Facebook Twitter Instagram
    Critica Scientifica – di Enzo Pennetta
    Facebook Twitter Instagram
    Critica Scientifica – di Enzo Pennetta
    You are at:Home»Clima»Global Warming: la sindrome di Moby Dick

    Global Warming: la sindrome di Moby Dick

    15
    By Enzo Pennetta on 18 Febbraio 2014 Clima

    mobydick-fukk_21904

    Il capitano Achab crede di aver catturato Moby Dick…

    Le previsioni dell’IPCC hanno cercato di imbrigliare le temperature globali indicando un’emergenza Global Warming antropico.

     

    Ma in realtà le temperature vanno in tutt’altra direzione infischiandosene dell’IPCC.

     

    Sul sito del climatologo ed ex scienziato della NASA Roy Spencer, è recentemente comparso un articolo dall’eloquente titolo “95% of Climate Models Agree: The Observations Must be Wrong“.

    “Il 95% dei modelli climatici è d’accordo: le osservazioni devono essere sbagliate”, una tagliente ironia che mentre fotografa il fallimento delle previsioni di chi ha sostenuto l’ipotesi della causa antropica dei cambiamenti climatici, propone con grande efficacia l’atteggiamento di chi si ostina a negare l’evidenza dei fatti continuando a sostenere una teoria che ha fallito le previsioni.

    Ciò che differenzia le scienze sperimentali da altre branche del sapere è proprio la capacità di fare previsioni verificabili, e quando le previsioni di una teoria non si verificano si deve concludere che la teoria non è valida. Questo nel caso della teoria del riscaldamento globale di origine antropica (AGW) sembra non valere, ecco al momento attuale il confronto tra le previsioni fatte in base alla teoria dell’AGW e le temperature effettivamente misurate:

    CMIP5-90-models-global-Tsfc-vs-obs-thru-2013

    Confrontando la serie storica delle temperature (HadCRUT4) o i rilevamenti satellitari, si giunge alla stessa conclusione, la teoria va rivista. Ma invece no, si continua ad insistere che i modelli sono corretti, sperando sembra in un colpo di fortuna che alla fine rimetta tutto a posto, come quei tifosi che quando la loro squadra di calcio perde 3 – 0 a dieci minuti dalla fine sperano ancora nell’impresa epica. Oppure si deve giungere alle conclusioni ironiche di Roy Spencer, i modelli hanno ragione e sono i termometri a sbagliare, che poi è una versione rivista e corretta del motto hegeliano “se i fatti non si accordano con la teoria tanto peggio per i fatti”.

    Un riferimento quello ad Hegel che non può che far pensare all’ideologizzazione della scienza che emerge dalla vicenda del Global Warming Antropico, ma poiché la scienza non è come la politica dove si può dire tutto e il contrario senza che nessuno se ne sorprenda, per fortuna alla fine qualcuno avrà ragione e altri avranno sbagliato. Al momento i sostenitori dell’AGW (IPCC in testa) somigliano sempre più alla figura del capitano Achab che ossessionato dalla “balena bianca” (in realtà un capodoglio) ci si lega con le funi dei suoi arpioni e convinto di averla catturata ne è invece a sua volta catturato e trascinato a fondo.

    Le linee delle previsioni dell’IPCC sono un po’ come le cime che legavano degli arpioni  che pretendevano di aver catturato la balena bianca, così i grafici credevano di aver imbrigliato i cambiamenti climatici ma invece hanno imprigionato l’IPCC legandolo alle proprie previsioni sbagliate e diventando così un impietoso atto di accusa di una teoria fallita per il 95%  e, salvo miracoli, prossima al fallimento totale.

    Ma il NCSE (National Center for Science Education), continua a sostenere la teoria dell’AGW indicando come negazionisti coloro che si ostinano a voler ritenere che i fatti debbano prevalere sulle teorie:

    NCSE e climate

    Uno strano connubio quello tra teoria neodarwiniana e AGW, un connubio che dovrebbe far porre delle domande. Ma si tratta di un legame che potrebbe rivelarsi un grosso problema per il darwinismo, quando affonderà la teoria dell’AGW il fatto di averle legate insieme metterà in dubbio anche l’altra.

     

     

    .

    .

    .

    .

     

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Previous ArticleDa dove veniamo secondo MicroMega -prima parte
    Next Article Avvenire: Mendel Day, fede e scienza a braccetto
    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    15 commenti

    1. Nicola CSC on 18 Febbraio 2014 01:07

      “Ciò che differenzia le scienze sperimentali da altre branche del sapere è proprio la capacità di fare previsioni verificabili, e quando le previsioni di una teoria non si verificano si deve concludere che la teoria non è valida.” – Questa è la parte che spesso viene volutamente dimenticata proprio da tanti scienziati, che, accecati dall’ideologia, portano avanti teorie sbagliate, superate o comunque non verificabili. D’altronde, fu emblematica la dichiarazione dell’ultimo Premio Nobel per la Medicina, a cui tu, Enzo, dedicasti un articolo su CS: “la scienza è in mano a delle lobby”. Questa vicenda del Global Warming, così come quella del darwinismo, non fa che confermare palesemente quella dichiarazione.

