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    Curatore presso il NHM di Londra porta un duro colpo alla mitizzazione di Darwin: fu Wallace il vero padre della teoria

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    By Enzo Pennetta on 11 Marzo 2013 Evoluzione

    George Beccaloni (curatore presso il Natural History Museum di Londra) al centro della foto.

    L’attribuzione della teoria dell’evoluzione a Darwin anziché a Wallace fu dovuta ad operazioni poco oneste.

     

    Alla fine delle celebrazioni per i Darwin Day grave dichiarazione di un curatore del Natural History Museum di Londra.

    .

     L’intervista a George Beccaloni, curatore della mostra Orthopteroidea & Wallace Collection presso il Natural History Museum di Londra, è stata pubblicata sull’Independent il 20 febbraio scorso ma è passata praticamente sotto silenzio. Fortunatamente è stata rilanciata dal sito UCCR che ieri, 10 marzo, ne ha parlato in un articolo intitolato A.R. Wallace e l’evoluzione guidata dall’Intelligenza. L’attenzione del quotidiano inglese è stata invece più centrata sulla questione della paternità della teoria, infatti il titolo è Natural selection – it takes two: Darwin’s rival Alfred Russel Wallace recognised at last, ma il contenuto si spinge molto oltre quanto appare da queste parole.

    Andando a leggere le dichiarazioni di Beccaloni si può infatti facilmente constatare che secondo lo studioso della teoria ed esperto della biografia di Wallace, nella vicenda fu commessa una vera ingiustizia:

    «Wallace era quello che aveva la carta pronta per la pubblicazione, e se l’avesse inviata direttamente ad una rivista per farla pubblicare, la selezione naturale sarebbe stata la scoperta di Wallace».

    “la selezione naturale sarebbe stata la scoperta di Wallace” afferma Beccaloni, ma poiché l’unica novità rispetto alla teoria di Lamarck fu proprio la selezione naturale, possiamo dire correttamente che la teoria dell’evoluzione che è passata alla storia come teoria di Darwin doveva essere la teoria di Wallace.

    E se ci fossero ancora dei dubbi il curatore del NHM rincara la dose:

    Il curatore afferma che Wallace non aveva idea che il suo amico di corrispondenza scientifica stesse lavorando sulla stessa teoria. E Darwin fu apparentemente “inorridito” quando ricevette il documento, e subito lo passò ai suoi amici, due dei più eminenti scienziati vittoriana Inghilterra, Sir Charles Lyell e il dottor Joseph Hooker.

    I due poi decisero di rilasciare un documento congiunto contenente il saggio e brani tratti dagli scritti sulla selezione naturale del ben più famoso e rispettato Darwin. Ma il dottor Beccaloni dice che il loro crimine è stato che hanno fatto questo senza metterne a conoscenza di Wallace…

    Il dottor Beccaloni ha detto che le azioni di Lyell e Hooker sono state “moralmente piuttosto riprovevoli”.

     

    E infine anche l’interprete di un documentario su Wallace girato dalla BBC sembra giungere alle stesse conclusioni:

    Il comico Bill Bailey, che fa uno spettacolo per la situazione di Wallace e il cui documentario in due parti per la BBC deve essere mandato in onda a marzo, pone la questione senza mezzi termini: “E ‘stato derubato, in qualunque modo la si guardi.”

     Certamente colpisce il fatto che debba essere un comico a mettere in difficoltà tanti blasonati sostenitori della santificazione darwiniana, ma evidentemente i tempi sono questi e le difficoltà ai poteri consolidati sembrano dover venire dai comici. E comunque non bisogna dimenticare che al di là del fatto che le dichiarazioni siano di Bill Bailey, si parla di un documentario della BBC. Sarà interessante vederlo.

    E non è la prima volta che un documentarista, questa volta ex BBC, sostiene che nei confronti di A. R. Wallace ci sia stato un vero crimine scientifico, la stessa tesi è stata infatti sostenuta nel libro The Darwin Conspiracy pubblicato nel 2008 dall’ex autore di Documentari della BBC Roy Davies, che negli anni ’80 produsse il documentario “The Devil’s Chaplain“. Un documentario che, come affermato nella prefazione del libro, dopo la scoperta della frode ai danni di Wallace, egli non pubblicherebbe più.

