che solo dopo la selezione assumono un “significato” con il risultato che segue:

    .

    Evidentemente si tratta di un argomento ancor peggiore di quello di Dawkins, sostituendo le scimmie che scrivono un testo con un gatto al piano, che oltretutto (come si intravede nel filmato) viene guidato da una mano ammaestratrice, si continua a dare sostegno a chi vede un progettista intelligente dietro a fenomeni apparentemente casuali.

    Coyne prima di mettere l’articolo avrebbe fatto meglio  a dare ascolto alla saggezza di Trapattoni:

     

    “Non dire gatto se non l’hai nel sacco…“.

    .

    .

    .

     

    .

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    25 commenti

    1. LawFirstpope on 16 Marzo 2014 14:04

      Ma davvero Dawkins ha usato quell’esempio a sostegno di una verosimiglianza dell’ipotesi del caso? È il primo a usare un criterio niente affatto casuale!
      Viene da pensare che usi questi esempi in malafede sperando che i lettori non se ne accorgano!
      Magari qualcuno potrebbe proporgli di mettere sul fondo di una scatola un certo numero di dadi (non ne servono molti, penso già con una decina ci si possa rendere conto) con l’uno a faccia in su, di chiudere la scatola e agitarla (anche ripetendo l’operazione più volte, se l’esperimento non riesce alla prima), di aprire e vedere se ora ci sono tutti i dadi col 2 a faccia in su.

      • Enzo Pennetta on 16 Marzo 2014 14:27

        Già proprio così, si tratta di una fallacia tanto grossolana che si stenta a credere che Dawkins l’abbia proposta senza essere preso a calci nel fondo schiena dagli altri darwinisti.
        Ma bisogna prendere atto che questo è il livello delle argomentazioni.

        • Piero on 16 Marzo 2014 17:32

          Anche Piero Angela faceva (specialmente negli anni ’80) e fa ancora uso di questo “esperimento ideale” nelle sue trasmissioni.

    2. stò cò frati e zappo l'orto on 16 Marzo 2014 14:08

      La Campagna per Eliminare Tutto quello che potrebbe far suppore,sospettare, che possa esistere un DIO “personale”è in atto oramai da decenni.In questo periodo della Storia i “vincitori”della Guerra Fredda, Americani ed Inglesi,più direi anche i Francesi hanno raccolto il Testimone della Grande Corsa.
      Adesso il Grande Nemico da abbattere è il Cristianesimo(assieme comunque ad altre religioni,anch’esse combattute con estrema violenza)e la sua convinzione che L’Uomo è frutto della Creazione Divina.Di conseguenza anche la Vita è sacra,dunque NON ESISTE UN CONTROLLO DELLE NASCITE.Siamo in “troppi”su questo piccolo pianeta.Dobbiamo a tutti i costi eliminare qualche miliardo di esseri!Tutte le PROVE scientifiche che possono dimostrare “scientificamente”che L’Uomo è solo un povero animale,senza quella “cosa”chiamata anima è utile alla Causa.ps.
      Notare che non si osservano oppositori “sempre presenti”a Coyne,Dawkins ecc.

      • Enzo Pennetta on 16 Marzo 2014 14:32

        Ciao stò, in effetti leggendo quello che scrivono personaggi come Coyne e Myers si capisce come il vero problema di queste persone sia ideologico prima che scientifico.
        Se vuoi farti un’idea metti “follow” si Twittwer a Myers (io non posso mi ha bannato!) e a Dawkins, ne seguirà uno spettacolo impressionante di propaganda atea.

        • stò cò frati e zappo l'orto on 16 Marzo 2014 18:59

          Ciao Prof.anch’io ho il profilo su Twittwer(ti seguo pure su TW !)da varii anni.Debbo dire che purtroppo non lo uso quasi mai.
          Mentre questo sito è l’ideale per Gente come me,avare di parole.
          Dopo questo commento invierò al Dott.Myers un follow,sperando che mi accolga tra i suoi devoti.
          Inoltre mi occorrerà rispolverare il mio gracile inglese(mi farò aiutare da mia moglie comunque) A presto.

          • Enzo Pennetta on 16 Marzo 2014 19:27

            Grazie per la tua attenzione anche su TW!

            Vai tranquillo Myers non ti rifiuterà, semmai ti bannerà se lo criticherai.
            Solo preparati a leggere sparate di ogni genere sia da lui che sul profilo di Dawkins.

            PS della serie “a volte non capire la lingua è meglio”…

            • stò cò frati e zappo l'orto on 16 Marzo 2014 19:59

              Mia moglie è praticamente di madre lingua(anche se nata in scandinavia)avendo vissuto e studiato in GB.
              Spero che lei non si meravigli troppo per le sparate di questi signori !
              Dawkins però preferisco “lasciarlo ad altri”.

            • stò cò frati e zappo l'orto on 16 Marzo 2014 20:08

              Correggo alla vecchia maniera:….madre lingua inglese…

    3. Francesco Santoni on 16 Marzo 2014 14:51

      La citazione finale di Trapattoni è un vero colpo da maestro! 😀

      • Enzo Pennetta on 16 Marzo 2014 15:32

        Il Trap è un grande! 🙂

        • Piero on 16 Marzo 2014 17:35

          Io come risposta metterei anche un altro celebre “detto” del Trap (e mi meraviglio che Pennetta non ci abbia pensato):
          http://www.youtube.com/watch?v=P9iymgbLkSQ&feature=player_detailpage#t=37

          😀

          • Enzo Pennetta on 16 Marzo 2014 19:01

            Ciao Piero, ho rivisto questo video ridendo a crepapelle per l’ennesima volta!

