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    L’ora della terra: un insulto per i paesi poveri

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    By Enzo Pennetta on 23 Marzo 2013 Clima, Geopolitica ed Economia

    Le luci della Terra vista dallo spazio, oltre agli oceani appaiono buie larghe zone del Terzo mondo.

     

    Quanto siamo bravi… ci preoccupiamo per il pianeta e lo dimostriamo spegnendo per una sera delle luci.

    .

    Ci sono intere aree della terra dove ogni notte è buia, dove è sempre l’ora della Terra.

     

     E così ci risiamo, una volta l’anno tutti i media si inchinano ad una di quelle iniziative delle quali non si può parlare male, così come non si può parlare del WWF che l’ha lanciata e che la presenta sulla sua pagina web con le seguenti parole:

    …il più grande movimento globale per il pianeta celebra i risultati ambientali generati dai suoi partecipanti in tutto il mondo.

    Nelle ultime ore sono arrivate nuove prestigiose adesioni da parte del Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon che ha detto “Partecipiamo con  determinazione per agire sui cambiamenti climatici” e dal calciatore Lionel Messi che ha comunicato la sua adesione sulla sua pagina Facebook.
    Saranno oltre 150 i Paesi che parteciperanno in tutto il mondo: Palestina, Tunisia, Galapagos, Suriname, Guyana Francese, St. Helena e Rwanda sono tra coloro che entrano a far parte del movimento globale per la prima volta proprio quest’anno.

    Ma questa campagna contro i cambiamenti climatici somiglia troppo a certe cerimonie superstiziose, come quando ad esempio i cinesi suonavano i tamburi, lanciavano frecce in aria e sbattevano il pentolame durante le eclissi di sole per far fuggire il drago che, a detta degli esperti, stava per divorare il sole.

    Ma al grottesco si aggiunge l’amara ironia di vedere aderire paesi che le luci non ce l’hanno proprio: cosa si spengono alle Galapagos, in Palestina, nel Suriname, nel Rwanda?

    Avrei voluto mostrarvi il buio dello loro capitali attraverso le vedute delle webcam dei servizi meteo, ma non se ne trovano, perché oltre alla luce quei paesi sono sprovvisti di elettricità per i computer, come dimostra una recentissima mappa del web tracciata da un geniale hacker, notizia pubblicata sul Corriere della Sera del 22 marzo scorso e riportata qui di seguito:

     

     

     Paesi senza neanche l’elettricità per i bisogni essenziali si uniscono all’ipocrisia di quelli che si mettono a posto la coscienza con l’ipocrita Ora della Terra, che negano lo sviluppo agitando lo spauracchio delle emissioni di CO2, governi corrotti o comunque conniventi con il neocolonialismo spengono le luci che non hanno anziché protestare per le politiche criminali che ne impediscono lo sviluppo.

    Sorridano contenti gli organizzatori nelle foto pubblicate sul loro sito, il loro evento globale è riuscito, sorride il Presidente onorario del WWF Italia, Fulco Pratesi, che ha riempito la scalinata di Piazza di Spagna di Panda e ha spento le luci del centro di Roma, riportandola alle atmosfere della Seconda guerra mondiale, dove non c’era niente da ridere:

    L’ideale degli organizzatori dell’Ora della Terra sono città morte, la loro Ora della Terra sembra essere quella di una Terra che si libera degli Uomini, come ebbe a dire proprio Fulco Pratesi in un’affermazione riportata dal Corriere della Sera nel 2009 commentando l’ipotesi che il rilascio di ormoni artificiali nell’ambiente possa provocare sterilità negli uomini:

     «Danneggiare l’apparato riproduttivo significa avere meno persone sulla terra già aggravata dalla smisurata crescita demografica. Rallentarla non sarebbe un danno ecologico. Tutt’altro. Speriamo piuttosto che non ne restino danneggiati i pesci»

     Ecco chi organizza l’Ora della Terra, gente che vorrebbe la sterilizzazione forzata delle persone, gente per la quale l’umanità è il problema, gente che si preoccupa per i pesci e non per gli uomini.

     Grazie al cielo anche stavolta l’Ora della Terra è passata, se ne riparlerà tra un anno. Sperando che i paesi senza luci se ne dissocino e magari lancino un’iniziativa alternativa accendendo nuove luci nelle loro città.

     .

    .

    .

    .

     

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    14 commenti

    1. Giancarlo on 24 Marzo 2013 08:16

      Caro professor Pennetta, certe volte sono tentato dallo scoraggiamento. L’altro giorno ho ricevuto un’e-mail dal gruppo scauts di mio figlio in cui mi si invitava a partecipare, sabato 23 marzo, ad una cena di condivisione al lume di candela: “Quest’anno presentiamo il concetto di “sviluppo sostenibile”, utilizzeremo il tv della sala pranzo per la visione di un breve filmato illustrativo durante la cena a lume di candela- Ultimata la cena procederemo con una tombola speciale: vincerà l’ultimo che completerà la propria scheda. Associati ai numeri estratti ci sarà un suggerimento per applicare nell’economica domestica lo “sviluppo sostenibile”.
      Ogni genitore effettuerà l’estrazione di un numero con l’impegno di “fare del proprio meglio” per realizzare il suggerimento estratto.”