    .

    In conclusione sembra proprio che se, come appare probabile, nel lungo periodo la verità sul furto della teoria a Wallace che sta venendo a galla si affermerà, sarà difficile continuare a chiamare la teoria “darwiniana”.

    E probabilmente ancor più difficile potrebbe essere proporre manifestazioni chiamate “Darwin Day”…

    .

    .

    .

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    14 commenti

    1. Leonetto on 11 Marzo 2013 01:15

      Dai …neowallacismo suona troppo male.E’ questione di marketing e d’immagine cribbio!o forse sarà perchè Wallace si accorse dell’effetto Ramanujan?Rigettando così la sua teoria,quantomeno relativamente all’uomo?
      http://www.enzopennetta.it/2013/02/effetto-ramanujan-lesigenza-di-un-nuovo-approccio-al-problema-dellevoluzione-umana/

      Non è certo una cosa che non avessimo comunque mai detto o che non si sapesse :
      http://www.enzopennetta.it/2012/02/darwin_veramente_grande/
      http://www.enzopennetta.it/2012/02/darwin-fu-un-grande-scienziato-seconda-parte/
      http://antidarwin.wordpress.com/2012/01/11/selezione-naturale-unidea-presa-in-prestito-da-darwin/
      http://antidarwin.wordpress.com/2009/07/19/darwin-lassemblatore/
      http://www.thedarwinpapers.com/oldsite/Number2/Darwin2Html.htm
      http://www.enzopennetta.it/2012/08/cl-darwinismo-al-meeting-di-rimini-unoccasione-da-non-sprecare/
      http://www.enzopennetta.it/2012/02/caro-augias-facciamo-tornare-darwin/
      http://www.enzopennetta.it/2013/03/1-mendel-day-registrazione-e-commento/

      In un certo qual modo lo riporta persino Wikipedia!
      http://it.wikipedia.org/wiki/Alfred_Russel_Wallace

      Sicuramente cosa su cui molti “glissavano”,quello è insindacabile.
      Ad ogni modo,come si evince dai link sopra, la cosa è ben più estesa, in realtà a Darwin non andrebbe nessun elemento innovativo,fra Malthus i vari naturalisti contemporanei,il nonno,Lamarck…diventa un po’ bizzarro quando si vuole attreibuire chissà che meriti ed elementi innovatori,straordinari.L’unico “merito”,sempre come viene riportato nei link sopra, come glì suggerì il suo maestro Adam Sedgwick,il merito di Darwin in tale teoria, fu di aver disertato dal sano metodo induttivo,riportando conclusioni che non possono essere né provate né confutate adducendo come unici argomenti ,come elementi di prova per l’effetto evolutivo della selezione naturale le varietà di animali prodotte dagli allevatori per mezzo degli incroci in base ad un proggetto umano.

      Il Darwin day in teoria sarebbe una celebrazione dello scienziato ,quindi non dovrebbe cambiare il nome.
      Lo dovrebbe cambiare se fosse un caso stile “Cyrano de Bergerac”,cosa a cui fra l’altro poco ci manca..
      Vero è che di fatto,inutile negarlo, dietro al Darwin Day più che aspetti legati al Darwin scienziato ed uomo ci sono aspetti legati a due opere dell’inglese :
      “On the origin of species” e “The descent of man”
      Quindi guardando la cosa da un punto di vista reale sicuramente il dubbio conclusivo dell’articolo appare più che legittimo..

      P.S.
      Mi sento di riportare alcune righe dell’ultimo articolo relativo al Mendel Day:
      “Sia chiaro,non fa piacere gettare ombre sulla memoria di qualcuno, né si vuole demonizzare o ridicolizzare nessuno(come magri viene invece fatto in altre conferenze-incontri: http://www.enzopennetta.it/?s=Mautino&x=0&y=0), ma nel momento in cui vengono organizzate delle celebrazioni per ‘mitizzare’ la figura dello scienziato inglese, è doveroso e corretto riportare le cose alla realtà.Mostrare quale fosse realmente il livello di scienziato di quello che fù un uomo con i suoi pregi e le sue debolezze. Niente di più, niente di meno,nessun mito e nessuna spettacolarità.”

