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    L’errore di Ferraris (Il filosofo Maurizio Ferraris contro l’eresia di Thomas Nagel)

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    By Enzo Pennetta on 4 Febbraio 2013 Evoluzione

    File:Maurizio Ferraris 2011.png

    Maurizio Ferraris

     

    Dopo la pubblicazione del libro del filosofo Thomas Nagel “Mente  e cosmo: Perché la concezione materialistica Neo-Darwiniana della natura è quasi certamente falsa”, Maurizio Ferraris tenta l’impossibile impresa di ricondurre Thomas Nagel nei confini dell’ortodossia neodarwiniana.

     

     

     Ce ne eravamo occupati il 16 settembre 2012 del libro di Thomas Nagel, nell’articolo Darwin’s Black Beast-3: Thomas Nagel che era stato pubblicato anche su UCCR. In quell’occasione abbiamo visto come Nagel in questa sua opera contesti in modo globale la teoria neodarwiniana, a testimonianza erano stati riportati dei passaggi inequivocabili:

    “In questo presente clima di dominante naturalismo scientifico, pesantemente dipendente dalla speculativa spiegazione darwiniana di praticamente tutto, e di attacco armato fino ai denti contro la religione, ho pensato che sia utile speculare su possibili alternative….

    Una comprensione dell’Universo come fondamentalmente predisposto a generare la vita e la mente probabilmente richiede più distacchi dalle familiari forme di spiegazione naturalistica di quanto io adesso possa concepire.“

     

    Dalla lettura dell’articolo di Ferraris, pubblicato il 31 gennaio scorso con il titolo “Contro Darwin: l’eresia di Nagel “Per spiegar eil mondo non basta la natura” su la Repubblica, secondo cui “il vero scopo di Nagel non è criticare il darwinismo”, appare evidente un’arbitraria reinterpretazione del pensiero del filosofo statunitense, una distorsione che ha come fine quello di difendere la teoria negando che essa sia stata messa in discussione:

    Ferraris mette dunque in guardia contro quelle che secondo lui sarebbero delle strumentalizzazioni del pensiero di Nagel, mentre appare chiaramente che è la sua interpretazione ad essere una forzatura strumentale alla difesa del paradigma. Porre infatti la possibilità di spiegazioni finali stravolge l’essenza del pensiero neodarwinista che è, come ricordiamo, fondato sul meccanismo per “caso e necessità”.

     E infatti la teoria neodarwiniana secondo la quale il caso possa realizzare l’evoluzione con un numero enorme di tentativi è confermata dalla fine dell’articolo di Ferraris:

     

     

    Ecco dunque che Ferraris da filosofo supporta il neodarwinisno con il ragionamento puramente teorico che data una quantità sufficientemente grande di tempo anche l’ipotesi più improbabile si possa realizzare, e per farlo tira in ballo la Biblioteca di Babele, uno dei racconti più belli di Jorge L. Borges. 

    Ma è qui che Farraris compie il suo errore: nella Biblioteca di Babele esisteva un numero tendente all’infinito di volumi, come descritto proprio all’inizio del racconto:

    Ma l’Universo è molto, troppo lontano delle cifre della Biblioteca di Babele, il tempo trascorso dal su inizio è di “soli” 10^18 secondi, e questo rende insostenibile il meccanismo neodarwiniano per caso e necessità, proprio come riconosciuto da Nagel:

     “Le evidenze sperimentali possono essere interpretate per adattarsi a diverse teorie, ma in questo caso (della teoria neodarwiniana ndr) il costo delle contorsioni concettuali e probabilistiche è proibitivo.

    Io sarei pronto a scommettere che l’attuale consenso dei benpensanti apparirà ridicolo in una o due generazioni (ovviamente potrebbe essere sostituito da un nuovo consenso anch’esso sbagliato). Il desiderio di credere degli uomini è inesauribile.“

     

    “Il costo delle contorsioni concettuali e probabilistiche è proibitivo” afferma Nagel.

    Il pensiero di Nagel è chiaro e dimostra di tenere conto delle indicazioni della matematica, contrariamente a quanto fanno i sostenitori del neodarwinismo.

