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    “Entro il 2030 ridurremo le emissioni di CO2 del 30%”. Ma intanto incrementiamo il fracking.

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    By Enzo Pennetta on 4 Giugno 2014 Clima

    obama svolta verde

    Il programma è a lungo termine e nessuno nel 2030 si ricorderà di questo annuncio.

    .

    Un riduzione che oltre ad essere inutile non appare reale.

    .

    Ridurre le emissioni di CO2 per limitare il riscaldamento globale appare sempre più inutile, infatti come si può vedere dal seguente grafico la correlazione causa-effetto tra l’incremento della CO2 e le temperature non trova conferma dagli ultimi rilevamenti:

    CO2 vs temp

    E per via del ciclo delle macchie solari che evidenzia un rallentamento che a sua volta comporta una minore emissione di energia e quindi ad un raffreddamento climatico:

    solar cycle

    La notizia è comunque stata data con un certo rilievo sul Corriere della Sera nell’articolo “Usa, la svolta «verde» di Obama Taglio 30% emissioni entro il 2030“, in particolare è da segnalare il fatto che la decisione è stata presa scavalcando il voto del Congresso, come riferito sullo stesso Corriere:

    Consapevole che nessuna riforma avrebbe avuto il via libera di Capitol Hill, Obama ha potuto varare il decreto sulla base di una vecchia legge degli anni ‘70, la Clean Air Act, applicata sinora per limitare agenti inquinanti come il mercurio e il piombo, ma solo ora usata per tagliare le emissioni gassose.

    Ma se la decisione appare discutibile sul piano delle regole democratiche, più d’una perplessità nasce anche sul piano della realizzazione del programma e dei suoi risultati:

    Il 40% delle emissioni statunitensi proviene dalle centrali energetiche. Il taglio colpirà principalmente le molti centrali alimentate ancora a carbone e avrà inevitabilmente ripercussioni sull’occupazione negli stati dove sono concentrate le miniere.

    Il taglio sarà realizzato sia con filtri più efficienti nelle centrali a carbone sia passando ad impianti alimentati a gas grazie all’esplosione del cosiddetto “shale gas” ottenuto attraverso il sistema della fratturazione idraulica che ha reso gli Usa da grande importatore di greggio e gas un potenziale grande esportatore di risorse energetiche, una volta che saranno eliminati i vincoli legislativi alla vendita all’estero del petrolio. 

    La riduzione si dovrebbe ottenere prevalentemente con il taglio di emissioni da parte delle centrali a carbone, ma si parla dell’applicazione di ‘filtri’ che dovrebbero eliminare il particolato e non le emissioni di CO2. Le perplessità aumentano quando poi si parla del passaggio all’utilizzo del metano ottenuto con la discussa e maggiormente inquinante  (a livello di falde acquifere) tecnica del fracking (shale gas), infatti la combustione di metano produce comunque CO2, mentre quello che si ridurrebbe sarebbe invece sempre lo stesso particolato che si puntava ad eliminare con i filtri alle centrali a carbone. Ma allora cosa si vuole eliminare, la CO2 o il particolato?

    La sostituzione delle centrali a carbone con le centrali a metano che comunque producono CO2, e il riferimento allo shale gas fa invece pensare ad un annuncio che ha come obiettivo immediato quello di rilanciare quel tipo di industria dell’estrazione che appare adesso in crisi per via dei prezzi troppo bassi conseguenza di un’offerta superiore alla domanda. A questo problema, segnalato da Bloomberg, alcuni avevano attribuito il progetto di vendere gas all’Europa avanzato in occasione della crisi in Ucraina. Comunque chi avesse voglia e tempo per leggersi le 645 pagine del documento della “ENVIRONMENTAL PROTECTION AGENCY”, può scaricarlo qui.

    Sembra probabile che gli obiettivi di breve periodo legati al rilancio del fracking siano più credibili di quelli di lungo periodo, al riguardo l’unica previsione certa rimane quella di John Maynard Keynes “il lungo periodo è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo periodo saremo tutti morti”.

    Questa è l’unica considerazione che si può fare di fronte ad annunci a lungo termine come quello del tagli delle emissioni entro il 2030.

    .

