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    Analfabetismo funzionale 2: il caso di ocasapiens

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    By Enzo Pennetta on 21 Maggio 2013 Senza categoria

     

    Si era parlato già dell’incapacità di capire quel che si legge e quel che si scrive, adesso forniamo un esempio da antologia in un articolo di un blog di Repubblica.

     

    Un imbarazzante insieme di affermazioni errate o insensate.

     

     Cosa ci si può aspettare da chi sceglie come nome quello ossimorico nonché autoinsultante “ocasapiens”? Coerentemente ci si può aspettare contraddizioni e figure imbarazzanti. E così, con una corroborazione sperimentale assolutamente popperiana ecco le prove di quanto sia basso il livello della divulgazione scientifica nel nostro paese.

    La giornalista Sylvie Coyaud, che si cela dietro masochistico soprannome di ocasapiens, ha infatti dato il meglio di sé in un recente intervento in cui ha trattato la relazione svolta dal sottoscritto in un convegno organizzato presso la Sala dei Gruppi Parlamentari presso la Camera dei Deputati. Presa da raptus incontenibile di autolesionismo ha così inanellato una serie di sciocchezze in un articolo intitolato “Spettacolo permanente” di cui andiamo a fare un’analisi.

     Dopo aver genericamente ironizzato su tutto quello che le capitava a tiro l’oca è partita con la sua specialità, l’attacco ad personam:

    Protagonista è il “prof. Enzo Pennetta”, insegnante anti-scienza, anti-evoluzionista in particolare, nel liceo privato di cui sopra…

    .

    Come dichiarato nell’articolo apparso su CS il mio è stato un contributo specifico dato su invito all’interno di un convegno promosso da un’associazione della quale non faccio parte, per cui semmai sono stato “tra” i protagonisti. L’incapacità di padroneggiare la sintassi è del resto uno dei segni dell’analfabetismo funzionale di cui si parlava nell’articolo precedente di Leonetto. Altri aspetti di tale incapacità di comprendere quel che si legge e si scrive emergono nell’attribuzione al sottoscritto delle qualifiche di “insegnante anti-scienza, anti-evoluzionista“. La Coyaud infatti afferma che il sottoscritto sia un insegnante “anti-scienza“, ma evidentemente tale affermazione deve essere attribuita alla falsa convinzione della medesima che la “scienza” sia un dogma e che il criticare alcuni punti equivalga ad essere “anti-scienza”.

    Grande confusione regna nella testa dell’oca anche quando mi attribuisce la qualifica di “anti-evoluzionista”, con la quale dimostra che dopo tanti anni spesi tentando di fare divulgazione scientifica ancora non ha capito la differenza che passa tra l’essere anti-evoluzionisti ed essere anti-darwinisti. Qualcuno gliela spieghi, io ci rinuncio.

    Leggiamo poi ancora:

    …troppo pio (il sottoscritto) per celare sotto falsa modestia l’ambizione che lo muove: convertire l’Italia al creazionismo e rifondare l’Uomo. Meno male, le donne non lo interessano.

    .

    Qui il dubbio che si tratti di analfabetismo funzionale lascia il posto alla probabile ipotesi che si sia in presenza di consapevole disinformazione, troppe volte su CS è stato detto e dimostrato con le argomentazioni che quel che si propone non è il creazionismo. Ma come sappiamo alla “galassia” di cui fa parte la Coyaud fa comodo far credere che le obiezioni alla teoria neodarwiniana siano solo quelle dei creazionisti. La conclusione poi è una vera “zappa” sui piedi. L’analfabetismo si manifesta nel non sapere che quando si scrive “Uomo” con la maiuscola si intende il genere umano e non i “maschi”, ma forse questo lei lo sa e non ha resistito alla tentazione di fare una delle sue esilaranti battute: “Meno male, le donne non lo interessano“. Con l’occasione le comunico che tale proposizione sarebbe certamente vera nel caso limite di un sottoinsieme delle donne costituito da lei stessa come un unico elemento. (Se la faccia spiegare da un amico matematico).

    La nostra termina poi così, riportando un passaggio del mio articolo:

    Per un nuovo umanesimo la cultura scientifica dovrà essere integrata, e non in contrapposizione, con quella umanistica, e dovranno essere superate le false idee d’incompatibilità tra fede e scienza abbracciando una visione legata ai NOMA (Magisteri non sovrapposti) proposti da S. J. Gould.