      • Enzo Pennetta on 18 Febbraio 2014 20:46

        Nicola, i sostenitori dell’AGW dicono che sono le lobby del petrolio a finanziare i “negazionisti”, come se ne esce fuori?

        Grazie al cielo con uno strumento semplicissimo: il termometro e la memoria.
        Il termometro per misurare la temperatura, e la memoria per ricordarci cosa era stato previsto. Allora si saprà finalmente dove stavano le pressioni delle lobby.
        Purtroppo nel caso del darwinismo non esiste nessun termometro, come diciamo da sempre non esiste nessuna misurazione in grado di confutare la teoria, che di fatto non ha i requisiti di scientificità.

        • Dario de Judicibus on 20 Febbraio 2014 09:13

          La teoria Darwinista (o meglio le sue evoluzioni moderne) hanno tanti e tali di quei riscontri da farla ritenere assolutamente valida fino a prova contraria. La prova contraria è sempre possibile, non ovviamente sulla teoria nella sua globalità, ma in tutta una serie di elementi che ne conseguono. Ovviamente applicare il principio di falsificabilità a una teoria complessa come quella dell’evoluzione e della selezione naturale richiede ben più di un termometro, ma si possono individuare specifici esperimenti per verificare, ad esempio, se determinate speciazioni o componenti organiche siano del tutto scollegate da tutte le altre specie. Faccio un esempio, se in un animale si trovasse un organo talmente specifico da non riuscire a trovare alcun precursore o alcun altro organo dal quale si possa essere evoluto, allora potremmo affermare che quell’organo si è formato al di fuori di un processo di selezione naturale, che sia stato “creato” da zero. Al momento però non mi risulta che nessuno ci sia mai riuscito.

          • Enzo Pennetta on 20 Febbraio 2014 14:33

            Buongiorno Dario,
            essendo lei nuovo di queste pagine ritengo opportuno ricordare che la nostra obiezione non è all’evoluzione in quanto fatto, cioè la successione e derivazione degli organismi esistenti da antenati comuni, cosa sulla quale concordiamo.

            Quello che si obietta è che la teoria neo-darwinana possa con i suoi meccanismi basati su “caso e necessità” dare una risposta al “come” si sia passati da una specie all’altra.
            Su questo la teoria deve formulare previsioni verificabili e indicare un criterio di falsificabilità, in caso contrario non potrebbe definirsi ua teoria scientifica.
            Ma questo la Sintesi Moderna (estesa ecc…) non lo fa.

            • Jack on 1 Marzo 2014 19:05


              Quello che si obietta è che la teoria neo-darwinana possa con i suoi meccanismi basati su “caso e necessità” dare una risposta al “come” si sia passati da una specie all’altra.

              Buongiorno, mi sembra una affermazione curiosa. Come posso informarmi meglio? Su quali basi si fanno queste obiezioni.

            • Enzo Pennetta on 2 Marzo 2014 08:50

              Buongiorno Jack,
              le do alcuni riferimenti riguardo a quanto da lei richiesto:

              “J. Fodor e M.P. Palmarini – “Gli errori di Darwin, Feltrinelli”

              Thomas Nagel – “Mind and Cosmos: Why the Materialist Neo-Darwinian Conception of Nature Is Almost Certainly False, Oxford University Press”

              J. Sanford – “Genetic Entropy & the Mystery of the Genome – Feed My Sheep Fdtn Inc”

              Per quel che riguarda invece CS può leggere:
              http://www.enzopennetta.it/2014/02/evoluzione-post-darwiniana/

              http://www.enzopennetta.it/2013/04/il-programma-sublime/

              http://www.enzopennetta.it/2013/02/effetto-ramanujan-lesigenza-di-un-nuovo-approccio-al-problema-dellevoluzione-umana/

              http://www.enzopennetta.it/2013/01/i-3-salti-dellessere/

              http://www.enzopennetta.it/2013/01/i-3-salti-dellessere/

          • Piero on 20 Febbraio 2014 17:08

            [OT]: Lei e’ per caso quel de Judicibus che scriveva su MC??

    2. alessandro on 18 Febbraio 2014 07:21

      Vorrei segnalare questo articolo…. volevo postarlo sul blog di Tozzi ma non ci riesco, sarebbe interessante sentire cosa ne pensano lui e i vari fanatici del GW per cause antropiche…

      http://www.forbes.com/sites/jamestaylor/2013/02/13/peer-reviewed-survey-finds-majority-of-scientists-skeptical-of-global-warming-crisis/

      • renzo on 18 Febbraio 2014 10:09

        L’articolo è stato massacrato nei commenti perchè il sondaggio non si riferisce a scienziati in generale, ma a un’associazione di ingegneri e scienziati canadese di uno Stato dove tantissimi lavorano in campo petrolifero.