      • Enzo Pennetta on 11 Marzo 2013 14:07

        Ciao Leonetto, certamente l’autocritica fatta da Wallace, quando solo dopo dieci anni disse che l’Uomo non può essere spiegato con meccanismi darwiniani, costò parecchio a Wallace.

        Ma sin dall’inizio si puntò su Darwin, forse perché si era più sicuri della sua visione delle cose e che non avrebbe mai creato i problemi che in effetti creò Wallace.

        Riguardo ai Darwin Day penso che sarebbe imbarazzante proporre la celebrazione di un truffatore.

        Al limite si potrebbero celebrare lo stesso, ma come momento di riflessione sulla manipolazione della scienza… che ne pensi?

        • stò cò frati e zappo l'orto on 11 Marzo 2013 14:26

          Beh,Enzo anche Darwin ha contribuito alla ricerca scientifica,e inoltre mi permetterei di ricordare a tutti che la Sua Mente non ha mai accettato l’ipotesi atea dell’Evoluzione.Mi sembra anche che prima o poi si riconoscerà a Wallace il Suo valore scientifico.
          Allora perchè non una doppia celebrazione,ovvero una Giornata Rievocativa,intitolata a questi signori Scienziati?
          Cioè un Darwin-Wallace Day.

          • Enzo Pennetta on 11 Marzo 2013 15:13

            Il punto è proprio questo, se al di là della questione sulla priorità nell’attribuzione della paternità della teoria, si giungesse ad accertare il furto della teoria stessa, cosa resterebbe dello scienziato Darwin?

            E comunque, come si potrebbe celebrare uno scienziato che ha commesso una così grave scorrettezza proprio riguardo alla teoria per cui lo si celebra?
            Si potrebbe celebrare lo scienziato al di là delle qualità di correttezza scientifica?

            No, francamente non vedo un Darwin-Wallace Day, così come non avrebbe senso un Bell-Meucci Day.

            • stò cò frati e zappo l'orto on 11 Marzo 2013 16:46

              Meucci è anche mio concittadino percui provo nei Suoi confronti un amore viscerale.
              Non voglio proporre a nessuno un connubio forzato,ma riconosco a Darwin una grande intuizione,anche se A.R.W. diciamo che lo abbia preceduto in tutto.
              Se volete possiamo lasciare il Caso al Tribunale della Storia,che prima o poi dovrà riconoscere a chi il merito definitivo della progenitura.
              Certo è che per il Caso Bell-Meucci fior fiori di Avvocati si sono scontrati per anni e anni mentre per il “povero”(detto con affetto)Wallace nessuno si è mai scomodato.Miracolo dei Dollari?

    2. Simone on 11 Marzo 2013 16:30

      A proposito di Wallace…Grandissimo scienziato, per carità (io lo preferisco a Darwin), ma vogliamo anche parlare della sua fede nello spiritismo e del fatto che credesse agli alieni su Marte?

      • stò cò frati e zappo l'orto on 11 Marzo 2013 17:01

        Se mi permette Signor Simone è anche per questo,e propio grazie ai “suoi difetti exstrascientifici”il Mondo anglicano e cattolico ecc.lo ha isolato,facendo trionfare un Darwin facilmente manipolato propio dai nemici dello Spirito.Lo Spiritismo(complicatissimo argomento,impossibile a riassumere in poche parole scritte)per il Mondo Cristiano è ed era ad appannaggio esclusivamente di indemoniati…..o peggio.

      • Enzo Pennetta on 11 Marzo 2013 18:55

        Ciao Simone,
        la questione dell’adesione di Wallace allo “spiritismo” è della massima importanza e meriterebbe una trattazione a parte.