      Ho risposto così: “Penso che gli scout, quale ente formativo, avrebbero ben altre questioni, gravi ed urgenti, di cui occuparsi nell’intento di formare i nostri ragazzi. L’ “ora della terra”è un’iniziativa del WWF, ente propugnatore di una ideologia atea e nemica dell’uomo, di sapore ideologico oltreché demagogico, volta ad instillare nei nostri ragazzi l’idea che l’uomo è il cancro del pianeta. Secondo tale ideologia la semplice esistenza dell’uomo può divenire un fardello “insostenibile” per il pianeta, di cui saremmo gli sgraditi ospiti. In questa aberrante concezione dell’uomo, ogni attività, sviluppo, crescita e progresso in campo scientifico, tecnologico e sociale è vista come una dichiarazione di guerra alla natura ed al mondo intero.
      Penso, invece, che l’uomo sia il vertice della creazione, fine ultimo e valore supremo della creazione stessa. Egli è costituito signore e padrone del creato, di cui ha la responsabilità. In tale visione la sua presenza nel mondo, ben lungi dal costituire un pericolo per il pianeta, è invece ciò che dà significato e valore al mondo stesso.
      Maturare consapevolezza del proprio valore, della propria unicità, della propria dignità, della propria identità; queste dovrebbero essere le questioni gravi ed urgenti affrontate da un ente formativo, quale voi siete. È solo in relazione all’uomo che “la natura” acquista il proprio significato e valore. La tutela dell’ambiente non può avere come obiettivo la pura e semplice conservazione della natura, ma deve essere intesa a servizio dell’uomo, nella ricerca di un’armonia tra l’umanità e il mondo circostante. Mai dimenticando che il mondo intero, senza l’uomo, è materia senza nome e senza significato, inconsapevole di sé e priva della benché minima dignità.
      Un caro saluto. Belli Giancarlo (babbo di Emanuele).”

      Purtroppo non ho ricevuto risposta.

      • Enzo Pennetta on 24 Marzo 2013 11:06

        Come? Una tombola in cui vince l’ultimo che completa la scheda?!!! :mrgreen:

        Ma a chi vengono queste idee? A gente che vuole indurre la depressione di massa nei giovani? (Come se non ce ne fosse abbastanza).

        Tra i suggerimenti per un’economia sostenibile consegnati ai genitori avrebbe certamente dovuto esserci quello di smettere di fare altri figli.
        Così, con un meccanismo perfettamente darwiniano, potremo giungere alla prossima estinzione dei gruppi scout che organizzano queste iniziative…

    2. Matteo Dellanoce on 24 Marzo 2013 09:07

      Cito da un libro che il Signor Belli Giancarlo dovrebbe consigliare ai “capi” scouts: Paul Driessen, Eco-imperialismo. Potere verde morte nera, Liberilibri ( http://www.liberilibri.it/le_collane.php?offset=60&k=1 tra l’altro nella pagina c’è un testo fantastico di Matteucci, usare concetti non parole!!!!).
      Pg XXXIV nota 35 : F. Pratesi ha dichiarato alla rivista OASIS n° 5,1991, che non bisogna demonizzare la tendenza di coloro che – su modello di Earth First – inneggiano all’AIDS quale fattore di limitazione della specie umana, considerata il cancro della terra.
      Ricordo ai cattolicissimi scouts che nella Genesi Adamo ha un compito specifico un lavoro da fare :” coltivare e custodire il creato” … coltivare vuol dire rendere fruttuoso, farlo produrre, custodirlo vuol dire non idolatrarlo ma mantenere intatto il potenziale produttivo del creato … UOMO INCLUSO!
      Buona Domenica delle Palme.
      Matteo Dellanoce

      • Enzo Pennetta on 24 Marzo 2013 11:08

        Grazie Matteo,
        la segnalazione mi interessa molto, domani passo in libreria…

        • Massimo on 24 Marzo 2013 15:05

          Caro Enzo,
          domani rischi di trovare la libreria chiusa.
          Il proprietario, infatti, colpito da un raffreddore acuto che non gli permetteva di ragionare bene per il conseguente mal di testa, è stato sottoposto ad un pietoso intervento di eutanasia.
          La commessa, incinta, avendo scoperto che il feto era affetto da unghia incarnita, si è sottoposta ad aborto.
          Infine, pur volendo aprire il negozio, un picchetto del WWF ha impedito alla vedova del proprietario di alzare la saracinesca perché mossa da energia elettrica salvando così il pianeta dall’emissione di 0,005 grammi di CO2.
          Paradossale (e scherzoso) vero ?
          Per adesso sì, ma se andiamo avanti così ….