    Ma evidentemente i sostenitori della teoria neodarwiniana sono talmente abituati alle “contorsioni concettuali e probabilistiche” da riuscire a dire che il vero obiettivo del lavoro di Nagel non era criticare il neodarwinismo.

     .

    .

    .

    .

     

     

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    19 commenti

    1. Giorgio Masiero on 4 Febbraio 2013 14:27

      Nagel scrive un libro intitolato “Perché la concezione materialistica neo-darwiniana della natura è quasi certamente falsa”. Se poi si vanno a leggere, come io ho fatto, i 6 capitoli del libro, si vede che sono tutti dedicati ad una critica puntuale del riduzionismo darwiniano. E il nostro filosofo naturalistico Ferraris che cosa fa? Dice: “Il vero obiettivo del libro di Nagel non è criticare il darwnismo (anche se è facile immaginare che il libro sarà adoperato a quello scopo), ma… bla, bla. ”
      Che Nagel abbia scritto il contrario di quello che pensa?! che il suo “vero scopo” sia di elogiare il darwinismo, come spiegazione scientifica della vita e della mente? e noi cattivi e scemi a non capire e a sfruttare subito l’occasione…
      Perché non ci dici, Ferraris, come fai a sapere “il vero obiettivo” della mente di Nagel? Perché, invece di tentare di leggere la mente come fanno i maghi al circo dei bambini, non fai il tuo mestiere di commentare ed anche, eventualmente, criticare quello che Nagel scrive e che tutti sappiamo leggere?

      • Enzo Pennetta on 4 Febbraio 2013 15:14

        Ciao Giorgio,
        il fatto che si verifichino così spettacolari “arrampicate sugli specchi” credo che abbia un suo significato.
        Se la difesa del paradigma neodarwiniano richiede ormai che si ricorra alla negazione dell’videnza è perché i suoi sostenitori non hanno più mezzi razionali.
        Chissà quanto potranno andare avanti così…

        • G.T. on 4 Febbraio 2013 15:26

          Prof Pennetta,
          è un caso secondo lei che nella Wikipedia italiana la voce sulle pubblicazione di queste scienziato è carente?
          (http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Nagel)
          Pubblicazioni
          The Possibility of Altruism (1970), Oxford University Press. (Reprinted in 1978, Princeton University Press.)
          What Is it Like to Be a Bat? (1974), Philosophical Review, pp. 435-50.
          Mortal Questions (1979), Cambridge University Press, ISBN 978-0-521-40676-5
          The View from Nowhere (1986), Oxford University Press.
          What Does It All Mean?: A Very Short Introduction to Philosophy (1987), Oxford University Press.
          Equality and Partiality (1991), Oxford University Press.
          Other Minds: Critical Essays, 1969-1994 (1995), Oxford University Press.
          The Last Word (1997), Oxford University Press.
          The Myth of Ownership: Taxes and Justice (2002), (with Liam Murphy) Oxford University Press.
          Concealment and Exposure and Other Essays (2002), Oxford University Press. L’ultimo libro risale al 2002!
          Mentre nella Wikipedia inglese il libro che cita compare eccome (http://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_Nagel)con tanto di un apposita voce (http://en.wikipedia.org/wiki/Mind_and_Cosmos)!
          Aggiungo: un libro di Nagel, oltre a quello sul neodarwinismo, è stato omesso nella voce italiana vale a dire: 2009, Secular Philosophy and the Religious Temperament: Essays 2002-2008, Oxford University Press.
          Guarda caso tratta di religione!

          • Enzo Pennetta on 4 Febbraio 2013 15:42

            Non saprei… certo la Wikipedia italiana è una delle più politicizzate del mondo, se ne era già parlato:
            http://www.enzopennetta.it/2013/01/wikipedia-vietato-dire-la-verita-su-monti/

            Non mi sorprenderebbe quindi un intervento di ‘sforbiciata’ anche su Nagel.

    2. Paolo on 5 Febbraio 2013 15:26

      Dal sito Pikaia…

      “Il Liceo Majorana di Orvieto, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali e con la Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, organizza il 16 febbraio prossimo un’importante giornata di discussione e di sensibilizzazione sul tema dell’insegnamento delle scienze a scuola, anche alla luce delle derive antiscientifiche e pseudoscientifiche più recenti.”

      Perché non scendete (o salite) incqampo anche voi?

