“Vinceranno i batteri” è una frase del genetista Joshua Lederberg, premio Nobel per la medicina del 1958.
“Così un batterio cancellerà la specie umana” titola il Corriere della Sera.
La verità sembra però essere ben diversa: i batteri si rinuncia a combatterli.
Autore: Enzo Pennetta
E’ diventato il nuovo marchio d’infamia, quando nell’ambito scientifico si vuole demolire l’avversario basta dargli del “negazionista”.
Si tratta però di un’accusa che usa chi vuole sostenere le proprie tesi senza affrontare il rischio di un confronto, di chi nega che altri abbiano competenze ed argomenti validi, diventando di fatto egli stesso un “negazionista”.
Nel libro di Antonio De Lauri un pezzo di storia dimenticata che permette di decifrare il presente.
Richard Dawkins continua a non indicare un solo caso di evoluzione avvenuta “sotto i nostri occhi”.
Il dibattito aperto su UCCR ha portato nuove informazioni che aggravano i silenzi dell’intervista.
Un articolo di Alessandro Giuliani analizza come due ideologie diametralmente opposte siano unificate dal comune odio per l’uomo.
La teoria di Darwin si capisce studiando Darwin.
Il darwinismo si capisce leggendo Chesterton.
“Scienziati” e “Banchieri”, sono la casta sacerdotale della modernità.
Le loro indicazioni non si possono mettere in dubbio, anche la democrazia è sospesa davanti alle loro sentenze.
Un’arma di distruzione di massa è stata creta nei laboratori olandesi.
Dicono che serve solo per fini scientifici.
Se si tratta di un’arma è criminale, se si tratta di una ricerca è demenziale.
“Sesso compulsivo: se 9 milioni di americani sono sesso-dipendenti”. Così titola il Corriere della Sera del 29 novembre.
La vera notizia dovrebbe essere che Freud va definitivamente rottamato.
La scienza ha assunto la funzione di legittimare il potere.
E in questo sistema il darwinismo gioca un ruolo di primo piano.
Dopo aver parlato della “damnatio memoriae” evoluzionista, affrontiamo ora l’altra faccia della medaglia:
l'”apoteosi” evoluzionista
Le radici misconosciute di un mito moderno.
Edito da Rubbettino nel 2011
Su Pikaia si auspica la “riduzione della conflittualità verso gli evoluzionisti rispettosi della scienza”.
Il riferimento sembra che sia proprio anche ad Enzo Pennetta, l’autore di questo sito e organizzatore di incontri di formazione per docenti di scienze.
Ma a ben vedere chi ha bisogno di “ridurre la conflittualità” intellettuale è chi si dichiara neo-darwiniano ma nei fatti smentisce la teoria.
Si tratta di Greg Graffin, della prestigiosa UCLA (University of California, Los Angeles).
Uno strano scienziato, leader di un gruppo dal nome “Bad religion“, cioè “Cattiva religione“. Indovinate quale…
L’esistenza di una fase dello sviluppo dell’individuo denominata “pre-embrione” era stata affermata per non dover definire “aborto” l’interruzione della gravidanza entro i primi giorni.
Ma adesso questa affermazione illogica sembra non essere più proponibile.