          • Enzo Pennetta on 24 Marzo 2013 15:34

            Sì Massimo, certamente è un umorismo un po’ nero, ma è la realtà ad avere queste tinte.

            PS: Vabbè, allora mi compro la versione digitale… dici che così emetto meno CO2? 😉

          • Leonetto on 24 Marzo 2013 21:05

            …che torta tradizionale siciliana di ricotta zuccherata.

    3. Leonetto on 24 Marzo 2013 21:25

      L’ora della terra è sicuramente ipocrisia,e sicuramente anche un’insulto ai paesi del Terzo mondo e non solo..ed è sicuramente un evento profondamente propagandistico e new age.
      Ogni anno credo lo si veda sempre più..
      A Roma si spegnerà anche la cupola di San Pietro, 280 le città italiane coinvolte..
      Credo che la cosa più ”sorprendente” è che un iniziativa del genere,qualora proprio debba esistere,venga proposta non come campanello d’allarme contro gli sprechi e cattive gestioni,abusi energetici in senso più generale,ma come un qualcosa che mira ad ammonire tutti un po’ solo per il fatto di esistere.
      Chi come ingegneri senza frontiere portano energia in luoghi come Caracoto,Burkina faso e Dakar sono quindi criminali…
      Sono come alcune iniziative ipocrite della FAO che mira solo a far arrivare quattrini forzando sul senso di colpa delle persone.
      WWF,FAO ed altre organizzazioni del genere farebbero meglio a fare meglio il loro lavoro,o meglio a iniziare a farlo.

    4. Francesco Santoni on 25 Marzo 2013 16:15

      Accidenti, non sapevo di questa Ora della Terra. Se avessi saputo prima, nel mio piccolo mi sarei impegnato a boicottarla tenendo accesa la stufetta elettrica nonostante io soffra sempre il caldo 🙂

      • Enzo Pennetta on 25 Marzo 2013 16:27

        La stufetta elettrica accesa?!?

        Terrorista! 🙂

      • frank10 on 25 Marzo 2013 18:42

        Bè dai non esageriamo!

        Sono d’accordo su tutto, ovviamente contrario al WWF e a tutti gli ideologi maltusiani e al neocolonialismo e all’odio verso il genere umano.

        Però non si può non notare come ci sia anche un uso molto sbagliato delle tecnologie che abbiamo creato. Riscaldamento a 23° negli uffici pubblici con finestre aperte, luci ovunque accese senza che ci sia mai nessuno per tutto il giorno, illuminazione delle città con luce sparata troppo in alto che si disperde nel nulla e crea inquinamento luminoso che impedisce di vedere il cielo etc etc
        Insomma, spazio enorme di miglioramento c’è, dopotutto si può parlare di migliorare l’uso della tecnologia, non di abolirla. Perché dovremmo abituarci e aumentare lo spreco di energia, quando possiamo ottenere gli stessi risultati con piccole attenzioni comportamentali?

        Magari potremmo organizzare contro-iniziative di miglioramento tecnologico, ma senza sprechi, anche dei paesi poveri, in opposizione e con sbugiardamento di movimenti anti-umani come quelli in oggetto.

        • Enzo Pennetta on 25 Marzo 2013 19:31

          Certamente d’accordo frank, proprio come hai fatto notare nel tuo intervento se si fosse trattato di un’iniziativa contro gli sprechi sarebbe stata condivisibile, ma sembra proprio che si tratti di altro.

          Mi sbilancio a dire che se si fosse trattato di combattere gli sprechi l’iniziativa non avrebbe avuto una tale visibilità, al massimo un trafiletto…

    5. giovanni geologo on 25 Marzo 2013 18:32

      Riti ancestrali degni dell’uomo di neanderthal, siamo messi cosi purtroppo, tanta tecnologia ma una capacità intellettiva ed emotiva di tipo preistorico. E putroppo é in questo modo che si affrontano problematiche importanti e scientificamente complesse come quella dei cambiamenti climatici e della CO2 ( 2 elementi dei piu naturali esistenti sulla Terra). Lascio un link sulle nuove sconfitte dell’IPCC che non sa piu se e quando pubblicare, visto lo smacco clamoroso.

      http://www.pensee-unique.fr/news.html#sod

      A disposizione per charimenti scientifici discussioni ed opinioni.
      ah un consiglio lasciate perdere oche e bardi celtici, non ne vale la pena.

      • Enzo Pennetta on 25 Marzo 2013 19:23

        Buonasera Giovanni e benvenuto,
        la serie di grafici pubblicati sul link che hai postato devono essere davvero una disperazione per quelli dell’IPCC.

        Dal tuo nick deduco che la tua competenza sia nel campo della geologia-meteorologia, correggimi se sbaglio, e non potrà che essere utile a tutti, non credo infatti che qualcun altro dei frequentatori abbia questa specializzazione.

        Grazie.

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