    Il prof.  Pennetta crede che S. J.  stia per Servus Jesus?

     .

     Ad una mia affermazione del tutto corretta l’oca replica con un’altra battuta, stavolta sulle iniziali S.J., che deve esserle sembrata esilarante. Spero che tale battuta sia sfuggita ai lettori (per limitarle l’imbarazzo). Superato comunque questo punto la Coyaud prosegue e termina il suo (per lei) fortunatamente breve intervento:

    Com’è ovvio dalla traduzione dell’acronimo, Stephen Jay Gould riteneva che il magistero di una Chiesa non fosse sovrapponibile a quello della scienza, ciascuna doveva occupasi delle proprie cipolle con “umiltà” e mai invadere il campo altrui. (1) Per fortuna del prof. Pennetta, è improbabile che nel pubblico o al Cristo Re qualcuno si accorga del suo controsenso.

    (1) NOMA nel testo originale, h/t l’avvenente collega e un corsaro pastafariano, della CIA (2), che l’agente Anatra sia in sciopero?

    (2) Counter Intelligent-design Agency.

     .

     Quello che ho detto sui NOMA è esattamente quello che diceva S.J. Gould, ma la Coyaud ci dice che lei appare invece molto diverso, l’oca in questo caso fornisce non solo un ulteriore esempio di analfabetismo funzionale, ma involontariamente rasenta il sublime sfiorando le soglie raggiunte dal grande J. L. Borges nel racconto Pierre Menard, autore del ‘Chisciotte’ .

    La conclusione dell’articolo vede infine l’autrice gloriarsi dell’amicizia di un collega seguace della squallida parodia pastafariana. Se i divulgatori scientifici sono questi…

    Come dicevo si tratta di un articolo imbarazzante per la stessa autrice, per il suo bene le consiglio di consultarsi con qualcuno prima di farne altri dello stesso livello (magari non col collega pastafariano che è peggio…).

    .

    .

    .

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    Enzo Pennetta

    Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

    10 commenti

    1. Leonetto on 21 Maggio 2013 01:59

      Come avevo avuto modo di dire nel precedente articolo la Coyaud non si lascia certo mancare di queste perle..
      e fra grafici e quant’altro,per esempio anche in riferimento a questo articolo(http://www.enzopennetta.it/2011/09/antibiotici-smentita-definitivamente-l%E2%80%99evoluzione-dei-batteri/ ) si era espressa così:
      “[…]Afferma che la resistenza di vecchi batteri agli antibiotici presenti nel loro ambiente smentisca l’evoluzione della resistenza nei batteri patogeni attuali ad antibiotici di sintesi e non.”
      Si era dunque fermata al titolo:
      ” Antibiotici: smentita definitivamente l’evoluzione dei batteri”
      E poi abbia svolto nella sua mente un tema libero,abbia dato una sua interpretazione senza leggere e poi abbia commentato su essa…oppure veramente ha letto l’articolo e non ha capito ciò che ha letto?
      Beh,certo se una cosa che si verifica è una casualità,due sono una coincidenza ..tre e più sono prova di qualcosa….
      Può anche essere anche che sia un qualcosa di voluto distorcere le cose(certo in maniera troppo plateale e quindi controproducente per lei..)
      In tutti i casi,sia uno,il secondo o l’altro son tre comportamenti che al massimo possono portare ad ambire un “Equus asinus aureus”

      Comunque credo che raramente ci sia peggio di quelli che credono e cercano invano di essere ironici,spiritosi,pungenti di fare satira esponendosi invece ad un pubblico ludibrio e collezionando figure tapine…

    2. Giorgio Masiero on 21 Maggio 2013 09:33

      Questo tipo di “divulgazione scientifica”, alla Coyaud, abbassa le rubriche dedicate dei quotidiani ai Lapidari e ai Bestiari medievali.
      Poveri lettori.