        Ma comunque è possibile dire in queste poche righe qualcosa di importante:

        – Lo spiritismo ottocentesco fu causato dal positivismo e non fu quindi una reazione all’affermazione della scienza, semmai fu il tentativo di spiegare in termini materialistici argomenti fino ad allora ritenuti trascendenti.
        Se vogliamo fu un po’ quello che provano oggi a fare le neuroscienze quando si occupano di coscienza.
        Non a caso tra gli studiosi dello “spiritismo” troviamo anche altri nomi di scienziati, tra cui William Crookes e Cesare Lombroso.
        Allo spiritismo aderirono inoltre altri personaggi che non furono per questo derisi o messi da parte, come ad esempio Garibaldi.

        – Che su Marte ci fossero i “marziani” lo credette larga parte della comunità scientifica dell’epoca tratta in inganno dalle erronee rappresentazioni che fece l’astronomo Schiaparelli. Tra l’altro la credenza della vita su Marte e Venere giungeva a sua volta da ambienti spiritisti.

        – A credere alla presenza dei marziani e ad essere spiritista, probabilmente iscritto alla inquietante Loggia della Golden Dawn fu invece H. G. Wells, che tra l’altro scrisse il noto romanzo “La guerra dei mondi”.
        Questi interessi non impedirono però a Wells di scrivere insieme a Julian Huxley, uno dei padri della Sintesi Moderna, “The science of life”, una monumentale opera in 9 volumi sulla biologia.

        Come si vede l’interesse verso spiritismo ottocentesco non può essere utilizzato per screditare Wallace.

        • stò cò frati e zappo l'orto on 11 Marzo 2013 20:58

          Molto,molto bella e sinteticamente interessantissima,oltre che attendibile al massimo livello,la tua “difesa”di Wallace.

        • Simone on 11 Marzo 2013 21:19

          Non ho mai inteso di “screditare” Wallace, anche perchè, come già detto, lo preferisco a Darwin, tanto per dire.
          Semplicemente non capisco perchè per i due naturalisti si usino due pesi diversi: per Wallace si dice, giustamente, che le sue “stranezze” erano abbastanza comuni all’epoca e che comunque non macchiano i suoi risultati scientifici. E questo pur se dedicò più di un volume allo spiritismo e alla vita su Marte.
          Darwin, invece, per qualche riga neanche troppo chiara sulle razze (anche in questo caso si potrebbe obbiettare che la superiorità di certe “razze” rispetto ad altre era una credenza diffusa), viene messo al fianco di un Hitler.
          Perchè?

          • Leonetto on 11 Marzo 2013 21:27

            Nessuno vuole mitizzare Wallace(o farne una specie di idolo), nè nascondere aspetti di quanto abbia sostenuto o scritto cosa che invece avviene con Darwin. Pertanto con Darwin ciò che avviene altro non è che normale debunking e riallineare le cose alla realtà dei fatti.
            Quindi i 2 pesi e due misure ci sono fra i due naturalisti,ma non nel senso a cui allude lei.

            • Leonetto on 11 Marzo 2013 21:30

              Sempre fede anche il P.s. del precedente commento:
              http://www.enzopennetta.it/2013/03/curatore-presso-il-nhm-di-londra-porta-un-duro-colpo-alla-mitizzazione-di-darwin-fu-wallace-il-vero-padre-della-teoria/#comment-11968

          • Enzo Pennetta on 11 Marzo 2013 23:37

            In realtà siamo d’accordo, nessuno vuole usare due pesi e due misure per Darwin e Wallace, la teoria era la stessa e quindi il contenuto razzista del pensiero di Wallace non era minore di quello di Darwin.

            La teoria di Wallace quindi non era meno errata di quella di Darwin, solo che Wallace ci mise solo 10 anni ad accorgersene, e qui sta la grandezza della sua obiettività di scienziato.

            Inoltre Wallace fu la vittima delle manovre “riprovevoli” di Darwin e i suoi amici Lyell e Hooker.

            Si tratta solo di ristabilire la verità dei fatti e dire che i due proposero una teoria sbagliata, solo che Wallace fu più onesto su tutta la linea.

    3. G.T. on 11 Marzo 2013 21:43

      Chi glielo dice a Pievani? 😀

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