Il malthusianesimo è stata la filosofia socio-economica dominante nell’Inghilterra dell’800.
Con l’affermazione del modello culturale anglosassone e col supporto del darwinismo si è poi diffusa e affermata nel ‘900 giungendo fino alle politiche dell’ONU.
Ma è una filosofia che come poche altre ha in odio l’umanità.
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L’ultimo appuntamento prima della pausa estiva si è aperto entrando nel merito di un argomento visto anche di recente sulle pagine di CS,nello specifico, si è preso…
Uno studio pubblicato su Nature rivela una manipolazione dei dati sul clima con la quale è stata nascosta la tendenza, iniziata 2000 anni fa, verso un periodo di glaciazione.
Ma allora ridurre la CO2 non serve per salvare il pianeta e il Protocollo di Kyoto può essere tranquillamente bruciato.
Anzi, la CO2 andrebbe incrementata…
Poco più di due settimane fa una ONG ha definito “Asse del male” l’azione combinata della diplomazia vaticana e del gruppo dei paesi G77 contro l’approvazione di un documento per la limitazione delle nascite nei paesi poveri.
Ieri si è tenuto a Londra un summit sulla pianificazione familiare promosso dal governo di Londra e dalla Gates Foundation.
Vaticano e paesi poveri oppure Fondazione Gates e Inghilterra: qual è secondo voi l’asse del male?
Non sono solito parlare delle persone, ma nel caso della giornalista Alessandara Arachi è diverso.
Per una curiosa coincidenza si dà il caso che che con lei ho parlato molte volte in passato, quando frequentavamo lo stesso liceo.
Poi non ci siamo più incontrati, adesso lei fa parte dell’informazione ufficiale, il sottoscritto è invece sul ben più difficile versante della controinformazione.
Utilizzando un’espressione coniata da G.W. Bush nel 2002, una ONG ha definito l’iniziativa del Vaticano di contrastare le politiche abortiste nel terzo mondo come un “Asse del male contro le donne”.
La vicenda è stata sottolineata su La Stampa e ripresa dal sito dell’UAAR che quindi si trovano di fatto su posizioni neocolonialiste.
Si è aperta oggi la Conferenza Rio + 20.
Pochi i leader e incerti i risultati, le premesse sono però chiare: chi è sottosviluppato resti tale. Per il suo bene ovviamente.
E mentre si addita nella CO2 l’immaginario nemico dell’umanità, si tace sulle conseguenze della scoperta di immensi giacimenti petroliferi.
La società sognata nella prima metà del ‘900 dal biologo J.B.S. Haldane, basata sulla teoria di Darwin e sulla sostanziale animalità dell’Uomo, venne descritta in un romanzo dallo scrittore A. Huxley.
Adesso il prof. Veronesi ci comunica che l’attuazione del programma è a buon punto.
Sabato 9 giugno, alle ore 12,30 su Radio Globe One sarà trasmesso un incontro sull’argomento “pollosauro”, darwinismo e global warming antropico, con Fabrizio Fratus ed Enzo Pennetta.
“Apocalypse Soon” è un titolo degno di un film di Francis Ford Coppola, ma in realtà è l’annuncio che viene lanciato dalle autorevoli pagine di Scientific American.
L’incubo è sempre lo stesso, il riscaldamento globale, e per alimentarlo la “scienza” non esita a falsare i risultati.
Non è elegante dire “avevamo ragione” ma… avevamo ragione.
Solo 3 giorni fa era stata segnalata su CS la natura malthusiana del legame tra darwinismo e teoria dei cambiamenti climatici causati dall’uomo(AGW).
E proprio il giorno dopo sul Corriere della Sera la connessione tra AGW e neomalthusianesimo riceveva la più inequivocabile delle conferme.
Negli USA è operante la NCSE, un’organizzazione “no profit” per “informare stampa e pubblico sugli aspetti scientifici ed educativi che riguardano l’insegnamento dell’evoluzione e dei cambiamenti climatici”.
La strana associazione tra darwinismo e teoria del global warming antropico viene ancora una volta confermata, ma solo una cosa unisce i due argomenti: la politica malthusiana.
The Economist, il settimanale controllato dai Rothschild, ha pubblicato uno studio sui prossimi 40 anni, ma più che uno studio sembra essere un piano di lavoro.
Un programma che prevede la “distruzione creativa” come mezzo di progresso, lo stesso meccanismo che assicura l’evoluzione darwiniana e che sembra apprezzato anche dal prof. Mario Monti.
E infine un mondo con meno religione.
Solo pochi giorni fa il Club di Roma ha presentato un suo studio che prevede scenari catastrofici da qui al 2052 se l’umanità non si adeguerà alle politiche neomalthusiane.
Ma a gennaio l’autorevole The Economist aveva già indicato per lo stesso termine lo svolgimento di un analogo programma da attuare.
Un programma che somiglia troppo a quelli “consigliati” per “salvare” l’Euro.
Mancano ormai solo pochi mesi allo scadere della profezia dei Maya sul 2012, ma sembra che qualcuno stia preparando un’altra profezia per il 2050: un’estinzione di massa per l’umanità.
Si tratta di una vecchia conoscenza, il Club di Roma, ma inaspettatamente c’è qualcos’altro.