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    Clima: scienziati deliranti…

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    By Enzo Pennetta on 16 Marzo 2012 Clima

    Un’ipotetica nave per “seminare” il cielo con anidride solforosa (SO2)

    Mentre non c’è ancora chiarezza sui cambiamenti climatici e sui meccanismi che li regolano, c’è chi propone soluzioni da film di fantascienza di serie “C”.

     

    Come sappiamo i “cambiamenti climatici” (che nel dizionario delle neolingua corrispondono all’ex global warming) sono al centro delle attenzioni di un certo mondo scientifico che si sente in dovere di proporre continuamente soluzioni. Poco importa che su cosa stia effettivamente accadendo nella nostra atmosfera non ci sia un vero consenso e che le conclusioni dell’IPCC siano oggetto di di forti critiche, il pericolo pubblico n° 1 è il riscaldamento globale, e va studiata ogni idea per combatterlo.

    Alcune di queste idee erano state pubblicate in un, a dir poco fantasioso, servizio su National Geographic del 24 marzo 2010 dal titolo 7 Emergency Climate Fixes, per qualche motivo le stesse idee, che speravamo fossero entrate a far parte di un’immaginaria galleria degli  orrori scientifici, sono state riprese in un articolo del Corriere della Sera intitolato Nuvole gonfiate e aerosol salveranno la Terra? e peggio ancora accompagnato da un sotto titolo che recita: Geoingegneria, la (buona) scienza che manipola il clima.

    Proprio così, le soluzioni proposte sarebbero la “buona scienza”, ma vediamo dal resoconto del Corriere quali sarebbero queste soluzioni:

    La geoingegneria è una realtà – complessa – che sta mobilitando la comunità scientifica internazionale. E che fa discutere. Il suo scopo è quello di combattere il surriscaldamento globale. […]

    Le teorie al vaglio degli scienziati spaziano per cieli, terra, aria e mari: si va dalla «semina» di ferro negli oceani, per aumentare la presenza dei microrganismi che intercettino la CO2 all’adozione di specie di piante ad alto potere riflettente, alla messa in orbita di giganteschi parasole. Ma l’idea più discussa riguarda l’uso di gas aerosol come l’anidride solforosa da immettere con costanza nella stratosfera per riflettere la luce solare. Controindicazioni del caso: secondo alcuni studiosi (e detrattori della teoria), le emissioni assottiglierebbero lo strato di ozono.

    Come è possibile leggere si tratta di soluzioni che vanno dall’azzardato al ridicolo, dal folle al criminale, e vediamo perché.

    –Semina di ferro negli  oceani. Questa pratica dovrebbe aumentare la presenza di microrganismi fotosintetici che intercettino la CO2, ovviamente non ci viene detto quale sarebbe l’impatto su tutti gli altri esseri viventi. Il problema è sempre il riduzionismo, il cercare di affrontare i problemi come se non si stessero trattando complessi sistemi interconessi. Se lo scopo è quello di aumentare le alghe perché allora non esportare un po’ della mucillagine dell’Adriatico?

    –Piante ad alto potere riflettente. Quali siano non viene detto, esistono già o dovremo mettere all’opera degli scienziati che ottengano siffatti vegetali? E, ancora una volta, quale sarebbe l’impatto ecologico di così massicce piantagioni di tali piante? E quale sarebbe la loro capacità di fissare la CO2 (perché se fosse inferiore a quella di altre piante sarebbe una scelta controproducente). E quali stati dovrebbero piantarle rinunciando magari a colture alimentari? (Scommettiamo che andrebbero piantate nel terzo mondo?)

    –Messa in orbita di giganteschi parasole. Ci sembra di vederlo lo scienziato che ha fatto questa proposta, mentre sale in macchina in un giorno di agosto e ustionandosi guarda con invidia l’auto vicina col suo bel parasole argentato. Perché allora non metterne in orbita di giganteschi con una lunga serie di lanci spaziali dal costo stratosferico e creando dei giganteschi pannelli di gigantesca spazzatura spaziale? Probabilmente, purtroppo, l’idea sembra essere figlia dell’insolazione di cui lo stesso scienziato è caduto vittima stando seduto nelle roventi lamiere.

    –Anidride solforosa nell’atmosfera. Per ultima, ma non ultima, ecco l’apoteosi delle proposte! Per capire cosa comporterebbe l’immissione di anidride solforosa (SO2) nell’atmosfera, vediamo qual è la reazione che questa sostanza dà con l’acqua:

    In atmosfera l’anidride solforosa viene ossidata dalla reazione ossidrilica radicalica con formazione di un intermedio di reazione (vedi wikipedia):

    SO2 + OH• → HOSO2•

    Essendo l’intermedio altamente reattivo a causa del proprio elettrone spaiato (•) si verifica immediatamente un ulteriore reazione:

    HOSO2• + O2 → HO2• + SO3

    In presenza di acqua, il triossido di zolfo (SO3) è rapidamente convertito in acido solforico (H2SO4):

    SO3 (g) + H2O (l) → H2SO4 (l)

    L’ultimo composto che viene a formarsi è dunque H2SO4, cioè l’acido solforico!