        Anch’io sono convinto che l’opinione degli scienziati sia molto meno monolitica di quanto si racconta, ma non è questo il modo di parlarne.

        • Giorgio Masiero on 18 Febbraio 2014 10:27

          Mi piacerebbe sapere, renzo, se ci sono scienziati esperti di clima che non abbiano rapporti di qualche tipo con il ciclo dell’industria energetica, delle rinnovabili o delle non rinnovabili!
          Se ne conosce, me li segnali che Le sarò grato per il mio lavoro.
          E’ un po’ come il discorso della stampa “indipendente”, che è l’ossimoro sfacciatamente esibito nella testata di tutti i maggiori quotidiani del mondo: ma “indipendente” anche dal Suo editore, sig. Direttore?
          Caro Epimenide cretese…

          • renzo on 18 Febbraio 2014 11:06

            Me lo dica lei. E’ un po’ scorretto citare cose che si conoscerebbero per via del proprio lavoro nell’industria ma poi non si possono rivelare.

            Comunque sono abbastanza sicuro che la gran parte dei metereologi, per esempio, non abbia nulla a che vedere né con la Shell né con le fabbriche di celle solari. Mi sbaglio?

            E’ un campione non rappresentativo, tutto qui. La scorrettezza è venderlo per qualcosa di diverso, come se fosse un campione di geoscientists in generale.

            Noterà che non ho mai scritto che mentono perché li paga la ditta, o cose simili.

            • Giorgio Masiero on 18 Febbraio 2014 11:33

              Mi sono spiegato male, renzo. Io non accuso nessuno di essere prezzolato, né ho conoscenze segrete; affermo solo che non esistono scienziati del clima “indipendenti”, così da potersi realizzare un campione obiettivo “in generale”, perché ogni modello matematico del fenomeno (complesso e caotico) si basa su una mole di pre-assunzioni incontrollabili, che infine poggiano sui sentimenti più intimi del proponente. Conscio o inconsapevole che sia.
              Anche la Sua reazione appassionata mostra, secondo me, il peso che hanno questi sentimenti profondi in ogni uomo.

        • Enzo Pennetta on 18 Febbraio 2014 20:58

          Come dicevo sopra ogni schieramento accusa di essere prezzolato l’altro, per fortuna saranno i termometri a decretare chi sbaglia.
          Una cosa però mi sento di dirla subito, in linea di massima i meteorologi sono contro la teoria dell’AGW e non posso credere che siano tutti prezzolati e parte di una lobby.
          E proprio il fatto che una categoria competente, anche se non sono tecnicamente climatologi, e che non fa lobby sia contro la teoria dell’AGW dovrebbe far riflettere.

          • renzo on 19 Febbraio 2014 00:08

            Anche io non ho detto che gli intervistati in quel sondaggio mentissero, e neppure che fossero tutti incompetenti (neanche io sono un climatologo, del resto, eppure penso di potermi fare un’opinione sulla questione.)

            La cosa scorretta è presentare quei numeri con un semplice “gli scienziati pensano”, senza nessun aggettivo. Gli scienziati, quali? Quello è un campione particolare.

    3. alessandro barbolini on 19 Febbraio 2014 22:29

      Parlano di clima ma non sanno nemmeno di cosa stanno parlando…le calott crescono ,neve con bufere ovunque tranne che da Verona in giù..i serristi vadano sulle alpi o in USA o in Asia

    Tweets di @CriticaScient
    Commenti
    • fabio painnet blade su Il Punto Omega – Il Libro
    • Enzo Pennetta su Il Punto Omega – Il Libro
    • FRANCESCOM su Il Punto Omega – Il Libro
    • Enzo Pennetta su Il Punto Omega – Il Libro
    • Simone su Il Punto Omega – Il Libro
    Categorie
    • Animalism & Veganism
    • Antropologia
    • Attualità
    • Bioetica
    • Biomedi@
    • Canale-CS
    • Clima
    • Comunicazioni agli utenti
    • Conferenze organizzate da E. Pennetta
    • COVID19
    • Darwinismo
    • Darwinismo sociale
    • Economia
    • Energia
    • ERT- the new Theory of Evolution
    • Eventi
    • Evoluzione
    • Facebook
    • Featured
    • Gender
    • Geopolitica ed Economia
    • Headline
    • Il commento di Leonetto
    • Informazione
    • Informazione e spin
    • Interviste
    • L'approfondimento – di Giorgio Masiero
    • La "Tavola Alta"
    • Libri
    • Matematica
    • OGM
    • Quarto Dominio
    • Racconti
    • Rassegna Stampa
    • Reset
    • Rivoluzione antropologica
    • Salute
    • Scienza
    • Scuola
    • Senza categoria
    • Società
    • Transizione
    • TRE
    • Ultimo Uomo
    • Varie
    Copyright © 2023. Designed by ThemeSphere.

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Gestisci Consenso Cookie
    Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
    Funzionale Sempre attivo
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Visualizza le preferenze
    {title} {title} {title}