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    11 commenti

    1. Piero on 4 Giugno 2014 08:39

      Siamo in buona compagnia.
      In Italia c’e’ gente che si e’ fatta abbindolare per 80 euro (solo quest’anno) dimenticandosi che li dovra’ ripagare (con gli interessi) gia’ a partire dal mese successivo…

      • Enzo Pennetta on 4 Giugno 2014 14:34

        Ma come, non lo sai che la Picierno con 80 euri ci fa la spesa tre settimane?!? :mrgreen:

        • Piero on 4 Giugno 2014 14:54

          Prima che qualche pentastellato la riprenda, erano due, pero’ se non prendi la carne, il pesce, le pappe dei bambini, il pane, la verdura, lo scatolame, le medicine, i detersivi, la pasta e il dolce, ce la fai…

          • Enzo Pennetta on 4 Giugno 2014 15:07

            Hai ragione, erano due, anche perché 80 diviso tre viene periodico 26,6666…. e si sa che per i nostri rappresentanti queste sono cose troppo difficili) però è vero, gli 80 per due settimane erano senza sacrifici, con un po’ di rinunce si può arrivare anche a tre…

            • rocco on 4 Giugno 2014 23:25

              80 diviso 14 fa 5,7ecc ecc. non e’ possibile. non e’ possibile fare la spesa con 5 euro al giorno. lo so io che vivo a san basilio a roma e faccio la spesa al discount e me ne servono di piu’, e vivo da solo 4 giorni a settimana. la signora vaneggiava. credo che ormai il 99percento dei politici italiani faccia parte della categoria dei piccoli uomini che assaggiato il potere si gratificano infliggendo continue torture ai poveracci che nulla possono contro di loro. e a fine giornata come i cani dei maiali di orwell si acciambellano nel loro cestino di vimini ai piedi dei potenti, perche questo gli da sicurezza e se ne fregano del fatto che loro dovrebbero tutelare il popolo essendo politici, ottimati. sono in realta i pessimi elementi.pavidi e aggressivi.

            • Enzo Pennetta on 5 Giugno 2014 01:03

              I tuoi calcoli sono giusti, infatti pare che la “sparata” non abbia giovato molto all’immagine della Picierno.

    2. LG on 4 Giugno 2014 14:51

      in un mondo che fosse meno ubriacato dalle chiacchiere la risposta alle esternazioni di Obama potrebbe variare tra una sonora pernacchia e una fragorosa risata.
      Perchè nessuno nota. solo per fare un esempio, come NESSUNA previsione meteo sia possibile (localmente) con + di 3-5 gg max di anticipo? ..poi le cose da dire sarebbero tante a livello geopolitico appunto…
      e questo NO-bel ci viene a dire che lui si impegna a fare che ? a regolare una specie di termostato globale…

      Non è che sono gli “Obama facts” ?

      http://barackobamaisyourfriend.blogspot.it/

      • Enzo Pennetta on 4 Giugno 2014 15:10

        Quegli Obama facts mi hanno davvero confuso, sono così vicini a quello che si scrive su di lui che diventa difficile distinguere le cose reali da quelle inventate…

        Come ad esempio: Obama ha fatto mettere i missili anti missile in Polonia per difenderla dagli iraniani.
        E’ una notizia vera o un Obama fact? 🙂

    3. Guido on 4 Giugno 2014 16:10

      Mi perdoni la domanda fuori tema, Pennetta. Capisco che i darwinisti non abbiano argomenti da replicare agli ottimi articoli di Masiero su ‘La vita è fisica’. Ma l’ID? Quelli che l’informazione è irriducibile alla fisica e che sono spesso intervenuti qui coi loro commenti, che fine hanno fatto? Le capita mai di sentirli?

      • Enzo Pennetta on 4 Giugno 2014 17:39

        Buonasera Guido,
        colgo l’occasione di questo OT per dire che stiamo studiando con Fratus la possibilità di fare un confronto pubblico proprio con dei sostenitori dell’ID (quello che i darwinisti evitano con le più disparate giustificazioni) in modo da esporre le differenze tra noi e sostenere ciascuno le proprie ragioni.

    4. Piero on 5 Giugno 2014 13:40

      [parzialmente-OT]: ecco un altro esempio dei pericoli della “democrazia digitale”:
      http://www.ilgiornale.it/news/cronache/denuncia-wired-corriere-ha-gonfiato-traffico-sito-internet-1024926.html

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