            Il fatto è che però mi serviva un riferimento ad un gatto e non a Strunz… 🙂

    4. Leonetto on 16 Marzo 2014 22:08

      Il gatto si struscia e zampetta sui tasti che ha davanti(2 o tre).Il suono è di un certo tipo perché è mischiato all’orchestra.
      Cosa c’entra il mixaggio con l’evoluzione e con l’esperimento di Dawkins lo sa solo Coyne..
      Una zebra che faceva dei peti al posto del gatto sarebbe stato più indicato.Magari dava ancor più viralità al video…

      • LawFirstpope on 16 Marzo 2014 23:20

        Coyne in realtà ha dimostrato che di eccezionale c’è solo l’essere umano, il quale:
        1) Ha addestrato il gatto
        2) Ha sapientemente rielaborato il video
        3) Ha creato una melodia con variazioni e cambi di tonalità tali da far risultare melodiose le note altrimenti poco significative del gatto.

        Così mostra, suo malgrado, che “l’evoluzione” del gatto è guidata da un architetto intelligente. 😀

        • Enzo Pennetta on 16 Marzo 2014 23:39

          Esattamente, contento lui!

      • Enzo Pennetta on 16 Marzo 2014 23:38

        Certo che però è mica facile filmare una zebra mentre fa i peti! Concordo che il livello culturale è lo stesso, solo un po’ meno raffinato…

    5. LawFirstpope on 16 Marzo 2014 23:30

      Tra l’altro volevo far notare che, oltre al mantenimento della lettera giusta, nella presunta dimostrazione di Dawkins in ciascuna colonna si ottiene questa stessa lettera (salvo una o due eccezioni) dopo il secondo o terzo tentativo: non è statisticamente improbabile che ciò avvenga?

      • Enzo Pennetta on 17 Marzo 2014 00:23

        Non solo, effettivamente anche lettere che non sono quelle giuste vengono mantenute per qualche estrazione prima di essere sostituite (la prima è una W per quattro tentativi di seguito prima di diventare la M che poi resta fino alla fine), dovrei approfondire come è regolato il sorteggio.

        • Leonetto on 17 Marzo 2014 00:38

          Ovviamente l’algoritmo impiegato non è il semplice modello a calendario a slot machine:
          http://asset.zcache.co.uk/assets/graphics/s.gif
          in cui i vari slot girano random bloccandosi solo se si verica l’evento stabilito per quello slot,ossia se esce la lettera o il numero corretto.
          Se fatto volontariamente o per casualità non lo so,ma sembra che i “rulli” non girino sempre tutti ma random cosicché si fissi man mano una lettera.
          Nell’altro modo sarebbe probabilmente stato più veloce il risultato ma ancor più non sense.
          Credo che sia ragionevole la scelta di Dawkins per quell’algoritmo.

    6. sawo on 19 Marzo 2014 23:57

      Penso che nell’esempio di Dawkins occorra tenere in considerazione l’effetto ambientale; ogni riga, cioé ogni genotipo, puó esistere in un determinato contesto, ambientale o di una qualsiasi nuova pressione selettiva. Ogni riga rispecchia il nuovo adattamento al nuovo contesto che fissa cosi la nuova lettera, o la mutazione,fino ad arrivare alla frase. Il fatto poi che le lettere alla fine siano disposte a formare una frase compiuta é relativo.

      • Giorgio Masiero on 20 Marzo 2014 14:42

        Questa congettura, sawo, che “ogni genotipo puo’ esistere solo in un determinato contesto ecc.” puo’ significare 2 cose diverse:
        – o che il genotipo puo’ “sopravvivere” solo in un determinato contesto, e allora la cosa e’ ovvia, pero’ la sopravvivenza e’ decisa A POSTERIORI dalla selezione naturale. In questo caso la selezione non avrebbe avuto il tempo fisico per fare tutte le prove e il discorso di Dawkins cade;
        – o il genotipo viene A PRIORI selezionato per sopravvivere in un determinato contesto, ma allora non e’ la selezione naturale l’agente selettivo (perche’ la selezione naturale opera solo tra i fenotipi), ma una legge fisica (come intendiamo noi) e il darwinismo cade.

        • Sawo on 20 Marzo 2014 17:20

          Il primo punto è vero se un solo sistema “tenta” la combinazione adatta a quel contesto. Ma solitamente abbiamo più sistemi, più cellule, più copie che “tentano” la combinazione corretta in quel giusto contesto. Questo non dimezza di fatto i tempi per ogni copia, fino ad arrivare ad essere ragionevoli con i tempi evolutivi ipotizzati?
          Il secondo punto può essere vero oppure no se prendiamo in considerazione un sistema “classico” (genotipo->fenotipo) o se consideriamo l’epigenetica. Ma comunque la selezione sul fenotipo incide anche sul genotipo.

          • Giorgio Masiero on 20 Marzo 2014 18:04

            @ Sawo
            Primo punto. Non è questione solo di disponibilità di tempo, ma anche di materia-energia limitata nell’Universo, del tutto insufficienti come è stato dimostrato dai fisici (e anche da Kauffman, che frequentava Gell-Mann!) per sintetizzare una sola piccola proteina. (v. il mio articolo su I 3 salti dell’essere). L’unica soluzione per il primo punto, come ha mostrato Koonin, è un multiverso di infiniti universi…, ma allora siamo in metafisica (deteriore).

            Secondo punto. Quando la selezione agisce sul fenotipo, vuol dire che tra due fenotipi GIA’ esistenti, uccide il più debole (come accade con gli antibiotici). In questo caso non vengono creati nuovi genotipi, ma solo uccisi quelli (che GIA’ esistevano) che corrispondono ai fenotipi uccisi. Lei al supermercato “seleziona” quello che c’è, ma così impoverisce gli scaffali, mai li arricchisce!

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