    3. Michele Forastiere on 21 Maggio 2013 11:56

      Evidentemente certi “divulgatori” continuano ad ispirarsi a M. François-Marie Arouet, meglio noto come Voltaire; seguendo non tanto il consiglio “Calunniate, calunniate, qualcosa resterà” (notoriamente apocrifo), quanto il più diretto ed efficace “Il faut mentir comme un diable, non pas timidement, non pas pour un temps, mais hardiment et toujours. Mentez, mes amis, mentez…” [Bisogna mentire come un demonio, non timidamente e nemmeno per qualche tempo, ma arditamente e sempre. Mentite, amici miei, mentite…] (Lettera a Thieriot del 21 ottobre 1736).

      • stò cò frati e zappo l'orto on 21 Maggio 2013 15:04

        Guardare in “faccia”cattolici-cristiani come Lei Prof.Forastiere è un grande piacere ed onore.
        Ma tenga presente il periodo storico e perchè un uomo di cultura come Voltaire emerge.
        Possibile che un intero popolo(a differenza,per esempio del popolo inglese…o altre nazioni)si ribelli ai suoi monarchi(lo Stato)e chi culturalmente lo sostiene(il clero)e per quale motivo?Mi dia una risposta(la reputo persona molto intelligente).ps.paragonare Voltaire a certi “personaggi”di serie 0!!!

        • Michele Forastiere on 21 Maggio 2013 16:25

          Caro ‘Sto, non era certo mia intenzione fare un paragone tra Voltaire e alcuni personaggi moderni! Osservavo soltanto che il comportamento di questi ultimi sembra ispirarsi al noto invito a calunniare liberamente pur ottenere un prefissato scopo propagandistico – invito attribuito a Voltaire, sebbene si tratti sicuramente di un apocrifo. Pare certo, infatti, che il suddetto non abbia mai citato espressamente la calunnia; però è vero che ha scritto l’ultima frase da me citata. In ogni caso, mi pare che molti di coloro che, a parole, dichiarano di voler trarre ispirazione da un’altra frase apocrifa di F. M. Arouet (“Non sono d’accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee”), spesso finiscono piuttosto per cadere nel comportamento suggerito dalla precedente – quello della calunnia a fini propagandistici.
          Per quanto riguarda le motivazioni di Voltaire e i processi storici che portarono alla Rivoluzione francese, poi, mi perdoni, ma non mi azzardo a discutere!
          La saluto caramente.

          • stò cò frati e zappo l'orto on 21 Maggio 2013 16:48

            Professore la ringrazio del tempo che mia dedicato.
            Lei non mi delude mai!
            Non aggiungerei(se mi permette)alcuna altra parola.
            Anch’io la saluto con stima ed affetto.ps.a me(ed ad altri)spiace che Voltaire sia usato come bandiera dell’ateismo!

            • stò cò frati e zappo l'orto on 21 Maggio 2013 16:53

              che mi ha dedicato…..ennesimo i am sorry!

      • stò cò frati e zappo l'orto on 21 Maggio 2013 22:07

        E Carissimo Prof.sbirciando qua e la capita di leggere qualcosa di interessante,per esempio dalla Circolare Segreta della Cellula…. .
        Cito parte dell’articolo n.10:Lotta,lotta,lotta contro i preti e la morale cattolica.Dà all’Operaio l’illusione che solo noi siamo liberi e solo noi li possiamo liberare.Non avere paura ecc.ecc.L’opera nostra continua,sempre perchè i cattolici sono IGNORANTI,PAUROSI E INATTIVI.Vinceremo noi!Eccetera,eccetera.
        Domina il tuo ambiente

        Ieri per combattere il nemico bastava chiamarlo Borghese(come la Rivoluzione Francese?)oggi è più chic usare la “parolona che chiude tutte le porte”:creazionista?

        • stò cò frati e zappo l'orto on 21 Maggio 2013 22:22

          Nel rispetto “all’arte del bello scrivere”richiesto dall’amico Giuseppe ammmetto di avere dimenticato un punto esclamativo:Alla frase Domina il tuo ambiente,in effetti avrei dovuto scrivere Domina il tuo ambiente!Che la Lingua Italiana mi perdoni!

        • Enzo Pennetta on 21 Maggio 2013 23:04

          La circolare aveva ragione, ecco perché bisogna essere ISTRUITI, CORAGGIOSI E ATTIVI.
          E come non essere d’accordo sul fatto che oggi l’etichetta che segna con l’infamia gli eretici è quella di “creazionista” o “negazionista”.

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