      • stò cò frati e zappo l'orto on 5 Febbraio 2013 19:29

        L’omo disse a la Scimmia:sei brutta,dispettosa:ma come sei
        ridicola!Ma quanto sei curiosa!Quann’io te vedo,rido:rido nun
        se sa quanto!….La Scimmia disse:-Sfido! t’arissomijo tanto!

        • stò cò frati e zappo l'orto on 5 Febbraio 2013 20:03

          Ma il Poeta(che adoro come tutti i “veri”romani come Lui)si può definire un Creazionista?

      • Enzo Pennetta on 5 Febbraio 2013 23:25

        Certamente, con molto piacere.
        Ma non credo che gli organizzatori siano molto interessati a sentire la nostra sull’insegnamento.
        Mi sa che se vogliamo dire la nostra ad un convegno di questo tipo dovrà essere organizzato da qualcun altro.

        • stò cò frati e zappo l'orto on 6 Febbraio 2013 00:16

          Prof.Pennetta scusa l’intrusione ma perchè(tramite Salvatore)A RadioGlobeOne,presenti il Prof.Pennetta,il Dott.Fratus e dalla parte del “tavolo”il rappresentante della Ass.Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali e della Soc.Italiana di Biologia Evoluzionistica non organizzate una bella e fruttuosa Conferenza-Dibattito a 4.Stabilite
          comunque con calma i contendenti,i tempi della conferenza,i temi ecc.

          • Enzo Pennetta on 6 Febbraio 2013 17:19

            E perché no?
            Pensiamoci sopra, comunque se i soggetti da lei tirati in gioco volessero sarebbero i benvenuti anche su queste pagine.

            • stò cò frati e zappo l'orto on 6 Febbraio 2013 19:02

              Professor Pennetta l’invito è stato lanciato nel web !

        • Jacques de Molay on 6 Febbraio 2013 10:12

          Anche perchè, se vogliamo dirla tutta prof, mi sa tanto che lei rientra tra i sostenitori delle “derive antiscientifiche e pseudoscientifico più recenti” a cui fanno riferimento gli organizzatori dell’evento… Se la invitassero si troverebbe nella situazione di quello che parla di corda in casa dell’impiccato!

          • stò cò frati e zappo l'orto on 6 Febbraio 2013 11:54

            La preoccupazione più grande De Molay(che onore!)è propio
            che anche Mendel,Spallanzani,Lèjeune ecc.ecc.ecc. siano
            un giorno inseriti(dopo enormi sforzi del recente passato,in altri paesi)tra le derive antiscientifiche e
            pseudoscientifico.Comunque,secondo me,tutto quello che
            è scritto dal Prof. e dai suoi Accoliti può essere contestato da chiunque.

            • Jacques de Molay on 6 Febbraio 2013 11:59

              Quel che è certo è che difficilmente, proseguendo di questo passo, assisterermo alla nascita del “neomendelismo”, purtroppo.

          • stò cò frati e zappo l'orto on 6 Febbraio 2013 12:45

            De Molay ho il piacere di seguirla in un altro sito,la trovo simpatico ed….originale…addirittura il neomendelismo!…troppo forte!….quasi come Quaresima!

            • Jacques de Molay on 6 Febbraio 2013 12:54

              La ringrazio stò, ma le devo dire che il Quaresima lo leggo pure io sullo stesso sito e alle volte mi lascia leggermente perplesso… spero di non sortire lo stesso effetto! 😀

            • stò cò frati e zappo l'orto on 6 Febbraio 2013 13:05

              Spero solo che a Quaresima “fischino gli orecchi”,così si dice nel mio territorio e possa intervenire anche su questi temi(evoluzione,darwinismo ecc.).

          • Enzo Pennetta on 6 Febbraio 2013 17:24

            De Molay, davvero pensi che ce l’abbiano col sottoscritto?!?
            🙁 🙁 🙁

            Ovviamente era una domanda retorica, è proprio come dici tu.

            • G.T. on 6 Febbraio 2013 17:53

              Marchiato a fuoco Enzo… ah ah ah ah…

              Almeno ti risparmierai l’Ottavo cerchio dell’Inferno! Mentre mi vedo tutta la Darwin Squad a correre in cerchio sferzata dai demoni.

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