    Il fenomeno per cui dalle emissioni di SO2 si forma l’acido solforico è conosciuto e combattuto da tempo, va sotto il nome di “piogge acide”, come illustrato dal seguente schema:

     

    Dopo aver passato in rassegna così tante follie, l’unico elemento di conforto sembrano essere le dichiarazioni di Antonello Provenzale, un ricercatore del Cnr, riportate nell’articolo:

    «A mio parere, mentre ha senso la rimozione di CO2, sono ancora inopportuni interventi di altro tipo», spiega Antonello Provenzale, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Torino.

    Tifiamo apertamente per lui.

     

    Più che un articolo sulla “Geoingegneria”, quello apparso sul Corrire della Sera è un articolo sui deliri dei tecnoscienziati, deliri che sembrano non avere più limiti.

    Se questa è follia, domani si parlerà di un altro tipo do follia, ma molto più pericolosa perché riguarda direttamente la vita delle persone, pericolosa anche perché si tratta d
    Referer: http://www.enzopennetmolti saranno in grado di valutare nelle sue piene conseguenze.

     

     

     

     

     

     

     

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    8 commenti

    1. Daphnos on 17 Marzo 2012 18:44

      Da mezz’ora ancora non ho smesso di ridere sul parasole gigantesco. Ma non è possibile, andiamo, deve averlo inventato l’articolista!

      • Valentino on 17 Marzo 2012 21:27

        Nono! l’ho letto anch’io da qualche altra parte, solo che non ci ho prestato attenzione ritenendola una bufala.

        • Daphnos on 18 Marzo 2012 10:50

          Io ricordo anche che un paio di anni fa su un quotidiano (non ricordo quale, ma sicuramente Corriere o Repubblica) qualcun altro suggeriva che bisognasse costruire gigantesche piattaforme mobili marine che spruzzassero in aria acqua fredda per abbassare la temperatura. C’era anche un bel disegno a rappresentare la geniale pensata.

          Ma, sarò folle io che provo a mettere in discussione l’autorità di certi nobilissimi scienziati, ma i costi e soprattutto l’energia utilizzati per costruire e mantenere simili macchinari, poiché avrebbe sicuramente la stessa fonte di ciò che è ritenuto il problema da combattere (carbone, petrolio, gas naturale), non ridurrebbe tutto ciò a un’evidente spreco di tali risorse e ad un effetto inutile, se non controproducente?

          • Enzo Pennetta on 18 Marzo 2012 12:59

            Visto che ci siamo, tanto per incrementare il tasso di “politically uncorrect” di questo articolo (e dei relativi commenti di lorsignori) vi riporto il link ad una cosa che avevo scritto a settembre sui “palloni gonfiati” della Royal Society:
            http://www.enzopennetta.it/wordpress/2011/09/n%C2%B015-quei-palloni-gonfiati-della-royal-society/

    2. Riccardo Z on 18 Marzo 2012 11:20

      Ricordo che su focus di molti anni fa si parlava di chiudere il buco dell’ozono liberando certe sostanze chimiche nei cieli dell’antartide, che per reazione dovevano produrre ozono. Come si vede, certe cose si ripropongono ciclicamente. Certe persone pare che lo vincano alla lotteria il titolo di “scienziato”.

      • Enzo Pennetta on 18 Marzo 2012 13:03

        Che qualcuno vinca alla lotteria il titolo di “scienziato” sembrerebbe vero, e potremmo anche riderci sopra finché scaturiscono trovate di questo genere.
        Diventa un altro discorso quando, come nell’articolo qui sopra,
        http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/03/pura-follia/
        quello che viene fuori è il tentativo di far passare come malattia mentale la normalità.

    3. Pepe Ramone on 19 Marzo 2012 17:59

      Questo è solo l’ennesimo caso di tentativi di “sdoganamento” di ciò che stanno già facendo per fini decisamente poco chiari. Basta guardare il disegno sulla versione cartacea per vedere ben illustrate le famigerate “chemtrails”. Bene, cari amici… queste cose non “le faranno”… le stanno GIA’ facendo…. http://quintoelementomusical.wordpress.com/2011/10/19/il-governo-federale-della-germania-informa-i-cittadini-sulla-geoingegnieria-climatica/

    4. Evoluzione.tk on 25 Marzo 2012 14:55

      devo ammettere che il tema del global worning comincia ad attirare la mia attenzione

      molto spesso leggo di ipotetici piani legati al terrorismo mondiale ed al controllo dell’economia e della stabilità politica di determinati paesi, e tutto questo sinceramente non so se sia attendibile, devo dire che non mi riesce difficile crederlo ma le fonti che lo denunciano vanno spesso a pari passo con altre cose assai poco serie e questo per esperienza mi fa pensare quantomeno ad un’esagerazione

      certo casi come quelli qui descritti o peggio ancora come il più recente vulcano artificiale mi gettano un attimo in quel mondo di “complottismo” legato alle note scie chimiche, all’haarp, all’amisr e compagnia bella …ciò che mi sbalordisce è il modo in cui cose apparentemente insignificanti, come sembrano questi tentativi a sfondo ecologico, possano covare dietro storie che, se reali, rasenterebbero un retroscena organizzato e parecchio oscuro

      prof come la pensa al riguardo, sono solo casi di sporadica follia o c’è invece un copione da seguire?

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